martedì 15 aprile 2014

Udinese-Juventus 0-2: qualche considerazione...


Sono bastati due gol segnati nel primo tempo da Sebastian Giovinco e Fernando Llorente per permettere alla Juventus di espugnare il campo dell’Udinese e di riportarsi a +8 sulla Roma, che sabato aveva regolato l’Atalanta con un secco 3-1: il risultato ha dunque premiato la scelta di Conte, che aveva deciso di dare spazio alla “formica atomica” e di dare un turno di riposo a Carlos Tevez (le cui condizioni fisiche non erano ottimali); quello di ieri sera è stato sicuramente un successo importante, soprattutto alla luce dei prossimi impegni che attendono la squadra bianconera in campionato e in Europa League.
Come sempre dopo una partita, andiamo ad affrontare quelle che sono le tematiche legate alla partita stessa…

AVVERTENZA! Stavolta, a differenza delle altre volte, su alcuni temi sarò un po’ più cattivello del solito...

IL “ONE MAN SHOW” DI SEBA! – Quando si è iniziato a parlare della scelta, da parte di Antonio Conte, di lasciare in panchina Carlitos Tevez per far posto a Sebastian Giovinco, un po’ tutti i media erano concordi nel dire che quella di ieri avrebbe potuto essere la partita del numero 12 bianconero, e così è stato: Giovinco ha sbloccato il match con una bellissima conclusione a giro e ha sistematicamente creato lo scompiglio nella difesa friulana con la sua rapidità. Detto che non stiamo parlando di un nuovo Messi, vanno comunque tributati i giusti complimenti ad un giocatore che sul piano psicologico è pienamente recuperato dopo i vergognosi fischi tributatigli da una parte dello Juventus Stadium in occasione della partita casalinga contro il Chievo; la cosa più giusta, almeno per come la penso io, sarebbe quella di mettere da parte il solito dubbio “Giovinco sì, Giovinco no” e di limitarsi semplicemente a dire “Bravo, Seba!

BRAVO ANCHE FERNANDO… – Quanto fatto da Giovinco non deve tuttavia far passare in secondo piano quanto fatto da quello che ieri sera è stato il suo partner d’attacco, ovvero Fernando Llorente: il centravanti navarro, infatti, ha lavorato costantemente per la squadra e si è fatto trovare puntuale quando si è trattato di depositare alle spalle di Scuffet il pallone che è valso il 2-0, nonché il suo sedicesimo gol stagionale tra campionato e Champions League. Certo che se si ripensa a cosa scrivevano certi giornali in estate (Tuttosport titolava “E’ solo bello?”, mentre Sportmediaset parlava di “flop attacco: Tevez e Llorente non ingranano”), alla patente di brocco frettolosamente appioppatagli dai soliti espertoni e ai commenti del mitico Corrado Orrico viene unicamente da farsi delle grasse risate…

BENE ANCHE OGBONNA – Tra coloro che hanno fornito un’ottima prestazione c’è stato anche Angelo Ogbonna: rientrato dopo un infortunio e schierato titolare per far rifiatare Bonucci, l’ex centrale del Torino ha fornito un’ottima prestazione in un ruolo nel quale fino ad ora aveva faticato un bel po’, suscitando anche qualche mugugno; tutto ciò dimostra come il ragazzo abbia bisogno più che mai di sentire la fiducia dell’ambiente, dato che quella dell’allenatore non è mai venuta meno fino a questo momento

IL FIORETTO CONTINUA! – Da un paio di mesi a questa parte mi sono impegnato a non ricorrere (nè in articoli nè in interventi radiofonici) a quella fatidica parola di otto lettere che inizia con la lettera "s" e finisce con la lettera "o" fino al momento in cui non ci sarà la certezza aritmetica della vittoria in campionato. Vorrei tranquillizzare coloro i quali mi seguono su questo blog, sui social network o in radio: il fioretto continua ad oltranza, con l'auspicio che la sua fine sia sempre più vicina!

