giovedì 28 novembre 2013

Juventus-Copenaghen 3-1: qualche considerazione...


Alla fine la Juventus ha esaudito i desideri espressi dal proprio allenatore Antonio Conte in conferenza stampa: i bianconeri hanno battuto per 3-1 il Copenaghen allo Juventus Stadium e, grazie al 4-1 rifilato nel frattempo dal Real Madrid al Galatasaray, il 10 dicembre potranno presentarsi all'ultima gara contro la compagine turca avendo a disposizione due risultati su tre per poter passare il turno come seconda. Autentico mattatore della serata contro i danesi è stato senza dubbio Arturo Vidal grazie alla tripletta che lo consacra come miglior marcatore europeo della gestione Conte con le otto reti segnate tra la passata edizione e la prima fase di quella attuale. 
In attesa di conoscere che tra due settimane il destino europeo dei bianconeri si compia (nel bene o nel male), andiamo ad affrontare quelle che sono le principali tematiche legate alla partita di ieri sera 

QUANDO IL GIOCO SI FA DURO, SCENDE IN CAMPO ARTURO! - Otto reti tra la passata stagione europea e quella attuale, di cui tre segnate in una partita da dentro o fuori come quella di ieri sera: Arturo Vidal ha mostrato grande freddezza nel trasformare i due calci di rigore gentilmente regalatici dagli stralunati difensori danesi (evidentemente nel primo caso Jacobsen voleva portare a casa il pallone, mentre nel secondo Mellberg ha voluto farsi perdonare per il gol segnato ai suoi ex compagni qualche minuto prima) e poi ha avuto uno splendido tempo nello stacco in occasione del terzo gol; dopo una partita del genere, che è solo l'ultima di una lunga serie di grandi prestazioni fornite dal cileno, ci sarà davvero da stappare lo champagne il giorno in cui verrà messa la firma sul nuovo contratto che legherà la Juventus a quello che ad oggi può essere considerato uno dei migliori centrocampisti che ci siano in circolazione. P.S.: in serate come questa capisco come mai nell'estate di due anni fa Rummenigge si sia arrabbiato per il mancato passaggio di Vidal al Bayern Monaco... 

LLORENTE: FISICITA' AL SERVIZIO DELLA SQUADRA - Non ha segnato dopo le tre segnature consecutive in altrettante gare (Real Madrid, Napoli e Livorno), ma anche ieri sera il lavoro di Fernando Llorente è stato preziosissimo: lo spagnolo, infatti, ha cercato costantemente di far salire la squadra e di favorire gli inserimenti dei compagni ed è stato astuto a difendere il pallone e a costringere Mellberg al fallo in occasione del calcio di rigore del 2-1; il gol non è arrivato, ma gli applausi Fernando se li è meritati tutti! 

PIU' ASA CHE PADOIN - Dopo aver adottato il 4-3-3 nelle due sfide contro il Real Madrid, contro il Copenaghen Conte ha ripiegato sull'usato sicuro del 3-5-2 arretrando Caceres sulla linea dei difensori in sostituzione dell'infortunato Barzagli e inserendo Padoin sulla fascia sinistra come era accaduto domenica a Livorno. L'aspetto particolare della partita di ieri sera è stato che il gioco si è sviluppato molto di più a sinistra, dove agiva l'ottimo Asamoah (che avevo criticato piuttosto aspramente in tempi non troppo lontani, ma che nelle ultime partite è tornato ad essere il peperino che conoscevamo), piuttosto che a destra 

TEVEZ E IL DIGIUNO EUROPEO CHE CONTINUA - Detto che il risultato mi va benissimo e che sono felicissimo per la tripletta realizzata da Vidal, devo confessare che mi avrebbe fatto particolarmente piacere se ieri sera tra i marcatori ci fosse stato anche Carlitos Tevez: la ragione di tale desiderio risiede nel fatto che l'Apache (che sul piano dell'impegno è sempre encomiabile, ben inteso) non segna un gol europeo dalla primavera del 2009, quando ancora indossava la casacca del Manchester United; confido che presto questo digiuno si interromperà, ma il primo gol europeo di Tevez in maglia juventina nella serata in cui la squadra ritrovava la vittoria europea che mancava dal 2-0 rifilato al Celtic nel ritorno degli ottavi della scorsa edizione sarebbe stata una gustosissima ciliegina sulla torta 

PADRONI DEL NOSTRO DESTINO - Valeva prima di Juventus-Copenaghen e vale ancora di più dopo la partita stessa: a decidere il destino europeo della squadra bianconera sarà la squadra bianconera stessa, dal momento che se il 10 dicembre gli uomini di Antonio Conte otterranno almeno un punto contro il Galatasaray gli ottavi di finale saranno realtà. A questo proposito ripeto quanto detto un anno fa (quando, dopo il 3-0 rifilato al Chelsea, la Juventus si presentò a Donetsk per l'ultima partita avendo due risultati su tre a disposizione): si eviti qualunque calcolo e si vada ad Istanbul con il solo proposito di vincere; d'altronde non è poi così lontana nel tempo la Champions League 2009-10, quando la Juventus di Ciro Ferrara poteva persino permettersi di perdere 2-1 l'ultima partita contro il Bayern Monaco e passare comunque il turno, e invece... 

