mercoledì 22 gennaio 2014

Roma-Juventus 1-0 (Coppa Italia, quarti di finale): qualche considerazione...


Un gol segnato da Gervinho a dodici minuti dalla fine ha permesso alla Roma di battere la Juventus per 1-0 e di qualificarsi per la semifinale, dove i giallorossi affronteranno la vincente del confronto della prossima settimana tra Napoli e Lazio: un risultato giusto, alla luce del diverso approccio con cui le squadre hanno affrontato l’incontro. 
Come di consueto, andiamo ad affrontare quelle che sono le tematiche principali legate alla partita dell’Olimpico… 

APPROCCI DIAMETRALMENTE OPPOSTI – L’atteggiamento con cui la Roma è entrata in campo è stato quello della battaglia da vincere a tutti i costi: i giallorossi, d’altra parte, vivono storicamente le partite contro la Juventus come sfide in cui in palio c’è ben più del risultato. Di contro, la Juventus si è presentata in campo con cinque undicesimi della squadra titolare (Barzagli, Bonucci, Chiellini, Vidal, Pirlo), un “quasi titolare” (Marchisio) e cinque riserve (Storari, Isla, Peluso, Giovinco, Quagliarella) e con un atteggiamento quasi rinunciatario. Inevitabile, alla luce di tutto ciò, che la differenza di motivazioni abbia giocato un ruolo fondamentale nel risultato 

TROPPO LEGGERI IN AVANTI – Alla differenza di approccio alla partita va aggiunto un altro dato che spiega la sconfitta di ieri sera: in nome del turn-over, Antonio Conte ha schierato la coppia d’attacco formata da Sebastian Giovinco e Fabio Quagliarella, i quali si sono dimostrati tanto volenterosi nel fare a sportellate con i difensori romanisti quanto inconcludenti in fase di finalizzazione; probabilmente si poteva ricorrere a Tevez e Llorente ben prima dei minuti finali… 

CENTROCAMPO ABULICO – Da sempre viene elogiato (giustamente, direi!) il centrocampo della Juventus per la sua forza, e invece ieri sera proprio il reparto mediano è stato uno dei talloni d’Achille della squadra di Antonio Conte: Vidal predicava nel deserto, Pirlo è parso davvero poco ispirato e Marchisio ha sbagliato parecchi palloni; tutto ciò ha reso più semplice il compito di un centrocampo di per sé fortissimo come quello della Roma 

FASCE ANONIME - Stendiamo un velo pietoso sulla prestazione di Mauricio Isla e Federico Peluso, il cui apporto sulle corsie esterne è stato infinitesimo, se non addirittura nullo!

ANTO', NON COSI'! - Chi mi legge e mi ascolta in radio sa quanta stima e quanta ammirazione io abbia per Antonio Conte. Tuttavia, siccome non sono un dipendente della Juventus e non sono mai arrivato ai livelli di un Mauro Suma o di un Carlo Pellegatti qualsiasi, non mi crea alcun problema criticare l'allenatore della Juventus quando ritengo che commetta degli errori: e in questo caso gli errori, caro mister, sono quelli di cui parlavo nei punti precedenti; diciamocelo francamente, forse per una volta Antonio Conte ha dimostrato di non essere infallibile. Piccola precisazione: questa critica vuole essere costruttiva, si ferma unicamente alla partita di ieri sera e non muta assolutamente l'ammirazione e la stima che nutro nei confronti di Conte; ci tengo a precisarlo perchè gradirei che fosse chiara a tutti la differenza che c'è fra il sottoscritto e alcuni tifosi juventini che in queste ore sui social network stanno brillando tanto per fantasia e decisamente poco per lucidità e intelligenza...

EPPURE… – Poichè, per mia enorme fortuna, sono diverso da molti tifosi di altre squadre, non è mia abitudine giustificare le sconfitte unicamente appellandomi agli errori arbitrali. Detto questo, e detto che le colpe principali della sconfitta juventina di ieri sera stanno nelle questioni sollevate in precedenza, non si può far finta che ieri non ci siano stati due episodi arbitrali non proprio chiari: da un lato l'espulsione non comminata a Benatia nei primi minuti di gioco per un fallo su Giovinco lanciato a rete (era chiara occasione da rete, ma il signor Tagliavento ha preferito optare per il cartellino giallo), dall'altro il gol annullato all'inizio del secondo tempo a Peluso che suscita qualche perplessità (del resto lo stesso Daniele De Rossi, intervistato a fine partita, ha ammesso che non gli era parso che il pallone crossato da Isla per la testa dell'ex mancino dell'Atalanta fosse uscito e poi rientrato). Episodi arbitrali che non sono la ragione fondamentale della sconfitta (questo ragionamento lo lascio volentieri ad altri...), ma che comunque ci sono stati e che una citazione la meritano...