ALTROVE SI PARLEREBBE DI “AMMONIZIONI MIRATE”… – Nella partita di ieri sono stati ammoniti Leonardo Bonucci (il quale sedeva in panchina) e Stephan Lichtsteiner, i quali figuravano nell’elenco dei diffidati e non saranno a disposizione di Antonio Conte per la partita di sabato contro il Bologna: fosse accaduto ad altri, sicuramente si parlerebbe nuovamente della favoletta delle “ammonizioni mirate” di farsopoliana memoria; una roba talmente lontana dal vero che ieri sera il giornalista di La Repubblica Maurizio Crosetti (sedicente tifoso juventino, anche se lo è più o meno alla stregua di un certo Marco Travaglio…) l’ha tirata fuori durante la puntata del programma Tiki Taka come argomento di polemica nei confronti di Conte. Pare che abbia provato a tirare fuori anche la storia di Ruby nipote di Mubarak e di Roberto Calvi morto suicida a Londra nel 1982, ma purtroppo i tempi della trasmissione glielo hanno impedito…

E A PROPOSITO DI TIKI TAKA… – Parlando di Tiki Taka, devo ringraziare il programma condotto da Pierluigi Pardo, dato che si è rivelato un formidabile serbatoio per la prossima puntata della mia rubrica del venerdì su JuveNews Radio: pertanto vorrei pubblicamente ringraziare Pardo e i vari Luca Telese, Raffaele Auriemma e Maurizio Crosetti e rinnovo a chi legge l’appuntamento per le ore 20 di venerdì sul sito ufficiale di JuveNews Radio

CONTE/1: IL RITORNO IN CONFERENZA STAMPA E I TONI NUOVI (E GIUSTI!) – Ho molto apprezzato i toni utilizzati da Antonio Conte nelle ultime interviste rilasciate dopo le partite contro Lione e Udinese e durante la conferenza stampa di domenica: finalmente il mister ha capito che con certi giornalisti disertare le conferenze stampa o utilizzare toni duri e polemici non serve, visto che la quasi totalità di questi giornalisti ha un talento spaventoso nel recitare il martirologio perenne e questi comportamenti rappresentano il più lapalissiano degli assist; meglio, molto meglio, dire le stesse cose con quel pizzico di ironia che ha il solo effetto di non dargli la possibilità di giocare a fare i martiri. E ora che Conte ha finalmente capito questa cosa possiamo aspettarci conferenze stampa che saranno degli “one man show” di rara bellezza!

CONTE/2: L’ALLENATORE ULTRA’ – Era da tempo che non vedevo un Conte così incontenibile in panchina: al momento dei gol di Giovinco e Llorente il tecnico juventino ha manifestato tutto il suo entusiasmo per una vittoria pesantissima a questo punto della stagione. Con buona pace del mio amico Enrico Zambruno, telecronista di JTV, la cui voce spesso veniva sovrastata dalle urla che Conte rivolgeva ai calciatori in campo; e non è poco, soprattutto se si tiene ben presente il timbro vocale di Enrico…

CONTE/3: LA VITTORIA E IL CORDOGLIO – Intervistato al termine della partita, Antonio Conte ha dichiarato quanto segue: "Mi pagano per vincere, non per sorridere". Con tanti saluti a tutti coloro che per qualche anno si erano affezionati alla "Juve simpatica" di Blanc, di Secco e del famoso duo comico Cobolli&Gigli: amici miei, sappiate che vi sono vicino in un questo lutto che ogni anno diventa sempre più lancinante e straziante...

CONTE/4: L’UOMO CHE RIFUGGE LE MEZZE MISURE! – Alla luce di quanto detto fin qui, è evidente come Antonio Conte sia un allenatore nei confronti del quale non sono ammesse mezze misure: o nei suoi confronti si ha un’ammirazione totale e una stima assoluta oppure lo si considera l’individuo più odioso dell’intero orbe terracqueo. Io, personalmente, scelgo di gran lunga la prima, soprattutto perché se penso ad allenatori juventini che piacevano a tutti mi vengono in mente nomi come quelli di Ranieri, Ferrara, Zaccheroni e Delneri; e la reazione, voi capite, non è certo delle più piacevoli. Concludo dicendo che se un giorno dovessi accorgermi che Antonio Conte è diventato simpatico agli anti-juventini (semplici tifosi, giornalisti o opinionisti), quello sarebbe il giorno esatto in cui chiederei pubblicamente il licenziamento in tronco dell'allenatore juventino!

TRA ARRENDEVOLEZZE PRESUNTE E IDIOZIE CERTIFICATE! – E intanto alcuni fini intenditori di calcio si sono sbizzarriti (e probabilmente si stanno sbizzarrendo ancora oggi!) con teorie vagamente lunari sulla presunta arrendevolezza mostrata in campo dall'Udinese: sulla loro idiozia, invece, dubbi non ce ne sono affatto!