OLOF, MA CHE MI COMBINI? - Al di là dei risultati ottenuti dalla squadra, dell'esperienza bianconera di Olof Mellberg non conservo un ricordo così negativo: nell'unica stagione disputata a Torino (2008-09, quella al termine della quale sono nati i successivi disastri firmati da Cobolli & friends...) Olof ha dato prova di essere un ottimo professionista, ha fatto il suo in una situazione ambientale oggettivamente non facile e pare abbia ancora ottimi rapporti con gli ex compagni Buffon e Chiellini. Detto questo, caro Olof, mi dici come ti salta in mente di segnare il gol del momentaneo 1-1 ieri sera? Meno male che pochi minuti dopo ti sei fatto perdonare con il fallo da rigore su Llorente... 

UNA VOLTA TANTO MEGLIO IL REAL DEL BARCELLONA (E IL "CLASICO" NON C'ENTRA...) - Solitamente, e chi mi conosce bene può confermarlo, quando mi capita di guardare una partita tra Real Madrid e Barcellona simpatizzo più per i catalani che per i blancos e questa scelta è dovuta in parte al fatto che preferisco la filosofia della cantera agli acquisti strombazzati e plurimilionari di Florentino Perez e in parte al fatto che per me veder duettare sul rettangolo verde Messi, Xavi e Iniesta significa assistere alla compiuta rappresentazione dell'essenza stessa del calcio; so bene che questo è un parere del tutto soggettivo e che tanti la pensano diversamente ed è legittimo, ma non è questo il punto. Il discorso è che in questi due giorni di Champions League ho derogato da questa consuetudine a causa del differente comportamento avuto dalle due squadre nei rispettivi impegni: il Barcellona, già qualificato agli ottavi, ha perso 2-1 contro l'Ajax giocando con un'arrendevolezza e una svogliatezza quasi snervante benchè in superiorità numerica, mentre il Real Madrid ha fatto il suo dovere contro il Galatasaray pur essendo già qualificato agli ottavi e in inferiorità numerica per l'espulsione di Sergio Ramos. Per una volta, dunque, ho preferito l'espressione "Hala Madrid!" a quella "Mas que un club"... 

I PROFESSORI...QUASI RIMANDATI! - Prima della partita di ieri sera la Juventus era ultima nel girone e qualche tifoso di una certa squadra che alla Champions League è tornata a partecipare solo di recente (dopo essersi barcamenata tra i bassifondi della A e un paio di serie inferiori nei vent'anni precedenti...) avevano affermato, con un'aria di superiorità che fa impallidire persino i primi della classe che tutti noi abbiamo conosciuto almeno una volta nella nostra esperienza scolastica, che la Juventus doveva imparare dalla loro squadra che era ad un passo dalla qualificazione. Ebbene, dopo il turno di Champions appena trascorso, la Juventus è seconda nel proprio girone e la squadra di cui sopra dovrà sudare parecchio per scongiurare il rischio dell'eliminazione... 

LA MORIA DEI GUFI - "Siete ultimi, fate ridere!", "Pensavo di dover gufare almeno fino agli ottavi, ma mi sa che quest'anno mi potrò fermare al primo turno. Ridicoli!" e altre scemenze simili erano state pronunciate da fini intenditori di calcio dopo l'ultimo turno di Champions League. Bene, nelle ultime 24 ore queste menti raffinatissime sono sparite dalla circolazione, pertanto se vi capita di avvistarne qualcuna vi pregherei di farmelo sapere, soprattutto perchè tra di loro ce ne sono un paio di mia conoscenza... 

PREMATURATO IL MASSIMO MAURO CON SCAPPELLAMENTO A DESTRA... - Vedendo la partita su Sky mi sono goduto la telecronaca del sempre ottimo Maurizio Compagnoni, ma al tempo stesso ho dovuto pagare il non indifferente dazio di ascoltare il commento tecnico di Massimo Mauro; l'impresa, già di per sè ardua, è diventata titanica quando il buon Mauro ha iniziato a tirar fuori alcune frasi che erano la sintesi perfetta di strani neologismi "ad minchiam" e di autentiche supercazzole. Ne volete un esempio? Il "modo esatto di fare quasi fallo", che sembra più una variante pallonara della "supercazzola a sinistra con scappellamento a destra"... 

ARRESTARLI E BUTTARE VIA LA CHIAVE - Purtroppo pare che prima della partita un tifoso danese sia stato accoltellato. Ovviamente l'auspicio è che il responsabile venga arrestato, che gli venga inflitta una pena esemplare e che gli sia inibito l'accesso a qualunque struttura sportiva (stadio o cortile che sia) vita natural durante; detto tutto questo, ritengo che questo auspicio sia la miglior risposta a chi ieri sera su Facebook approfittava di questo vergognoso episodio per criminalizzare l'intera tifoseria juventina... 

CURVA vs. SOCIETA' - Durante la partita è stato esposto uno striscione in cui la curva contestava apertamente la società, con riferimento alle recenti schermaglie tra alcune frange della tifoseria juventina. Con il massimo rispetto per le opinioni e le posizioni di tutti, mi limito semplicemente a ribadire quanto scritto in altre circostanze, ovvero che non esistono tifosi juventini di serie A e tifosi juventini di serie B e che continuare a farsi la guerra sia un puro atto di masochismo...

domenica 24 novembre 2013

Livorno-Juventus 0-2: qualche considerazione...


