domenica 22 dicembre 2013

Atalanta-Juventus 1-4: qualche considerazione...


La Juventus chiude il 2013 con un poker rifilato alla malcapitata Atalanta sul campo di Bergamo: una vittoria che consente agli uomini di Conte di presentarsi nel migliore dei modi allo scontro diretto con la Roma che aprirà l'anno nuovo, ma soprattutto una vittoria giunta dopo un primo tempo nel quale i campioni d'Italia non hanno brillato; dopo i gol di Carlitos Tevez e di Maxi Moralez nei primi 45 minuti, nella ripresa i bianconeri hanno dilagato grazie ai gol messi  a segno da Paul Pogba, Fernando Llorente e Arturo Vidal.
A questo punto andiamo ad affrontare le varie tematiche legate alla sfida dello stadio "Atleti Azzurri d'Italia"

QUANDO LA JUVE FA LA JUVE... - Nel primo tempo la Juventus non ha certo fornito la sua migliore prestazione: dopo il gol segnato da Tevez dopo appena 6 minuti, infatti, i bianconeri hanno faticato a trovare le giuste misure e hanno incassato il pareggio atalantino firmato da Moralez; nella ripresa, tuttavia, i bianconeri sono tornati a giocare alla loro maniera e a quel punto per l'Atalanta non c'è stato più nulla da fare. Ulteriore conferma che quando questa squadra fa quello che sa fare è troppo forte per gli avversari, come ha ammesso anche il mister atalantino Colantuono con la sportività che da sempre lo contraddistingue

CARLITOS NON TRADISCE PIU'! - Lo so che avrò rotto i sacrosanti a coloro che mi leggono, ma di fronte alle grandi prestazioni fornite da Carlitos Tevez in questi suoi primi mesi in maglia bianconera non si può non ricordare la frase pronunciata dal grande Adriano Galliani appena pochi giorni prima che l'Apache approdasse sotto la Mole; l'argentino ha disputato la solita consueta partita fatta di corsa e lotta e condita dall'undicesimo gol stagionale. Sarà anche vero che, scaduto il contratto triennale che lo lega alla Vecchia Signora, Tevez saluterà l'Italia e tornerà al Boca Juniors per chiudere la sua carriera, ma se questi tre anni saranno come questi primi quattro mesi, allora godiamocelo finchè sarà possibile!

FERNANDO, AL POSTO GIUSTO NEL MOMENTO GIUSTO! - Fino al momento in cui ha ricevuto il pallone che è valso il momentaneo 3-1 per i bianconeri, la partita di Fernando Llorente era stata piuttosto opaca: d'altra parte il ruolo del centravanti consiste spesso nel sembrare avulso dal gioco, salvo poi capitalizzare i pochi palloni buoni che gli capitano sul piede. Senza dubbio, oggi Fernando "il nuovo Bendtner" (per parafrasare taluni esperti di calcio che tromboneggiavano durante l'ultima estate...) ha recitato questo ruolo nel migliore dei modi!

GIGI, CHE PECCATO! - A conti fatti, l'unica brutta notizia di giornata è la fine dell'imbattibilità di Gianluigi Buffon, che si è fermato a 746 minuti senza subire reti: al portiere bianconero non è riuscita l'impresa di superare l'ex portiere atalantino Davide Pinato fermo a 757 minuti di imbattibilità; fossero sempre solo queste le brutte notizie...

I NUMERI NON MENTONO MAI - In 17 partite di campionato fin qui disputate la Juventus ha ottenuto 15 vittorie, un pareggio e una sconfitta: numeri che parlano da soli e confermano (se mai ce ne fosse bisogno!) che al momento l'unica anti-Juve è la Juve stessa!

LA NONA SINFONIA - Dopo lo sciagurato pomeriggio di Firenze (Fiorentina-Juventus 4-2 del 20 ottobre) la Juventus ha vinto le successive nove partite di campionato contro Genoa (2-0), Catania (4-0), Parma (1-0), Napoli (3-0), Livorno (2-0), Udinese (1-0), Bologna (2-0), Sassuolo (4-0) e Atalanta (4-1): questa striscia ha consentito alla squadra di Conte di eguagliare la striscia stabilita lo scorso anno, quando i bianconeri inanellarono nove successi di fila contro Catania (1-0), Bologna (2-0), Inter (2-1), Pescara (2-1), Lazio (2-0), Milan (1-0), Torino (2-0), Palermo (1-0) e Atalanta (1-0); ancora una prova del fatto che in questi anni la Juventus è in continua lotta contro sè stessa...

VERSO JUVENTUS-ROMA A COLPI DI POKER - Il 5 gennaio Juventus e Roma si sfideranno allo Juventus Stadium per uno scontro diretto che si preannuncia scoppiettante: a questa partita la squadra di Conte si presenta dopo aver regolato l'Atalanta per 4-1, mentre quella di Garcia è reduce dal 4-0 inflitto al malcapitato Catania; a colpi di poker, dunque, le due squadre si preparano al big match che aprirà il 2014...

BOATI E SILENZI - Quando Maxi Moralez ha segnato il gol del momentaneo pareggio atalantino, lo stadio Olimpico (dove nel frattempo la Roma stava vincendo per 1-0 contro il Catania) è esploso in un boato festoso: qualcuno per caso sa dirmi se questo boato si è ripetuto nei minuti successivi?

AVVISO AI NAVIGANTI (O AI CAMPIONI...) - Dopo il risultato della Juventus contro l'Atalanta si invitano cordialmente lorsignori campioni d'Italia capitolini a rimanere a -5, mentre con la stessa cordialità si invitano lorsignori campioni d'Italia partenopei (che ieri hanno pareggiato per 1-1 in quel di Cagliari) ad andare a -10: il tutto ordinatamente e (se possibile!) senza fare troppo trambusto, grazie!

IL "MOLA ROSICANS" - Al momento del pareggio dell'Atalanta un certo giornalista "sempre aperto al confronto civile" ha scritto il seguente tweet: "-3..."; mi permetto di ricordargli quella tale canzone le cui prime parole sono "I sogni son desideri di felicità..."

giovedì 19 dicembre 2013

Juventus-Avellino 3-0 (Coppa Italia, ottavi di finale): qualche considerazione...


Una Juventus imbottita di seconde linee supera facilmente l'Avellino e si guadagna l'accesso ai quarti di finale di Coppa Italia, dove gli uomini di Conte affronteranno la vincitrice del confronto tra Sampdoria e Roma: ai bianconeri sono bastati 45 minuti per sbarazzarsi dei malcapitati irpini allenati da Rastelli grazie alle reti messe a segno da Sebastian Giovinco, Martin Caceres e Fabio Quagliarella; adesso l'attenzione è tutta rivolta alla difficile partita che domenica vedrà i campioni d'Italia impegnati sul non facile campo dell'Atalanta per l'ultima partita di campionato del 2013.
Detto questo, andiamo a sviluppare le principali tematiche legate alla partita dello Juventus Stadium

TUTTO TROPPO FACILE - Detto che ho il più assoluto rispetto per i calciatori dell'Avellino e per il loro mister Massimo Rastelli, bisogna ammettere che quella disputata allo Juventus Stadium è stata poco più che una partitella d'allenamento, o comunque qualcosa di molto simile...

LE NOTE POSITIVE - In una partita a senso unico in cui Antonio Conte ha schierato le cosiddette "seconde linee", queste ultime hanno risposto nel migliore dei modi: in particolare mi è piaciuta in blocco la difesa composta da Martin Caceres, Angelo Ogbonna e Federico Peluso (pensate soltanto al debutto in bianconero dell'ex atalantino e a cosa fu capace di combinare), la prestazione di Simone Padoin e Kwadwo Asamoah come interni di centrocampo e la coppia d'attacco formata da Sebastian Giovinco e Fabio Quagliarella

MARCHISIO VICE-PIRLO: UNA BUONA IDEA, SOPRATTUTTO PER IL FUTURO... - Sempre tenuto conto che di fronte c'era una squadra capace di costruire una sola occasione in tutto l'arco dei 90 minuti, va detto che la prestazione di Claudio Marchisio come vice-Pirlo è stata assolutamente maiuscola: il "principino" (che stasera ha indossato la fascia di capitano a causa delle contemporanee assenze di Gianluigi Buffon e Giorgio Chiellini) ha diretto il traffico in mezzo al campo con ordine e diligenza; chissà che in futuro Antonio Conte non possa nuovamente prendere in considerazione questa ipotesi, in modo tale da riportare Paul Pogba nel ruolo di interno, nel quale il numero 6 francese ha finora dato il meglio di sè...

DE CEGLIE, NON COSI'! - Chi invece non ha convinto stasera è stato Paolo De Ceglie, che pur giocando contro un avversario tutt'altro che impegnativo non ha affatto brillato; e considerato che nel ruolo di vice-Asamoah c'è l'ottimo Peluso delle ultime uscite, questa non è affatto una bella notizia per il mancino valdostano...

TRA MOTTA E IL GOL...DI MASI! - Alla prima partita da titolare dai tempi della disgraziata gestione Delneri, stasera Marco Motta ha avuto sulla testa di segnare il primo storico gol in bianconero: sembrava troppo bello per essere vero, ma evidentemente il portiere dell'Avellino Giuseppe Di Masi, che con un guizzo felino ha negato al numero 16 bianconero la gioia della rete

BRAVO, SEBA! - Un bel gol per aprire le marcature e due assist per le successive segnature messe da Caceres e Quagliarella: Sebastian Giovinco è stato senza dubbio il principale protagonista della vittoria bianconera sull'Avellino; un bel segnale per il futuro, visto che l'exploit di Carlitos Tevez e di Fernando Llorente lo ha fatto retrocedere nelle gerarchie dell'attacco bianconero. Bravo Seba, continua così!

BENTORNATO, SIMONE! - Dopo oltre un anno di assenza, Simone Pepe è tornato in campo accolto con applausi scroscianti dallo Juventus Stadium. È bello rivedere in campo un professionista esemplare come lui, con l'auspicio che il suo lungo calvario sia finalmente tornato. Bentornato, Simone!

ANTO', SE VUOI QUALCHE NOME... - A fine partita è arrivata la notizia del silenzio stampa di Antonio Conte: il tecnico bianconero ha deciso di non parlare alla stampa dopo le illazioni uscite sul suo conto negli ultimi due giorni. Una decisione sacrosanta (come ha sostenuto anche Xavier Jacobelli negli studi di "Zona 11" su RaiSport1), vista la quantità industriale di cattiverie che il tecnico juventino ha dovuto subire sin dal suo primo coinvolgimento nella storiaccia sul calcioscommesse e visto che quando lo stesso mister ha provato a spiegare le proprie ragioni ha ottenuto come risultato un'ulteriore dose di maldicenze e illazioni. E dato che nel pomeriggio Conte aveva rilasciato un comunicato nel quale prometteva querele per chi aveva leso la sua dignità, avrei giusto qualche nome da suggerirgli...

ONORE AI TIFOSI IRPINI! - La loro squadra è stata surclassata nettamente in una partita dove vestiva i panni più o meno annunciati della vittima sacrificale, eppure i tifosi dell'Avellino non hanno rinunciato a cantare per tutti i 90 minuti e ad applaudire i propri calciatori a fine partita; il tutto corredato dallo scambio di cori con i tifosi juventini prima dell'inizio della partita (gli juventini cantavano "Tornerete in Serie A!", gli irpini hanno risposto con un sonante "Juve alè!"). Questo è il bello del calcio, e forse è il caso di far vedere queste immagini a qualche "giornalista" convinto che gli juventini siano "solo incivili"...

giovedì 12 dicembre 2013

Galatasaray-Juventus 1-0: qualche (amara) considerazione...