E LA TABELLA DI MOLA?? – Nei minuti successivi alla sconfitta juventina in quel di Napoli, Giulio Mola (lo stesso, per capirci, che qualche tempo fa paragonava l'Inter di Mazzarri alla prima Juventus di Conte!) elaborò una tabella in base alla quale la Roma sarebbe arrivata davanti alla Juventus a fine campionato. Che voi sappiate, i risultati ultimi stanno rispettando la tabella del giornalista in questione? Io credo di no, ma probabilmente sono il solito malpensante...

GARCIA: OTTIMO ALLENATORE, PESSIMO MARTIRE – Premesso che considero Rudi Garcia un ottimo allenatore e gli riconosco il merito di aver dato alla Roma un'identità di squadra e un bel gioco dopo anni di vuoto pneumatico e di caos totale, mi tocca dire che il tecnico giallorosso è davvero poco credibile nel recitare il martirologio perenne che in quell'ambiente è prassi ben consolidata: la storia di una Roma accerchiata dal punto di vista arbitrale e, soprattutto, mediatico è una balla talmente spaziale da far sembrare verosimile persino la storiella secondo cui una certa ragazzina marocchina era la nipote dell'ex presidente egiziano Mubarak. E poi, caro mister, se lei e la sua squadra vi sentite veramente così soli potete riguardarvi la puntata della Domenica Sportiva andata in onda ieri sera per attenuare questa lancinante crisi d'abbandono...

EVITIAMO I DELIRI, PLEASE! – La felicità per la vittoria, tuttavia, non mi impedisce di tirare le orecchie ad una parte della tifoseria juventina: questa tiratina d'orecchie nasce dal fatto che negli ultimi due giorni si è tornato a parlare di calciomercato (cosa anche comprensibile, dato che manca un mesetto circa al termine della stagione) e, in particolare, di un possibile approdo in bianconero di Didier Drogba e delle cifre del possibile riscatto di Mauricio Isla da parte della Juventus. A prescindere dalla veridicità di queste notizie, in merito alla quale mi limito a far notare che forse i tempi sono un attimino maturi, vorrei soffermarmi sul fatto che esse hanno dato il via ai soliti deliri dei soliti noti su come questa società sia inadeguata in sede di mercato e di come, invece, bisognerebbe ripiegare su altri obiettivi: in altre parole, in tanti hanno giocato a fare i dirigenti sportivi. Premesso che a questo punto della stagione il tifoso juventino dovrebbe avere cose un tantino più importanti a cui pensare (un campionato da condurre in porto e una prestigiosa semifinale di Europa League contro il Benfica, tanto per fare due esempi...), mi permetto di consigliare ai tifosi in questione di tenersi lontani dai computer quando si svegliano di cattivo umore, dato che in questa fase cruciale della stagione i loro deliri su quanto siano incompetenti Agnelli, Marotta e Paratici sono la prima cosa di cui faremmo tutti volentieri a meno...

25 ANNI FA LA STRAGE DELL'HILLSBOROUGH STADIUM: I GRANDI INGLESI E I PICCOLI ITALIANI... – Esattamente 25 anni fa, il 15 aprile 1989, si consumava all'Hillsborough Stadium di Sheffield una delle più immani tragedie calcistiche che si conoscano (chiunque voglia saperne di più può cliccare qui). Personalmente ho ammirato le commemorazioni che si sono tenute sabato a Wembley, dove 96 sciarpe del Liverpool sono state poste su altrettanti sediolini del più importante stadio d'Inghilterra, e ieri ad Anfield Road, dove prima di Liverpool-Manchester City è stato osservato un minuto di raccoglimento e la curva Kop (storico feudo del tifo dei Reds) ha organizzato una coreografia che potete ammirare cliccando qui: due splendide iniziative che fanno sembrare ancora più piccoli e ributtanti tutti quei cerebrolesi che nel nostro paese dileggiano ad ogni piè sospinto coloro che hanno perso la vita in tragedie analoghe a quelle dell'Hillsborough Stadium (dall'Heysel a Superga, passando per le morti di Paparelli, Raciti, Licursi, Spagnolo, Sandri, Ercolano ecc.). Se davvero vogliamo che gli stadi italiani assomiglino tanto a quegli stadi inglesi di cui tanti opinionisti ed esperti si riempiono spesso la bocca, forse è il caso che, prima ancora delle regole o degli impianti, a cambiare sia la testa delle persone che quegli impianti le frequentano; possibilmente senza farne una questione di magliette, ma cominciando una volta per tutte a distinguere le persone perbene dagli imbecilli e/o dai delinquenti!

venerdì 4 aprile 2014

Lione-Juventus 0-1: qualche considerazione...