Due zampate di Fernando Llorente prima e di Carlitos Tevez poi permettono alla Juventus di espugnare il campo del Livorno con un sonoro 2-0, ottenere la quinta vittoria consecutiva in campionato e di riconquistare la vetta della classifica, in attesa di conoscere il risultato della Roma che domani sera ospiterà all'Olimpico il Cagliari.
Come sempre al termine di una partita, analizziamo quelle che sono le tematiche principali del match dell'Ardenza

I NUMERI NON MENTONO MAI... - Dal balordo 2-4 incassato a Firenze il 20 ottobre, la Juventus ha vinto le successive cinque partite di campionato segnando 12 reti e non subendone alcuna: niente male per una squadra che proprio un mese fa era data ormai per finita e prossima all'implosione; ad oggi i numeri certificano una realtà diametralmente opposta e i numeri, come già mi è capitato di dire nel mio primo intervento televisivo, hanno il pregio di non mentire mai...

DIFESA RABBERCIATA, MA SOLIDA - Inutile nascondercelo: la vera grande incognita legata alla partita di oggi era quella relativa alla difesa, priva degli squalificati Bonucci e Ogbonna e degli infortunati Barzagli e Lichtsteiner. Bene, la retroguardia schierata oggi da Conte ha retto alla perfezione sia sul piano della fisicità che su quello della rapidità, e questo è un dato che non è spiegabile unicamente con la tesi secondo cui il Livorno non è certo il Barcellona

POGBA: LAMPI DI CLASSE - Quella disputata oggi da Paul Pogba è stata una gara che ha vissuto di fiammate improvvise, come ad esempio il tiro improvviso che ha creato qualche difficoltà a Bardi nel primo tempo o l'assist in occasione del primo gol juventino siglato da Llorente: prestazioni degne dei fuoriclasse, capaci di tirare fuori dal nulla la grande giocata, e Paul sta dimostrando di essere un fuoriclasse degno di tale fama

ASA: SECONDO TEMPO DA CAMPIONE - Dopo un primo tempo nel quale i compagni lo avevano ignorato (prediligendo la corsia destra, dove operava Padoin), nella ripresa Kwadwo Asamoah ha tirato fuori una prestazione maiuscola, saltando sistematicamente il suo avversario diretto Schiattarella e dando il via all'azione che ha portato al primo gol; il fatto che per 45 minuti si sia rivisto il calciatore che tanto bene aveva fatto nella prima parte della scorsa stagione è una notizia assolutamente positiva

ATTENTI A QUEI DUE! - Carlitos Tevez e Fernando Llorente: incompatibili l'uno con l'altro secondo i soloni dei pronostici estivi, devastanti nella partita di Livorno; il primo gol dello spagnolo è nato da un guizzo su un cross preciso da parte di Pogba, il secondo gol firmato dall'argentino è stato propiziato da una grande azione di Llorente, che per tutta la partita ha corso ininterrottamente e ha disputato la sua miglior prestazione in bianconero. Ultimo dato, squisitamente statistico: quello segnato oggi è il terzo gol in altrettante partite ufficiali del centravanti di Pamplona, che aveva già segnato contro il Real Madrid in Champions e nell'ultima di campionato contro il Napoli, mentre Tevez è giunto alla sua ottava marcatura stagionale; niente male per due che avevano la fama, rispettivamente, di "belloccio buono solo per fare il modello" e di "casinista svenduto dal City e venuto alla Juventus per svernare"...

I NEMICI E I FALSI AMICI - Ad attribuire le etichette precedentemente citate a Llorente e Tevez erano stati alcuni media tradizionalmente poco affini ai colori juventini (per averne un esempio concreto basta cliccare qui), ma la cosa grave è che i primi ad abboccare a queste chiacchiere sono stati, purtroppo, tanti juventini che durante l'estate rumoreggiavano per le negative prestazioni dei due calciatori. Sia chiara una cosa: se me la prendo più con gli juventini che con gli anti-juventini non è perchè d'improvviso questi ultimi mi siano diventati simpatici (e la mia rubrica "Balle sul Podio" è sempre lì a dimostrarlo!), ma perchè sono affezionato a quel vecchio proverbio che dice che è meglio un nemico vero di un falso amico...

E ADESSO SBIZZARRITEVI! - Dopo la sconfitta del Napoli ieri sera contro il Parma, avevo ammonito alcuni miei amici juventini invitandoli a non sfottere troppo i partenopei per il risultato negativo e ad attendere l'eventuale vittoria juventina a Livorno. Bene, adesso che questa vittoria è arrivata sbizzarritevi pure!

ATTENTA, ROMA! E SCOMMETTIAMO CHE... - La prima a doversi preoccupare per il successo della Juventus è sicuramente la Roma, che domani dovrà battere il Cagliari per poter sperare di rimanere in testa alla classifica; non resta quindi che aspettare domani sera e ricordare le parole di quella vecchia canzone che recitava "E se domani, e sottolineo se...". Da ultimo, vi pongo un quesito: scommettiamo che, se per caso domani la Roma dovesse perdere il primato in classifica, i tifosi giallorossi ritireranno fuori complotti giudaico-massonici e si attaccheranno anche agli episodi arbitrali più insignificanti? Io, fossi in voi, qualche euro me lo giocherei...

