domenica 22 dicembre 2013

Atalanta-Juventus 1-4: qualche considerazione...


La Juventus chiude il 2013 con un poker rifilato alla malcapitata Atalanta sul campo di Bergamo: una vittoria che consente agli uomini di Conte di presentarsi nel migliore dei modi allo scontro diretto con la Roma che aprirà l'anno nuovo, ma soprattutto una vittoria giunta dopo un primo tempo nel quale i campioni d'Italia non hanno brillato; dopo i gol di Carlitos Tevez e di Maxi Moralez nei primi 45 minuti, nella ripresa i bianconeri hanno dilagato grazie ai gol messi  a segno da Paul Pogba, Fernando Llorente e Arturo Vidal.
A questo punto andiamo ad affrontare le varie tematiche legate alla sfida dello stadio "Atleti Azzurri d'Italia"

QUANDO LA JUVE FA LA JUVE... - Nel primo tempo la Juventus non ha certo fornito la sua migliore prestazione: dopo il gol segnato da Tevez dopo appena 6 minuti, infatti, i bianconeri hanno faticato a trovare le giuste misure e hanno incassato il pareggio atalantino firmato da Moralez; nella ripresa, tuttavia, i bianconeri sono tornati a giocare alla loro maniera e a quel punto per l'Atalanta non c'è stato più nulla da fare. Ulteriore conferma che quando questa squadra fa quello che sa fare è troppo forte per gli avversari, come ha ammesso anche il mister atalantino Colantuono con la sportività che da sempre lo contraddistingue

CARLITOS NON TRADISCE PIU'! - Lo so che avrò rotto i sacrosanti a coloro che mi leggono, ma di fronte alle grandi prestazioni fornite da Carlitos Tevez in questi suoi primi mesi in maglia bianconera non si può non ricordare la frase pronunciata dal grande Adriano Galliani appena pochi giorni prima che l'Apache approdasse sotto la Mole; l'argentino ha disputato la solita consueta partita fatta di corsa e lotta e condita dall'undicesimo gol stagionale. Sarà anche vero che, scaduto il contratto triennale che lo lega alla Vecchia Signora, Tevez saluterà l'Italia e tornerà al Boca Juniors per chiudere la sua carriera, ma se questi tre anni saranno come questi primi quattro mesi, allora godiamocelo finchè sarà possibile!

FERNANDO, AL POSTO GIUSTO NEL MOMENTO GIUSTO! - Fino al momento in cui ha ricevuto il pallone che è valso il momentaneo 3-1 per i bianconeri, la partita di Fernando Llorente era stata piuttosto opaca: d'altra parte il ruolo del centravanti consiste spesso nel sembrare avulso dal gioco, salvo poi capitalizzare i pochi palloni buoni che gli capitano sul piede. Senza dubbio, oggi Fernando "il nuovo Bendtner" (per parafrasare taluni esperti di calcio che tromboneggiavano durante l'ultima estate...) ha recitato questo ruolo nel migliore dei modi!

GIGI, CHE PECCATO! - A conti fatti, l'unica brutta notizia di giornata è la fine dell'imbattibilità di Gianluigi Buffon, che si è fermato a 746 minuti senza subire reti: al portiere bianconero non è riuscita l'impresa di superare l'ex portiere atalantino Davide Pinato fermo a 757 minuti di imbattibilità; fossero sempre solo queste le brutte notizie...

I NUMERI NON MENTONO MAI - In 17 partite di campionato fin qui disputate la Juventus ha ottenuto 15 vittorie, un pareggio e una sconfitta: numeri che parlano da soli e confermano (se mai ce ne fosse bisogno!) che al momento l'unica anti-Juve è la Juve stessa!

LA NONA SINFONIA - Dopo lo sciagurato pomeriggio di Firenze (Fiorentina-Juventus 4-2 del 20 ottobre) la Juventus ha vinto le successive nove partite di campionato contro Genoa (2-0), Catania (4-0), Parma (1-0), Napoli (3-0), Livorno (2-0), Udinese (1-0), Bologna (2-0), Sassuolo (4-0) e Atalanta (4-1): questa striscia ha consentito alla squadra di Conte di eguagliare la striscia stabilita lo scorso anno, quando i bianconeri inanellarono nove successi di fila contro Catania (1-0), Bologna (2-0), Inter (2-1), Pescara (2-1), Lazio (2-0), Milan (1-0), Torino (2-0), Palermo (1-0) e Atalanta (1-0); ancora una prova del fatto che in questi anni la Juventus è in continua lotta contro sè stessa...