Smaltita la comprensibile delusione per il risultato maturato ieri sul surreale campo di Istanbul e per la conseguente eliminazione in Champions League, forse è bene mettere un po' d'ordine e tirare le somme di quanto avvenuto in terra turca. A tal proposito mi scuso se questo post esce quasi 24 ore dopo il "fattaccio", ma analizzare la situazione a caldo si sarebbe certamente rivelata una scelta sbagliata.
Orbene, procediamo!

UNA ROULETTE RUSSA - Riconosco che fare analisi tecnico-tattiche a proposito di una partita come quella di ieri e dell'altro ieri (e il fatto che io usi quest'espressione è sintomatico dell'assenza quasi totale di logica in questi avvenimenti!) è pressochè impossibile: una partita giocata in un campo del genere si trasforma regolarmente in una roulette russa, e purtroppo ieri la Juventus ha pescato un proiettile con su scritto "eliminazione"...

COSE TURCHE... - La principale assurdità di questa partita è stata legata al modo in cui è stata gestita la situazione relativa al maltempo. Ricapitolando: martedì, dopo che l'arbitro aveva fatto rientrare le squadre negli spogliatoi intorno alla mezz'ora del primo tempo, sono stati incaricati pochi inservienti di rimuovere la neve dalle linee di demarcazione del campo, con il risultato che il tempo impiegato è stato decisamente superiore rispetto a quello che si sarebbe impiegato in circostanze normali; dopodichè, rivelatasi fatica sprecata quella appena citata, la partita è stata sospesa definitivamente e nella notte nessuno ha pensato di coprire il terreno di gioco con dei teloni per evitare che altra neve vi si depositasse e il giorno dopo si è pensato bene di rimuovere la neve stessa con l'aratro, riducendo così il campo alla risaia orrenda che tutti hanno potuto vedere in eurovisione. E meno male che la Turk Telekom Arena è lo stadio più all'avanguardia della Turchia: immaginate cosa sarebbe potuto succedere se, per esempio, si fosse giocato nel vecchio e fatiscente Ali Sami Yen...

...E COLPE JUVENTINE - Detto che per la vicenda relativa al terreno di gioco gli aggettivi negativi si potrebbero tranquillamente sprecare, rimane il fatto che la Juventus in questo girone di Champions League si è messa nelle condizioni di farsi eliminare: inutile girarci intorno, se non si fossero lasciati per strada 4 punti nelle prime due partite contro il Copenaghen e contro lo stesso Galatasaray a Torino (in quest'ultimo caso ogni riferimento agli errori di Buffon, Bonucci e Isla NON è da ritenersi puramente casuale!), ieri si sarebbe giunti a questa partita già qualificati e gli ottavi sarebbero stati raggiunti, campo infame o non campo infame

DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA - Girando sui social network e parlando di persona con alcuni amici ho notato che si è generata una contrapposizione tra chi sostiene il primo dei due punti precedenti e chi sostiene il secondo; peccato che nessuno si sia accorto che questi la ridicola vicenda del terreno di gioco e i demeriti della Juventus nell'arco di questo girone di Champions League non sono tesi contrapposte, bensì due facce della stessa medaglia...

CONTE E LE DIMENTICANZE SOSPETTE... - Ieri pomeriggio ascoltavo l'intervista di Antonio Conte ai microfoni di Sky e ho notato come il mister abbia sostenuto esattamente quanto ho sostenuto io nei punti precedenti: il campo era una roba oscena, ma al tempo stesso la squadra si è complicata la vita da sola in queste 6 partite. Purtroppo, ma qui so io a chi devo tirare le orecchie o qualche sonoro calcione nel didietro, tutti (giornalisti, opinionisti e tifosi, ivi compresi molti tifosi juventini!) hanno evidenziato uno solo dei due punti affrontati dal mister; indovinate quale...

GUARDARE AVANTI. SEMPRE! - Adesso, in attesa di affrontare il nuovo impegno dell'Europa League, è bene che la squadra e la tifoseria non si deprimano e si concentrino sui prossimi impegni, a partire dal doppio impegno di campionato contro Sassuolo e Atalanta (in attesa di affrontare la Roma il 5 gennaio allo Juventus Stadium), passando per la partita di Coppa Italia contro l'Avellino mercoledì prossimo. Guardare avanti con fiducia e non mollare mai: due imperativi che d'ora in poi vanno ripetuti come un mantra

L'EUROPA LEAGUE: GUAI A SNOBBARLA! - Da ieri pomeriggio sento diversi fenomeni che sostengono come si debba boicottare l'Europa League perchè è una competizione di serie B. Io invece sostengo che sia una competizione ufficiale (per di più internazionale!) che va onorata fino all'ultimo: una squadra che si permette di affrontare certe competizioni in un modo e altre con sufficienza è una squadra che non è degna di vedersi attribuita l'etichetta di squadra vincente; forse sarò fatto male io, ma la penso così...

ODO L'AUGELLI FAR FESTA... - Il gol di Sneijder ieri pomeriggio ha mandato in visibilio due terzi dell'Italia pallonara, ovvero quella che odia la Juventus sopra ogni cosa e che gode più per le sconfitte dell'odiata compagine bianconera che per i successi (rari in alcuni casi, meno rari in altri e pressochè nulli in altri casi ancora!): avere un complesso di inferiorità ci può stare, ma esternarlo in maniera così spudorata è davvero troppo. Profonda compassione per queste povere anime in pena...

"NON E' ROBA LORO"...MA NEANCHE VOSTRA! - In un fantastico articolo scritto oggi per "Il Romanista", Luca Pelosi sostiene che "non è una notizia che la Juventus [...] sia stata eliminata dalla Champions League. Non è roba loro": per carità, il fatto che su sette finali la squadra bianconera ne abbia vinte soltanto due può essere un elemento oggettivo a sostegno di questa tesi; ciò che stona, casomai, è che a farsi promotore di questa tesi sia un tifoso di una squadra che alla Coppa dei Campioni-Champions League ha partecipato pochissime volte e che in alcune di queste sporadiche apparizioni ha rimediato una figuraccia di cui ancora oggi ride mezza Europa. Caro Pelosi, forse la Champions League non è roba nostra, ma di sicuro non è roba vostra...

sabato 7 dicembre 2013

Bologna-Juventus 0-2: qualche considerazione...


Grazie alle reti messe a segno da Arturo Vidal e Giorgio Chiellini, la Juventus ha espugnato il campo del Bologna al termine di una prestazione assolutamente autoritaria; con questo risultato, la squadra di Conte si è portata momentaneamente a +6 sulla Roma, che domenica sarà impegnata in un match insidioso contro la Fiorentina alle 12.30. Adesso l’attenzione deve essere rivolta, oltre che ai risultati che otterranno le dirette concorrenti per la lotta scudetto, alla delicatissima partita di martedì contro il Galatasaray in Champions League. 
Come di consueto, andiamo adesso a sviluppare le principali tematiche legate alla partita del Dall’Ara 

UNA SQUADRA CHE DOMINA, UN’ALTRA CHE VIVE SOLO DI FIAMMATE – La Juventus ha vinto una partita nella quale ha tenuto il pallino del gioco nelle proprie mani: pur presentando qualche novità rispetto all’undici titolare in vista del delicato impegno europeo di martedì ad Istanbul, la squadra di Antonio Conte ha controllato il gioco dal primo all’ultimo minuto rischiando di segnare anche più reti delle due effettivamente realizzate; a tutto ciò ha fatto da contraltare un Bologna che si è reso pericoloso solo con qualche fiammata individuale (due conclusioni di Diamanti nel primo tempo e un diagonale pericolosissimo di Cristaldo nella ripresa) e che è stato tenuto a galla soltanto da un Curci in serata di grazia 

LE CHIAMANO “SECONDE LINEE”… - Come detto al punto precedente, i bianconeri si sono presentati in campo con alcune novità rispetto al solito e le cosiddette “seconde linee” hanno disputato una partita davvero eccellente: bravissimo Ogbonna nel ruolo di centrale difensivo, gran lavoro compiuto da Isla e Peluso sulle corsie esterne (anche se è assai probabile che in Turchia vadano in panchina per far posto ai titolari designati Lichtsteiner e Asamoah) e buon lavoro compiuto da Vucinic e Quagliarella in avanti, anche se il montenegrino si è dovuto nuovamente fermare per un problema fisico. Resta però un dato inconfutabile: la forza di questa squadra è rappresentata anche dal fatto di poter contare su ricambi all’altezza, e questo aspetto potrà essere fondamentale soprattutto nel prosieguo della stagione 

POGBA AL POSTO DI PIRLO? BENE COSI’! – Non è dispiaciuto nemmeno Paul Pogba nel ruolo solitamente occupato dall’infortunato Andrea Pirlo: il francese ha diretto bene il traffico in mezzo al campo, pur non avendo i piedi fatati del regista bresciano; è vero che forse in quel ruolo Paul è meno incisivo rispetto a quando gioca da mezzala, ma in questo momento di emergenza va benissimo così 

E ADESSO TUTTI AD INSTABUL! E SENZA CALCOLI… - Adesso Antonio Conte può finalmente concentrarsi sulla preparazione della partita di martedì contro il Galatasaray, partita che deciderà le sorti europee della Juventus. La situazione di classifica delineatasi per effetto della vittoria juventina contro il Copenaghen e della sconfitta dei turchi a Madrid è tale per cui i bianconeri scenderanno in campo avendo a disposizione due risultati su tre; ma andare in un campo come l’Ataturk facendo calcoli significa condannarsi all’harakiri, ragion per cui martedì bisognerà scendere in campo unicamente per vincere, come accadde un anno fa a Donetsk 

BIRRA GELATA, FRITTATONA DI CIPOLLE E RUTTO LIBERO – Acquisita la vittoria a Bologna, possiamo metterci comodi sul divano per vedere cosa combineranno Napoli e Roma, consci di avere una certezza granitica: nella peggiore delle ipotesi, lo scarto in classifica nei confronti di partenopei e capitolini rimarrà invariato; se poi qualcuno, oltre a starsene comodo sul divano, vorrà deliziarsi con birra gelata, frittatona di cipolle e rutto libero di fantozziana memoria, sappia fin da ora che avrà la mia totale e incondizionata solidarietà! 

I NUMERI NON MENTONO MAI! – Ricapitoliamo: dal 20 ottobre, giorno in cui la Juventus andò incontro allo scellerato quarto d’ora di Firenze e alla conseguente sconfitta per 4-2, i bianconeri hanno vinto le successive 7 partite (contro Genoa, Catania, Parma, Napoli, Livorno, Udinese e Bologna) segnando 15 reti e non subendone alcuna; riprendendo una frase che pronunciai durante il mio primo intervento televisivo, partiamo dai numeri perché i numeri non mentono mai! 

MENTECATTI IN LIBERTA’… - Prima della partita alcuni mentecatti hanno ripetutamente colpito il pullman juventino con pugni e calci, mentre durante la stessa altri mentecatti hanno esposto uno striscione che recitava “Per un caldo Natale…brucia un gobbo”: meno male che a fine partita nessuno ha crocifisso Conte per il modo in cui ha esultato per la vittoria, altrimenti il deja-vù della sfida di campionato del 16 marzo di quest’anno sarebbe stato completo! 