AUGURI, GIGI! - Con la partita di oggi Gianluigi Buffon ha totalizzato 500 presenze in Serie A: era il 19 novembre del 1995, quando l'allora allenatore del Parma Nevio Scala gettò nella mischia il giovanissimo Gigi in una partita contro il Milan di Capello. Caro Gigi, auguroni da parte di chi ti critica quando sbagli, ma non si permette mai di discutere la tua professionalità e la tua serietà!

NON MOLLARE, ANDREA! - Un pensiero finale voglio dedicarlo al capitano del Livorno Andrea Luci e alla sua famiglia, dato che nei giorni scorsi abbiamo appreso che il figlioletto del capitano labronico, che ha appena 6 anni, è affetto da una rara malattia. Caro Andrea, da persona che non ti conosce ma che ha compreso da molto vicino quanto terribili possano essere certe situazioni mi permetto di invitare te e la tua famiglia a non mollare, e te lo dico con grande affetto e con il massimo rispetto possibile!

lunedì 11 novembre 2013

Juventus-Napoli 3-0: qualche considerazione...

 

Nella partita più attesa di questo primo scorcio di campionato la Juventus strapazza il temibile Napoli di Rafa Benitez e si porta a -1 dalla Roma, fermata sull'1-1 dal Sassuolo degli "juventini" Marrone, Zaza e (soprattutto!) Berardi nel pomeriggio. La squadra di Conte ha disputato una partita gagliarda e di grande intensità mettendo sotto i partenopei sul piano del gioco e ha portato a casa i tre punti grazie ad una zampata di Llorente, ad una punizione dello specialista Pirlo e ad un capolavoro balistico di Pogba (che proprio contro il Napoli, e in una maniera molto simile, aveva realizzato l'anno scorso il primo gol in Serie A); purtroppo, come si temeva da più parti, il confronto dello Juventus Stadium ha riservato alcune note davvero poco edificanti in una giornata funestata dalla vergognosa sospensione del derby campano di Lega Pro tra Salernitana e Nocerina.
Procediamo con ordine e andiamo a snocciolare tutte le tematiche collegate a quanto avvenuto (dentro e fuori dal campo) ieri sera

TRE RETI...A PARAMETRO ZERO! - Fernando Llorente, Andrea Pirlo e Paul Pogba: sono stati questi i marcatori della partita giocata ieri. Sapete quanto ha speso la Juventus per acquistare questi tre calciatori? Zero euro! Da dire anche che, quando sono arrivati in bianconero, questi tre calciatori sono stati accolti con un certo scetticismo da parte di gran parte dell'opinione pubblica (compresi quei soliti sapientoni juventini che sempre tutto sanno e sempre tutto capiscono...): Llorente fino ad un mese fa era considerato l'alter ego di Bendtner e Anelka, salvo poi che chi pensava questo si è dovuto ricredere dopo i due gol in altrettante partite al Real Madrid (Bendtner e Anelka ne avrebbero fatti quattro a testa al Real, ma forse soltanto giocandoci contro alla PlayStation!); Pirlo veniva dato per finito quando il Milan lo ha gentilmente lasciato partire a costo zero e viene considerato bollito ad intervalli quasi regolari dai sapientoni di cui sopra; di Pogba tutti dicevano, lo scorso anno, che fosse un giovane di belle speranze e niente più. Pronostici azzeccati in pieno, una roba da far impallidire i pronostici rossoneri dell'infallibile Cristiano Ruiu...

PAUL, ALLORA CE L'HAI CON IL NAPOLI... - La prima convocazione in gare ufficiali con la maglia juventina per Paul Pogba risale alla gara di Supercoppa Italiana dello scorso anno a Pechino tra Juventus e Napoli, mentre il primo gol ufficiale in bianconero il francese l'ha segnato proprio contro i partenopei nel confronto di campionato del 19 ottobre di un anno fa; e così, per non interrompere una così positiva striscia, ieri Pogba ha siglato il terzo gol con una prodezza balistica che molto ha ricordato quella dello scorso anno. Caro Paul, allora dillo che ce l'hai con il Napoli!

DI NUOVO GIGI! - Un altro calciatore di cui si intona periodicamente il "de profundis" è Gianluigi Buffon. Intendiamoci, a scanso di equivoci: gli ultimi errori commessi da Gigi in alcune partite (leggi Juve-Galatasaray e Fiorentina-Juve) sono stati a dir poco dozzinali per un campione come lui. Però ieri sera il capitano della Juventus e della Nazionale ha dimostrato che, nonostante gli errori recenti, il numero uno rimane sempre lui: da applausi, infatti, le due parate con cui ha chiuso la porta in faccia al bravo Insigne; continua così, Gigi!

CHE BELLA SORPRESA DALLE FASCE... - I timori maggiori dei tifosi juventini erano legati a quanto sarebbe accaduto sulle fasce, dove si pensava che Isla e Asamoah potessero patire contro la vivacità di Callejon e Insigne. E invece ieri i due ex friulani hanno sfoderato (soprattutto il primo!) le loro migliori prestazioni in bianconero, al punto che non solo i due esterni d'attacco napoletani hanno faticato più del previsto, ma anche i due terzini Maggio e Armero hanno avuto vita difficile; una bella sorpresa, specie se si considerano le recenti prestazioni di Isla...