VERSO JUVENTUS-ROMA A COLPI DI POKER - Il 5 gennaio Juventus e Roma si sfideranno allo Juventus Stadium per uno scontro diretto che si preannuncia scoppiettante: a questa partita la squadra di Conte si presenta dopo aver regolato l'Atalanta per 4-1, mentre quella di Garcia è reduce dal 4-0 inflitto al malcapitato Catania; a colpi di poker, dunque, le due squadre si preparano al big match che aprirà il 2014...

BOATI E SILENZI - Quando Maxi Moralez ha segnato il gol del momentaneo pareggio atalantino, lo stadio Olimpico (dove nel frattempo la Roma stava vincendo per 1-0 contro il Catania) è esploso in un boato festoso: qualcuno per caso sa dirmi se questo boato si è ripetuto nei minuti successivi?

AVVISO AI NAVIGANTI (O AI CAMPIONI...) - Dopo il risultato della Juventus contro l'Atalanta si invitano cordialmente lorsignori campioni d'Italia capitolini a rimanere a -5, mentre con la stessa cordialità si invitano lorsignori campioni d'Italia partenopei (che ieri hanno pareggiato per 1-1 in quel di Cagliari) ad andare a -10: il tutto ordinatamente e (se possibile!) senza fare troppo trambusto, grazie!

IL "MOLA ROSICANS" - Al momento del pareggio dell'Atalanta un certo giornalista "sempre aperto al confronto civile" ha scritto il seguente tweet: "-3..."; mi permetto di ricordargli quella tale canzone le cui prime parole sono "I sogni son desideri di felicità..."

giovedì 19 dicembre 2013

Juventus-Avellino 3-0 (Coppa Italia, ottavi di finale): qualche considerazione...


Una Juventus imbottita di seconde linee supera facilmente l'Avellino e si guadagna l'accesso ai quarti di finale di Coppa Italia, dove gli uomini di Conte affronteranno la vincitrice del confronto tra Sampdoria e Roma: ai bianconeri sono bastati 45 minuti per sbarazzarsi dei malcapitati irpini allenati da Rastelli grazie alle reti messe a segno da Sebastian Giovinco, Martin Caceres e Fabio Quagliarella; adesso l'attenzione è tutta rivolta alla difficile partita che domenica vedrà i campioni d'Italia impegnati sul non facile campo dell'Atalanta per l'ultima partita di campionato del 2013.
Detto questo, andiamo a sviluppare le principali tematiche legate alla partita dello Juventus Stadium

TUTTO TROPPO FACILE - Detto che ho il più assoluto rispetto per i calciatori dell'Avellino e per il loro mister Massimo Rastelli, bisogna ammettere che quella disputata allo Juventus Stadium è stata poco più che una partitella d'allenamento, o comunque qualcosa di molto simile...

LE NOTE POSITIVE - In una partita a senso unico in cui Antonio Conte ha schierato le cosiddette "seconde linee", queste ultime hanno risposto nel migliore dei modi: in particolare mi è piaciuta in blocco la difesa composta da Martin Caceres, Angelo Ogbonna e Federico Peluso (pensate soltanto al debutto in bianconero dell'ex atalantino e a cosa fu capace di combinare), la prestazione di Simone Padoin e Kwadwo Asamoah come interni di centrocampo e la coppia d'attacco formata da Sebastian Giovinco e Fabio Quagliarella

MARCHISIO VICE-PIRLO: UNA BUONA IDEA, SOPRATTUTTO PER IL FUTURO... - Sempre tenuto conto che di fronte c'era una squadra capace di costruire una sola occasione in tutto l'arco dei 90 minuti, va detto che la prestazione di Claudio Marchisio come vice-Pirlo è stata assolutamente maiuscola: il "principino" (che stasera ha indossato la fascia di capitano a causa delle contemporanee assenze di Gianluigi Buffon e Giorgio Chiellini) ha diretto il traffico in mezzo al campo con ordine e diligenza; chissà che in futuro Antonio Conte non possa nuovamente prendere in considerazione questa ipotesi, in modo tale da riportare Paul Pogba nel ruolo di interno, nel quale il numero 6 francese ha finora dato il meglio di sè...