Una vittoria giunta nel finale di una partita non giocata benissimo: può essere così riassunta la vittoria della Juventus per 1-0 sul campo del Lione nell’andata dei quarti di finale di Europa League; a decidere l’incontro dello Stade de la Gerland è stata una zampata di Leonardo Bonucci a cinque minuti dalla fine sugli sviluppi di un cross di Claudio Marchisio. Il risultato, soprattutto perché giunto in trasferta, rappresenta un vantaggio non da poco per gli uomini di Antonio Conte in vista della sfida di ritorno, che sarà giocata allo Juventus Stadium giovedì prossimo.
Andiamo dunque ad affrontare le tematiche legate alla partita di ieri sera… 

UNA PRESTAZIONE AL DI SOTTO DELLE ATTESE – Partiamo col dire che la vittoria è arrivata al termine di una prestazione che è stata al di sotto delle aspettative, come hanno dimostrato il primo tempo e l'inizio del secondo: squadra lenta, lanci un po' (anzi, un bel po'!) a casaccio, qualche rischio di troppo in difesa (Buffon è stato bravo sull'inserimento di Malbranque nel primo tempo e sulla punizione battuta da Briand nella ripresa, ma è stato anche fortunato in occasione di un paio di errori di mira da parte dei francesi) e poche fiammate rappresentate dalle due occasioni avute da Tevez e dal gol clamorosamente fallito da Vucinic pochi minuti prima della zampata risolutrice di Bonucci. Ciò detto, è anche vero che nel calcio sono da sempre i gol a fare la differenza, e questo aspetto è stato determinante ieri sera... 

IL RISCATTO DI LEO – In questa stagione europea Leonardo Bonucci aveva un paio di cose da farsi perdonare: lui, in coppia con Buffon, aveva propiziato il gol di Drogba in Juventus-Galatasaray e sempre lui non era stato impeccabile nella marcatura su Sneijder in occasione della balorda sfida di ritorno con i turchi; due errori che, a conti fatti, hanno pesato parecchio nell'eliminazione della Juventus dalla Champions League. Bene, ieri sera il centrale di Viterbo, chiamato a vestire i panni del regista bianconero a causa dell'asfissiante marcatura a uomo del bravissimo Steed Malbranque nei confronti di Andrea Pirlo, è stato l'uomo del match con quella zampata a cinque minuti dalla fine che rischia di pesare come un macigno in ottica qualificazione; l'auspicio è che tra una settimana si possa dire che quel gol ha pesato come un macigno nel bene, finalmente!

ISLA E...LE MONTAGNE RUSSE – Una delle note stonate del match di ieri sera è stata sicuramente rappresentata dalla prestazione negativa di Mauricio Isla, che ha fatto registrare un nuovo passo indietro rispetto alle ultime prestazioni e che nel finale ha indotto Antonio Conte a sostituirlo con Stephan Lichtsteiner. Da persona che è spesso critica nei confronti del tornante cileno, ma che al tempo stesso ha sempre speso parole positive quando ha giocato bene (si prega, a tal proposito, cosa scrivevo in occasione di Juventus-Napoli 3-0 del 10 novembre scorso!), devo dire che mi dispiace che il suo rendimento sia talmente altalenante da assomigliare sempre più ad una pista delle montagne russe...

BENE GIOVINCO E VUCINIC – La partita di ieri sera è stata caratterizzata dai buoni segnali forniti da Sebastian Giovinco e Mirko Vucinic, subentrati rispettivamente ad un evanescente (e ho voluto essere largamente generoso con gli aggettivi!) Pablo Daniel Osvaldo e all'infortunato Carlos Tevez: il fatto che questi due calciatori, fuori da tempo per diverse ragioni (scelta tecnica il primo, reiterati guai fisici il secondo), abbiano dato il loro apporto in una serata difficile come questa è un segnale importantissimo in ottica futura. Piccolo appunto finale per Vucinic: caro Mirko, sappi che quel gol sbagliato poco prima della rete decisiva di Bonucci è considerato reato in quasi tutti gli Stati dell'orbe terracqueo... 