…E MORALISTI LATITANTI! – Ovviamente tutta la pattuglia di moralisti che abbiamo visto sproloquiare negli ultimi cinque giorni non ha proferito parola sui mentecatti di cui sopra; nessun predicozzo da parte dei vari Giulio Mola, Selvaggia Lucarelli e company. Anzi, per amor di verità, bisogna riconoscere che il direttore di Telelombardia Fabio Ravezzani (uno dei membri della pattuglia di moralisti sopra citata) ha avuto almeno l’onestà intellettuale di condannarli apertamente su Twitter, e così ne ho approfittato per invitarlo a far presente questi episodi a quei suoi colleghi che evidentemente stasera dovevano essere troppo distratti per accorgersi di quanto succedeva in quel di Bologna…

martedì 3 dicembre 2013

Figli e figliastri...


Gli ormai famosi cori intonati dai bambini nella partita di domenica contro l'Udinese sono stati condannati dal Giudice Sportivo Tosel con una multa di 5000 euro inflitta alla società bianconera e da una vastissima pattuglia di tifosi e opinionisti che in questi due giorni hanno fatto sembrare i cori di cui sopra secondi per gravità soltanto agli attentati che funestarono gli Stati Uniti d'America l'11 settembre 2001; e forse la condanna pecuniaria sembra persino una cosa seria, soprattutto se paragonata con le prediche fatte domenica sera sui social network, sui giornali e su qualche televisione dai vari Giulio Mola, Franco Arturi, Alessandro Gassman eccetera eccetera (soprattutto se si tiene conto del fatto che una qualunque lezione morale fatta da gran parte di questi personaggi equivale ad una lezione di alta politica tenuta da un Domenico Scilipoti qualsiasi!).

Eppure in questi due giorni non sono mancati episodi analoghi, se non addirittura più gravi. Nell'ordine:

- a Catania, durante la partita tra Catania e Milan, i tifosi catanesi hanno intonato quello stesso coro "Se saltelli, muore Balotelli!" per il quale nel 2009 la Juventus si ritrovò costretta addirittura a giocare a porte chiuse;

- a Bergamo, dove si svolgeva la partita tra Atalanta e Roma, le due tifoserie hanno dato luogo a scene di guerriglia urbana;

- all'Olimpico di Roma, dove ieri sera si è giocata Lazio-Napoli, prima il calciatore partenopeo Pandev ha esultato lasciandosi scappare un eloquente "Pezzo di m...!" rivolto al suo ex presidente Claudio Lotito, dopodichè i tifosi laziali hanno intonato il solito motivetto "Vesuvio, lavali col fuoco!".

Voi non ci crederete (anzi no, credeteci eccome!), ma nessun sito ha sparato una sola di queste notizie a tutta pagina: solo il sito areanapoli.it (lo stesso che ieri si scandalizzava per la presenza di alcuni adulti al fianco dei bambini nelle curve dello Juventus Stadium, dimenticandosi "casualmente" del fatto che solo un folle lascerebbe da soli 12.000 bambini in un impianto sportivo) ha dedicato un articoletto ai cori laziali, mentre dagli altri encefalogramma piatto; così come nessuno dei grandi soloni che sui cori di Torino hanno consumato inchiostro e caratteri battuti sulla tastiera ha ritenuto di dover spendere mezza parola sui fatti sopra elencati. Non parliamo poi di Tosel, lesto quando si tratta di punire la discriminazione territoriale durante Juventus-Napoli e misteriosamente in altre faccende affaccendato quando si tratta di dover punire la stessa infrazione durante Lazio-Napoli; un velo pietoso, infine, lo vorrei stendere su un mio carissimo amico di fede partenopea che è sempre puntuale nel farmi notare i misfatti (veri, presunti e persino totalmente inventati!) commessi dai tifosi juventini, ma che poi è sempre "misteriosamente" distratto tutte le volte che la discriminazione territoriale nei confronti di Napoli viene commessa da altre tifoserie.

Viene dunque da pensare quanto scrivevo all'inizio, ossia che la multa inflitta da Tosel sia l'unica cosa seria di tutta questa storia; pensate quindi come stiamo messi...

lunedì 2 dicembre 2013

Juventus-Udinese 1-0: qualche considerazione...


Un colpo di testa di Fernando Llorente al 91' ha consentito alla Juventus di battere per 1-0 l'Udinese e portarsi a +3 sulla Roma, fermata sul pari dall'Atalanta nel pomeriggio; un successo importantissimo perchè ottenuto al termine di una gara non giocata benissimo dagli uomini di Antonio Conte, che sono apparsi in evidente debito di ossigeno dopo le fatiche di mercoledì in Champions League.
Come di consueto, andiamo a sviluppare quelle che sono le principali tematiche legate alla sfida dello Juventus Stadium

PARAGONI AFFRETTATI, MA NON FUORI LUOGO - Al fischio finale del signor Calvarese mi è capitato di ascoltare e leggere alcuni paragoni tra questa vittoria e quella ottenuta a marzo di quest'anno contro il Catania grazie al guizzo di Emanuele Giaccherini. Non c'è dubbio che le situazioni siano diverse perchè una vittoria è giunta nella parte finale del campionato e l'altra a ridosso del giro di boa, ma il modo in cui il risultato contro i friulani è giunto rende questo paragone non del tutto fuori luogo, per quanto affrettato per evidenti ragioni di calendario...

STANCHEZZA COMPLESSIVA... - Partiamo da un assunto fondamentale: la Juventus ieri non ha giocato bene. La squadra era comprensibilmente in debito d'ossigeno dopo le fatiche europee e lo scarso turn-over adottato da Conte (otto uomini su undici avevano giocato dall'inizio contro il Copenaghen) non ha aiutato da questo punto di vista: la manovra è stata poco fluida, e lo è stata ancor meno quando Pirlo è uscito per infortunio

...GODURIA COLLETTIVA! - Detto che non si è giocato bene, non c'è dubbio che proprio per questo la vittoria è stata ancora più bella; soprattutto se si pensa che, in altri tempi, con una prestazione del genere la partita non sarebbe stata affatto vinta

BUFFON, TRA PREMIAZIONI E MIRACOLI! - Prima della partita Gianluigi Buffon è stato premiato dal presidente juventino Andrea Agnelli per aver superato le 500 presenze in Serie A: evidentemente gasato dal premio ricevuto, il portiere della Nazionale è stato decisivo due volte su Di Natale (soprattutto la seconda parata è stata da standing ovation) e poi su Lazzari. Caro Gigi, su questa vittoria c'è anche la tua firma! Anche, e soprattutto, alla faccia di chi ogni tanto ti definisce "pensionato" o giù di lì...

BARZAGLI: IL RITORNO DEL MURO - Dopo l'infortunio patito durante la partita disputata con la maglia della Nazionale contro la Germania (un infortunio che qualche genio che scrive su un certo giornale nazionale aveva provato a definire un bluff, ma questa è un'altra storia di cui ho abbondantemente parlato in una puntata della mia rubrica "Balle sul Podio" su JuveNews Radio), ieri Andrea Barzagli è tornato ad occupare il suo posto nella retroguardia bianconera e, benchè in sua assenza Martin Caceres si fosse disimpegnato alla grande, la presenza del muro di Scandicci si è sentita tutta; pensare oggi al fatto che tre anni fa questo calciatore fu pagato meno di mezzo milione di euro perchè era unanimemente ritenuto bollito è una cosa che fa ridere noi e piangere gli altri

POGBA RIPOSA...ANZI NO! - Schierando titolari Vidal, Pirlo e Marchisio, Antonio Conte voleva far rifiatare Paul Pogba dopo che negli ultimi due mesi (tra Juventus e Nazionale) il francese non si era fermato un attimo. E invece l'infortunio di Pirlo, sostituito in seguito ad uno scontro con Lazzari, ha costretto il mister a gettare il suo numero 6 nella mischia; caro Paul, mi sa che per il riposo dovrai aspettare ancora!

FASCE: BOCCIATA LA DESTRA, COSI' COSI' LA SINISTRA - I due esterni scelti da Conte per la sfida contro l'Udinese sono stati Simone Padoin da una parte e Paolo De Ceglie dall'altra: il primo ha deluso, rimanendo spesso avulso dalla manovra (e il rientro di Lichtsteiner, che gli è subentrato nel secondo tempo, è una buona notizia da questo punto di vista, specie perchè con Isla ancora ai box l'altra alternativa è Motta!); il secondo non ha deluso, ma per sostituire l'Asamoah di quest'ultimo periodo serviva qualcosina in più

CI PENSA SEMPRE NANDO! - Per la quinta partita consecutiva mi ritrovo a decantare le gesta di Fernando Llorente: un centravanti che continua ad incantare, con un grande lavoro per la squadra e con il gol dell'allungo in classifica. E pensare che per tanti (anti-juvenini e non!) era solo un belloccio più simile a Bendtner che ad un attaccante degno di indossare la maglia della Juventus: ah, come sarebbe bello ogni tanto tenere chiusa la bocca e non usare a vanvera la tastiera...

CLAUDIO, SE CI SEI BATTI UN COLPO! - Mi duole dirlo, ma da un po' di tempo Claudio Marchisio è diventato quasi un corpo estraneo nel gioco della Juventus. Se fino ad un mese fa si poteva giustificare questo momento con l'infortunio patito ad agosto in Supercoppa, in queste ultime partite il "principino" sta fornendo prestazioni largamente sufficienti; e sia chiaro che questa è una constatazione che faccio con grande amarezza, dal momento che ho stima assoluta di Claudio e so bene quanto lui sia legato a questa maglia

TOTO', CHE CLASSE! - Credo che meriti un cenno il numero con cui Totò di Natale ha smarcato Lazzari in occasione della conclusione con cui il centrocampista friulano ha chiamato Buffon al terzo miracolo di giornata: un sombrero di tacco su Bonucci e un passaggio in profondità davanti a cui togliersi il cappello a prescindere dalla fede calcistica

"ER VENTO DER NORD" - La Juventus allunga in classifica sulla Roma, fermata sul pari a Bergamo, e magicamente i tifosi giallorossi tornano a parlare di complotti e di "vento del Nord" che spira sul campionato e che ha la finalità ultima di danneggiarli. Consiglio: se vi imbattete in qualche buontempone che tira fuori argomenti simili, chiamate di corsa la neuro e prenotategli un Trattamento Sanitario Obbligatorio d'urgenza...

DOPPIOPESISMO DELIRANTE - Gli stessi che minimizzano o trattano marginalmente gli episodi beceri e violenti che avvengono da altre parti si stracciano le vesti perchè i bambini che affollavano le curve squalificate dello Juventus Stadium gridavano "Oooooohhhh m***a!" ogni volta che il portiere avversario rinviava il pallone: ormai l'anti-juventinità è ormai diventata l'anticamera del doppiopesismo delirante, soprattutto in certi ambienti giornalistici...

LA VERGOGNA DELLE VERGOGNE - Chiudo dedicando un pensiero particolare ad un giornalista resosi protagonista della vergogna più grande: un certo giornalista "sempre aperto ad un confronto civile" che tempo fa mi ha bloccato per lesa maestà su Twitter (e su questo blog potete trovare la foto del tweet incriminato!), affrontando il tema sopra citato ha dapprima criminalizzato l'intera tifoseria juventina con un tweet che recitava "Voi juventini siete solo incivili!" e poi ha definito "teppistelli" i 12.000 bambini che affollavano le curve dello Juventus Stadium. Personalmente ritengo che un giornalista che si permette di fare queste cose offende l'intera categoria e la professione che svolge, e questa è una cosa che va ben al di là del legittimo diritto di esprimere la propria opinione; però forse il problema sono io che, praticando da pochi anni questa professione, non ho ancora capito una mazza di come gira il mondo...

giovedì 28 novembre 2013

Juventus-Copenaghen 3-1: qualche considerazione...


