giovedì 26 febbraio 2015

DIARIO DI BORDO/34 - Juventus-Borussia Dortmund 2-1 (Champions League, ottavi di finale, andata)


IL TABELLINO
JUVENTUS-BORUSSIA DORTMUND 2-1 (primo tempo 2-1)
MARCATORI: Tevez (J) al 13'pt, Reus (B) al 18'pt, Morata (J) al 43'pt
JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Evra; Pogba, Pirlo (37'pt Pereyra), Marchisio; Vidal (41'st Padoin); Tevez (43'st Coman), Morata. Allenatore: Allegri
BORUSSIA DORTMUND (4-2-3-1): Weidenfeller; Piszczek (32'pt Ginter), Papastathopoulos (1'st Kirch), Hummels, Schmelzer; Gundogan, Sahin; Mkhitaryan, Reus, Aubameyang; Immobile (31'st Blaszczykowski). Allenatore: Klopp
ARBITRO: Lahoz (Spagna)

LA PARTITA
Primo tempo
  • 1' - Conclusione di Immobile da una ventina di metri con palla alta di poco
  • 13' - GOL DELLA JUVENTUS! Morata mette al centro un pallone che Weidenfeller respinge sui piedi di Tevez, il quale deposita in rete da due passi
  • 18' - GOL DEL BORUSSIA DORTMUND! Un clamoroso scivolone di Chiellini spiana la strada a Reus, che poi non ha alcun problema nel battere Buffon
  • 21' - Cross di Tevez per Morata, che di testa non inquadra la porta
  • 26' - Una punizione di Pirlo dalla sinistra pesca sul secondo palo Bonucci, che alza troppo la mira di testa
  • 34' - Conclusione dalla distanza di Sahin, ma Buffon controlla il pallone senza particolari problemi
  • 43' - GOL DELLA JUVENTUS! Tevez apre a sinistra per Pogba, il cui cross basso trova la deviazione vincente da parte di Morata
Secondo tempo
  • 8' - Bonucci irrompe sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Marchisio, ma non riesce a colpire bene il pallone, che viene così bloccato da Weidenfeller
  • 11' - Aubameyang serve in area Immobile, ma la girata di quest'ultimo non crea problemi a Buffon
  • 16' - Il colpo di testa di Ginter sugli sviluppi di un cross di Lichtsteiner si trasforma in un involontario assist per Tevez, ma la conclusione in corsa dell'argentino non inquadra la porta
  • 26' - Tevez riceve da Marchisio e calcia dal limite, ma il pallone esce di un soffio alla destra di Weidenfeller
  • 29' - Immobile calcia in corsa, ma spedisce il pallone oltre la traversa
  • 31' - Mkhitaryan calcia da una ventina di metri, ma il pallone esce di un soffio alla sinistra di Buffon
  • 32' - Destro potente di Tevez dal limite, ma Weidenfeller si distende sulla propria sinistra e respinge in calcio d'angolo
  • 33' - Sul seguente calcio d'angolo è Chiellini a staccare nel cuore dell'area, ma il pallone si perde oltre la traversa
  • 41' - Morata serve in profondità Pereyra, che a tu per tu con Weidenfeller calcia a lato di un'inezia
CHI BEN COMINCIA...
Prima di procedere con analisi più dettagliate, partiamo innanzitutto dal dato più evidente, ossia il risultato finale: vincere il primo round di questa doppia sfida era fondamentale per portare a termine metà dell'opera. Ciò detto, è bene tenere sempre presente che questo risultato lascia più che mai aperto il discorso relativo alla qualificazione e non sarà facile gestire questo vantaggio in uno stadio tradizionalmente caldo come quello di Dortmund. Fatta metà dell'opera, dunque, sarà bene che il 18 marzo ci si dia da fare per portare a termine anche la seconda; magari senza pensare che basteranno due risultati su tre perchè un simile atteggiamento mentale rischierebbe di trasformarsi nel peggiore dei boomerang...

MENO MALE CHE ANDAVANO EVITATI I REGALI...
A tenere più che mai in corsa la squadra di Klopp è certamente il gol segnato da Reus dopo lo sfortunato scivolone di Chiellini. Chi ha letto il DIARIO DI BORDO precedente ricorderà cosa avevo scritto del Borussia e dei regali da non fare: quella giallonera è la classica squadra che, come cantava De Andrè, "imbracciata l'artiglieria non ricambia la cortesia". Non resta che augurarci che il 18 marzo in Westfalia non pesino come dei macigni né l'errore di Chiellini in difesa né quelli dei suoi compagni in avanti

BRUTTA TEGOLA L'INFORTUNIO DI PIRLO! ANCHE SE...
Sarebbe da ciechi negare che l'infortunio occorso sul finire del primo tempo ad Andrea Pirlo non sia una brutta tegola per Massimiliano Allegri e per la Juventus! Soprattutto in questi palcoscenici l'immensa classe e la grande esperienza internazionale del regista bresciano servono come il pane, pertanto non resta che sperare che possa recuperare almeno per la partita di ritorno. Premesso tutto questo, bisogna anche riconoscere che con l'uscita di Pirlo il centrocampo bianconero ha sicuramente perso in qualità (i motivi non sto nemmeno a spiegarveli!), ma ha guadagnato in termini di corsa. Poi, lo ripeto, un giocatore con tale classe è sempre meglio averlo che non averlo...

IL RISCATTO DI BONUCCI
Dopo due prestazioni a dir poco da brividi contro Cesena e Atalanta, la sfida di martedì ha restituito alla Juventus e ai suoi tifosi il miglior Leonardo Bonucci: il centrale di Viterbo, infatti, è stato semplicemente impeccabile nella sfida contro Immobile e soci e ha dato il via all'azione da cui è nato il gol di Morata. Del resto, come ho detto più volte in radio e in occasione di qualche intervento televisivo, Bonucci ha sempre bisogno di avere una concentrazione massima per rendere al meglio; viceversa, si espone al rischio di topiche allucinanti come quelle viste a Cesena...