DE CEGLIE, NON COSI'! - Chi invece non ha convinto stasera è stato Paolo De Ceglie, che pur giocando contro un avversario tutt'altro che impegnativo non ha affatto brillato; e considerato che nel ruolo di vice-Asamoah c'è l'ottimo Peluso delle ultime uscite, questa non è affatto una bella notizia per il mancino valdostano...

TRA MOTTA E IL GOL...DI MASI! - Alla prima partita da titolare dai tempi della disgraziata gestione Delneri, stasera Marco Motta ha avuto sulla testa di segnare il primo storico gol in bianconero: sembrava troppo bello per essere vero, ma evidentemente il portiere dell'Avellino Giuseppe Di Masi, che con un guizzo felino ha negato al numero 16 bianconero la gioia della rete

BRAVO, SEBA! - Un bel gol per aprire le marcature e due assist per le successive segnature messe da Caceres e Quagliarella: Sebastian Giovinco è stato senza dubbio il principale protagonista della vittoria bianconera sull'Avellino; un bel segnale per il futuro, visto che l'exploit di Carlitos Tevez e di Fernando Llorente lo ha fatto retrocedere nelle gerarchie dell'attacco bianconero. Bravo Seba, continua così!

BENTORNATO, SIMONE! - Dopo oltre un anno di assenza, Simone Pepe è tornato in campo accolto con applausi scroscianti dallo Juventus Stadium. È bello rivedere in campo un professionista esemplare come lui, con l'auspicio che il suo lungo calvario sia finalmente tornato. Bentornato, Simone!

ANTO', SE VUOI QUALCHE NOME... - A fine partita è arrivata la notizia del silenzio stampa di Antonio Conte: il tecnico bianconero ha deciso di non parlare alla stampa dopo le illazioni uscite sul suo conto negli ultimi due giorni. Una decisione sacrosanta (come ha sostenuto anche Xavier Jacobelli negli studi di "Zona 11" su RaiSport1), vista la quantità industriale di cattiverie che il tecnico juventino ha dovuto subire sin dal suo primo coinvolgimento nella storiaccia sul calcioscommesse e visto che quando lo stesso mister ha provato a spiegare le proprie ragioni ha ottenuto come risultato un'ulteriore dose di maldicenze e illazioni. E dato che nel pomeriggio Conte aveva rilasciato un comunicato nel quale prometteva querele per chi aveva leso la sua dignità, avrei giusto qualche nome da suggerirgli...

ONORE AI TIFOSI IRPINI! - La loro squadra è stata surclassata nettamente in una partita dove vestiva i panni più o meno annunciati della vittima sacrificale, eppure i tifosi dell'Avellino non hanno rinunciato a cantare per tutti i 90 minuti e ad applaudire i propri calciatori a fine partita; il tutto corredato dallo scambio di cori con i tifosi juventini prima dell'inizio della partita (gli juventini cantavano "Tornerete in Serie A!", gli irpini hanno risposto con un sonante "Juve alè!"). Questo è il bello del calcio, e forse è il caso di far vedere queste immagini a qualche "giornalista" convinto che gli juventini siano "solo incivili"...

giovedì 12 dicembre 2013

Galatasaray-Juventus 1-0: qualche (amara) considerazione...


Smaltita la comprensibile delusione per il risultato maturato ieri sul surreale campo di Istanbul e per la conseguente eliminazione in Champions League, forse è bene mettere un po' d'ordine e tirare le somme di quanto avvenuto in terra turca. A tal proposito mi scuso se questo post esce quasi 24 ore dopo il "fattaccio", ma analizzare la situazione a caldo si sarebbe certamente rivelata una scelta sbagliata.
Orbene, procediamo!

UNA ROULETTE RUSSA - Riconosco che fare analisi tecnico-tattiche a proposito di una partita come quella di ieri e dell'altro ieri (e il fatto che io usi quest'espressione è sintomatico dell'assenza quasi totale di logica in questi avvenimenti!) è pressochè impossibile: una partita giocata in un campo del genere si trasforma regolarmente in una roulette russa, e purtroppo ieri la Juventus ha pescato un proiettile con su scritto "eliminazione"...