Alla fine la Juventus ha esaudito i desideri espressi dal proprio allenatore Antonio Conte in conferenza stampa: i bianconeri hanno battuto per 3-1 il Copenaghen allo Juventus Stadium e, grazie al 4-1 rifilato nel frattempo dal Real Madrid al Galatasaray, il 10 dicembre potranno presentarsi all'ultima gara contro la compagine turca avendo a disposizione due risultati su tre per poter passare il turno come seconda. Autentico mattatore della serata contro i danesi è stato senza dubbio Arturo Vidal grazie alla tripletta che lo consacra come miglior marcatore europeo della gestione Conte con le otto reti segnate tra la passata edizione e la prima fase di quella attuale. 
In attesa di conoscere che tra due settimane il destino europeo dei bianconeri si compia (nel bene o nel male), andiamo ad affrontare quelle che sono le principali tematiche legate alla partita di ieri sera 

QUANDO IL GIOCO SI FA DURO, SCENDE IN CAMPO ARTURO! - Otto reti tra la passata stagione europea e quella attuale, di cui tre segnate in una partita da dentro o fuori come quella di ieri sera: Arturo Vidal ha mostrato grande freddezza nel trasformare i due calci di rigore gentilmente regalatici dagli stralunati difensori danesi (evidentemente nel primo caso Jacobsen voleva portare a casa il pallone, mentre nel secondo Mellberg ha voluto farsi perdonare per il gol segnato ai suoi ex compagni qualche minuto prima) e poi ha avuto uno splendido tempo nello stacco in occasione del terzo gol; dopo una partita del genere, che è solo l'ultima di una lunga serie di grandi prestazioni fornite dal cileno, ci sarà davvero da stappare lo champagne il giorno in cui verrà messa la firma sul nuovo contratto che legherà la Juventus a quello che ad oggi può essere considerato uno dei migliori centrocampisti che ci siano in circolazione. P.S.: in serate come questa capisco come mai nell'estate di due anni fa Rummenigge si sia arrabbiato per il mancato passaggio di Vidal al Bayern Monaco... 

LLORENTE: FISICITA' AL SERVIZIO DELLA SQUADRA - Non ha segnato dopo le tre segnature consecutive in altrettante gare (Real Madrid, Napoli e Livorno), ma anche ieri sera il lavoro di Fernando Llorente è stato preziosissimo: lo spagnolo, infatti, ha cercato costantemente di far salire la squadra e di favorire gli inserimenti dei compagni ed è stato astuto a difendere il pallone e a costringere Mellberg al fallo in occasione del calcio di rigore del 2-1; il gol non è arrivato, ma gli applausi Fernando se li è meritati tutti! 

PIU' ASA CHE PADOIN - Dopo aver adottato il 4-3-3 nelle due sfide contro il Real Madrid, contro il Copenaghen Conte ha ripiegato sull'usato sicuro del 3-5-2 arretrando Caceres sulla linea dei difensori in sostituzione dell'infortunato Barzagli e inserendo Padoin sulla fascia sinistra come era accaduto domenica a Livorno. L'aspetto particolare della partita di ieri sera è stato che il gioco si è sviluppato molto di più a sinistra, dove agiva l'ottimo Asamoah (che avevo criticato piuttosto aspramente in tempi non troppo lontani, ma che nelle ultime partite è tornato ad essere il peperino che conoscevamo), piuttosto che a destra 

TEVEZ E IL DIGIUNO EUROPEO CHE CONTINUA - Detto che il risultato mi va benissimo e che sono felicissimo per la tripletta realizzata da Vidal, devo confessare che mi avrebbe fatto particolarmente piacere se ieri sera tra i marcatori ci fosse stato anche Carlitos Tevez: la ragione di tale desiderio risiede nel fatto che l'Apache (che sul piano dell'impegno è sempre encomiabile, ben inteso) non segna un gol europeo dalla primavera del 2009, quando ancora indossava la casacca del Manchester United; confido che presto questo digiuno si interromperà, ma il primo gol europeo di Tevez in maglia juventina nella serata in cui la squadra ritrovava la vittoria europea che mancava dal 2-0 rifilato al Celtic nel ritorno degli ottavi della scorsa edizione sarebbe stata una gustosissima ciliegina sulla torta 

PADRONI DEL NOSTRO DESTINO - Valeva prima di Juventus-Copenaghen e vale ancora di più dopo la partita stessa: a decidere il destino europeo della squadra bianconera sarà la squadra bianconera stessa, dal momento che se il 10 dicembre gli uomini di Antonio Conte otterranno almeno un punto contro il Galatasaray gli ottavi di finale saranno realtà. A questo proposito ripeto quanto detto un anno fa (quando, dopo il 3-0 rifilato al Chelsea, la Juventus si presentò a Donetsk per l'ultima partita avendo due risultati su tre a disposizione): si eviti qualunque calcolo e si vada ad Istanbul con il solo proposito di vincere; d'altronde non è poi così lontana nel tempo la Champions League 2009-10, quando la Juventus di Ciro Ferrara poteva persino permettersi di perdere 2-1 l'ultima partita contro il Bayern Monaco e passare comunque il turno, e invece... 

OLOF, MA CHE MI COMBINI? - Al di là dei risultati ottenuti dalla squadra, dell'esperienza bianconera di Olof Mellberg non conservo un ricordo così negativo: nell'unica stagione disputata a Torino (2008-09, quella al termine della quale sono nati i successivi disastri firmati da Cobolli & friends...) Olof ha dato prova di essere un ottimo professionista, ha fatto il suo in una situazione ambientale oggettivamente non facile e pare abbia ancora ottimi rapporti con gli ex compagni Buffon e Chiellini. Detto questo, caro Olof, mi dici come ti salta in mente di segnare il gol del momentaneo 1-1 ieri sera? Meno male che pochi minuti dopo ti sei fatto perdonare con il fallo da rigore su Llorente... 

UNA VOLTA TANTO MEGLIO IL REAL DEL BARCELLONA (E IL "CLASICO" NON C'ENTRA...) - Solitamente, e chi mi conosce bene può confermarlo, quando mi capita di guardare una partita tra Real Madrid e Barcellona simpatizzo più per i catalani che per i blancos e questa scelta è dovuta in parte al fatto che preferisco la filosofia della cantera agli acquisti strombazzati e plurimilionari di Florentino Perez e in parte al fatto che per me veder duettare sul rettangolo verde Messi, Xavi e Iniesta significa assistere alla compiuta rappresentazione dell'essenza stessa del calcio; so bene che questo è un parere del tutto soggettivo e che tanti la pensano diversamente ed è legittimo, ma non è questo il punto. Il discorso è che in questi due giorni di Champions League ho derogato da questa consuetudine a causa del differente comportamento avuto dalle due squadre nei rispettivi impegni: il Barcellona, già qualificato agli ottavi, ha perso 2-1 contro l'Ajax giocando con un'arrendevolezza e una svogliatezza quasi snervante benchè in superiorità numerica, mentre il Real Madrid ha fatto il suo dovere contro il Galatasaray pur essendo già qualificato agli ottavi e in inferiorità numerica per l'espulsione di Sergio Ramos. Per una volta, dunque, ho preferito l'espressione "Hala Madrid!" a quella "Mas que un club"... 

I PROFESSORI...QUASI RIMANDATI! - Prima della partita di ieri sera la Juventus era ultima nel girone e qualche tifoso di una certa squadra che alla Champions League è tornata a partecipare solo di recente (dopo essersi barcamenata tra i bassifondi della A e un paio di serie inferiori nei vent'anni precedenti...) avevano affermato, con un'aria di superiorità che fa impallidire persino i primi della classe che tutti noi abbiamo conosciuto almeno una volta nella nostra esperienza scolastica, che la Juventus doveva imparare dalla loro squadra che era ad un passo dalla qualificazione. Ebbene, dopo il turno di Champions appena trascorso, la Juventus è seconda nel proprio girone e la squadra di cui sopra dovrà sudare parecchio per scongiurare il rischio dell'eliminazione... 

LA MORIA DEI GUFI - "Siete ultimi, fate ridere!", "Pensavo di dover gufare almeno fino agli ottavi, ma mi sa che quest'anno mi potrò fermare al primo turno. Ridicoli!" e altre scemenze simili erano state pronunciate da fini intenditori di calcio dopo l'ultimo turno di Champions League. Bene, nelle ultime 24 ore queste menti raffinatissime sono sparite dalla circolazione, pertanto se vi capita di avvistarne qualcuna vi pregherei di farmelo sapere, soprattutto perchè tra di loro ce ne sono un paio di mia conoscenza... 

PREMATURATO IL MASSIMO MAURO CON SCAPPELLAMENTO A DESTRA... - Vedendo la partita su Sky mi sono goduto la telecronaca del sempre ottimo Maurizio Compagnoni, ma al tempo stesso ho dovuto pagare il non indifferente dazio di ascoltare il commento tecnico di Massimo Mauro; l'impresa, già di per sè ardua, è diventata titanica quando il buon Mauro ha iniziato a tirar fuori alcune frasi che erano la sintesi perfetta di strani neologismi "ad minchiam" e di autentiche supercazzole. Ne volete un esempio? Il "modo esatto di fare quasi fallo", che sembra più una variante pallonara della "supercazzola a sinistra con scappellamento a destra"... 

ARRESTARLI E BUTTARE VIA LA CHIAVE - Purtroppo pare che prima della partita un tifoso danese sia stato accoltellato. Ovviamente l'auspicio è che il responsabile venga arrestato, che gli venga inflitta una pena esemplare e che gli sia inibito l'accesso a qualunque struttura sportiva (stadio o cortile che sia) vita natural durante; detto tutto questo, ritengo che questo auspicio sia la miglior risposta a chi ieri sera su Facebook approfittava di questo vergognoso episodio per criminalizzare l'intera tifoseria juventina... 

CURVA vs. SOCIETA' - Durante la partita è stato esposto uno striscione in cui la curva contestava apertamente la società, con riferimento alle recenti schermaglie tra alcune frange della tifoseria juventina. Con il massimo rispetto per le opinioni e le posizioni di tutti, mi limito semplicemente a ribadire quanto scritto in altre circostanze, ovvero che non esistono tifosi juventini di serie A e tifosi juventini di serie B e che continuare a farsi la guerra sia un puro atto di masochismo...

domenica 24 novembre 2013

Livorno-Juventus 0-2: qualche considerazione...


Due zampate di Fernando Llorente prima e di Carlitos Tevez poi permettono alla Juventus di espugnare il campo del Livorno con un sonoro 2-0, ottenere la quinta vittoria consecutiva in campionato e di riconquistare la vetta della classifica, in attesa di conoscere il risultato della Roma che domani sera ospiterà all'Olimpico il Cagliari.
Come sempre al termine di una partita, analizziamo quelle che sono le tematiche principali del match dell'Ardenza

I NUMERI NON MENTONO MAI... - Dal balordo 2-4 incassato a Firenze il 20 ottobre, la Juventus ha vinto le successive cinque partite di campionato segnando 12 reti e non subendone alcuna: niente male per una squadra che proprio un mese fa era data ormai per finita e prossima all'implosione; ad oggi i numeri certificano una realtà diametralmente opposta e i numeri, come già mi è capitato di dire nel mio primo intervento televisivo, hanno il pregio di non mentire mai...