ENCOMIABILE MARCHISIO
Una splendida partita l'ha disputata a Claudio Marchisio, prezioso sia in fase di interdizione che in fase di impostazione quando ha dovuto prendere il posto dell'infortunato Pirlo: se la stagione della Juventus sarà pregna di risultati positivi, solo un cieco potrà negare i meriti indiscussi del numero 8 bianconero, protagonista di una splendida stagione e ormai giocatore maturo e adattabile per ricoprire tutti i ruoli del centrocampo

BENE ANCHE EVRA
Confesso che non mi è dispiaciuto nemmeno Patrice Evra, che ormai si è lasciato alle spalle le (comprensibili) difficoltà legate al suo ambientamento in una realtà nuova e, anche in ragione dell'infortunio di Asamoah, divenuto padrone della fascia sinistra. Poi è chiaro che l'ex mancino del Manchester United non ha più la corsa che poteva avere 5 o 6 anni fa, ma il suo apporto in termini di prestazioni e di esperienza internazionale lo sta dando indubitabilmente

IL SOLITO POGBA: TROPPO LEZIOSO, POCO CONCRETO
Posto che la classe di Paul Pogba non è in discussione, mi piacerebbe che il centrocampista francese la smettesse di piacersi troppo e cominciasse a concentrarsi più sulla concretezza che sulle giocate che possono strappare applausi. Anche perchè, nell'unica occasione in cui il francese ha fatto qualcosa di "normale" contro il Borussia Dortmund, è arrivato l'assist perfetto per il raddoppio juventino siglato da Morata...

A.A.A. VIDAL CERCASI
Di questo argomento ho discusso ieri sera in radio con l'amico Luca Falchi, ma forse è bene ricapitolare il tutto a beneficio di chi non ha potuto ascoltare la puntata. Premesso che non credo che un giocatore come Arturo Vidal sia diventato di colpo un brocco e che non mi interessa dare giudizi morali su sue bravate extra-calcistiche vere o presunte (non faccio mica la baby-sitter!), è innegabile che contro il Borussia Dortmund il cileno abbia ancora una volta deluso le aspettative rendendosi protagonista di una partita deludente e rischiando in un paio di occasioni la seconda ammonizione con conseguente espulsione. Un peccato, visto e considerato che la sua posizione in campo poteva risultare determinante per infilare un Borussia Dortmund decisamente sbilanciato in avanti dalle scelte di Klopp (solo due centrocampisti, ossia Gundogan e Sahin, a protezione di una difesa che non sta vivendo certamente la sua miglior stagione e in avanti una linea composta da due punte come Aubameyang e Immobile, un trequartista come Mkhitaryan e un'ala come Reus); con l'uscita dal campo di Pirlo e l'inserimento di Pereyra, Allegri ha riportato il cileno nella sua antica posizione di mezz'ala e le cose sono andate un tantino meglio, ma la prestazione deludente rimane. Sarà bene che Arturo ritrovi presto la bussola perchè dei suoi inserimenti e delle sue giocate questa squadra ha tanto bisogno!

CARLITOS NON TRADISCE...NEMMENO IN COPPA!
Un gol segnato, un altro sfiorato e l'avvio dell'azione che ha portato al gol di Morata: ancora una volta Carlitos Tevez ha messo la propria grinta e la propria classe al servizio della Juventus risultando decisivo per il risultato finale. E, considerato che quello segnato martedì è stato il suo quarto gol in questa edizione della Champions League, possiamo dire che anche la lunga astinenza europea è soltanto un lontano ricordo...

MORATA UBER ALLES!
Ci ha messo lo zampino sul gol di Tevez (la conclusione respinta da Weidenfeller sui piedi dell'Apache è sua!), ha segnato la rete del raddoppio e ha corso come un ossesso per tutta la partita: contro il Borussia Alvaro Morata è stato decisivo e ha confermato più che mai la propria leadership come partner dell'argentino nell'attacco titolare bianconero e, per un curioso scherzo del destino, tutto questo è accaduto in una partita in cui dall'altra parte c'era un certo Ciro Immobile. Ricordate cosa si disse quando la Juventus lasciò partire il centravanti di Torre Annunziata per la Germania puntando sull'ex attaccante del Real Madrid? Ah, maledetto vizio di parlare prima che a farlo sia il campo...

"AD OGNI GIORNO IL SUO AFFANNO", DICE IL PROVERBIO...
Archiviato il primo atto di questa doppia sfida europea, la Juventus può concentrarsi sulle altre due importanti sfide che la attendono nell'arco della prossima settimana: lunedì ci sarà lo scontro diretto con la Roma in un Olimpico prevedibilmente rovente, mentre giovedì i bianconeri riceveranno la Fiorentina nell'andata della semifinale di Coppa Italia. Due sfide delicatissime, ma sarà bene approcciarsi ad esse rispettando quel vecchio proverbio che recita "ad ogni giorno il suo affanno"...

FUNERALI RINVIATI, ALMENO PER ORA...
In precedenza si è detto che questo risultato lascia tutto aperto in vista della partita di ritorno, per cui sarà bene non esaltarsi troppo e tenere alta la guardia in vista del secondo round. Detto questo, è un piacere notare come i gufi di professione (anti-juventini, ma anche qualche juventino bastian contrario per contratto!) abbiano momentaneamente messo da parte la tracotanza palesata nei giorni precedenti la partita. Almeno fino al 18 marzo resteranno al posto loro, poi si vedrà...

MASOCHISMO FUORI MISURA (E FUORI LUOGO)
Naturalmente questa partita non poteva non scatenare il consueto derby tra "contiani" e "allegriani", che ormai arriverebbero a scannarsi per via telematica anche se l'argomento di discussione fossero le previsioni del tempo: magari per gli uni le previsioni che danno pioggia sarebbero colpa di Allegri e quelle che danno bel tempo merito di Conte e per gli altri varrebbe il discorso esattamente inverso. Forse sarò fatto male io, ma proprio non riesco a capire cosa ci azzecchi (cit. Di Pietro) una simile diatriba dopo una vittoria importante come quella di mertedì. Ma, ripeto, forse sono io ad essere fatto male e a non comprendere le ragioni di un simile livello di masochismo; però vi confesso che la cosa non mi dispiace proprio per niente...

MOGGI vs. ZEMAN, DI PADRE IN FIGLIO...
E intanto il Selargius, formazione sarda militante in Serie D, ha comunicato ieri l'esonero del suo allenatore. Chi è il suo allenatore? Karel Zeman, figliolo di Zdenek, che qualche mese fa aveva giustificato la sconfitta per 6-0 (e ribadisco 6-0!!) contro la Lupa Castelli Romani aveva accusato l'arbitro di essere "tifoso della Juve o del Chieti". Vuoi vedere che quel manigoldo di Luciano Moggi, dopo aver passato la vita ad intralciare la sfolgorante carriera del papà, adesso ha deciso di accanirsi sul giovane virgulto di famiglia? Ah, giusto per la cronaca: sotto la guida di Zeman jr. il Selargius si è piazzato al quintultimo posto con 23 punti totalizzati (7 vittorie, 2 pareggi e ben 14 sconfitte) avendo la peggior difesa del torneo con 68 (e ribadisco 68!!) reti subite e appena 33 segnate...

domenica 22 febbraio 2015

DIARIO DI BORDO/33 - Juventus-Atalanta 2-1 (Serie A, 24a giornata)