COSE TURCHE... - La principale assurdità di questa partita è stata legata al modo in cui è stata gestita la situazione relativa al maltempo. Ricapitolando: martedì, dopo che l'arbitro aveva fatto rientrare le squadre negli spogliatoi intorno alla mezz'ora del primo tempo, sono stati incaricati pochi inservienti di rimuovere la neve dalle linee di demarcazione del campo, con il risultato che il tempo impiegato è stato decisamente superiore rispetto a quello che si sarebbe impiegato in circostanze normali; dopodichè, rivelatasi fatica sprecata quella appena citata, la partita è stata sospesa definitivamente e nella notte nessuno ha pensato di coprire il terreno di gioco con dei teloni per evitare che altra neve vi si depositasse e il giorno dopo si è pensato bene di rimuovere la neve stessa con l'aratro, riducendo così il campo alla risaia orrenda che tutti hanno potuto vedere in eurovisione. E meno male che la Turk Telekom Arena è lo stadio più all'avanguardia della Turchia: immaginate cosa sarebbe potuto succedere se, per esempio, si fosse giocato nel vecchio e fatiscente Ali Sami Yen...

...E COLPE JUVENTINE - Detto che per la vicenda relativa al terreno di gioco gli aggettivi negativi si potrebbero tranquillamente sprecare, rimane il fatto che la Juventus in questo girone di Champions League si è messa nelle condizioni di farsi eliminare: inutile girarci intorno, se non si fossero lasciati per strada 4 punti nelle prime due partite contro il Copenaghen e contro lo stesso Galatasaray a Torino (in quest'ultimo caso ogni riferimento agli errori di Buffon, Bonucci e Isla NON è da ritenersi puramente casuale!), ieri si sarebbe giunti a questa partita già qualificati e gli ottavi sarebbero stati raggiunti, campo infame o non campo infame

DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA - Girando sui social network e parlando di persona con alcuni amici ho notato che si è generata una contrapposizione tra chi sostiene il primo dei due punti precedenti e chi sostiene il secondo; peccato che nessuno si sia accorto che questi la ridicola vicenda del terreno di gioco e i demeriti della Juventus nell'arco di questo girone di Champions League non sono tesi contrapposte, bensì due facce della stessa medaglia...

CONTE E LE DIMENTICANZE SOSPETTE... - Ieri pomeriggio ascoltavo l'intervista di Antonio Conte ai microfoni di Sky e ho notato come il mister abbia sostenuto esattamente quanto ho sostenuto io nei punti precedenti: il campo era una roba oscena, ma al tempo stesso la squadra si è complicata la vita da sola in queste 6 partite. Purtroppo, ma qui so io a chi devo tirare le orecchie o qualche sonoro calcione nel didietro, tutti (giornalisti, opinionisti e tifosi, ivi compresi molti tifosi juventini!) hanno evidenziato uno solo dei due punti affrontati dal mister; indovinate quale...

GUARDARE AVANTI. SEMPRE! - Adesso, in attesa di affrontare il nuovo impegno dell'Europa League, è bene che la squadra e la tifoseria non si deprimano e si concentrino sui prossimi impegni, a partire dal doppio impegno di campionato contro Sassuolo e Atalanta (in attesa di affrontare la Roma il 5 gennaio allo Juventus Stadium), passando per la partita di Coppa Italia contro l'Avellino mercoledì prossimo. Guardare avanti con fiducia e non mollare mai: due imperativi che d'ora in poi vanno ripetuti come un mantra

L'EUROPA LEAGUE: GUAI A SNOBBARLA! - Da ieri pomeriggio sento diversi fenomeni che sostengono come si debba boicottare l'Europa League perchè è una competizione di serie B. Io invece sostengo che sia una competizione ufficiale (per di più internazionale!) che va onorata fino all'ultimo: una squadra che si permette di affrontare certe competizioni in un modo e altre con sufficienza è una squadra che non è degna di vedersi attribuita l'etichetta di squadra vincente; forse sarò fatto male io, ma la penso così...

ODO L'AUGELLI FAR FESTA... - Il gol di Sneijder ieri pomeriggio ha mandato in visibilio due terzi dell'Italia pallonara, ovvero quella che odia la Juventus sopra ogni cosa e che gode più per le sconfitte dell'odiata compagine bianconera che per i successi (rari in alcuni casi, meno rari in altri e pressochè nulli in altri casi ancora!): avere un complesso di inferiorità ci può stare, ma esternarlo in maniera così spudorata è davvero troppo. Profonda compassione per queste povere anime in pena...