DIFESA RABBERCIATA, MA SOLIDA - Inutile nascondercelo: la vera grande incognita legata alla partita di oggi era quella relativa alla difesa, priva degli squalificati Bonucci e Ogbonna e degli infortunati Barzagli e Lichtsteiner. Bene, la retroguardia schierata oggi da Conte ha retto alla perfezione sia sul piano della fisicità che su quello della rapidità, e questo è un dato che non è spiegabile unicamente con la tesi secondo cui il Livorno non è certo il Barcellona

POGBA: LAMPI DI CLASSE - Quella disputata oggi da Paul Pogba è stata una gara che ha vissuto di fiammate improvvise, come ad esempio il tiro improvviso che ha creato qualche difficoltà a Bardi nel primo tempo o l'assist in occasione del primo gol juventino siglato da Llorente: prestazioni degne dei fuoriclasse, capaci di tirare fuori dal nulla la grande giocata, e Paul sta dimostrando di essere un fuoriclasse degno di tale fama

ASA: SECONDO TEMPO DA CAMPIONE - Dopo un primo tempo nel quale i compagni lo avevano ignorato (prediligendo la corsia destra, dove operava Padoin), nella ripresa Kwadwo Asamoah ha tirato fuori una prestazione maiuscola, saltando sistematicamente il suo avversario diretto Schiattarella e dando il via all'azione che ha portato al primo gol; il fatto che per 45 minuti si sia rivisto il calciatore che tanto bene aveva fatto nella prima parte della scorsa stagione è una notizia assolutamente positiva

ATTENTI A QUEI DUE! - Carlitos Tevez e Fernando Llorente: incompatibili l'uno con l'altro secondo i soloni dei pronostici estivi, devastanti nella partita di Livorno; il primo gol dello spagnolo è nato da un guizzo su un cross preciso da parte di Pogba, il secondo gol firmato dall'argentino è stato propiziato da una grande azione di Llorente, che per tutta la partita ha corso ininterrottamente e ha disputato la sua miglior prestazione in bianconero. Ultimo dato, squisitamente statistico: quello segnato oggi è il terzo gol in altrettante partite ufficiali del centravanti di Pamplona, che aveva già segnato contro il Real Madrid in Champions e nell'ultima di campionato contro il Napoli, mentre Tevez è giunto alla sua ottava marcatura stagionale; niente male per due che avevano la fama, rispettivamente, di "belloccio buono solo per fare il modello" e di "casinista svenduto dal City e venuto alla Juventus per svernare"...

I NEMICI E I FALSI AMICI - Ad attribuire le etichette precedentemente citate a Llorente e Tevez erano stati alcuni media tradizionalmente poco affini ai colori juventini (per averne un esempio concreto basta cliccare qui), ma la cosa grave è che i primi ad abboccare a queste chiacchiere sono stati, purtroppo, tanti juventini che durante l'estate rumoreggiavano per le negative prestazioni dei due calciatori. Sia chiara una cosa: se me la prendo più con gli juventini che con gli anti-juventini non è perchè d'improvviso questi ultimi mi siano diventati simpatici (e la mia rubrica "Balle sul Podio" è sempre lì a dimostrarlo!), ma perchè sono affezionato a quel vecchio proverbio che dice che è meglio un nemico vero di un falso amico...

E ADESSO SBIZZARRITEVI! - Dopo la sconfitta del Napoli ieri sera contro il Parma, avevo ammonito alcuni miei amici juventini invitandoli a non sfottere troppo i partenopei per il risultato negativo e ad attendere l'eventuale vittoria juventina a Livorno. Bene, adesso che questa vittoria è arrivata sbizzarritevi pure!

ATTENTA, ROMA! E SCOMMETTIAMO CHE... - La prima a doversi preoccupare per il successo della Juventus è sicuramente la Roma, che domani dovrà battere il Cagliari per poter sperare di rimanere in testa alla classifica; non resta quindi che aspettare domani sera e ricordare le parole di quella vecchia canzone che recitava "E se domani, e sottolineo se...". Da ultimo, vi pongo un quesito: scommettiamo che, se per caso domani la Roma dovesse perdere il primato in classifica, i tifosi giallorossi ritireranno fuori complotti giudaico-massonici e si attaccheranno anche agli episodi arbitrali più insignificanti? Io, fossi in voi, qualche euro me lo giocherei...

AUGURI, GIGI! - Con la partita di oggi Gianluigi Buffon ha totalizzato 500 presenze in Serie A: era il 19 novembre del 1995, quando l'allora allenatore del Parma Nevio Scala gettò nella mischia il giovanissimo Gigi in una partita contro il Milan di Capello. Caro Gigi, auguroni da parte di chi ti critica quando sbagli, ma non si permette mai di discutere la tua professionalità e la tua serietà!

NON MOLLARE, ANDREA! - Un pensiero finale voglio dedicarlo al capitano del Livorno Andrea Luci e alla sua famiglia, dato che nei giorni scorsi abbiamo appreso che il figlioletto del capitano labronico, che ha appena 6 anni, è affetto da una rara malattia. Caro Andrea, da persona che non ti conosce ma che ha compreso da molto vicino quanto terribili possano essere certe situazioni mi permetto di invitare te e la tua famiglia a non mollare, e te lo dico con grande affetto e con il massimo rispetto possibile!

lunedì 11 novembre 2013

Juventus-Napoli 3-0: qualche considerazione...

 

Nella partita più attesa di questo primo scorcio di campionato la Juventus strapazza il temibile Napoli di Rafa Benitez e si porta a -1 dalla Roma, fermata sull'1-1 dal Sassuolo degli "juventini" Marrone, Zaza e (soprattutto!) Berardi nel pomeriggio. La squadra di Conte ha disputato una partita gagliarda e di grande intensità mettendo sotto i partenopei sul piano del gioco e ha portato a casa i tre punti grazie ad una zampata di Llorente, ad una punizione dello specialista Pirlo e ad un capolavoro balistico di Pogba (che proprio contro il Napoli, e in una maniera molto simile, aveva realizzato l'anno scorso il primo gol in Serie A); purtroppo, come si temeva da più parti, il confronto dello Juventus Stadium ha riservato alcune note davvero poco edificanti in una giornata funestata dalla vergognosa sospensione del derby campano di Lega Pro tra Salernitana e Nocerina.
Procediamo con ordine e andiamo a snocciolare tutte le tematiche collegate a quanto avvenuto (dentro e fuori dal campo) ieri sera

TRE RETI...A PARAMETRO ZERO! - Fernando Llorente, Andrea Pirlo e Paul Pogba: sono stati questi i marcatori della partita giocata ieri. Sapete quanto ha speso la Juventus per acquistare questi tre calciatori? Zero euro! Da dire anche che, quando sono arrivati in bianconero, questi tre calciatori sono stati accolti con un certo scetticismo da parte di gran parte dell'opinione pubblica (compresi quei soliti sapientoni juventini che sempre tutto sanno e sempre tutto capiscono...): Llorente fino ad un mese fa era considerato l'alter ego di Bendtner e Anelka, salvo poi che chi pensava questo si è dovuto ricredere dopo i due gol in altrettante partite al Real Madrid (Bendtner e Anelka ne avrebbero fatti quattro a testa al Real, ma forse soltanto giocandoci contro alla PlayStation!); Pirlo veniva dato per finito quando il Milan lo ha gentilmente lasciato partire a costo zero e viene considerato bollito ad intervalli quasi regolari dai sapientoni di cui sopra; di Pogba tutti dicevano, lo scorso anno, che fosse un giovane di belle speranze e niente più. Pronostici azzeccati in pieno, una roba da far impallidire i pronostici rossoneri dell'infallibile Cristiano Ruiu...

PAUL, ALLORA CE L'HAI CON IL NAPOLI... - La prima convocazione in gare ufficiali con la maglia juventina per Paul Pogba risale alla gara di Supercoppa Italiana dello scorso anno a Pechino tra Juventus e Napoli, mentre il primo gol ufficiale in bianconero il francese l'ha segnato proprio contro i partenopei nel confronto di campionato del 19 ottobre di un anno fa; e così, per non interrompere una così positiva striscia, ieri Pogba ha siglato il terzo gol con una prodezza balistica che molto ha ricordato quella dello scorso anno. Caro Paul, allora dillo che ce l'hai con il Napoli!

DI NUOVO GIGI! - Un altro calciatore di cui si intona periodicamente il "de profundis" è Gianluigi Buffon. Intendiamoci, a scanso di equivoci: gli ultimi errori commessi da Gigi in alcune partite (leggi Juve-Galatasaray e Fiorentina-Juve) sono stati a dir poco dozzinali per un campione come lui. Però ieri sera il capitano della Juventus e della Nazionale ha dimostrato che, nonostante gli errori recenti, il numero uno rimane sempre lui: da applausi, infatti, le due parate con cui ha chiuso la porta in faccia al bravo Insigne; continua così, Gigi!

CHE BELLA SORPRESA DALLE FASCE... - I timori maggiori dei tifosi juventini erano legati a quanto sarebbe accaduto sulle fasce, dove si pensava che Isla e Asamoah potessero patire contro la vivacità di Callejon e Insigne. E invece ieri i due ex friulani hanno sfoderato (soprattutto il primo!) le loro migliori prestazioni in bianconero, al punto che non solo i due esterni d'attacco napoletani hanno faticato più del previsto, ma anche i due terzini Maggio e Armero hanno avuto vita difficile; una bella sorpresa, specie se si considerano le recenti prestazioni di Isla...

ANGELO, MA PERCHE'? - L'unica nota stonata per quel che concerne la squadra di Conte è stata l'espulsione assolutamente sciocca di Angelo Ogbonna (che ieri sostituiva l'infortunato Chiellini) per doppia ammonizione dopo un fallo assolutamente inutile a centrocampo: una brutta notizia in vista di Livorno, dove mancherà per squalifica anche Bonucci, diffidato e ammonito

PIRLO DIRIGE...E ALLORA SONO DOLORI! - Inutile girarci intorno: la differenza evidente tra le due squadre ieri è stata nel centrocampo, dove Vidal, Pirlo e Pogba hanno surclassato i poveri Behrami e Inler, ai quali sarà sicuramente venuta l'emicrania a furia di vedersi sfrecciare vicino i tre satanassi bianconeri. Ciò che ha colpito, in particolare, è stato il fatto che ieri Benitez non ha imposto (come fanno ormai tutti i suoi colleghi) una marcatura ad hoc sul regista bresciano, che è stato libero di far girare palla con estrema libertà e che ha siglato il raddoppio con la sua specialità, ovvero il calcio di punizione; probabilmente Don Rafaè, che del calcio è grande conoscitore e navigato stratega, ha dimenticato di rivedere la videocassetta di Juventus-Roma 4-1 dello scorso anno, quando il suo collega Zeman (colui il quale riteneva Pjanic un calciatore inutile e De Rossi inferiore nientepopodimeno che a Tachtsidis, ma questa è un'altra storia...) commise l'errore di lasciare piena libertà d'azione al regista bresciano pagando un dazio pesantissimo...

NAPOLI: INSIGNE, UN PO' DI HIGUAIN E NIENTE PIU' - Lo hanno ammesso molti tifosi napoletani (ovvero quelli ai quali l'antijuventinità non ha bruciato completamente i neuroni!): il Napoli di ieri sera è stato surclassato nettamente sul piano del gioco dalla Juventus e gli unici a salvarsi dal disastro generale sono stati Lorenzo Insigne e, seppur in parte, Gonzalo Higuaìn. Il centravanti argentino, che aveva dato l'idea per un coro decisamente infelice ("Din din, din din, din din, din din, din din. Intervengo da Torino, ha segnato Higuaìn!", cantavano quest'estate quando il "Pipita" è sbarcato in terra partenopea...), si è fatto notare solo per una conclusione terminata larga dopo essersi liberato con un bel movimento; l'esterno napoletano, invece, è stato il solo a tentare qualche sortita offensiva, ma è stato penalizzato dalla propria imprecisione e dalla serata positiva di Buffon, che gli ha sbarrato la strada in due occasioni.