IL TABELLINO
JUVENTUS-ATALANTA 2-1 (primo tempo 2-1)
MARCATORI: Migliaccio (A) al 25'pt, Llorente (J) al 39'pt, Pirlo (J) al 45'pt
JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Caceres, Bonucci, Chiellini, Padoin; Pogba (20'st Lichtsteiner), Pirlo, Marchisio; Pereyra; Tevez (44'st Coman), Llorente (29'st Morata). Allenatore: Allegri
ATALANTA (4-4-1-1): Sportiello; Scaloni, A. Masiello, Bellini, Dramè; Emanuelson, Cigarini, Migliaccio, Zappacosta (6'st D'Alessandro); Baselli (38'st A. Gomez); Denis (25'st Boakye). Allenatore: Colantuono
ARBITRO: Irrati di Pistoia

LA PARTITA
Primo tempo
  • 24' - Un intervento in scivolata di Pirlo libera Baselli davanti a Buffon, ma il portiere juventino si supera e respinge in calcio d'angolo
  • 25' - GOL DELL'ATALANTA! Sul seguente calcio d'angolo, battuto da Emanuelson, è Migliaccio a svettare su tutti e a spedire il pallone alle spalle di Buffon
  • 27' - Tevez libera in area Pereyra, sulla cui conclusione Sportiello si fa trovare pronto
  • 38' - Pogba apre per Caceres, che entra in area da sinistra e chiama Sportiello alla parata difficile
  • 39' - GOL DELLA JUVENTUS! Sul seguente calcio d'angolo Sportiello si supera nuovamente su un colpo di testa di Bonucci, ma non può nulla sulla successiva ribattuta da parte di Llorente
  • 45' - GOL DELLA JUVENTUS! Gran gol di Pirlo, che batte Sportiello con una gran conclusione da 25 metri
Secondo tempo
  • 9' - Cross di Caceres per la testa di Pogba, ma Sportiello si supera respingendo con i piedi
  • 18' - D'Alessandro pesca Denis, ma il colpo di testa dell'argentino è troppo debole per creare problemi a Buffon
TRE PUNTI FONDAMENTALI, MA RESTANO ALCUNE PERPLESSITÀ (E ALCUNE NOTE POSITIVE)
Ottenere tre punti contro l'Atalanta era fondamentale per diverse ragioni: per lasciarsi alle spalle la beffa di Cesena, per mantenere almeno inalterato il margine di vantaggio nei confronti della Roma alla vigilia dello scontro diretto di lunedì prossimo all'Olimpico e per arrivare più sereni all'appuntamento europeo di martedì contro il Borussia Dortmund. Alla fine i tre punti sono arrivati, ma restano diverse perplessità legate ad un approccio ancora troppo superficiale e ad un secondo tempo giocato su ritmi eccessivamente bassi. Tuttavia, posto che la prestazione non è stata sicuramente delle migliori, va detto che comunque la Juventus ha sfiorato in un paio di altre occasioni il gol vedendoselo negare dalle prodezze di Sportiello, bravissimo nel chiudere la porta in faccia a Caceres prima e a Pogba poi

DI NUOVO LLORENTE IN GOL, ANCHE SE COL BORUSSIA PROBABILMENTE TOCCHERÀ DI NUOVO A MORATA
Dopo un digiuno che durava dalla partita di Cagliari, Fernando Llorente è tornato a segnare risolvendo la mischia nata sugli sviluppi di un calcio d'angolo da Pirlo. Eppure, nonostante questo, la sensazione è che martedì contro il Borussia Dortmund il navarro si riaccomoderà in panchina per far posto ad Alvaro Morata; l'importante, tuttavia, è che Fernando si faccia trovare pronto in tutte le circostanze nelle quali verrà chiamato in causa dal primo minuto o a partita in corso

ORMAI LO SAPPIAMO: PIRLO È FATTO COSÌ...
Dopo la partita avevo, come tutti, criticato Andrea Pirlo per l'errore dozzinale da cui era nato il contropiede che aveva portato al gol di Djuric, aggiungendo che un giocatore simile commette degli errori del genere pur essendo sublime nelle sue giocate. E la conferma si è avuta venerdì al 45', quando dal cilindro ha tirato fuori il gioiello che è valso i tre punti ad una Juventus non al meglio della condizione psico-fisica; l'auspicio, ovviamente, è che contro il Borussia Dortmund, in un palcoscenico che il regista bresciano conosce fin troppo bene, egli possa nuovamente prendere per mano la squadra e condurla all'impresa

POGBA A SCARTAMENTO RIDOTTO
Prestazione sotto tono per Paul Pogba, che pure è riuscito a rendersi pericoloso con un colpo di testa respinto da Sportiello con un miracolo. La domanda, come diceva quel tale, sorge spontanea: che il francese avesse la testa già a martedì, che avesse paura dell'ammonizione che gli avrebbe fatto saltare il match con la Roma oppure...che avesse paura di entrambe? Ognuno è libero di dare la risposta che preferisce a detto interrogativo!

MARTEDÌ DOVRÀ ESSERE TUTTA UN'ALTRA JUVENTUS!
Ora la testa può essere rivolta alla partita di martedì contro il Borussia Dortmund: una gara difficile e da non sbagliare, visto che sarà fondamentale soprattutto non subire gol in casa. La conditio sine qua non per poter sperare in un risultato positivo dovrà essere l'atteggiamento, che dovrà essere l'esatto contrario di quello "sparagnino" che troppe volte ha condannato la Juventus fuori dai confini italici. Contro la banda di Klopp, pertanto, sarà fondamentale scendere in campo decisi a non concedere nulla e a sfruttare ogni minima occasione utile; anche perchè i vari Hummels, Gundogan, Reus, Aubameyang e Immobile difficilmente non sfrutteranno eventuali regali da parte degli avversari...

IL MIO PENSIERO VA A COSTORO...
Consentitemi di rivolgere un pensiero a quanti già si fregavano le mani dopo il gol del vantaggio atalantino firmato da Migliaccio e a quanti gongolavano al solo pensiero di una nuova settimana di polemiche arbitrali in ragione del presunto fuorigioco di Tevez in occasione del gol dell'1-1. I primi sono stati gettati nello sconforto dal risultato finale, i secondi (a cominciare da un certo giornalista de Il Mattino che ieri parlava chiaramente di vittoria arrivata tramite un gol irregolare) hanno visto il mondo crollare loro addosso dalle immagini che dimostrano chiaramente come a tenere in gioco tutti i giocatori juventini nell'azione che ha portato alla marcatura di Llorente ci fosse l'atalantino Luca Cigarini. Ah, combinazione: Luca Cigarini ha dei trascorsi in una certa squadra. Quale? Il Napoli!