AL CONTRARIO IL CAOS! – Prendete i due episodi di cui parlavo al punto precedente e provate ad immaginare per un istante cosa sarebbe accaduto se per caso si fossero verificati a maglie invertite: complotti, sistemi, aiutini, venti del Nord e chi più ne ha più ne metta. E chi sostiene che le cose non sarebbero andate così è particolarmente in vena di battute, se non in palese malafede...

RAI, DI TUTTO DI PIU'! - Uno studio fortemente tinto di giallorosso (e non è una mia battuta!), l'ex difensore romanista Ubaldo Righetti ospite in qualità di opinionista e una telecronaca decisamente casalinga: se qualcuno pensa che ieri sera io sia stato così masochista da guardarmi la partita su Roma Channel è fuori strada, dal momento che queste cose che vi ho appena elencato sono andate in onda sulla Rai, che fino a prova contraria è la televisione di Stato...

L'APOTEOSI DEI BALORDI - Due tifosi juventini accoltellati alle 19 nella zona della Farnesina, altri due sostenitori bianconeri e un poliziotto feriti nei minuti immediatamente precedenti l'inizio della partita, numerosi lanci di petardi e bombe carta da parte dei tifosi romanisti (contro uno di essi è scattato immediatamente il Daspo) verso il settore ospiti dello stadio Olimpico e contatto miracolosamente evitato tra le due fazioni all'interno dello stadio stesso: questo è il bilancio davvero poco edificante della partita di ieri sera alla voce "ordine pubblico"; aspetto sempre al varco colui il quale scrisse su Twitter, con tanta prosopopea e ben poca intelligenza, "voi juventini siete solo incivili"!

LA DIFFERENZA TRA ME E LORO - In uno dei punti precedenti ho fatto un cenno ad alcuni tifosi juventini che sui social network stanno esprimendo giudizi vagamente lunari e fuori da qualunque tipo di logica: gente che vorrebbe mandar via Conte e Marotta (magari per riprendersi quei noti vincitori di trofei di Ferrara, Cobolli Gigli, Secco e Blanc!), gente che tira fuori il solito motivetto "Ma chissenefrega della Coppa Italia!" (lo sanno tutti che avere una mentalità vincente significa fare il discorso esattamente opposto a questo!) e infine gente che dipinge scenari foschi che vedono Conte, Pogba e tutti i big lasciare la Juventus (che a quel punto magari rimarrebbe con i soli Citti, Rubinho, Motta, Isla e Peluso in rosa); a costo di essere ripetitivo e noioso, vorrei fosse chiaro a tutti che io con questi soggetti non ho nulla a che spartire e che, soprattutto, di questa differenza vado ben fiero!

CAROSELLI A ROMA... - Come era ampiamente prevedibile, la vittoria sull'odiata Juventus ha scatenato la festa del popolo giallorosso, che può finalmente festeggiare non la qualificazione alle semifinali di Coppa Italia, bensì un evento decisamente raro come una vittoria contro l'odiata squadra bianconera (nel post-Calciopoli, prima di ieri sera, questo evento si è verificato appena due volte!): e allora lasciamoli festeggiare, che in fondo in fondo sono anche carini a vedersi...

...E ANCHE ALTROVE! - Se la grande festa del popolo romanista è comprensibile e legittima, decisamente meno lo è la goduria dei tifosi di altre squadre, ivi compresi quelli di una certa squadra milanese che dalla Coppa Italia è già uscita nel turno precedente. Anche se mi rendo conto che, soprattutto di questi tempi, sperare di avere soddisfazioni da Inter, Milan, Napoli, Fiorentina, Torino, Lazio e via dicendo è un po' come sperare che il 15 agosto si scateni una bufera di neve in Sicilia...