ANGELO, MA PERCHE'? - L'unica nota stonata per quel che concerne la squadra di Conte è stata l'espulsione assolutamente sciocca di Angelo Ogbonna (che ieri sostituiva l'infortunato Chiellini) per doppia ammonizione dopo un fallo assolutamente inutile a centrocampo: una brutta notizia in vista di Livorno, dove mancherà per squalifica anche Bonucci, diffidato e ammonito

PIRLO DIRIGE...E ALLORA SONO DOLORI! - Inutile girarci intorno: la differenza evidente tra le due squadre ieri è stata nel centrocampo, dove Vidal, Pirlo e Pogba hanno surclassato i poveri Behrami e Inler, ai quali sarà sicuramente venuta l'emicrania a furia di vedersi sfrecciare vicino i tre satanassi bianconeri. Ciò che ha colpito, in particolare, è stato il fatto che ieri Benitez non ha imposto (come fanno ormai tutti i suoi colleghi) una marcatura ad hoc sul regista bresciano, che è stato libero di far girare palla con estrema libertà e che ha siglato il raddoppio con la sua specialità, ovvero il calcio di punizione; probabilmente Don Rafaè, che del calcio è grande conoscitore e navigato stratega, ha dimenticato di rivedere la videocassetta di Juventus-Roma 4-1 dello scorso anno, quando il suo collega Zeman (colui il quale riteneva Pjanic un calciatore inutile e De Rossi inferiore nientepopodimeno che a Tachtsidis, ma questa è un'altra storia...) commise l'errore di lasciare piena libertà d'azione al regista bresciano pagando un dazio pesantissimo...

NAPOLI: INSIGNE, UN PO' DI HIGUAIN E NIENTE PIU' - Lo hanno ammesso molti tifosi napoletani (ovvero quelli ai quali l'antijuventinità non ha bruciato completamente i neuroni!): il Napoli di ieri sera è stato surclassato nettamente sul piano del gioco dalla Juventus e gli unici a salvarsi dal disastro generale sono stati Lorenzo Insigne e, seppur in parte, Gonzalo Higuaìn. Il centravanti argentino, che aveva dato l'idea per un coro decisamente infelice ("Din din, din din, din din, din din, din din. Intervengo da Torino, ha segnato Higuaìn!", cantavano quest'estate quando il "Pipita" è sbarcato in terra partenopea...), si è fatto notare solo per una conclusione terminata larga dopo essersi liberato con un bel movimento; l'esterno napoletano, invece, è stato il solo a tentare qualche sortita offensiva, ma è stato penalizzato dalla propria imprecisione e dalla serata positiva di Buffon, che gli ha sbarrato la strada in due occasioni.

FUORIGIOCO DI LLORENTE? PARLIAMONE... - Ormai dei famosi "21 centimetri" di fuorigioco di Llorente in occasione del primo gol ne parlano ormai tutti. Eppure, posto che Conte ha sottolineato giustamente come fosse necessaria la lente di ingrandimento per vedere un'azione simile (e, aggiungo io, un rallenty non indifferente!), invito tutti quanti a guardare l'immagine sottostante per scoprire una cosa davvero interessante:
A tal proposito permettetemi di ringraziare il buon Federico Fernandez, che per la terza volta fa un "favore" alla Juventus: in Napoli-Juventus 3-3 del novembre 2011 un rimpallo che lo aveva visto protagonista aveva permesso a Simone Pepe di siglare il gol del definitivo 3-3, mentre nella partita di Supercoppa dell'agosto 2012 il suo fallo da rigore su Vucinic aveva permesso a Vidal di trasformare il rigore del 2-2 e di dare il via alla rimonta juventina. Grazie Federico, troppo buono!

GENI IN CURVA... - Che l'idea di istituire la discriminazione territoriale sia una pagliacciata io ne sono convinto non da oggi. Premesso questo, trovo ridicolo che, sapendo che c'è il rischio di vedersi chiusa la curva, qualcuno intoni questi cori andando incontro alla sanzione stessa. Rimanere fregati è un conto, farsi fregare deliberatamente è sintomo di un autolesionismo fuori dal comune...

...VANDALI E MENTECATTI NEL SETTORE OSPITI! - Epperò l'autolesionismo dei nostri nell'intonare cori beceri non può in alcun modo coprire o, peggio ancora, giustificare quanto fatto dai tifosi napoletani nel settore ospiti: lancio di palloncini pieni di urina contro i tifosi juventini presenti nel settore adiacenti, cori "Liverpool! Liverpool!" intonati in risposta a quelli juventini contro il Vesuvio, devastazione dello stesso settore ospiti e dei bagni dello stesso (e non è la prima volta che questo accade, visto quanto successo in occasione di Juventus-Napoli dello scorso anno) e lancio dei detriti con conseguente ricovero in ospedale per quattro tifosi juventini. Capiamoci, e soprattutto capiamoci bene: da regolamento va punita la discriminazione territoriale, ma vanno punite anche queste porcate indegne avvenute nel settore ospiti dello Juventus Stadium. Il mio timore è che si punisca severamente la prima (curva chiusa sia contro l'Udinese che contro il Sassuolo), ma si punisca in maniera decisamente più lieve tutto lo scempio raccontato nelle righe precedenti: se ciò accadesse, verrebbe veicolato un messaggio pericolosissimo soprattutto in vista del futuro; spero che Abete, tra una supercazzola e l'altra, si renda conto di questo aspetto non secondario...