FUORIGIOCO DI LLORENTE? PARLIAMONE... - Ormai dei famosi "21 centimetri" di fuorigioco di Llorente in occasione del primo gol ne parlano ormai tutti. Eppure, posto che Conte ha sottolineato giustamente come fosse necessaria la lente di ingrandimento per vedere un'azione simile (e, aggiungo io, un rallenty non indifferente!), invito tutti quanti a guardare l'immagine sottostante per scoprire una cosa davvero interessante:
A tal proposito permettetemi di ringraziare il buon Federico Fernandez, che per la terza volta fa un "favore" alla Juventus: in Napoli-Juventus 3-3 del novembre 2011 un rimpallo che lo aveva visto protagonista aveva permesso a Simone Pepe di siglare il gol del definitivo 3-3, mentre nella partita di Supercoppa dell'agosto 2012 il suo fallo da rigore su Vucinic aveva permesso a Vidal di trasformare il rigore del 2-2 e di dare il via alla rimonta juventina. Grazie Federico, troppo buono!

GENI IN CURVA... - Che l'idea di istituire la discriminazione territoriale sia una pagliacciata io ne sono convinto non da oggi. Premesso questo, trovo ridicolo che, sapendo che c'è il rischio di vedersi chiusa la curva, qualcuno intoni questi cori andando incontro alla sanzione stessa. Rimanere fregati è un conto, farsi fregare deliberatamente è sintomo di un autolesionismo fuori dal comune...

...VANDALI E MENTECATTI NEL SETTORE OSPITI! - Epperò l'autolesionismo dei nostri nell'intonare cori beceri non può in alcun modo coprire o, peggio ancora, giustificare quanto fatto dai tifosi napoletani nel settore ospiti: lancio di palloncini pieni di urina contro i tifosi juventini presenti nel settore adiacenti, cori "Liverpool! Liverpool!" intonati in risposta a quelli juventini contro il Vesuvio, devastazione dello stesso settore ospiti e dei bagni dello stesso (e non è la prima volta che questo accade, visto quanto successo in occasione di Juventus-Napoli dello scorso anno) e lancio dei detriti con conseguente ricovero in ospedale per quattro tifosi juventini. Capiamoci, e soprattutto capiamoci bene: da regolamento va punita la discriminazione territoriale, ma vanno punite anche queste porcate indegne avvenute nel settore ospiti dello Juventus Stadium. Il mio timore è che si punisca severamente la prima (curva chiusa sia contro l'Udinese che contro il Sassuolo), ma si punisca in maniera decisamente più lieve tutto lo scempio raccontato nelle righe precedenti: se ciò accadesse, verrebbe veicolato un messaggio pericolosissimo soprattutto in vista del futuro; spero che Abete, tra una supercazzola e l'altra, si renda conto di questo aspetto non secondario...

LE DIFFERENZE GIUSTE E QUELLE SBAGLIATE... - Alla luce di quanto detto in precedenza e della vergogna accaduta ieri pomeriggio a Salerno in occasione del derby campano tra Salernitana e Nocerina, ci tengo a ribadire un concetto fondamentale: siamo ancora convinti che, in presenza di certi episodi, si debba continuare a parlare di juventini, napoletani, interisti, milanisti, romanisti ecc.? Oppure è il caso di piantarla con il campanilismo e cominciare a parlare di TIFOSI PERBENE e DELINQUENTI, a prescindere dalla casacca che indossano? La mia opinione, che ripeto sia in questa sede che in altre, è che finchè non si comincerà a fare l'ultima distinzione sopra citata non si riuscirà ad impedire che certe vergogne si verifichino negli stadi

GRAZIE, MIMMO! - La vittoria ottenuta contro il Napoli proietta la Juventus al secondo posto solitario ad un solo punto dalla Roma capolista, fermata ieri in casa dal Sassuolo sull'1-1 grazie alla rete segnata a tempo scaduto da Domenico Berardi, talentuoso esterno d'attacco la cui proprietà è divisa al 50% tra i romagnoli e la Juventus. Grazie, Mimmo! Un giorno ci auguriamo di vederti in bianconero, ma intanto il primo gol per la tua squadra già l'hai segnato

FEGATI, FEGATI SPAPPOLATI... - Cosa hanno in comune il telecronista partenopeo di Mediaset Premium Raffaele Auriemma e il giornalista romanista del quotidiano milanese "Il Giorno" Giulio Mola (che, tanto per la cronaca, non è un omonimo di colui il quale mi ha bloccato su Twitter senza che l'avessi insultato o gli avessi mancato di rispetto)? Semplice: entrambi rosicano come matti per il fuorigioco di Llorente di cui si parlava nelle righe precedenti. Per ulteriori particolari, rinvio l'appuntamento a venerdì in occasione della mia rubrica "Balle sul Podio" su JuveNews Radio...

COMPLOTTO ANTI-ROMA TRA 3...2...1... - Qualcosa mi dice che a breve è previsto un nuovo sit-in di protesta organizzato dai tifosi della Roma davanti alla sede della FIGC; forse sbaglio, ma leggendo gli articoli usciti questa mattina sul sito online de "Il Messaggero" ho avuto questa velata impressione...

domenica 3 novembre 2013

Parma-Juventus 0-1: qualche considerazione...


La Juventus coglie la terza vittoria consecutiva in campionato espugnando il campo del Parma per 1-0 e si proietta nel migliore dei modi al big match di martedì contro il Real Madrid in Champions League: a decidere la sfida del Tardini è stata una zampata di Paul Pogba, che è stato più lesto di tutti ad insaccare la respinta del palo dopo un tiro dalla distanza di Quagliarella, da poco subentrato a Tevez. 
Andiamo adesso a snocciolare le tematiche più importanti legate alla partita vinta dai bianconeri in Emilia, prestando come sempre attenzione anche all’extra-campo…

PRIMO TEMPO...FANTOZZIANO! - Parliamoci chiaro: il primo tempo della partita del Tardini è stato soporifero a dir poco. Da una parte c'era un Parma molto ordinato e ben schierato in campo dal tecnico Donadoni che badava a contenere e a ripartire con la velocità dei Biabiany, dei Parolo e dei Cassano, dall'altra c'era una Juventus che senza il suo regista Pirlo è apparsa abulica e a corto di idee e che l'unico brivido se l'è costruito da sola con quel retropassaggio scellerato di Ogbonna che ha messo a dura prova le coronarie degli juventini presenti allo stadio o seduti davanti al televisore; la carenza di idee del centrocampo juventino è testimoniata anche dal fatto che nel primo tempo Conte ha invertito le posizioni di Vidal e Pogba portando Arturo davanti alla difesa e Paul sul centro-destra. Volendo parafrasare una scena di un famoso film di diversi anni fa, possiamo tranquillamente paragonare il primo tempo di Parma-Juventus a "La corazzata Kotjiomkin" di fantozziana memoria...

CONTE E QUAGLIARELLA: MOSSA VINCENTE - Diciamoci anche un'altra cosa: in tanti (me compreso!) avevano storto il naso nel veder uscire dal campo Tevez per fare posto a Quagliarella; da un lato c'era la comprensibile volontà dell'allenatore di far rifiatare un calciatore così importante in vista della partita di martedì contro il Real Madrid, ma dall'altro l'imprevedibilità dell'argentino poteva essere un'arma in più per provare a sbloccare il risultato della sfida del Tardini. E invece, poco dopo essere subentrato all'Apache, Quagliarella si è inventato quel tiro che è stato prima respinto dal palo e poi ribattuto in rete da Pogba per il gol decisivo. Niente da dire: la partita l'ha vinta Conte con questa mossa, alla faccia (per fortuna!) di noi scettici...

ANGELO, MA CHE MI COMBINI? - Nel primo punto ho fatto cenno al retropassaggio sconsiderato che dopo pochi minuti ha rischiato di mettere in salita la partita per i campioni d'Italia. Autore del retropassaggio in questione è stato Angelo Ogbonna, ieri sera preferito a Bonucci (nemmeno convocato) come centrale di difesa, a cui mi permetto di dire una cosa: caro Angelo, d'accordo che la gara di ieri non è stata spettacolare, ma non sta scritto da nessuna parte che per renderla spettacolare dobbiamo provare a farci del male da soli!

LE FASCE CHE NON INCIDONO - Ieri pomeriggio non hanno brillato sicuramente gli esterni: se a sinistra Asamoah ha almeno tentato qualche sortita, dall'altra parte Padoin non ha fatto nemmeno quello. Bisogna però essere onesti e ammettere una cosa elementare ed immediatamente riscontrabile se si riguardano le immagini della partita di ieri: se in avanti non hai due attaccanti forti fisicamente e in grado di capitalizzare eventuali cross provenienti dalle fasce, è ovvio che gli esterni fanno più fatica del previsto

CLAUDIO, NON COSI'! - Mi dispiace dirlo perchè gli riconosco una juventinità e un amore per questi colori fuori dal comune, ma il Claudio Marchisio di queste ultime uscite è la sbiaditissima copia del calciatore ammirato nelle prime due stagioni (soprattutto la prima!) dell'era Conte; sarà un caso, ma ieri è stato lui il sacrificato quando si è trattato di gettare nella mischia Pirlo. Ah, vorrei tranquillizzare qualcuno: dire che il Marchisio di questo periodo sta giocando male non significa dire che non vale niente o, peggio ancora, che deve essere ceduto appena possibile; a buon intenditor poche parole...

IL BUNKER RITROVATO - Ricordate cosa si diceva dopo la sconfitta di Firenze? Che 10 gol in 8 partite erano un segnale inquietante sulla tenuta di una Juventus che taluni davano ormai per spacciata. Bene, siccome io sono il primo ad essere convinto che i numeri non mentano mai (lo dissi, per chi se lo ricorda, nella mia prima apparizione televisiva), constato il fatto che dopo Firenze la Juventus ha incassato solo 2 reti nella partita persa a Madrid, mentre nelle successive 3 gare di campionato (Genoa, Catania e Parma) i bianconeri non hanno subìto reti. La rinascita della Juventus e la ripresa della sua rincorsa al vertice non possono, dunque, che passare dalla ritrovata stabilità difensiva (sebbene ieri sera Ogbonna abbia provato a mettere detta stabilità a repentaglio...): a tal proposito, vorrei segnalare la prestazione maiuscola offerta ieri sera da un Barzagli che, dopo qualche appannamento nelle ultime gare, sta tornando ad essere il muro invalicabile delle ultime due stagioni

"SONO UN VEGGENTE!" (CIT.) - All'inizio del secondo tempo di ieri avevo scritto un tweet in cui sostenevo che l'ingresso in campo di Pirlo per dare un po' di idee all'abulico centrocampo juventino fosse solo questione di tempo, e qualche minuto dopo Andrea è entrato in campo al posto di Marchisio. Poco dopo ci ho riprovato e ho scritto un altro tweet in cui sostenevo che il cambio successivo sarebbe stato quello di Llorente al posto di Giovinco, e puntualmente si è verificata anche questa circostanza. Come direbbe una persona simpatica e "dichiaratamente anti-juventina" che conosco, sono stato un "veggente"!

CIAO AM...AURI, CIAO! - Due stagioni fa, alla vigilia di un Fiorentina-Juventus, Amauri dichiarò con grande tracotanza che in caso di gol alla sua ex squadra avrebbe fatto un giro di campo celebrativo: ricorderete tutti come è finita quella partita, ovvero con la Juve vittoriosa per 5-0 e Amauri nei panni del fantasma per tutto l'arco dei 90 minuti. Ieri il centravanti italo-brasiliano è andato vicino al gol su assist perfetto di Biabiany ma, anzichè fare quello che ogni attaccante degno di tale etichetta avrebbe fatto, ovvero metterci il piattone e andare a colpo sicuro, ha cercato il preziosismo con un improbabile colpo di tacco, con il risultato che il pallone è sfilato via e per il Parma è sfumata una buona occasione. Con la beffa ulteriore che qualche minuto dopo Pogba è stato decisamente più freddo nel riprendere la respinta del palo sulla conclusione di Quagliarella...