GUARIN-VUCINIC: QUANDO LA LOGICA VIENE PRESA A CALCI NEL DIDIETRO! - Una società intavola una trattativa con un'altra società per un calciatore, decide la contropartita tecnica, avvia la trattativa al punto che i calciatori sono praticamente prossimi ad effettuare le visite mediche, stoppa la trattativa stessa a causa delle intemperanze dei tifosi sui social network, poi la riprende ed infine la fa naufragare del tutto: questa è, riassunta in poche righe, la trattativa che ha visto protagoniste Inter e Juventus negli ultimi due giorni a proposito dello scambio che avrebbe portato Fredy Guarìn a vestire la casacca bianconera e Mirko Vucinic a vestire quella nerazzurra. E dire che almeno l'Inter targata Moratti, che di bidoni ne ha portati a casa a vagonate, le trattative strampalate almeno le conduceva in porto, mentre questa nuova Inter targata Thohir l'ha decisamente superata in materia di castronerie in sede di mercato: del resto lo vado dicendo dal 2006 che loro, oltre che notoriamente onesti, sono da sempre i più svegli e furbi del bigoncio, no?

domenica 19 gennaio 2014

Juventus-Sampdoria 4-2: qualche considerazione...


La Juventus ha battuto ieri sera la Sampdoria per 4-2 nell’anticipo serale della ventesima giornata (la prima del girone di ritorno) del campionato di Serie A: una vittoria, la dodicesima di fila per la precisione, che consente alla squadra di Antonio Conte di mantenere invariato il distacco in classifica nei confronti della Roma vittoriosa nel pomeriggio contro il Livorno per 3-0; il tutto ad appena due giorni dalla sfida di Coppa Italia che vedrà fronteggiarsi giallorossi e bianconeri allo stadio Olimpico. 
Come sempre accade dopo una partita, andiamo ad affrontare le varie tematiche legate alla partita di ieri sera… 

UNA PARTITA A DUE FACCE (ANCHE PER MERITO DELLA SAMP) – Dopo un ottimo primo tempo, nella ripresa la Juventus ha mostrato una leggera flessione nel secondo tempo: tale flessione va imputata da un lato ad una condizione fisica non al top, ma anche ad una Sampdoria che dopo l’intervallo si è risistemata in campo con l’ingresso di un mediano di quantità (Renan) in luogo di un trequartista decisamente inconcludente (Bjarnason); al momento del gol del 3-2 firmato dallo juventino Gabbiadini (l’attaccante della Samp, infatti, ha segnato contro la squadra detentrice di metà del suo cartellino) qualche brivido ai tifosi juventini è venuto, ma fortunatamente ci ha pensato Paul Pogba a togliere le castagne dal fuoco 

UN’OTTIMA SAMPDORIA NEL SECONDO TEMPO – Detto che nella ripresa il cambio tattico deciso da Mihajlovic ha permesso alla Sampdoria di lasciare meno spazi a centrocampo (le voragini in cui Vidal, Marchisio e Pogba hanno corso nel primo tempo ricordavano tanto le pampas argentine!), bisogna riconoscere che la compagine blucerchiata è stata difficile da regolare: purtroppo per i suoi sostenitori (e, ben inteso, fortunatamente per i tifosi juventini), tutto ciò non è bastato a ripetere l’impresa compiuta il 6 gennaio di un anno fa 

FIAMMATE IMPROVVISE E LETALI – I meriti della Sampdoria nel secondo tempo e la leggera flessione mostrata dalla Juventus nel secondo tempo non mettono tuttavia in discussione un dato che è inconfutabile: nel momento in cui la squadra di Antonio Conte decide di premere il pedale dell’acceleratore diventa letale!

IL GIUSTO TURN-OVER – Dopo il “riposo forzato” osservato da Andrea Barzagli domenica scorsa a Cagliari (il difensore toscano era squalificato e aveva lasciato il posto a Martin Caceres), ieri sera Antonio Conte ha deciso di tenere a riposo Leonardo Bonucci e Andrea Pirlo, ovvero l’asse centrale della squadra: una decisione che ha pagato tanto in termini di risultato (i tre punti sono arrivati lo stesso) quanto in termini di prestazione dei due sostituti Angelo Ogbonna e Claudio Marchisio, ma soprattutto una decisione che testimonia come in questo momento della stagione saper dosare le forze potrà riverlarsi un’arma vincente 

PENSIONE AMORE MIO! – Dopo il miracolo compiuto su Dessena contro il Cagliari, ieri sera Gianluigi Buffon ha compiuto due splendide parate: la prima su un colpo di testa ravvicinato di De Silvestri e la seconda su Gabbiadini, che però è riuscito a trovare il tempo di ribadire il pallone in rete da pochi passi. Effettivamente questo è proprio un portiere da mandare in pensione quanto prima, come sostengono alcuni illuminati intenditore di pallone! 