LE DIFFERENZE GIUSTE E QUELLE SBAGLIATE... - Alla luce di quanto detto in precedenza e della vergogna accaduta ieri pomeriggio a Salerno in occasione del derby campano tra Salernitana e Nocerina, ci tengo a ribadire un concetto fondamentale: siamo ancora convinti che, in presenza di certi episodi, si debba continuare a parlare di juventini, napoletani, interisti, milanisti, romanisti ecc.? Oppure è il caso di piantarla con il campanilismo e cominciare a parlare di TIFOSI PERBENE e DELINQUENTI, a prescindere dalla casacca che indossano? La mia opinione, che ripeto sia in questa sede che in altre, è che finchè non si comincerà a fare l'ultima distinzione sopra citata non si riuscirà ad impedire che certe vergogne si verifichino negli stadi

GRAZIE, MIMMO! - La vittoria ottenuta contro il Napoli proietta la Juventus al secondo posto solitario ad un solo punto dalla Roma capolista, fermata ieri in casa dal Sassuolo sull'1-1 grazie alla rete segnata a tempo scaduto da Domenico Berardi, talentuoso esterno d'attacco la cui proprietà è divisa al 50% tra i romagnoli e la Juventus. Grazie, Mimmo! Un giorno ci auguriamo di vederti in bianconero, ma intanto il primo gol per la tua squadra già l'hai segnato

FEGATI, FEGATI SPAPPOLATI... - Cosa hanno in comune il telecronista partenopeo di Mediaset Premium Raffaele Auriemma e il giornalista romanista del quotidiano milanese "Il Giorno" Giulio Mola (che, tanto per la cronaca, non è un omonimo di colui il quale mi ha bloccato su Twitter senza che l'avessi insultato o gli avessi mancato di rispetto)? Semplice: entrambi rosicano come matti per il fuorigioco di Llorente di cui si parlava nelle righe precedenti. Per ulteriori particolari, rinvio l'appuntamento a venerdì in occasione della mia rubrica "Balle sul Podio" su JuveNews Radio...

COMPLOTTO ANTI-ROMA TRA 3...2...1... - Qualcosa mi dice che a breve è previsto un nuovo sit-in di protesta organizzato dai tifosi della Roma davanti alla sede della FIGC; forse sbaglio, ma leggendo gli articoli usciti questa mattina sul sito online de "Il Messaggero" ho avuto questa velata impressione...

domenica 3 novembre 2013

Parma-Juventus 0-1: qualche considerazione...


La Juventus coglie la terza vittoria consecutiva in campionato espugnando il campo del Parma per 1-0 e si proietta nel migliore dei modi al big match di martedì contro il Real Madrid in Champions League: a decidere la sfida del Tardini è stata una zampata di Paul Pogba, che è stato più lesto di tutti ad insaccare la respinta del palo dopo un tiro dalla distanza di Quagliarella, da poco subentrato a Tevez. 
Andiamo adesso a snocciolare le tematiche più importanti legate alla partita vinta dai bianconeri in Emilia, prestando come sempre attenzione anche all’extra-campo…

PRIMO TEMPO...FANTOZZIANO! - Parliamoci chiaro: il primo tempo della partita del Tardini è stato soporifero a dir poco. Da una parte c'era un Parma molto ordinato e ben schierato in campo dal tecnico Donadoni che badava a contenere e a ripartire con la velocità dei Biabiany, dei Parolo e dei Cassano, dall'altra c'era una Juventus che senza il suo regista Pirlo è apparsa abulica e a corto di idee e che l'unico brivido se l'è costruito da sola con quel retropassaggio scellerato di Ogbonna che ha messo a dura prova le coronarie degli juventini presenti allo stadio o seduti davanti al televisore; la carenza di idee del centrocampo juventino è testimoniata anche dal fatto che nel primo tempo Conte ha invertito le posizioni di Vidal e Pogba portando Arturo davanti alla difesa e Paul sul centro-destra. Volendo parafrasare una scena di un famoso film di diversi anni fa, possiamo tranquillamente paragonare il primo tempo di Parma-Juventus a "La corazzata Kotjiomkin" di fantozziana memoria...

CONTE E QUAGLIARELLA: MOSSA VINCENTE - Diciamoci anche un'altra cosa: in tanti (me compreso!) avevano storto il naso nel veder uscire dal campo Tevez per fare posto a Quagliarella; da un lato c'era la comprensibile volontà dell'allenatore di far rifiatare un calciatore così importante in vista della partita di martedì contro il Real Madrid, ma dall'altro l'imprevedibilità dell'argentino poteva essere un'arma in più per provare a sbloccare il risultato della sfida del Tardini. E invece, poco dopo essere subentrato all'Apache, Quagliarella si è inventato quel tiro che è stato prima respinto dal palo e poi ribattuto in rete da Pogba per il gol decisivo. Niente da dire: la partita l'ha vinta Conte con questa mossa, alla faccia (per fortuna!) di noi scettici...

ANGELO, MA CHE MI COMBINI? - Nel primo punto ho fatto cenno al retropassaggio sconsiderato che dopo pochi minuti ha rischiato di mettere in salita la partita per i campioni d'Italia. Autore del retropassaggio in questione è stato Angelo Ogbonna, ieri sera preferito a Bonucci (nemmeno convocato) come centrale di difesa, a cui mi permetto di dire una cosa: caro Angelo, d'accordo che la gara di ieri non è stata spettacolare, ma non sta scritto da nessuna parte che per renderla spettacolare dobbiamo provare a farci del male da soli!