MA NON ERA TUTTO DA BUTTARE VIA? - Domanda che rivolgo a chi legge: avete notizia di quei catastrofisti juventini che dopo Fiorentina-Juventus 4-2 sostenevano che era tutto da buttare via e che sarebbe stata certa la smobilitazione e il ritorno ai "fasti" dell'era Cobolloseccoblanchesca? Mia ipotesi sulla loro fine: alcuni di loro adesso festeggiano con un atteggiamento che farebbe impallidire persino il peggior Scilipoti, mentre gli altri sono in silenzio in attesa di tornare a deliziarci con le loro perle di saggezza al prossimo passo falso. E la volete sapere un'altra cosa? Non sono affatto convinto di sbagliare nel formulare questa ipotesi!

NERVOSISMO DILAGANTE, ROSICAMENTO PERENNE! - Ieri sera, per ironizzare un po', ho cliccato "mi piace" sullo stato di un mio amico tifoso del Parma che sperava nel "miracolo", ovvero in un pareggio in extremis della squadra di Donadoni dopo il vantaggio bianconero siglato da Pogba. La risposta è stata la frase "Murgolo, togli il mi piace. Sei buono soltanto a parlare"; una reazione piccata insolita per un soggetto notoriamente ironico come il mio amico. Eppure questa reazione è emblematica del sentimento dilagante tra tutti gli anti-juventini: nessun episodio dubbio a favore della Juve (anzi, casomai ce ne sarebbe uno contro, visto l'intervento non sanzionato di Lucarelli su Giovinco nel primo tempo!), nessun fallo di quel noto macellaio di Chiellini a cui appigliarsi; niente di niente! Chiaro, dunque, che tanto nervosismo è in realtà il sintomo di un rosicamento perenne...

"UN BEL TACER NON FU MAI SCRITTO..." - Ieri sera il Napoli ha risposto alla vittoria juventina a Parma battendo il Catania per 2-1 e rimanendo appaiato con i bianconeri al secondo posto, in attesa dello scontro diretto del prossimo turno. Una vittoria meritata quella dei ragazzi di Benitez, che hanno avuto diverse occasioni per segnare altre reti, ma al Catania manca un rigore abbastanza netto per un intervento in area napoletana di Behrami su Castro. Eppure nessuna televisione ha dedicato più di 30 secondi a questo episodio e il patron rossoazzurro Pulvirenti non ha detto mezza parola su questo episodio, anzi ha rincarato la dose nei propri attacchi contro la Juventus sostenendo che "sentir parlare quelli della Juve di etica sportiva fa venire i brividi". Provate un po' ad immaginare cosa sarebbe successo se il citato episodio Behrami-Castro fosse avvenuto in Catania-Juve o in Juve-Catania...

DOPPIOPESISMO, PORTAMI VIA! - Allargando il campo rispetto al punto precedente, l'episodio avvenuto ieri durante Napoli-Catania fa il paio con il rigore clamorosamente negato alla Fiorentina nei minuti finali di Fiorentina-Napoli di lunedì. Sia chiaro che nessuno intende sminuire i meriti e il valore tecnico della squadra di Benitez, ma diventa obbligatorio domandarsi una cosa: possibile che se alcuni grossolani errori arbitrali favoriscono una qualunque squadra si parla di "errori gravi", mentre se quegli stessi errori favoriscono la Juventus si parla di "furti", "ruberie" e tutte le genialate annesse e connesse? E' proprio vero che l'anti-juventinità in Italia è come certi capi d'abbigliamento: va bene per tutte le stagioni!

L'INFERNO DEL DIAVOLO - E intanto il Milan, degno (?) avversario della prima Juve targata Conte nella lotta scudetto di due stagioni fa, ieri sera è stato sconfitto per 2-0 dalla Fiorentina e adesso si trova nei bassifondi della classifica, a pari punti con lo straripante Livorno allenato da Nicola. Non mi soffermo più di tanto sulle ragioni della crisi rossonera, ma mi limito a mettere in evidenza i volti della crisi in questione: c'è un Massimiliano Allegri che, dopo essere stato confermato in extremis al termine dello scorso campionato, adesso è pesantemente in discussione e tutto quello che riesce a fare è biascicare sgangherate supercazzole davanti ai microfoni (un po' quello che alla Juventus hanno fatto i vari Ferrara, Zaccheroni e Delneri in tempi passati); c'è un Adriano Galliani che ieri sera non si è presentato ai microfoni della stampa, ma che quando lo fa cincischia tirando fuori improbabili classifiche "ad minchiam"; c'è un Silvio Berlusconi che latita, comprensibilmente indaffarato in faccende più delicate (dall'ormai annosa questione della sua decadenza da senatore agli imminenti processi nel quale si ritrova coinvolto); c'è un Mauro Suma che, da buon aziendalista quale è, si diletta in arrampicate sugli specchi tanto generose quanto disperate (se ne volete un esempio, guardate cosa sta accadendo sugli schermi di Telelombardia questo pomeriggio); e infine c'è un Cristiano Ruiu che sbaglia pronostici su pronostici (ieri aveva pronosticato un 2-0 firmato da Kakà e Balotelli) e che, richiamato su questo punto dagli stessi tifosi milanisti, pensa bene di dar loro degli sfigati. In tutto questo ci si mette la Gazzetta dello Sport, che oggi scrive che i rossoneri non iniziavano un campionato in questo modo dalla stagione 1981-82, quando andarono incontro alla seconda retrocessione in B della loro storia; un bel quadretto, non c'è che dire!

MENTECATTI ALLA RISCOSSA! - Era da Bologna-Juventus del marzo 2012 che qualcuno non si dilettava con striscioni inneggianti al suicidio tentato da Gianluca Pessotto nel giugno del 2006; bene, ieri sera al Tardini alcuni mentecatti appartenenti alla tifoseria gialloblu hanno esposto uno striscione che riportava la frase "Pessotto: o mangi questa minestra". Un episodio vergognoso, seguito però da altri due episodi davvero ammirevoli: da un lato la condanna della stessa società parmense attraverso un comunicato ufficiale, dall'altro la condanna da parte del mio concittadino e amico Mimmo Lagioia; chi legge quasi sicuramente non lo conosce, ma Mimmo è un tifosissimo del Parma e un anti-juventino della primissima ora posso senz'altro affermare che è una persona intelligente e dotata di buon senso. Caro Mimmo, da avversario permettimi di dirti che è un vero peccato che tutti i tifosi del Parma non siano come te!

lunedì 28 ottobre 2013

Juventus-Genoa 2-0: qualche considerazione...


Dopo le sconfitte contro Fiorentina e Real Madrid, la Juventus batte per 2-0 il Genoa al termine di una partita che i bianconeri hanno dominato dal primo all’ultimo minuto di gioco; solo la bravura del portiere rossoblu Perin (che, evidentemente, deve aver imparato qualcosa dai sei gol incassati lo scorso anno contro i bianconeri quando indossava la maglia del Pescara) e la mira non impeccabile della truppa di Conte hanno fatto sì che il risultato del match dello Juventus Stadium non fosse più simile a quello di un set di un incontro di tennis. 
Come di consueto, andiamo a snocciolare le tematiche più importanti della partita disputata ieri; particolarmente interessanti saranno, come spesso accade, le tematiche legate all’extra-campo… 

Tabù infranto Benchè i pronostici della vigilia siano stati pienamente rispettati, va detto che i bianconeri hanno battuto un fastidioso tabù: in due gare disputate contro il Genoa allo Juventus Stadium, infatti, la squadra di Conte non era mai riuscita a sconfiggere quella rossoblu; il primo incontro, disputato il 22 ottobre 2011, si era concluso sul punteggio di 2-2 (doppietta di Matri per la Juventus e reti di Marco Rossi e Caracciolo per il Genoa), mentre il secondo, disputato il 26 gennaio di quest’anno, era finito sull’1-1 (reti di Quagliarella e Borriello) con annesse polemiche per le decisioni dell’ormai famoso arbitro Guida…

Juve-Genoa o Juve-Perin? A giudicare dallo svolgimento della partita e dalla quantità industriale di occasioni create dai bianconeri, sorge spontaneo un quesito: ma l’avversario era il Genoa o il suo numero uno Perin? Il portiere rossoblu, infatti, è stato decisivo nel negare il gol agli avversari in almeno quattro circostanze; evidentemente era grande in lui la determinazione nel cancellare l’onta di quell’1-6 subìto proprio contro la Juventus il 10 novembre dello scorso anno, quando difendeva la porta del retrocesso Pescara…

Ritorno al passato A Madrid la Juventus era scesa in campo con un 4-3-3 che le aveva permesso di non sfigurare e di restare in partita anche in inferiorità numerica. Ieri, invece, Antonio Conte ha deciso di tornare all’antico e di rispolverare il classico 3-5-2: fermo restando che io, personalmente, preferisco la prima soluzione alla seconda (in Champions si è visto un gioco più ampio e meno incentrato sulle azioni per vie centrali), bisogna comunque riconoscere che ieri la Juventus è riuscita a dominare anche con il ritorno al vecchio modulo; e liquidare questo dominio pressoché assoluto con la nullità degli avversari è un’incompletezza nell’analisi piuttosto evidente

Chi sveglia Buffon? Ieri pomeriggio Gianluigi Buffon è stato chiamato in causa in una sola circostanza ad inizio ripresa, quando un colpo di testa di Antonelli non ha raggiunto Gilardino e il portiere ha fatto sua la sfera. Data la partita da assoluto spettatore, mi sorge un dubbio: vuoi vedere che Gigi è rimasto lì in porta a fare una pennichella da ieri?