UNA DIFESA BALLERINA – Lo avevo detto domenica scorsa e lo ribadisco oggi: nelle ultime due partite, complice la condizione fisica non ottimale di cui sopra, la difesa bianconera ha concesso troppe occasioni agli avversari; al di là del fatto che poi siano comunque arrivati sei punti su sei, è bene che si lavori per tornare ad essere il bunker che tutti noi abbiamo imparato ad ammirare in questo campionato e nei precedenti due 

VIDAL: GOL E…BON TON! – 13 gol stagionali tra campionato e Champions League: ormai Arturo Vidal si sta confermando goleador affidabile, benché il suo ruolo non sia quello, e ciò spiega come mai la notizia del prolungamento del suo contratto con la Juventus fino al 2018 sia stata festeggiata dai tifosi juventini alla stregua di un gol importante; a corredare questa serata magica, ieri il centrocampista cileno ha mandato un messaggio chiaro e…colorito alla Roma dicendo che “la Roma è forte, ma noi non molliamo un c***o!”. Caro Arturo, probabilmente sei stato fin troppo garbato… 

E’ SOLO UN BELLOCCIO”, DICEVANO… – E intanto Fernando Llorente ha messo a segno il suo decimo gol stagionale (l’ottavo in campionato, mentre gli altri due sono stati segnati nella doppia sfida di Champions League contro il Real Madrid): e meno male che secondo qualcuno il centravanti navarro non era altro che un belloccio inconcludente… 

POGBA, BASTA LA PAROLA! – Se si dovesse scegliere un giocatore che simboleggi la vittoria juventina di ieri sera, senza dubbio la scelta ricadrebbe su Paul Pogba: autentico “uomo ovunque” nella serata dello Juventus Stadium, il francese ha coronato una prestazione eccelsa con il bellissimo tiro da fuori che non ha dato scampo al povero Da Costa e ha permesso alla squadra di Conte di chiudere una partita che si stava facendo difficile dopo il gol doriano segnato da Gabbiadini. E poi qualcuno si chiede come mai Paris Saint-Germain e soci abbiano messo gli occhi su questo ragazzo… 

E SONO 12! – Con il 4-2 inflitto ai blucerchiati ieri sera la Juventus ha centrato la sua dodicesima vittoria di fila in questo campionato: un record che permette alla squadra di Conte di superare sia la Roma di Spalletti (2006) che la Juventus di Carlo Carcano (1932) e che la avvicina ulteriormente al record assoluto di 17 vittorie di fila stabilito dall’Inter di Mancini nel campionato 2006/07 

CI SONO SAMPDORIANI E…SAMPDORIANI! – Quando ogni tanto mi capita di scrivere o di dire in radio che per alcune persone la Juventus non è una semplice rivale ma una vera e propria ossessione mi sento rispondere che sono il solito esagerato. Ebbene, a dimostrazione del fatto che non esagero proprio per niente porto due esempi di tifosi sampdoriani: il primo è rappresentato da alcuni scriteriati che non hanno trovato di meglio da fare che attaccarsi ad un arbitraggio scandaloso, mentre il secondo è rappresentato da un mio amico di fede doriana che ha ammesso come la ragione della sconfitta blucerchiata sia da ricercare unicamente nella forza degli avversari e nei demeriti della squadra di Mihajlovic; inutile che stia qui a dirvi quale di questi due esempi sia giusto e quale sbagliata, giusto? 

LA DIFFERENZA TRA ME E TE... – Archiviata la pratica Samp, adesso la testa di Antonio Conte e della sua squadra è tutta rivolta alla partita di martedì in Coppa Italia contro la Roma. Inutile dire che l’ambiente sarà alla stregua di una bolgia, ma d’altra parte la differenza tra noi e loro è sempre la stessa: per noi quella di martedì sarà una partita ad eliminazione diretta di una competizione che vogliamo vincere, per loro sarà la partita della vita e del riscatto dopo la pesante scoppola rimediata due settimane fa in campionato; non scopro certo l’acqua calda se dico che la differenza fondamentale è sempre stata questa, e del resto i risultati sono lì a dimostrarlo…

domenica 12 gennaio 2014

Cagliari-Juventus 1-4: qualche considerazione...