MARCO SESIA E ALESSANDRO LUCARELLI, OVVERO LE MIGLIORI PERSONIFICAZIONI DEL CONCETTO DI DIGNITÀ!
In questo weekend calcistico i miei due uomini-copertina sono senza dubbio Marco Sesia, allenatore del Barletta, e Alessandro Lucarelli, difensore e capitano del Parma. Entrambe le squadre, seppur in misure differenti tra loro, stanno vivendo un periodo travagliato dal punto di vista societario, ma queste due persone hanno dimostrato come il concetto di dignità prescinda da qualunque presidente e da qualunque partita di calcio: le lacrime in conferenza stampa di Sesia sono state salutate con un applauso, da parte di tutti i giornalisti presenti in sala stampa (me compreso, dato che la partita tra Barletta e Lupa Roma l'ho commentata per Lega Pro Channel), che era rivolto all'uomo e al grandissimo professionista; le parole pronunciate da Lucarelli alla Gazzetta dello Sport, invece, sono dimostrano che forse l'attaccamento alla maglia è un concetto che nello scafato mondo pallonaro italiano non è ancora da ritenersi del tutto alieno. Onore a voi, Marco e Alessandro! Nessun fallimento e nessuna penalizzazione o retrocessione potrà mai cancellare la lezione che ieri avete dato all'intero calcio italiano!

mercoledì 18 febbraio 2015

DIARIO DI BORDO/32 - Cesena-Juventus 2-2 (Serie A, 23a giornata)


IL TABELLINO
CESENA-JUVENTUS 2-2 (primo tempo 1-2)
MARCATORI: Djuric (C) al 17'pt, Morata (J) al 27'pt, Marchisio (J) al 33'pt, Brienza (C) al 25'st
CESENA (4-3-1-2): Leali; Perico (15'st Nica), Lucchini, Krajnc, Renzetti; Giorgi (38'st Carbonero), De Feudis, Ze Eduardo; Brienza; Djuric (38'st A. Rodriguez), Defrel. Allenatore: Di Carlo
JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Ogbonna, Evra; Pogba (30'st Pereyra), Pirlo, Marchisio; Vidal (43'st Coman); Morata, Llorente (43'st Pepe). Allenatore: Allegri
ARBITRO: Russo di Nola
NOTE: al 37'st Vidal (J) ha sbagliato un calcio di rigore calciandolo a lato

LA PARTITA
Primo tempo
  • 8' - Defrel entra in area di rigore e lascia partire una conclusione sulla quale Buffon è costretto alla parata difficile
  • 10' - Un errore madornale di Bonucci spiana la strada a Defrel, per fermare il quale è necessaria una nuova prodezza di Buffon
  • 17' - GOL DEL CESENA! Pirlo perde un pallone sanguinoso a metà campo e ne approfitta Defrel, abile a pescare al centro dell'area Djuric, la cui conclusione in corsa non dà scampo a Buffon
  • 27' - GOL DELLA JUVENTUS! Cross di Pogba da sinistra e colpo di testa vincente da parte di Morata
  • 33' - GOL DELLA JUVENTUS! Sugli sviluppi di una rimessa laterale i centrali del Cesena si addormentano e Morata spizza il pallone di testa per l'intervento sotto misura di Marchisio, che a tu per tu con Leali non sbaglia
  • 44' - Destro di Pirlo da 25 metri con palla a lato di un soffio
Secondo tempo
  • 8' - Cross basso di Defrel per Djuric, che manca di un soffio l'appuntamento con il pallone
  • 20' - Sinistro di Brienza con palla alta di poco
  • 25' - GOL DEL CESENA! Brienza raccoglie l'assist aereo di Djuric e batte Buffon con una conclusione di esterno sinistro dal limite dell'area
  • 32' - Nuovo errore da matita blu di Bonucci, che cicca la sfera e libera al tiro Djuric, ma la conclusione del croato è debole e non crea problemi a Buffon
  • 35' - Calcio di rigore concesso alla Juventus: Llorente tenta la rovesciata e Lucchini intercetta il pallone con la mano
  • 37' - Sul dischetto si presenta Vidal, che spiazza Leali ma spedisce a lato
LA PRESUNZIONE SI PAGA!
Il risultato della sfida del "Manuzzi" è stato tanto un premio alla caparbietà di un Cesena sceso in campo senza timori reverenziali nei confronti della prima in classifica quanto una punizione (giusta!) per una Juventus entrata in campo con la spocchia tipica di chi crede che la vittoria debba arrivare per grazia ricevuta o giù di lì. Arrivo a dire che una prestazione come quella bianconera in terra romagnola è, nel computo delle partite disputate in questa stagione, persino peggiore del periodo di mini-crisi (di gioco e, in qualche sporadico caso, di risultati) attraversata ad ottobre: già, perchè un conto è giocare male a causa di un appannamento fisico e dell'eccessiva prevedibilità fornita da un modulo (il 3-5-2, o 5-3-2, ereditato dalla gestione Conte) ormai ampiamente conosciuto dagli avversari, mentre altra cosa è giocare male perchè la stragrande maggioranza dei giocatori è convinta che tanto la vittoria arriverà a prescindere. E, da questo punto di vista, credo che le parole pronunciate a fine partita da Gianluigi Buffon siano sacrosante: nessuna serie di vittorie passate può far mai dimenticare che bisogna dare il massimo in ogni momento. E sarà bene che qualche altro giocatore bianconero scolpisca nella propria mente quanto detto dal suo capitano...

AHI, PIRLO!
Ho sempre sostenuto, e continuerò sempre a farlo, che in certe partite uno come Andrea Pirlo va tenuto in campo anche se la sua prestazione non è eccelsa perchè stiamo parlando di un calciatore sublime e capace di inventarsi una giocata in grado di cambiare il volto di una partita nel breve volgere di pochi istanti. Detto questo, non credo che si sminuisca il talento immenso del regista bresciano se ci si limita a sottolineare l'errore da matita blu che ha innescato il contropiede da cui è nato il primo gol del Cesena: un errore figlio di quella spocchia di cui parlavo nel punto precedente

VIDAL: UN RIGORE CHE FOTOGRAFA UNA STAGIONE
Nei minuti finali Arturo Vidal avrebbe potuto regalare i tre punti alla Juventus trasformando il calcio di rigore concesso dall'arbitro Russo per un fallo di mano di Lucchini in area cesenate, ma il cileno ha sciupato l'occasione calciando il pallone a lato dopo aver spiazzato il portiere avversario (e futuro compagno in bianconero? Chissà...) Leali. L'errore dal dischetto (il secondo in stagione dopo quello contro l'Olympiakos in Champions League) fotografa un po' la stagione di Arturo, che in questa stagione sta faticando più del previsto ad essere decisivo come nelle precedenti, anche se gli va concessa l'attenuante di essere stato spremuto più del dovuto dalla sua Nazionale nell'ultima estate e gli va anche riconosciuta una discreta prestazione nel primo tempo. Ovviamente questo mio giudizio è tutt'altra cosa rispetto a quello di qualche fenomeno di passaggio che ha già affibbiato al cileno la patente di brocco: roba, quest'ultima, da trattamento sanitario obbligatorio o giù di lì!