"NON E' ROBA LORO"...MA NEANCHE VOSTRA! - In un fantastico articolo scritto oggi per "Il Romanista", Luca Pelosi sostiene che "non è una notizia che la Juventus [...] sia stata eliminata dalla Champions League. Non è roba loro": per carità, il fatto che su sette finali la squadra bianconera ne abbia vinte soltanto due può essere un elemento oggettivo a sostegno di questa tesi; ciò che stona, casomai, è che a farsi promotore di questa tesi sia un tifoso di una squadra che alla Coppa dei Campioni-Champions League ha partecipato pochissime volte e che in alcune di queste sporadiche apparizioni ha rimediato una figuraccia di cui ancora oggi ride mezza Europa. Caro Pelosi, forse la Champions League non è roba nostra, ma di sicuro non è roba vostra...

sabato 7 dicembre 2013

Bologna-Juventus 0-2: qualche considerazione...


Grazie alle reti messe a segno da Arturo Vidal e Giorgio Chiellini, la Juventus ha espugnato il campo del Bologna al termine di una prestazione assolutamente autoritaria; con questo risultato, la squadra di Conte si è portata momentaneamente a +6 sulla Roma, che domenica sarà impegnata in un match insidioso contro la Fiorentina alle 12.30. Adesso l’attenzione deve essere rivolta, oltre che ai risultati che otterranno le dirette concorrenti per la lotta scudetto, alla delicatissima partita di martedì contro il Galatasaray in Champions League. 
Come di consueto, andiamo adesso a sviluppare le principali tematiche legate alla partita del Dall’Ara 

UNA SQUADRA CHE DOMINA, UN’ALTRA CHE VIVE SOLO DI FIAMMATE – La Juventus ha vinto una partita nella quale ha tenuto il pallino del gioco nelle proprie mani: pur presentando qualche novità rispetto all’undici titolare in vista del delicato impegno europeo di martedì ad Istanbul, la squadra di Antonio Conte ha controllato il gioco dal primo all’ultimo minuto rischiando di segnare anche più reti delle due effettivamente realizzate; a tutto ciò ha fatto da contraltare un Bologna che si è reso pericoloso solo con qualche fiammata individuale (due conclusioni di Diamanti nel primo tempo e un diagonale pericolosissimo di Cristaldo nella ripresa) e che è stato tenuto a galla soltanto da un Curci in serata di grazia 

LE CHIAMANO “SECONDE LINEE”… - Come detto al punto precedente, i bianconeri si sono presentati in campo con alcune novità rispetto al solito e le cosiddette “seconde linee” hanno disputato una partita davvero eccellente: bravissimo Ogbonna nel ruolo di centrale difensivo, gran lavoro compiuto da Isla e Peluso sulle corsie esterne (anche se è assai probabile che in Turchia vadano in panchina per far posto ai titolari designati Lichtsteiner e Asamoah) e buon lavoro compiuto da Vucinic e Quagliarella in avanti, anche se il montenegrino si è dovuto nuovamente fermare per un problema fisico. Resta però un dato inconfutabile: la forza di questa squadra è rappresentata anche dal fatto di poter contare su ricambi all’altezza, e questo aspetto potrà essere fondamentale soprattutto nel prosieguo della stagione 

POGBA AL POSTO DI PIRLO? BENE COSI’! – Non è dispiaciuto nemmeno Paul Pogba nel ruolo solitamente occupato dall’infortunato Andrea Pirlo: il francese ha diretto bene il traffico in mezzo al campo, pur non avendo i piedi fatati del regista bresciano; è vero che forse in quel ruolo Paul è meno incisivo rispetto a quando gioca da mezzala, ma in questo momento di emergenza va benissimo così 

E ADESSO TUTTI AD INSTABUL! E SENZA CALCOLI… - Adesso Antonio Conte può finalmente concentrarsi sulla preparazione della partita di martedì contro il Galatasaray, partita che deciderà le sorti europee della Juventus. La situazione di classifica delineatasi per effetto della vittoria juventina contro il Copenaghen e della sconfitta dei turchi a Madrid è tale per cui i bianconeri scenderanno in campo avendo a disposizione due risultati su tre; ma andare in un campo come l’Ataturk facendo calcoli significa condannarsi all’harakiri, ragion per cui martedì bisognerà scendere in campo unicamente per vincere, come accadde un anno fa a Donetsk 

BIRRA GELATA, FRITTATONA DI CIPOLLE E RUTTO LIBERO – Acquisita la vittoria a Bologna, possiamo metterci comodi sul divano per vedere cosa combineranno Napoli e Roma, consci di avere una certezza granitica: nella peggiore delle ipotesi, lo scarto in classifica nei confronti di partenopei e capitolini rimarrà invariato; se poi qualcuno, oltre a starsene comodo sul divano, vorrà deliziarsi con birra gelata, frittatona di cipolle e rutto libero di fantozziana memoria, sappia fin da ora che avrà la mia totale e incondizionata solidarietà! 