"Chi vince scrive la storia, gli altri possono soltanto leggerla": così parlo Antonio Conte soltanto nove mesi fa, alla vigilia della conquista del secondo scudetto consecutivo vinto da allenatore della Juventus. Espugnando oggi il campo del Cagliari (che quest'anno è finalmente tornato a giocare al Sant'Elia, dopo due stagioni di "nomadismo forzato") con un perentorio 4-1, la squadra bianconera ha chiuso il suo girone d'andata con l'undicesima vittoria consecutiva (la diciassettesima complessiva dall'inizio del campionato) e ha superato il record stabilito nel 1932 da un'altra Juventus, quella allenata da Carlo Carcano che vinse cinque scudetti consecutivi tra il 1930 e il 1935; dopo il vantaggio dei sardi firmato da Pinilla, i bianconeri hanno pareggiato grazie al colpo di testa vincente di Fernando Llorente e poi hanno dilagato grazie ai gol di Claudio Marchisio, dello stesso Llorente, di Arturo Vidal e di Stephan Lichtsteiner.
Come sempre al termine delle partite, andiamo adesso ad affrontare le varie tematiche legate al match del Sant'Elia...

DI NUOVO AL SANT'ELIA, ANCHE SE... - L'ultima volta che Cagliari e Juventus si erano affrontate allo stadio Sant'Elia era stata il 5 febbraio del 2011, quando i bianconeri allenati da Gigi Delneri avevano battuto i rossoblu allenati da Roberto Donadoni grazie alla doppietta di Alessandro Matri (approdato in bianconero proprio in quella settimana) e al sigillo finale di Luca Toni dopo il momentaneo pareggio sardo firmato da Robert Acquafresca: da allora le due squadre si sono affrontate una volta a Trieste (6 maggio 2012, Cagliari-Juventus 0-2 e certezza matematica del primo scudetto dell'era Conte) e una a Parma (21 dicembre 2012, Cagliari-Juventus 1-3). Oggi, tuttavia, ha suscitato una certa tristezza vedere uno stadio mezzo vuoto e ridotto ad un enorme cantiere a cielo aperto; chissà cosa avrà pensato il tecnico del Manchester United David Moyes, presente allo stadio per osservare da vicino Davide Astori (difensore del Cagliari seguito anche dai Red Devils) e abituato ad uno stadio appena più organizzato come l'Old Trafford...

PRESTAZIONE COSI' COSI', MA VA BENE LO STESSO! - Diciamolo francamente: la prestazione della Juventus non è stata all'altezza degli standard cui Conte e i suoi ragazzi ci hanno abituato negli ultimi tempi. Nel primo tempo, infatti, i bianconeri hanno sofferto contro le offensive del Cagliari e all'inizio del secondo tempo i campioni d'Italia hanno faticato più del previsto prima di trovare il raddoppio e di dilagare con le altre due reti segnate; ma va benissimo così, d'altra parte sarebbe un'utopia pensare ad una squadra che giochi al top tutte le partite

QUALCHE PICCOLA SBAVATURA PRIMA DEL POKER... - A sostegno della tesi espressa nel punto precedente, vanno sottolineate alcune piccole sbavature mostrate dai bianconeri prima del pareggio firmato da Fernando Llorente di testa: basti pensare alla marcatura troppo blanda di Chiellini su Pinilla in occasione del vantaggio cagliaritano, a quella di Caceres su Conti in occasione del gol fallito dal capitano sardo, alla solitudine con cui Dessena ha chiamato Buffon alla parata miracolosa e alle ghiotte occasioni sciupate da Tevez prima e Lichtsteiner poi sull'1-1; sbavature che poi sono state spazzate via dal risultato, ma che sicuramente non saranno sfuggite ad un perfezionista cronico come Antonio Conte...

A PROPOSITO DI GIGI... - E a proposito della parata miracolosa compiuta da Gigi Buffon su Dessena, qualcuno potrebbe essere così gentile da ripetermi la storia del pensionamento anticipato che dovrebbe essere concesso al capitano della Juventus e della Nazionale? Sapete com'è, l'ho un po' dimenticata...

NANDO, IL REAL E...ORRICO! - Quella segnata oggi al Sant'Elia è stata la prima doppietta siglata da Fernando Llorente con la maglia della Juventus, con la quale El Rey Leon ha siglato fin qui 9 reti in stagione (7 in campionato e 2 in Champions League). Nando, inoltre, ha segnato due gol contro il Real Madrid in Champions League e oggi è andato a segno per due volte contro il portiere del Cagliari Adàn, calcisticamente cresciuto proprio nelle file delle merengues; a questo punto, considerati anche i suoi precedenti contro il Real ai tempi della militanza nella Liga, il sospetto che il centravanti di Pamplona abbia un conto aperto con quella squadra comincia a diventare fondato. Ah, un'altra cosa: rivedendo i gol di Llorente, mi viene in mente cosa disse di lui l'ex allenatore interista Corrado Orrico non molto tempo fa...