"THE BONUCCI HORROR SHOW"!
Circa un anno fa, durante il mio ultimo intervento sugli schermi di "Forza Juve", sostenni la seguente tesi a proposito di Leonardo Bonucci: il difensore viterbese (che, a differenza di tanti juventini, ho visto all'opera già ai tempi della militanza nel Bari per mere ragioni di vicinanza geografica) è un calciatore che ha bisogno di giocare sempre al massimo della concentrazione, pena il commettere alcuni errori decisamente dozzinali. Fatale, dunque, che la prestazione distratta e svogliata della Juventus sul campo del Cesena abbia indotto il centrale bianconero a commettere alcune topiche da matita blu per sventare le quali ci sono volute da un lato la scarsa freddezza degli attaccanti romagnoli e dall'altro il fatto che in porta non ci fosse un portiere normale ma uno come Gigi Buffon

A PROPOSITO DI BUFFON...
A proposito di Gigi Buffon, dopo aver visto le parate con cui il portiere bianconero ha evitato guai peggiori alla propria squadra sarei proprio curioso di sentire cosa hanno da dire quelli che (negando le evidenze anche più palesi!) ancora si ostinano a chiedere il pensionamento anticipato del capitano della Juventus e della Nazionale...

GERARCHIE IN ATTACCO ORMAI DECISE
Mancando Tevez causa squalifica, la coppia d'attacco scelta da Massimiliano Allegri al "Manuzzi" è stata quella composta da Alvaro Morata e Fernando Llorente, che già avevano dimostrato di poter giocare insieme confezionando l'azione del gol decisivo a Parma in Coppa Italia: l'ex Real ha giocato una buona gara segnando il gol dell'1-1 e mettendoci lo zampino in occasione del gol di Marchisio, mentre il navarro ha deluso le aspettative incidendo unicamente nell'azione che ha portato alla concessione del calcio di rigore poi fallito da Vidal. A questo punto credo che le gerarchie in attacco siano chiare: Tevez-Morata coppia titolare, Llorente subito dietro pronto a subentrare e poi, pronti ad essere chiamati in causa per ragioni di turn-over o a partita in corso, i vari Pepe, Coman e Matri

CARO MAX, A QUESTO GIRO NON MI HAI CONVINTO AFFATTO!
Dell'atteggiamento complessivo della squadra e delle prestazioni offerte da alcuni singoli si è già detto molto, ma credo che a questo giro sul banco degli imputati vada messo anche un allenatore le cui scelte a partita in corso non hanno convinto: non mi ha convinto, per esempio, la scelta di inserire Pereyra al posto di Pogba (autore di una prestazione scialba, ma sempre in grado di inventarsi la giocata che cambia la gara) e non al posto di un Vidal calato drasticamente nella ripresa dopo un primo tempo complessivamente positivo (e poi autore dell'errore che purtroppo ricordiamo tutti); ma non mi ha convinto nemmeno la scelta di inserire due ali che hanno portato al cambio di modulo (dal 4-3-1-2 ad un 4-3-3 puro) negli ultimissimi minuti di gioco, togliendo loro la possibilità di incidere effettivamente sull'economia del match. Ovviamente, è sempre bene chiarirlo, criticare Allegri per l'atteggiamento sbagliato della squadra e per le sue scelte che non hanno convinto a partita in corso non significa metterne in discussione la panchina come hanno fatto (e, in larga parte, fanno ancora!) i soliti fenomeni di passaggio sul web!

BRUTTA PARTITA, MA NON ESAGERIAMO CON I CATASTROFISMI!
Detto delle cose che non sono andate nella partita del "Manuzzi", credo sia opportuno ricordare a chi di dovere che questa squadra è ancora prima in classifica a +7 sulla seconda e che è ancora in corsa su tre fronti: il che, lo ripeto, non cancella la brutta prestazione di Cesena, ma vuole fungere da semplice invito a non esagerare con i catastrofismi e a non raccontare o profetizzare situazioni che poco o nulla hanno a che vedere con la realtà...

IO "AZIENDALISTA"? FORSE, SE LE ALTERNATIVE SONO QUELLE CHE VEDO IN GIRO...
Intanto si è scatenato un dibattito secondo cui chi si limita a criticare la partita di Cesena nel modo in cui l'ho fatto io nelle righe precedenti è un "aziendalista" o uno "legato solamente al risultato". E allora chiariamo per bene un paio di cose:
  1. non prendendo un euro dalla Juventus o da soggetti ad essa legata, rivendico il mio pieno diritto di elogiare ciò che ritengo vada elogiato e criticare ciò che ritengo vada criticato! Se qualcuno spera che io dica o scriva solo le cose che piacciono a lui, è cordialmente pregato di rivolgersi altrove perchè ha sbagliato indirizzo...
  2. da quando seguo il calcio, ossia da una ventina d'anni a questa parte, so che ciò che alla fine resta sono i risultati conseguiti perchè negli anni a venire si parlerà di questi; poi, se un giorno il calcio verrà trasformato in una disciplina sportiva simile alla danza artistica, magari ne riparleremo...
  3. in base a quanto detto finora, mi ritengo tutto fuorchè un "aziendalista". Ma se essere "aziendalista" dovesse significare essere qualcosa di diverso rispetto a chi fa il bastian contrario per principio o perchè così fa più figo sui social network, allora l'etichetta di "aziendalista" posso anche pensare di tenermela!

TRA VOGLIA DI PARLARE D'ALTRO E (MOLTO) PRESUNTE CONGIUNTURE ASTRALI SFAVOREVOLI...
Ampliando il panorama, sono notizia di ieri le penalizzazioni inflitte a Bologna, Reggina e Messina, mentre Parma e Barletta sono alle prese con le vicissitudini societarie ben raccontate dai vari organi di informazione nelle ultime settimane e negli ultimi mesi. L'aspetto più triste di questa vicenda, casomai, è il fatto che le istituzioni calcistiche (o presunte tali, pensando a certe facce e a certe dichiarazioni!) preferiscano parlare d'altro oppure affermare che questa situazione sia semplicemente il frutto di una semplice congiuntura astrale favorevole. Un quadro alquanto desolante, non c'è che dire!