I NUMERI NON MENTONO MAI! – Ricapitoliamo: dal 20 ottobre, giorno in cui la Juventus andò incontro allo scellerato quarto d’ora di Firenze e alla conseguente sconfitta per 4-2, i bianconeri hanno vinto le successive 7 partite (contro Genoa, Catania, Parma, Napoli, Livorno, Udinese e Bologna) segnando 15 reti e non subendone alcuna; riprendendo una frase che pronunciai durante il mio primo intervento televisivo, partiamo dai numeri perché i numeri non mentono mai! 

MENTECATTI IN LIBERTA’… - Prima della partita alcuni mentecatti hanno ripetutamente colpito il pullman juventino con pugni e calci, mentre durante la stessa altri mentecatti hanno esposto uno striscione che recitava “Per un caldo Natale…brucia un gobbo”: meno male che a fine partita nessuno ha crocifisso Conte per il modo in cui ha esultato per la vittoria, altrimenti il deja-vù della sfida di campionato del 16 marzo di quest’anno sarebbe stato completo! 

…E MORALISTI LATITANTI! – Ovviamente tutta la pattuglia di moralisti che abbiamo visto sproloquiare negli ultimi cinque giorni non ha proferito parola sui mentecatti di cui sopra; nessun predicozzo da parte dei vari Giulio Mola, Selvaggia Lucarelli e company. Anzi, per amor di verità, bisogna riconoscere che il direttore di Telelombardia Fabio Ravezzani (uno dei membri della pattuglia di moralisti sopra citata) ha avuto almeno l’onestà intellettuale di condannarli apertamente su Twitter, e così ne ho approfittato per invitarlo a far presente questi episodi a quei suoi colleghi che evidentemente stasera dovevano essere troppo distratti per accorgersi di quanto succedeva in quel di Bologna…

martedì 3 dicembre 2013

Figli e figliastri...


Gli ormai famosi cori intonati dai bambini nella partita di domenica contro l'Udinese sono stati condannati dal Giudice Sportivo Tosel con una multa di 5000 euro inflitta alla società bianconera e da una vastissima pattuglia di tifosi e opinionisti che in questi due giorni hanno fatto sembrare i cori di cui sopra secondi per gravità soltanto agli attentati che funestarono gli Stati Uniti d'America l'11 settembre 2001; e forse la condanna pecuniaria sembra persino una cosa seria, soprattutto se paragonata con le prediche fatte domenica sera sui social network, sui giornali e su qualche televisione dai vari Giulio Mola, Franco Arturi, Alessandro Gassman eccetera eccetera (soprattutto se si tiene conto del fatto che una qualunque lezione morale fatta da gran parte di questi personaggi equivale ad una lezione di alta politica tenuta da un Domenico Scilipoti qualsiasi!).

Eppure in questi due giorni non sono mancati episodi analoghi, se non addirittura più gravi. Nell'ordine:

- a Catania, durante la partita tra Catania e Milan, i tifosi catanesi hanno intonato quello stesso coro "Se saltelli, muore Balotelli!" per il quale nel 2009 la Juventus si ritrovò costretta addirittura a giocare a porte chiuse;

- a Bergamo, dove si svolgeva la partita tra Atalanta e Roma, le due tifoserie hanno dato luogo a scene di guerriglia urbana;

- all'Olimpico di Roma, dove ieri sera si è giocata Lazio-Napoli, prima il calciatore partenopeo Pandev ha esultato lasciandosi scappare un eloquente "Pezzo di m...!" rivolto al suo ex presidente Claudio Lotito, dopodichè i tifosi laziali hanno intonato il solito motivetto "Vesuvio, lavali col fuoco!".