TEVEZ: LA MALEDIZIONE EUROPEA CONTINUA! – Rientrato dopo la squalifica che gli aveva fatto saltare Napoli-Juventus, Carlitos Tevez aveva una gran voglia di riscattarsi e di porre finalmente fine all'astinenza dal gol in Europa che dura ormai da cinque anni; peccato che l'argentino abbia fallito un paio di occasioni (una di testa su assist di Osvaldo e una a tu per tu con il portiere francese Lopes, che si è salvato un po' fortunosamente) e poi si sia dovuto arrendere ad un problema all'adduttore che lo ha costretto a cedere il posto a Mirko Vucinic. Viene da pensare, a questo punto, che al povero Apache qualcuno gliela stia gufando in campo internazionale... 

RISULTATO IMPORTANTISSIMO, MA GUAI A RILASSARSI... – Il risultato di questa sera è importantissimo in vista della sfida di ritorno, che si giocherà giovedì prossimo allo Juventus Stadium: presentarsi a quell'appuntamento avendo segnato almeno un gol in trasferta è sempre un vantaggio e costringerà il Lione a concedere spazi che potranno essere sfruttati nel migliore dei modi. Ciò detto, guai a pensare di essere già qualificati per la semifinale perchè in Europa un simile atteggiamento può costare carissimo (per informazioni chiedere proprio alla Juventus, che a dicembre si era presentata alla sfida contro il Galatasaray ad Istanbul avendo a disposizione due risultati su tre...)! 

E ADESSO SOTTO CON IL LIVORNO! – Archiviata quest’importante tappa europea, adesso l’attenzione tornerà ad essere rivolta al campionato e al match che lunedì vedrà la Juventus opposta al Livorno allo Juventus Stadium: un match sicuramente alla portata degli uomini di Antonio Conte, che dovranno stare attenti a non prendere sotto gamba l’impegno; anche perché il caos dei romanisti a -8 è già abbastanza fastidioso, a -6 o a -5 diventerebbe inquinamento acustico allo stato puro! 

E LE ALTRE? – Detto della vittoria della Juventus contro il Lione, sorge spontanea una domanda: e le altre squadre che hanno fatto? Sicuramente Roma, Napoli, Fiorentina, Inter e Milan avranno avuto da affrontare squadroni ben più forti del modestissimo Lione. O no? 

UNA SETTIMANA ROVINATA PROPRIO SUL PIU' BELLO... – Per gli anti-juventini questa settimana era stata da incorniciare: Juventus sconfitta sonoramente (e meritatamente!) a Napoli e Roma portatasi da -14 a -8 grazie alla doppia vittoria contro Sassuolo (2-0) e Parma (4-2). Poi è iniziata Lione-Juventus e, nel vedere la squadra di Conte fare più fatica del previsto contro la compagine francese, in tanti stavano fregandosi le mani per iniziare con raffiche di sfottò e dissertazioni vagamente lunari sul fatto che tanto in Europa non si può rubare (pardon, “rubbare”!) come in Italia. E poi all’85’ improvvisa è arrivata la mazzata del gol di Bonucci: il modo peggiore per rovinare sul più bello una settimana che fino a quel momento era stata fantastica. Fatevi forza, amici miei! Vi sono vicino… 

MAROTTA, I “PROVINCIALI” E…GLI INCOERENTI! – Hanno fatto molto discutere le parole pronunciate da Beppe Marotta nel pre-partita di Lione-Juventus: l’amministratore delegato bianconero, infatti, ha definito “provinciale” l’atteggiamento dei tifosi napoletani che hanno festeggiato la vittoria di domenica sera come se avesse significato la vittoria del campionato. E qui devo aprire una parentesi personale: negli anni in cui la Juventus non vinceva nulla venivo spesso criticato (giustamente, col senno di poi!) perché mi gasavo per le vittorie che la squadra bianconera riusciva a strappare contro squadre come Inter, Milan e Roma e, al tempo stesso, perdevo di vista il fatto che la stessa otteneva quei risultati all’interno di stagioni complessivamente mediocri; bene, oggi molti di quei professoroni che tanto filosofeggiavano all’epoca sono gli stessi che festeggiano un meritato 2-0 del Napoli contro la Juventus dimenticandosi del fatto che attualmente la squadra partenopea è a -17 dal primo posto e a -9 dal secondo (e pazienza se ogni tanto il Raffaele Auriemma di turno afferma che questa differenza non esiste ricorrendo a singolari ragionamenti ad minchiam!). Ora, essere prima di tutto anti-juventini e poi (forse!) sostenitori della propria squadra va bene ed è legittimo, ma perdere completamente di vista ogni forma di coerenza in nome di ciò mi sembra decisamente troppo…