IL PRINCIPINO RITROVATO - Finalmente Claudio Marchisio ha segnato il suo primo gol in campionato dopo un inizio di stagione tormentato a causa di guai fisici e della conseguente "retrocessione" nelle gerarchie di Conte a favore di Paul Pogba: il suo gol, inoltre, è stato fondamentale perchè ha sbloccato una partita che si stava facendo complicata per la squadra di Conte; è proprio vero che certi gol sono resi fondamentali anche dal momento in cui vengono realizzati. Bentornato, principino!

PINI(JE)LLA! - Nella stagione scorsa Cagliari e Juventus si affrontarono sul neutro di Parma e a passare in vantaggio furono proprio i rossoblu grazie ad un gol segnato da Mauricio Pinilla su calcio di rigore, ma poi i bianconeri ribaltarono la situazione grazie alla doppietta di Matri e al gol di Vucinic e vinsero per 3-1: considerato quanto è accaduto oggi, viene proprio da pensare che le reti del cileno contro la Juventus portino jella al Cagliari

"CHI VINCE SCRIVE LA STORIA..." - 19 partite, 17 vittorie, un pareggio e una sconfitta: come disse qualcuno, "chi vince scrive la storia, gli altri possono soltanto leggerla"...

LA JUVE SUPERA...LA JUVE! - Con l'undicesima vittoria in campionato la Juventus ha superato il record stabilito 82 anni fa da un'altra Juventus, ovvero quella di Carlo Carcano che tra il 1930 e il 1935 mise in bacheca ben cinque scudetti consecutivi

IL "MODERATISSIMO" PUBBLICO SARDO - Complimenti vivissimi ai tifosi del Cagliari, che per tutta la durata della partita hanno passato più tempo ad insultare la Juventus, il suo allenatore, i suoi calciatori e i suoi tifosi piuttosto che ad incitare i calciatori del Cagliari, che fino al raddoppio bianconero firmato da Marchisio non avevano affatto sfigurato. Ma questa è l'anti-juventinità dilagante, bellezza!

E LA CONCORRENZA RIMANE DIETRO... - Il successo contro il Cagliari permette alla Juventus di mantenere inalterato il distacco in classifica nei confronti di Roma e Napoli, vittoriose rispettivamente contro Genoa (4-0) e Verona (3-0), con buona pace dei campioni d'Italia capitolini e di quelli romanisti...

RIAPRE LA FABBRICA DEL COMPLOTTO! - Il gol di Marchisio e quelli successivi di Llorente e Lichtsteiner hanno generato il panico dilagante in talune redazioni sportive che già avevano pronto il titolo "Juve in crisi" per salutare degnamente il passo falso di quei manigoldi vestiti di bianconero: inevitabile, a quel punto, che i soliti noti tirassero fuori il solito evergreen del complotto pro-Juve, concretizzatosi nella scientifica cessione di Nainggolan alla Roma (!) alla vigilia di Cagliari-Juventus e negli errori del portiere sardo Adàn; del resto i complotti pro-Juve sono come quei capi d'abbigliamento che possono essere indossati in tutte le stagioni, no?

lunedì 6 gennaio 2014

Juventus-Roma 3-0: qualche considerazione...


La Juventus inizia il 2014 nello stesso modo in cui aveva concluso il 2013, ovvero con una vittoria: nell'anticipo serale della diciottesima giornata di campionato i bianconeri hanno strapazzato la Roma con un secco 3-0 e si sono laureati campioni d'inverno con un turno d'anticipo (l'ultima giornata del girone d'andata sarà la prossima, con i bianconeri che faranno visita al Cagliari); una vittoria importante per i bianconeri, sia per il fatto che si tratta della decima di fila sia per il fatto che è arrivata al rientro dalle feste (una circostanza storicamente sfavorevole alla Juventus negli anni passati) e contro la principale rivale per la conquista dello scudetto.
Come sempre accade (anche se questa volta in lieve ritardo rispetto al solito), andiamo a snocciolare le principali tematiche della partita giocata ieri allo Juventus Stadium...