Voi non ci crederete (anzi no, credeteci eccome!), ma nessun sito ha sparato una sola di queste notizie a tutta pagina: solo il sito areanapoli.it (lo stesso che ieri si scandalizzava per la presenza di alcuni adulti al fianco dei bambini nelle curve dello Juventus Stadium, dimenticandosi "casualmente" del fatto che solo un folle lascerebbe da soli 12.000 bambini in un impianto sportivo) ha dedicato un articoletto ai cori laziali, mentre dagli altri encefalogramma piatto; così come nessuno dei grandi soloni che sui cori di Torino hanno consumato inchiostro e caratteri battuti sulla tastiera ha ritenuto di dover spendere mezza parola sui fatti sopra elencati. Non parliamo poi di Tosel, lesto quando si tratta di punire la discriminazione territoriale durante Juventus-Napoli e misteriosamente in altre faccende affaccendato quando si tratta di dover punire la stessa infrazione durante Lazio-Napoli; un velo pietoso, infine, lo vorrei stendere su un mio carissimo amico di fede partenopea che è sempre puntuale nel farmi notare i misfatti (veri, presunti e persino totalmente inventati!) commessi dai tifosi juventini, ma che poi è sempre "misteriosamente" distratto tutte le volte che la discriminazione territoriale nei confronti di Napoli viene commessa da altre tifoserie.

Viene dunque da pensare quanto scrivevo all'inizio, ossia che la multa inflitta da Tosel sia l'unica cosa seria di tutta questa storia; pensate quindi come stiamo messi...

lunedì 2 dicembre 2013

Juventus-Udinese 1-0: qualche considerazione...


Un colpo di testa di Fernando Llorente al 91' ha consentito alla Juventus di battere per 1-0 l'Udinese e portarsi a +3 sulla Roma, fermata sul pari dall'Atalanta nel pomeriggio; un successo importantissimo perchè ottenuto al termine di una gara non giocata benissimo dagli uomini di Antonio Conte, che sono apparsi in evidente debito di ossigeno dopo le fatiche di mercoledì in Champions League.
Come di consueto, andiamo a sviluppare quelle che sono le principali tematiche legate alla sfida dello Juventus Stadium

PARAGONI AFFRETTATI, MA NON FUORI LUOGO - Al fischio finale del signor Calvarese mi è capitato di ascoltare e leggere alcuni paragoni tra questa vittoria e quella ottenuta a marzo di quest'anno contro il Catania grazie al guizzo di Emanuele Giaccherini. Non c'è dubbio che le situazioni siano diverse perchè una vittoria è giunta nella parte finale del campionato e l'altra a ridosso del giro di boa, ma il modo in cui il risultato contro i friulani è giunto rende questo paragone non del tutto fuori luogo, per quanto affrettato per evidenti ragioni di calendario...

STANCHEZZA COMPLESSIVA... - Partiamo da un assunto fondamentale: la Juventus ieri non ha giocato bene. La squadra era comprensibilmente in debito d'ossigeno dopo le fatiche europee e lo scarso turn-over adottato da Conte (otto uomini su undici avevano giocato dall'inizio contro il Copenaghen) non ha aiutato da questo punto di vista: la manovra è stata poco fluida, e lo è stata ancor meno quando Pirlo è uscito per infortunio

...GODURIA COLLETTIVA! - Detto che non si è giocato bene, non c'è dubbio che proprio per questo la vittoria è stata ancora più bella; soprattutto se si pensa che, in altri tempi, con una prestazione del genere la partita non sarebbe stata affatto vinta

BUFFON, TRA PREMIAZIONI E MIRACOLI! - Prima della partita Gianluigi Buffon è stato premiato dal presidente juventino Andrea Agnelli per aver superato le 500 presenze in Serie A: evidentemente gasato dal premio ricevuto, il portiere della Nazionale è stato decisivo due volte su Di Natale (soprattutto la seconda parata è stata da standing ovation) e poi su Lazzari. Caro Gigi, su questa vittoria c'è anche la tua firma! Anche, e soprattutto, alla faccia di chi ogni tanto ti definisce "pensionato" o giù di lì...

BARZAGLI: IL RITORNO DEL MURO - Dopo l'infortunio patito durante la partita disputata con la maglia della Nazionale contro la Germania (un infortunio che qualche genio che scrive su un certo giornale nazionale aveva provato a definire un bluff, ma questa è un'altra storia di cui ho abbondantemente parlato in una puntata della mia rubrica "Balle sul Podio" su JuveNews Radio), ieri Andrea Barzagli è tornato ad occupare il suo posto nella retroguardia bianconera e, benchè in sua assenza Martin Caceres si fosse disimpegnato alla grande, la presenza del muro di Scandicci si è sentita tutta; pensare oggi al fatto che tre anni fa questo calciatore fu pagato meno di mezzo milione di euro perchè era unanimemente ritenuto bollito è una cosa che fa ridere noi e piangere gli altri

POGBA RIPOSA...ANZI NO! - Schierando titolari Vidal, Pirlo e Marchisio, Antonio Conte voleva far rifiatare Paul Pogba dopo che negli ultimi due mesi (tra Juventus e Nazionale) il francese non si era fermato un attimo. E invece l'infortunio di Pirlo, sostituito in seguito ad uno scontro con Lazzari, ha costretto il mister a gettare il suo numero 6 nella mischia; caro Paul, mi sa che per il riposo dovrai aspettare ancora!