RIFORME AFFIDATE A TAVECCHIO: AH, I SOLITI CARI OSSIMORI!
Nella giornata di ieri è stato diramato, da parte della Federcalcio, il seguente comunicato: "il presidente del comitato olimpico nazionale italiano Giovanni Malagò ed il presidente della federazione italiana gioco calcio Carlo Tavecchio sono stati ricevuti a Palazzo Chigi dall'On. Graziano Delrio, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo sport, per una valutazione sull'attuale situazione venutasi a creare negli ultimi giorni nel mondo del calcio. Il presidente Tavecchio ha illustrato lo scenario e le sue valutazioni, comunicando che nel consiglio federale di fine mese saranno portati in discussione provvedimenti finalizzati a dare nuovo slancio al percorso di riforme già iniziato dalla Figc assumendone la responsabilità in prima persona". La sostanza è presto detta: Claudio Lotito, travolto dalle polemiche seguite alla telefonata con il direttore generale dell'Ischia Iodice, non si occuperà più di riforme relative al calcio italiano e tale incarico sarà affidato al presidente federale Tavecchio. Ecco, affidare le riforme relative al calcio a Tavecchio è un ossimoro che va decisamente al di là del gioco di parole offerto dal cognome...

RAFFAELE AURIEMMA DIXIT! E ADESSO CHI LO SPIEGA A QUEL TALE?
Commentando la sconfitta rimediata dal Napoli sul campo del Palermo sabato scorso, il giornalista partenopeo Raffaele Auriemma ha scritto le seguenti parole sulla propria pagina Facebook: "Errori di Rafael a parte, Benitez dovrebbe trovare una soluzione definitiva per evitare al Napoli di prendere così tanti gol: 30 in 23 giornate di serie A sono davvero troppi.". E adesso chi lo spiega al fenomeno da tastiera che alcuni mesi orsono venne sulla mia bacheca a dare in escandescenza solo perchè avevo fatto un'analisi pressochè identica a quella fatta da Auriemma tre giorni fa?

lunedì 9 febbraio 2015

DIARIO DI BORDO/31 - Juventus-Milan 3-1 (Serie A, 22a giornata)


IL TABELLINO
JUVENTUS-MILAN 3-1 (primo tempo 2-1)
MARCATORI: Tevez (J) al 14'pt, Antonelli (M) al 28'pt, Bonucci (J) al 31'pt, Morata (J) al 20'st
JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Padoin, Bonucci, Chiellini, Evra; Pogba, Pirlo, Marchisio (39'st Ogbonna); Vidal; Tevez (47'st Llorente), Morata. Allenatore: Allegri
MILAN (4-3-3): Diego Lopez; Zaccardo (33'st Rami), Paletta, Alex, Antonelli; Poli (17'st Bonaventura), Essien, Muntari; Cerci, Menez (37'pt Pazzini), Honda. Allenatore: Inzaghi
ARBITRO: Damato di Barletta

LA PARTITA
Primo tempo
  • 2' - Morata conquista il pallone al limite dell'area e calcia, ma Diego Lopez blocca a terra
  • 6' - Vidal si libera bene in area, ma la sua conclusione si perde abbondantemente a lato
  • 14' - GOL DELLA JUVENTUS! Morata lancia in profondità Tevez, che si infila tra le maglie della difesa milanista e batte Diego Lopez in uscita
  • 18' - Buffon resta a terra dopo uno scontro fortuito con Antonelli, ma fortunatamente il portiere juventino si rialza senza problemi
  • 21' - Diego Lopez sbaglia l'uscita sugli sviluppi di un calcio di punizione di Pirlo ed Evra lo anticipa, ma Muntari allontana il pallone rimesso in mezzo dal terzino francese
  • 25' - Ancora calcio di punizione di Pirlo dalla destra e stavolta Evra arriva a colpire di testa, ma alza troppo la mira
  • 26' - Cross di Morata da sinistra e assist volante di Vidal per Tevez, ma il pallone colpito dall'argentino esce alla destra di Diego Lopez
  • 28' - GOL DEL MILAN! Corner di Cerci e colpo di testa vincente di Antonelli all'altezza del primo palo
  • 30' - Muntari perde palla e la regala a Marchisio, la cui conclusione viene respinta da Diego Lopez con l'aiuto del palo
  • 31' - GOL DELLA JUVENTUS! Sul corner seguente Tevez spizza il pallone per Bonucci, che lo gira in rete da due passi
  • 36' - Conclusione di Cerci da posizione defilata, ma il pallone si perde sul fondo
  • 41' - Essien colpisce il pallone con il braccio sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Pirlo, ma l'arbitro lascia proseguire
  • 47' - Tevez riceve il pallone al limite dell'area e calcia, ma Diego Lopez si distende e respinge in calcio d'angolo
Secondo tempo
  • 2' - Pazzini si gira e calcia in diagonale, ma Buffon blocca in due tempi
  • 9' - Splendido pallone di Antonelli per Pazzini che calcia di prima, ma Buffon risponde da campione
  • 10' - Sul corner seguente il pallone arriva sul secondo palo ad Alex, ma il pallone viene bloccato da Buffon con l'aiuto del palo
  • 20' - GOL DELLA JUVENTUS! Marchisio calcia dal limite e colpisce il palo, ma sul pallone si avventa Morata che non sbaglia il tap-in
  • 28' - Pogba serve in area Tevez ed è provvidenziale l'intervento in scivolata di Alex per fermare l'argentino
  • 38' - Doppia occasione per la Juventus: prima Paletta anticipa Tevez ad un passo dalla linea di porta, poi Diego Lopez salva sul successivo tentativo da parte di Marchisio
UN RISULTATO GIUSTO
Alla luce di quanto visto nei 90 minuti, il risultato è giustissimo: il Milan ha provato a fare la sua onesta partita, ma quando di fronte ti ritrovi una squadra che ha 21 (poi 24) punti in più in classifica e per di più la affronti avendo un centrocampo formato da Poli, Essien e Muntari, da opporre a gente come Vidal, Pirlo, Pogba e Marchisio, e una difesa formata da Alex (ottimo difensore nel PSV, nel Chelsea e nel PSG, ma ormai arrivato a fine corsa e del tutto inadatto a prendere maglia e ruolo di tal Thiago Silva), Zaccardo (titolare nelle ultime due partite dopo aver trascorso un anno sempre in panchina, o quasi) e Paletta (ormai lontanissimo parente del giocatore che bene aveva fatto nelle ultime due stagioni a Parma) è pressochè inevitabile che sul campo maturi un risultato come quello di sabato. E a poco servono le arrampicate sugli specchi di chi cerca di dirottare altrove l'attenzione, ma su questo punto si tornerà abbondantemente più avanti...