UN TABU' SFATATO - Come accennato in precedenza, la Juventus è riuscita a vincere la prima partita dopo le feste natalizie ed è riuscita a vincerla giocando un ottimo calcio: cade finalmente quel tabù che finora ha visto sempre perdere, o comunque faticare, la squadra bianconera al rientro dalle feste natalizie; senza andare troppo indietro nel tempo, basti pensare alla stentata vittoria contro il Lecce nel 2012 (1-0 firmato da un gol di Alessandro Matri) o alla sconfitta patita lo scorso anno contro la Sampdoria (1-2, con doppietta di Icardi dopo il vantaggio juventino firmato da Giovinco su rigore)

DIECI VITTORIE DI FILA: ALTRO CHE "AIUTINI", "SISTEMA" ET SIMILIA... - Dallo scellerato harakiri del 20 ottobre scorso a Firenze la Juventus ha inanellato 10 vittorie di fila (uguagliando così la serie stabilita dalla stessa Roma nelle prime dieci giornate) segnando 26 gol e subendone appena uno: cari amici romanisti, siete proprio sicuri che la ragione per cui la Juventus vi ha asfaltati ieri sera siano gli "aiutini" di cui parla il vostro capitano o il "sistema" di cui parla il vostro portiere?

ROMA, LO JUVENTUS STADIUM E' STREGATO! - 3-0 in Coppa Italia il 24 gennaio 2012 e poi tre vittorie in campionato per 4-0 il 22 aprile 2012, per 4-1 il 29 settembre 2012 e per 3-0 ieri sera: in totale fanno quattro successi bianconeri in altrettante partite, con 14 reti segnate dalla squadra di Antonio Conte e una sola (quella segnata il 29 settembre 2012 da Osvaldo su calcio di rigore) dalla squadra giallorossa; lo Juventus Stadium si conferma dunque stregato per la squadra capitolina, ai cui tifosi rivolgo nuovamente la domanda fatta precedentemente...

TEVEZ, CHE ASSIST! - Giù il cappello davanti all'assist con cui Carlitos Tevez ha servito ad Arturo Vidal il pallone che ha consentito al cileno di superare Morgan De Sanctis e di sbloccare il risultato del big match. A proposito, qualcuno sa se con l'inizio del 2014 è scaduta la famosa prelazione del Milan sull'Apache?

BENTORNATO, MIRKO! - Mi ha fatto molto piacere anche il ritorno al gol di Mirko Vucinic, che trasformando il calcio di rigore che è valso il definitivo 3-0 ha messo a segno la sua seconda marcatura stagionale dopo quella della seconda giornata contro la Lazio: dispiace che un calciatore che si è sempre comportato con grande professionalità sia incappato quest'anno in una serie incredibile di guai fisici che lo hanno portato ad essere il terzo attaccante nelle gerarchie di Antonio Conte. E poco importa se i telecronisti di Roma Channel e Carlo Zampa hanno apprezzato decisamente poco l'esultanza liberatoria con cui il montenegrino ha festeggiato il ritorno al gol...

PIRLO E BARZAGLI: RIENTRI OK! - Andrea Pirlo rientrava dopo l'infortunio occorsogli nei primi minuti di Juventus-Udinese, mentre Andrea Barzagli era stato recuperato in extremis dopo alcuni problemi fisici accusati nei giorni precedenti: inizialmente si temeva che potessero non essere al top, ma entrambi hanno disputato un'ottima partita

GUAI A MONTARSI LA TESTA! - Che a nessuno juventino venga in mente di pensare che il meritato successo di ieri sera contro la Roma abbia di fatto consegnato lo scudetto alla squadra di Antonio Conte: 8 punti rappresentano senz'altro un vantaggio importante, ma credere di aver già vinto con poco più di metà campionato da disputare sarebbe un errore imperdonabile, soprattutto se si considera che Roma e Napoli non sono affatto due squadre da prendere con le molle. E vorrei anche tranquillizzare tutti coloro che mi leggono e mi ascoltano in radio dicendo loro che questo sarà un tasto su cui batterò insistentemente fino all'ultima giornata di campionato!

BELLO RIVEDERTI, DAVID - Prima che Juventus e Roma scendessero in campo, lo Juventus Stadium ha accolto con applausi a scena aperta Davìd Trezeguet, tornato a far visita alla squadra della quale è ancora oggi il miglior marcatore straniero: e vi confesso che, ripensando ai gol e alle vittorie che Trezegol ha condiviso con i colori juventini dal 2000 al 2010, l'emozione è stata davvero tanta. Bentornato a casa, Davìd!

RAGAZZI, NON MOLLATE PROPRIO ADESSO! - Cari amici romanisti, vi scongiuro: continuate a dire che la Juventus "rubba", che a fermarvi è sempre "er vento der Norde" o il "sistema" bianconero: la stagione è ormai giunta al giro di boa e il vostro perenne rosicamento è una risorsa assai preziosa. Non mollate proprio adesso, ragazzi miei!