FASCE: BOCCIATA LA DESTRA, COSI' COSI' LA SINISTRA - I due esterni scelti da Conte per la sfida contro l'Udinese sono stati Simone Padoin da una parte e Paolo De Ceglie dall'altra: il primo ha deluso, rimanendo spesso avulso dalla manovra (e il rientro di Lichtsteiner, che gli è subentrato nel secondo tempo, è una buona notizia da questo punto di vista, specie perchè con Isla ancora ai box l'altra alternativa è Motta!); il secondo non ha deluso, ma per sostituire l'Asamoah di quest'ultimo periodo serviva qualcosina in più

CI PENSA SEMPRE NANDO! - Per la quinta partita consecutiva mi ritrovo a decantare le gesta di Fernando Llorente: un centravanti che continua ad incantare, con un grande lavoro per la squadra e con il gol dell'allungo in classifica. E pensare che per tanti (anti-juvenini e non!) era solo un belloccio più simile a Bendtner che ad un attaccante degno di indossare la maglia della Juventus: ah, come sarebbe bello ogni tanto tenere chiusa la bocca e non usare a vanvera la tastiera...

CLAUDIO, SE CI SEI BATTI UN COLPO! - Mi duole dirlo, ma da un po' di tempo Claudio Marchisio è diventato quasi un corpo estraneo nel gioco della Juventus. Se fino ad un mese fa si poteva giustificare questo momento con l'infortunio patito ad agosto in Supercoppa, in queste ultime partite il "principino" sta fornendo prestazioni largamente sufficienti; e sia chiaro che questa è una constatazione che faccio con grande amarezza, dal momento che ho stima assoluta di Claudio e so bene quanto lui sia legato a questa maglia

TOTO', CHE CLASSE! - Credo che meriti un cenno il numero con cui Totò di Natale ha smarcato Lazzari in occasione della conclusione con cui il centrocampista friulano ha chiamato Buffon al terzo miracolo di giornata: un sombrero di tacco su Bonucci e un passaggio in profondità davanti a cui togliersi il cappello a prescindere dalla fede calcistica

"ER VENTO DER NORD" - La Juventus allunga in classifica sulla Roma, fermata sul pari a Bergamo, e magicamente i tifosi giallorossi tornano a parlare di complotti e di "vento del Nord" che spira sul campionato e che ha la finalità ultima di danneggiarli. Consiglio: se vi imbattete in qualche buontempone che tira fuori argomenti simili, chiamate di corsa la neuro e prenotategli un Trattamento Sanitario Obbligatorio d'urgenza...

DOPPIOPESISMO DELIRANTE - Gli stessi che minimizzano o trattano marginalmente gli episodi beceri e violenti che avvengono da altre parti si stracciano le vesti perchè i bambini che affollavano le curve squalificate dello Juventus Stadium gridavano "Oooooohhhh m***a!" ogni volta che il portiere avversario rinviava il pallone: ormai l'anti-juventinità è ormai diventata l'anticamera del doppiopesismo delirante, soprattutto in certi ambienti giornalistici...

LA VERGOGNA DELLE VERGOGNE - Chiudo dedicando un pensiero particolare ad un giornalista resosi protagonista della vergogna più grande: un certo giornalista "sempre aperto ad un confronto civile" che tempo fa mi ha bloccato per lesa maestà su Twitter (e su questo blog potete trovare la foto del tweet incriminato!), affrontando il tema sopra citato ha dapprima criminalizzato l'intera tifoseria juventina con un tweet che recitava "Voi juventini siete solo incivili!" e poi ha definito "teppistelli" i 12.000 bambini che affollavano le curve dello Juventus Stadium. Personalmente ritengo che un giornalista che si permette di fare queste cose offende l'intera categoria e la professione che svolge, e questa è una cosa che va ben al di là del legittimo diritto di esprimere la propria opinione; però forse il problema sono io che, praticando da pochi anni questa professione, non ho ancora capito una mazza di come gira il mondo...