MENO MALE CHE TEVEZ AVEVA LA FEBBRE
Tra venerdì sera e sabato mattina si era sparsa la voce di un possibile forfait di Carlos Tevez causa influenza (la stessa che poi ha messo fuori combattimento Jeremy Menez sul finire del primo tempo). Poi, con il passare delle ore, tale allarme è rientrato e in campo l'argentino ha fatto il suo segnando il gol dell'1-0, servendo a Bonucci il pallone del 2-1 e creando spesso lo scompiglio tra i difensori milanisti: lecito chiedersi, alla luce di tutto ciò, cosa avrebbe potuto combinare l'argentino (che però mancherà a Cesena causa squalifica) se fosse stato appena appena in piena salute...

IL MOMENTO DI MORATA
Dopo aver disputato un ottimo scampolo di partita domenica scorsa a Udine, sabato sera Alvaro Morata è stato nuovamente preferito a Fernando Llorente come partner del già citato Tevez. Lo spagnolo ha così ripagato la fiducia concessagli da Massimiliano Allegri segnando il gol del 3-1 e lavorando in maniera encomiabile per la squadra: non è dunque esagerato dire che in questo momento il borsino pende decisamente dalla sua parte

FERNANDO&ALVARO A CESENA? CHI LO SA...
A proposito di Tevez, Morata e Llorente. Nel prossimo turno la Juventus farà visita al Cesena senza poter contare sullo squalificato Apache: che si vada verso una coppia d'attacco formata dai due spagnoli, come già accaduto nei minuti finali della sfida di Coppa Italia contro il Parma? Ad Allegri l'ardua sentenza!

CENTROCAMPO OK (ANCHE SE CON GRADAZIONI DIFFERENTI)
Analizziamo la prestazione offerta dai centrocampisti bianconeri: grandioso Marchisio (che magari non segna con la stessa frequenza di due o tre stagioni fa, ma che sta fornendo prestazioni eccelse dall'inizio della stagione) bene Pirlo in fase di impostazione, discreto Vidal (che io continuo a preferire a centrocampo anzichè dietro le punte, ma è solo una mia valutazione!), mentre invece Pogba non ha vissuto la sua serata migliore

PROMOSSO PADOIN TERZINO DESTRO
Le contemporanee assenze di Lichtsteiner (squalifica) e Caceres (infortunio) hanno indotto Allegri a puntare su Simone Padoin come terzino destro e l'ex atalantino l'ha ripagato con una prestazione che conferma, se mai qualcuno avesse ancora dei dubbi, come egli sia un giocatore encomiabile tanto sul piano dell'impegno quanto su quello della duttilità

BUFFON: UNA PARATA CHE BATTE (ANCORA UNA VOLTA) LE CHIACCHIERE!
Quando ad inizio ripresa Gianluigi Buffon ha respinto la conclusione di Giampaolo Pazzini con un intervento da campione ho ripensato per un attimo alle tesi di quanti sostenevano, sostengono e (ahimè!) continueranno a sostenere che il capitano della Juventus e della Nazionale farebbe bene a ritirarsi e poi mi sono detto "Ma di cosa ca...spita stiamo parlando???"

A PROPOSITO DI PAZZINI...
A proposito di Pazzini, subentrato a fine primo tempo a Menez, resto convinto di una cosa, ossia che l'ex attaccante di Sampdoria ed Inter trovi poco spazio nell'attacco rossonero perchè la posizione da falso nueve in cui Inzaghi spesso schiera il francese sia il miglior modo per far fronte alla nota indisciplina tattica di quest'ultimo. Altrimenti non si spiegherebbe perchè un attaccante come Pazzini, che tutto sommato a questa squadra servirebbe parecchio, sia stato addirittura ad un passo dalla cessione. Magari mi sbaglio (non sto certamente nella testa di Inzaghi, così come non ci sta nessuno!), ma è questa l'impressione che ho dall'inizio di questa stagione...

DA BARESI A...MUNTARI. DA AVVERSARIO DICO SOLO "CHE TRISTEZZA!"
Quando più di vent'anni fa ho visto il mio primo Juventus-Milan il capitano dei rossoneri era un monumento del calcio (italiano e non solo) come Franco Baresi; poi, nel 1997, il fu Piscinìn abbandonò il calcio e la sua fascia di capitano passò sul braccio di Paolo Maldini, il quale a sua volta nel 2009 salutò tutti (compresi i dementi che a San Siro pensarono bene di fischiarlo!) e il suo testimone fu raccolto da Massimo Ambrosini. Arriviamo così al 2013, quando il biondo centrocampista si accasò a Firenze e la fascia da capitano del club rossonero fu assegnata a Riccardo Montolivo. Bene, in quel momento pensai che peggio di così fosse difficile fare! Poi sabato sera, causa assenze contemporanee dello stesso Montolivo (neanche convocato) e Abbiati (ormai diventato il vice di Diego Lopez), quella fascia che era stata indossata dai giocatori sopra citati è finita sul braccio di Sulley Muntari (!!!) e a quel punto l'unico commento che ho potuto fare, pur da avversario, è stato un sonoro "Che tristezza!"...

QUALCHE PICCOLA STORTURA...
Com'è noto, non mi fanno particolarmente impazzire né le analisi secondo cui "va tutto ben, madama la marchesa" né quelle che mirano al catastrofismo cosmico a prescinere. Premesso questo, qualche cosa che non mi è particolarmente piaciuta nella partita di sabato sera c'è stata: la difesa, per esempio, si è fatta trovare impreparata in alcune circostanze (il gol di Antonelli, l'occasione capitata a Pazzini e un paio di altre sortite milaniste), mentre nel primo tempo, nonostante i gol di Tevez e Bonucci, l'attacco ha peccato di freddezza in fase di conclusione. Aspetti di cui è consapevole per primo Allegri, che nelle interviste e nella conferenza stampa post-gara non ha mancato di sottolinearli a dovere. Bravo, Max!

ALLEGRI: CONTRO IL MILAN DUE VITTORIE SU DUE
Undici mesi fa Massimiliano Allegri veniva esonerato dal Milan tra gli spernacchiamenti del 90% del tifo rossonero: per carità, di errori il livornese ne aveva commessi a bizzeffe (a cominciare da certe escandescenze legate al gol di Muntari, passando per la mancata presa di coscienza del fatto che il suo ciclo sulla panchina rossonera fosse ormai finito), ma è altrettanto vero che non poteva essere lui l'unico e solo colpevole, visto e considerato che nemmeno i suoi successori Clarence Seedorf e Filippo Inzaghi sono stati in grado di evitare la slavina tecnica e societaria che sta travolgendo il Milan da un anno e mezzo a questa parte. Poi, in una giornata di metà luglio del 2014, il buon Max viene ingaggiato dalla Juventus per sostituire il dimissionario Antonio Conte (consiglio per i soliti manichei che stanno leggendo: non riaprite il derby, è meglio!) e conduce i bianconeri in vetta al campionato, in semifinale di Coppa Italia e agli ottavi di Champions League. Non qui finisce perchè nei due scontri diretti con il suo passato più recente Allegri si toglie lo sfizio di ottenere due successi al termine di due partite largamente dominate dalla sua attuale squadra. Li chiamavano scherzi del destino...