Carlitos continua a non tradire… Sì, lo so che sto diventando monotono nel riprendere lo slogan “gallianesco” a proposito di Carlitos Tevez. Vi chiedo, tuttavia, di mettermi nei miei panni: vedendo come gioca Tevez, come corre e si sacrifica per la squadra, come cerca costantemente il dialogo con i compagni e come si inventa giocate come quella del gol del 2-0, non vi tornano alla mente le parole pronunciate la scorsa estate dal grande Adrianone? Suvvia, siate onesti…

E intanto la Roma continua a correre Nei giorni scorsi avevo espresso un forte scetticismo sulle possibilità di vittoria della Roma a Udine e questo scetticismo nasceva da alcune semplici considerazioni: da un lato l’Udinese è una squadra tradizionalmente ostica in casa, dall’altro la Roma si presentava a questo incontro priva del suo capitano Totti e di Gervinho. Eppure i giallorossi sono riusciti ad espugnare il “Friuli” in inferiorità numerica e dopo aver ripetutamente rischiato di capitolare e sono riusciti nell’impresa di eguagliare il record di vittorie consecutive della Juventus 2005/06, che vinse le prime nove partite di campionato; parlare di fortuna è ingeneroso, così come parlare di scudetto già vinto è prematuro. Resta il fatto che questa Roma continua a correre e bisognerà continuare a starle in scia per sperare di poterla raggiungere e superare…

A.A.A. complottisti cercansi! Fateci caso: sul fallo che ha causato il calcio di rigore dell’1-0 ci sono fortissimi dubbi, eppure nessuno ha chiesto sospensioni del campionato o detto le scempiaggini che si sono sentite, ad esempio, dopo Chievo-Juve o dopo Toro-Juve; in altre parole, i complottisti che sono soliti tromboneggiare ogni volta che la Juventus ha un minimo fischio a favore in questa occasione sono rimasti silenti o quasi…

Ma i torinisti oggi tacciono? Ricordate cosa era accaduto in occasione dell’ultimo derby torinese? Riepiloghiamo: la Juventus vince quella partita grazie ad un gol di Pogba viziato da una posizione irregolare di Tevez, ma nel primo tempo al granata Immobile viene risparmiato il cartellino rosso per un intervento scomposto da dietro ai danni dello stesso numero 10 argentino; seguono grandi polemiche per un Torino cui sarebbe stata rubata una vittoria nonostante la stessa squadra granata non avesse effettuato uno straccio di tiro in porta per tutto l’arco dell’incontro (un po’ come se io non aprissi libro e poi mi lamentassi perché il professore mi ha bocciato all’esame!). A qualcuno risulta che, dopo il calcio di rigore scandalosamente concesso al Napoli contro gli stessi granata (Glik colpisce il pallone con il braccio, ma quest’ultimo è attaccato al corpo), ci sia stato un moto di indignazione ad opera di Ventura, di qualche calciatore granata, di un Mario Giordano, di una Simona Ventura o di un Piero Chiambretti? Vi prego, ditemi di sì. Cavolo, devono per forza aver detto qualcosa! Sicuramente io non li avrò letti o sentiti per pura distrazione…

Antò, quando ci vuole ci vuole… Presentatosi ai microfoni di Sky dopo il successo ottenuto contro il Genoa, Antonio Conte si è tolto qualche sassolino dalle scarpe e ha attaccato quei giornalisti che nelle scorse settimane avevano avanzato voci di possibili dissidi tra lo stesso allenatore bianconero e l’amministratore delegato Beppe Marotta; uno degli obiettivi del tecnico bianconero è stato il giornalista Giorgio Porrà, reo di aver riferito alcune delle voci di cui sopra. Ricordate il famoso detto “Quando ci vuole ci vuole!”? Bene, ieri pomeriggio l’allenatore bianconero ha espresso quel detto in maniera decisamente più forte

…però le voci arrivano anche dall’interno! La mia opinione nei confronti di certa stampa sportiva nostrana è nota: ogni volta che in casa Juve qualcuno ha il raffreddore, puntuali arrivano alcuni giornalisti che sparano napalm a tutto spiano. Detto questo, non si può negare che spesso i primi ad offrire la sponda a questi soggetti sono gli stessi tifosi juventini con illazioni fatte in nome di chissà quale libera docenza esercitata e, soprattutto, con un atteggiamento stupidamente masochista che li porta ad entrare in fibrillazione ogni volta che inizia a girare ogni minima indiscrezione sul mercato o, peggio ancora, sul futuro in bianconero di Conte. Per quel che mi riguarda, e chi mi legge e mi ascolta in radio lo sa bene, preferisco concentrarmi sulle questioni serie e lasciare i tafazzismi ad altri…

Cori e martiri improbabili… Durante Juventus-Genoa si sono sentiti alcuni cori anti-napoletani e c’è il rischio che la Juventus vada incontro alla famosa sospensiva o, peggio ancora, alla chiusura dello Juventus Stadium. Premesso che i cori anti-napoletani li considero becerume puro e semplice e che considero le misure per far fronte al problema più simili a dei pastrocchi, vorrei pregare quei tifosi juventini che intonano detti cori a smetterla per un’altra ragione: accendere la televisione e vedere gente come Enrico Varriale recitare la parte dei martiri è una roba che fa venire davvero il voltastomaco. Piccola nota finale: prima di ritirare fuori il vecchio leit-motiv secondo cui quella juventina è l’unica e sola tifoseria razzista d’Italia, qualcuno tenga presente che nelle ultime settimane i cori anti-napoletani si sono sentiti in quasi tutti gli stadi d’Italia…

lunedì 7 ottobre 2013

Juventus-Milan 3-2: qualche considerazione...


Dopo il deludente pareggio ottenuto contro il Galatasaray in Champions League, la Juventus ha battuto il Milan per 3-2 nel posticipo di ieri sera allo Juventus Stadium e si è mantenuta a due lunghezze di distanza dalla capolista Roma, a pari merito con il Napoli di Benitez (vittorioso per 4-0 nel pomeriggio contro il Livorno): una vittoria, quella della squadra di Conte, giunta al termine di una gara che ha riservato non pochi colpi di scena.
Come sempre dopo una partita, andiamo a snocciolare quelle che sono le considerazioni legate alla sfida tra bianconeri e rossoneri

Un primo tempo surreale In sintesi: gol di Muntari che si ritrova tra i piedi un pallone calciato male da Nocerino, poi Quagliarella si divora un gol più facile da segnare che da sbagliare, poi Abbiati si supera su una conclusione di destro di Asamoah (che destro non è) e su una bordata da fuori di Chiellini (di professione difensore, non certo tiratore scelto), poi lo stesso portiere rossonero si impapera sulla punizione di Pirlo, dopodichè Buffon deve metterci una pezza su una conclusione dalla distanza di Zapata (leggasi il discorso fatto su Chiellini): ci sono abbastanza elementi per definire surreale il primo tempo visto ieri allo Juventus Stadium?

Va bene la vittoria, ma qualcosa da rivedere c'è... Capiamoci subito: sono contentissimo per la vittoria (sia per ragioni di classifica che per altre ragioni che spiegherò più avanti) e ritengo che arrivare alla sosta a due punti dalla Roma capolista a punteggio pieno e a pari punti con il Napoli sia una condizione decisamente buona per poi riprendere la marcia tra due settimane. Detto tutto questo, non si può negare come ieri ci siano state alcune cose che non sono andate: dai due gol regalati (il primo è nato da un tiro completamente sbagliato da Nocerino ma Muntari era completamente solo in area di rigore, mentre il secondo è nato da una leggerezza di Pogba in fase d'appoggio) alla difesa che non è ancora parsa nella migliore condizione, fino ad arrivare ad un centrocampo in cui Pirlo ha mostrato timidi segnali di ripresa, ma in cui sono parsi in condizione non ottimale tanto Vidal quanto Marchisio (anche se per quest'ultimo può valere l'attenuante del recupero dalla lunga assenza per l'infortunio patito in Supercoppa) e ad un apporto pressochè nullo proveniente da Padoin e Asamoah sulle corsie esterne; il tutto avendo davanti non il Real Madrid (che la squadra di Conte affronterà dopo la sosta al "Bernabeu"), ma un Milan decisamente insufficiente. L'auspicio è che la sosta consenta a Conte di oleare per bene il suo meccanismo

Finalmente Giovinco! E alla fine Giovinco segnò il primo gol decisivo della sua seconda esperienza juventina. Sicuramente tanti juventini avranno pensato una cosa del genere quando la "formica atomica", subentrata da poco a Tevez, ha trafitto Abbiati segnando il gol del 2-1 che ha dato il via alla vittoria finale dei bianconeri; chissà che quest'anno, liberato dalla pressione del posto da titolare, Giovinco non possa riscoprirsi riserva in grado di incidere una volta sceso in campo...

Bonucci e le deviazioni: un rapporto perverso! Il secondo gol di Muntari è nato da una conclusione deviata dello stesso centrocampista ghanese. E di chi era la deviazione che ha spiazzato imparabilmente Buffon? Di Bonucci! Ormai è una consuetudine che i gol che la Juventus prende a causa di deviazioni trovino il piede del centrale ex Bari: era accaduto nel famoso Milan-Juventus del gol di Muntari, in Juventus-Chievo della settimana successiva e l'anno scorso in occasione di Chelsea-Juventus (primo gol di Oscar, quello del momentaneo 1-0 per gli inglesi) e Napoli-Juventus (gol di Inler, che era valso l'1-1 dopo il vantaggio juventino siglato da Chiellini). Speriamo che il bravo Leo cambi il proprio trend...

I gol di Muntari, finalmente! E' da poco più di un anno e mezzo che i milanisti piangono per il famoso gol non convalidato a Muntari in Milan-Juventus del febbraio 2012, e ieri sera di gol buoni di Muntari ne sono arrivati persino 2: considerato che nella sfida sopra ricordata il Milan aveva pareggiato e in quella di ieri (nonostante la doppietta del ghanese) i rossoneri sono stati capaci di perdere, viene da pensare che forse i gol di Muntari portino anche sfiga...

Mexes: basta il nome... Quelli con più memoria (temo, ahimè, pochissimi!) ricorderanno che nel secondo tempo del famoso Milan-Juventus del 25 febbraio 2012 Philippe Mexes rifilò un cazzotto in piena pancia all'allora centravanti juventino Marco Borriello, venendo graziato sia dall'arbitro Tagliavento che dal suo collaboratore Romagnoli (quello che nel primo tempo non aveva visto il gol segnato da Muntari, ndr). Non contento di quel precedente, ieri l'ex difensore di Auxerre e Roma ha deciso di fare di meglio: prima ha trattenuto Chiellini (rigore netto), poi gli ha sferrato un sonoro cazzotto (espulsione), ma entrambe le cose sono sfuggite tanto al signor Rocchi quanto ai suoi assistenti (nei prossimi giorni si vedrà cosa combinerà la prova tv); non contento di averla sfangata, Mexes ha pensato bene di commettere due sciocchi falli da ammonizione guadagnando anzitempo gli spogliatoi. Un genio, non c'è che dire!

Max, non così! Dopo una sciocchezza come quella commessa da Mexes ai danni di Chiellini, un allenatore del Milan normale avrebbe tentato di giustificare il proprio calciatore o avrebbe tentato di minimizzare il tutto cercando qualche alibi (tipo la notoria fama da picchiatore di Chiellini, teorizzata da qualche irriducibile mente acuta del web). Invece Massimiliano Allegri, che due anni fa uscì disintegrato dalla sfida a colpi di battute con Antonio Conte, cosa fa? Dichiara a Sky che lui non vede nessun pugno! Geniale, non trovate?

Bergomi: lo "zio" minimalista Se avesse voluto minimizzare il gesto di Mexes, Allegri avrebbe potuto imparare da Beppe Bergomi, che in sede di commento tecnico all'episodio incriminato ha dapprima asserito di non aver visto nessun pugno e poi, una volta diventato impossibile negare, ha sostenuto che il gesto di Mexes non poteva che essere dovuto ad una non meglio precisata provocazione di Chiellini: li chiamavano minimalismi...

Eppure hanno ancora da ridire... Eppure i milanisti si sentono ancora vittime di non meglio precisate congiure: lo testimonia un simpatico botta e risposta tra me e un mio amico milanista questa mattina su Facebook, ma soprattuto lo testimonia l'articolo apparso oggi sul sito SpazioMilan.it a firma di Cristiano Ruiu, che ha parlato di "vento mediatico sfavorevole" ai rossoneri; però non biasimateli, anche perchè queste loro reazioni dopo le sconfitte rendono più belle le vittorie contro di loro!

Pensate se quei rigori... Alla Juventus manca un rigore per una spinta di Constant su Tevez nel primo tempo e nella ripresa manca il rigore causato dall'episodio Mexes-Chiellini citato in precedenza: episodi che nessuno ricorda (o meglio, il secondo viene ricordato per il pugno di Mexes, mentre della trattenuta dello stesso ai danni di Chiellini non si ricorda nessuno). Provate un attimo ad immaginare ciò che sarebbe successo a magliette invertite...

Una richiesta a cui tengo... Vi scongiuro, portatemi le foto con le facce di Mauro Suma e Cristiano Ruiu durante e dopo la partita di ieri. Sono disposto anche a pagare per averle...