TOTTI E DE ROSSI: SIMBOLI DELLA ROMA SI, FANTASMI PURE... - Se si volesse riassumere la serata storta della Roma, giunta alla prima sconfitta dell'era Garcia, basterebbe ripensare alla serata storta dei suoi simboli Francesco Totti e Daniele De Rossi: il primo, che alla vigilia della partita aveva pensato bene di agitare gli animi con folli dissertazioni sugli aiutini alla Juventus, è stato pressochè nullo (come sempre gli è accaduto nelle recenti sfide giocate nella Torino juventina!), mentre il secondo ha chiuso la sua partita con l'intervento killer ai danni di Chiellini che gli è costato il rosso diretto mostratogli dall'arbitro Rizzoli

DE SANCTIS, TRA SUPERCAZZOLE E SPROLOQUI... - Se voi, alla vigilia di una partita importante, parlaste di un fantomatico "sistema" che favorisce il vostro avversario e poi in campo prendeste una sonora lezione di calcio, cosa fareste? Probabilmente il vostro cervello vi suggerirebbe di tacere, o quantomeno di limitarvi ad ammettere la sconfitta. Morgan De Sanctis, invece, ha dapprima articolato una singolare supercazzola incentrata ancora sul famoso "sistema" ("Riconosciamo tutti la forza della Juventus, ma come ho già detto in settimana è il sistema che la rende ancora più forte. Anche lo stadio è un vantaggio, che conserveranno per almeno 6-7 anni, ed è un frutto del sistema, oltre che della bravura dei dirigenti. Ma qui se qualcuno dice qualcosa che va contro il sistema Juve viene accusato di fare chiacchiere da bar. Ma così potrebbe parlare solo chi vince..."), dopodichè ha puntato il dito contro la maleducazione dei tifosi juventini: caro Morgan, in tutta franchezza, non era forse meglio non presentarsi proprio ai microfoni dopo la partita? Dovresti saperlo che in certi casi il silenzio è d'oro...

ABBIAMO RUBATO? E COME, DI GRAZIA? - Molti tifosi e giornalisti di parte romanista continuano a dire che ieri la Juventus ha, tanto per cambiare, "rubbato" e che l'arbitro Rizzoli ha chiaramente favorito la squadra bianconera: peccato che gli stessi tacciano o si lancino in paurose arrampicate sugli specchi quando si tratta di spiegare in quali circostanze si sarebbero verificate ruberie bianconere; nulla di nuovo sotto il sole, insomma...

MARTIRI 2.0 - Ve lo ricordate quel famoso giornalista di fede giallorossa che tempo fa su Twitter scrisse "Voi juventini siete solo incivili" e che un giorno sì e l'altro pure spara a zero sulla Juventus e su tutto ciò che lo riguarda? Bene, ieri sera su Twitter si scandalizzava del fatto che molti tifosi juventini lo hanno subissato di insulti dopo la scoppola rifilata dalla squadra bianconera alla sua Roma: in linea di principio gli insulti non sono mai una cosa bella, però è altrettanto vero che se io passo le mie giornate (o gran parte di esse!) a stuzzicare una tifoseria la prima cosa che può succedermi è di prendere una vagonata di improperi da parte di quella tifoseria alla prima occasione utile. Caro il mio martire, forse anzichè dire che gli juventini sono solo incivili, invitare i tuoi interlocutori a farsi vedere da uno bravo, minacciare querele contro ti insulta e bloccare chi (come il sottoscritto!) si limita a criticarti in maniera educata faresti bene a farti un esamino di coscienza e a ricordare quel proverbio che dice che "chi è causa del suo mal pianga se stesso"...

UN PENSIERO PER LORO... - Rivolgiamo un sentito pensiero ai fegati dei vari Paolo De Paola (direttore del Corriere dello Sport), Carmine Fotia (direttore de Il Romanista), Maurizio Turone e Zibì Boniek: vi siamo vicini e partecipiamo sentitamente al vostro dolore!

VIVA LE (POCHE) ECCEZIONI - Nel vasto panorama dei rosicamenti romanisti c'è una lodevole eccezione, ovvero quella rappresentata da Ugo Trani: trattasi, per chi non lo conoscesse, di una firma importante del Messaggero (giornale storicamente vicino ai colori giallorossi e ostile non poco a quelli bianconeri!) che ieri sera ha pubblicato un articolo in cui ha analizzato la sconfitta della squadra di Garcia a Torino senza attaccarsi ad alibi di alcun genere, ma limitandosi unicamente a quanto avvenuto sul terreno di gioco. Viva le eccezioni, soprattutto se sono così sporadiche...