LE FASCE CHE NON INCIDONO - Ieri pomeriggio non hanno brillato sicuramente gli esterni: se a sinistra Asamoah ha almeno tentato qualche sortita, dall'altra parte Padoin non ha fatto nemmeno quello. Bisogna però essere onesti e ammettere una cosa elementare ed immediatamente riscontrabile se si riguardano le immagini della partita di ieri: se in avanti non hai due attaccanti forti fisicamente e in grado di capitalizzare eventuali cross provenienti dalle fasce, è ovvio che gli esterni fanno più fatica del previsto

CLAUDIO, NON COSI'! - Mi dispiace dirlo perchè gli riconosco una juventinità e un amore per questi colori fuori dal comune, ma il Claudio Marchisio di queste ultime uscite è la sbiaditissima copia del calciatore ammirato nelle prime due stagioni (soprattutto la prima!) dell'era Conte; sarà un caso, ma ieri è stato lui il sacrificato quando si è trattato di gettare nella mischia Pirlo. Ah, vorrei tranquillizzare qualcuno: dire che il Marchisio di questo periodo sta giocando male non significa dire che non vale niente o, peggio ancora, che deve essere ceduto appena possibile; a buon intenditor poche parole...

IL BUNKER RITROVATO - Ricordate cosa si diceva dopo la sconfitta di Firenze? Che 10 gol in 8 partite erano un segnale inquietante sulla tenuta di una Juventus che taluni davano ormai per spacciata. Bene, siccome io sono il primo ad essere convinto che i numeri non mentano mai (lo dissi, per chi se lo ricorda, nella mia prima apparizione televisiva), constato il fatto che dopo Firenze la Juventus ha incassato solo 2 reti nella partita persa a Madrid, mentre nelle successive 3 gare di campionato (Genoa, Catania e Parma) i bianconeri non hanno subìto reti. La rinascita della Juventus e la ripresa della sua rincorsa al vertice non possono, dunque, che passare dalla ritrovata stabilità difensiva (sebbene ieri sera Ogbonna abbia provato a mettere detta stabilità a repentaglio...): a tal proposito, vorrei segnalare la prestazione maiuscola offerta ieri sera da un Barzagli che, dopo qualche appannamento nelle ultime gare, sta tornando ad essere il muro invalicabile delle ultime due stagioni

"SONO UN VEGGENTE!" (CIT.) - All'inizio del secondo tempo di ieri avevo scritto un tweet in cui sostenevo che l'ingresso in campo di Pirlo per dare un po' di idee all'abulico centrocampo juventino fosse solo questione di tempo, e qualche minuto dopo Andrea è entrato in campo al posto di Marchisio. Poco dopo ci ho riprovato e ho scritto un altro tweet in cui sostenevo che il cambio successivo sarebbe stato quello di Llorente al posto di Giovinco, e puntualmente si è verificata anche questa circostanza. Come direbbe una persona simpatica e "dichiaratamente anti-juventina" che conosco, sono stato un "veggente"!

CIAO AM...AURI, CIAO! - Due stagioni fa, alla vigilia di un Fiorentina-Juventus, Amauri dichiarò con grande tracotanza che in caso di gol alla sua ex squadra avrebbe fatto un giro di campo celebrativo: ricorderete tutti come è finita quella partita, ovvero con la Juve vittoriosa per 5-0 e Amauri nei panni del fantasma per tutto l'arco dei 90 minuti. Ieri il centravanti italo-brasiliano è andato vicino al gol su assist perfetto di Biabiany ma, anzichè fare quello che ogni attaccante degno di tale etichetta avrebbe fatto, ovvero metterci il piattone e andare a colpo sicuro, ha cercato il preziosismo con un improbabile colpo di tacco, con il risultato che il pallone è sfilato via e per il Parma è sfumata una buona occasione. Con la beffa ulteriore che qualche minuto dopo Pogba è stato decisamente più freddo nel riprendere la respinta del palo sulla conclusione di Quagliarella...

MA NON ERA TUTTO DA BUTTARE VIA? - Domanda che rivolgo a chi legge: avete notizia di quei catastrofisti juventini che dopo Fiorentina-Juventus 4-2 sostenevano che era tutto da buttare via e che sarebbe stata certa la smobilitazione e il ritorno ai "fasti" dell'era Cobolloseccoblanchesca? Mia ipotesi sulla loro fine: alcuni di loro adesso festeggiano con un atteggiamento che farebbe impallidire persino il peggior Scilipoti, mentre gli altri sono in silenzio in attesa di tornare a deliziarci con le loro perle di saggezza al prossimo passo falso. E la volete sapere un'altra cosa? Non sono affatto convinto di sbagliare nel formulare questa ipotesi!

NERVOSISMO DILAGANTE, ROSICAMENTO PERENNE! - Ieri sera, per ironizzare un po', ho cliccato "mi piace" sullo stato di un mio amico tifoso del Parma che sperava nel "miracolo", ovvero in un pareggio in extremis della squadra di Donadoni dopo il vantaggio bianconero siglato da Pogba. La risposta è stata la frase "Murgolo, togli il mi piace. Sei buono soltanto a parlare"; una reazione piccata insolita per un soggetto notoriamente ironico come il mio amico. Eppure questa reazione è emblematica del sentimento dilagante tra tutti gli anti-juventini: nessun episodio dubbio a favore della Juve (anzi, casomai ce ne sarebbe uno contro, visto l'intervento non sanzionato di Lucarelli su Giovinco nel primo tempo!), nessun fallo di quel noto macellaio di Chiellini a cui appigliarsi; niente di niente! Chiaro, dunque, che tanto nervosismo è in realtà il sintomo di un rosicamento perenne...

"UN BEL TACER NON FU MAI SCRITTO..." - Ieri sera il Napoli ha risposto alla vittoria juventina a Parma battendo il Catania per 2-1 e rimanendo appaiato con i bianconeri al secondo posto, in attesa dello scontro diretto del prossimo turno. Una vittoria meritata quella dei ragazzi di Benitez, che hanno avuto diverse occasioni per segnare altre reti, ma al Catania manca un rigore abbastanza netto per un intervento in area napoletana di Behrami su Castro. Eppure nessuna televisione ha dedicato più di 30 secondi a questo episodio e il patron rossoazzurro Pulvirenti non ha detto mezza parola su questo episodio, anzi ha rincarato la dose nei propri attacchi contro la Juventus sostenendo che "sentir parlare quelli della Juve di etica sportiva fa venire i brividi". Provate un po' ad immaginare cosa sarebbe successo se il citato episodio Behrami-Castro fosse avvenuto in Catania-Juve o in Juve-Catania...

DOPPIOPESISMO, PORTAMI VIA! - Allargando il campo rispetto al punto precedente, l'episodio avvenuto ieri durante Napoli-Catania fa il paio con il rigore clamorosamente negato alla Fiorentina nei minuti finali di Fiorentina-Napoli di lunedì. Sia chiaro che nessuno intende sminuire i meriti e il valore tecnico della squadra di Benitez, ma diventa obbligatorio domandarsi una cosa: possibile che se alcuni grossolani errori arbitrali favoriscono una qualunque squadra si parla di "errori gravi", mentre se quegli stessi errori favoriscono la Juventus si parla di "furti", "ruberie" e tutte le genialate annesse e connesse? E' proprio vero che l'anti-juventinità in Italia è come certi capi d'abbigliamento: va bene per tutte le stagioni!

L'INFERNO DEL DIAVOLO - E intanto il Milan, degno (?) avversario della prima Juve targata Conte nella lotta scudetto di due stagioni fa, ieri sera è stato sconfitto per 2-0 dalla Fiorentina e adesso si trova nei bassifondi della classifica, a pari punti con lo straripante Livorno allenato da Nicola. Non mi soffermo più di tanto sulle ragioni della crisi rossonera, ma mi limito a mettere in evidenza i volti della crisi in questione: c'è un Massimiliano Allegri che, dopo essere stato confermato in extremis al termine dello scorso campionato, adesso è pesantemente in discussione e tutto quello che riesce a fare è biascicare sgangherate supercazzole davanti ai microfoni (un po' quello che alla Juventus hanno fatto i vari Ferrara, Zaccheroni e Delneri in tempi passati); c'è un Adriano Galliani che ieri sera non si è presentato ai microfoni della stampa, ma che quando lo fa cincischia tirando fuori improbabili classifiche "ad minchiam"; c'è un Silvio Berlusconi che latita, comprensibilmente indaffarato in faccende più delicate (dall'ormai annosa questione della sua decadenza da senatore agli imminenti processi nel quale si ritrova coinvolto); c'è un Mauro Suma che, da buon aziendalista quale è, si diletta in arrampicate sugli specchi tanto generose quanto disperate (se ne volete un esempio, guardate cosa sta accadendo sugli schermi di Telelombardia questo pomeriggio); e infine c'è un Cristiano Ruiu che sbaglia pronostici su pronostici (ieri aveva pronosticato un 2-0 firmato da Kakà e Balotelli) e che, richiamato su questo punto dagli stessi tifosi milanisti, pensa bene di dar loro degli sfigati. In tutto questo ci si mette la Gazzetta dello Sport, che oggi scrive che i rossoneri non iniziavano un campionato in questo modo dalla stagione 1981-82, quando andarono incontro alla seconda retrocessione in B della loro storia; un bel quadretto, non c'è che dire!

MENTECATTI ALLA RISCOSSA! - Era da Bologna-Juventus del marzo 2012 che qualcuno non si dilettava con striscioni inneggianti al suicidio tentato da Gianluca Pessotto nel giugno del 2006; bene, ieri sera al Tardini alcuni mentecatti appartenenti alla tifoseria gialloblu hanno esposto uno striscione che riportava la frase "Pessotto: o mangi questa minestra". Un episodio vergognoso, seguito però da altri due episodi davvero ammirevoli: da un lato la condanna della stessa società parmense attraverso un comunicato ufficiale, dall'altro la condanna da parte del mio concittadino e amico Mimmo Lagioia; chi legge quasi sicuramente non lo conosce, ma Mimmo è un tifosissimo del Parma e un anti-juventino della primissima ora posso senz'altro affermare che è una persona intelligente e dotata di buon senso. Caro Mimmo, da avversario permettimi di dirti che è un vero peccato che tutti i tifosi del Parma non siano come te!