TUTTO IMMUTATO IN VETTA ALLA CLASSIFICA
La vittoria della Juventus contro il Milan e le successive affermazioni della Roma contro il Cagliari (2-1) e del Napoli contro l'Udinese (3-1) lasciano tutto immutato nei piani alti della classifica: i bianconeri mantengono sette lunghezze di vantaggio nei confronti dei giallorossi e undici nei confronti dei partenopei, mentre tra queste ultime due squadre il divario resta di quattro punti

SURREALISMO GALLIANESCO (SITO UFFICIALE E PELLEGATTI INCLUSI!)
Le ultime 48 ore sono state rese surreali dalla bagarre innescata dalle parole di Adriano Galliani circa il fatto che la Juventus manipolerebbe a proprio piacimento le immagini televisive. Si rendono pertanto necessarie alcune considerazioni:
  1. Fa alquanto sorridere il fatto che a lanciare accuse di manipolazione dei media sia un signore indirettamente legato al mondo di Infront (per chi non lo sapesse, trattasi dell'advisor della Lega Calcio per quel che concerne i diritti televisivi) e che è amministratore delegato di una società il cui presidente fa di cognome Silvio e di cognome Berlusconi...
  2. Fa altrettanto sorridere il fatto che a parlare di "sistema" sia, ultimo di una lunga serie di improbabili soggetti (da Totti a De Sanctis, passando per Garcia, De Laurentiis e Benitez), un signore che ad oggi è vice-presidente della Lega Calcio di Serie A e che è stato il principale sponsor dell'attuale presidente federale. Senza contare che ad essere oggetto di cotanta invettiva è una società di calcio che attualmente è all'opposizione tanto dell'attuale presidente federale quanto dell'attuale presidente della Lega Calcio di Serie A...
  3. Un geometra che innesca una polemica clamorosamente sbugiardata dal concetto elementare di prospettiva: fantastico! Così come è fantastico il fatto che a dar torto a Galliani siano stati, ad una sola voce/penna, Fabio Caressa (e tutta la squadra di Sky), la Rai, Mediaset (questo è davvero il top, se ci pensate!), la Gazzetta dello Sport e il Corriere dello Sport...
  4. Il moto di indignazione che ha colto Carlo Pellegatti nella sua telecronaca del tifoso su Mediaset Premium e i toni da asilo Mariuccia contenuto nei comunicati diffusi dal Milan sul proprio sito ufficiale? Prevedibilissimi effetti collaterali, niente di più...
  5. Il nervosismo che trasuda dalle dichiarazioni di Galliani e dai comunicati comparsi sul sito ufficiale del Milan dimostrano come ormai il geometra, pur di coprire le lacune di una rosa inadeguata e riconquistare una piazza che in larga parte ha perso la fiducia nei suoi confronti (gli striscioni con su scritto "Galliani vattene" e "#ViaGalliani", che campeggiavano a San Siro meno di un mese fa, li ricordo solo io?), sia pronto a cavalcare persino polemiche goffe e raffazzonate come questa...
  6. Il titolo odierno di TuttoSport ("Geometra, le serve una squadra") è stato qualcosa di semplicemente sublime!
  7. Nel comunicato ufficiale comparso sul sito del Milan si parla, ad un certo punto, di "arroganza della Juventus": ci sono voluti quattro anni, ma noto con piacere che finalmente qualcuno si è accorto che l'epoca della "Juve simpatica" di cobolligigliana memoria è morta e sepolta...
  8. Nel vedere Galliani così in difficoltà immagino quante risate si stia facendo lady Barbara!
  9. Ho molto apprezzato i miei amici rossoneri che non hanno condiviso le parole di Galliani, anche se non capisco quelli che dicono "mi vergogno per lui": già, perchè di solito ci si vergogna per qualcosa che si è detto, fatto o si è scritto in prima persona e non per qualcosa che hanno detto, fatto o scritto altri...

venerdì 6 febbraio 2015

Se Carlo dice e Tavecchio contraddice...


L'imprevedibilità della vita è talvolta fatta di piccole cose e di momenti apparentemente trascurabili: una cosa imprevedibile, ad esempio, può essere il fatto che i primi sei mesi di una presidenza federale arrivino quasi a farti rimpiangere i sette anni precedenti, che pure avevi criticato aspramente fino all'ultimo giorno.

Nonostante i suoi discorsi lardellati di supercazzole e di giri di parole chilometrici, almeno su una cosa Giancarlo Abete è sempre stato chiaro nei sette anni in cui è stato presidente della Federcalcio: per lui le sentenze sportive di Calciopoli erano legge e, per tale ragione, la Juventus male faceva a rivendicare gli scudetti vinti nelle stagioni 2004/05 e 2005/06 e revocati per effetto delle sentenze sportive medesime. Ebbene il suo successore Carlo Tavecchio, intervistato dal quotidiano la Repubblica in merito all'amichevole che il 31 marzo vedrà opposte Italia ed Inghilterra allo Juventus Stadium, è stato autore di piroette degne dei migliori Maurizio Margaglio e Barbara Fusar Poli (per chi non lo sapesse, trattasi dei pluri-decorati campioni d'Europa e del Mondo di danza su ghiaccio!).

Ecco alcuni passaggi dell'intervista rilasciata dal numero uno della FIGC al quotidiano diretto da Ezio Mauro:
  • "La Juve sul campo era nettamente più forte, di scudetti ne ha vinti 32, la squadra non ha rubato nulla e non avrebbe avuto bisogno di certi magheggi" - Bene, bravo, bis!
  • "La sentenza di Calciopoli, che ha sanzionato i comportamenti del club fuori dal campo, è legge e io sono qui per farla rispettare. Il 23 marzo la Cassazione scriverà la parola fine: la causa della Juve è temeraria e, vedrete, sarà la Figc a chiedere i danni" - A parte il fatto che le sentenze sportive che hanno condannato la Juventus alla Serie B nel 2006 sono state tre (CAF, Corte Federale e Camera di Conciliazione e Arbitrato del CONI), la revoca dei due scudetti vinti dai bianconeri nel 2005 e nel 2006 è arrivata in ragione di quelle sentenze medesime. E allora non ha senso dire prima che la Juventus ha vinto 32 scudetti e poi sostenere che sono sacre le sentenze che gliene riconoscono 30. O no?
  • "Ho accolto le reiterate richieste del sindaco Fassino di giocare l'amichevole Italia-Inghilterra. Torino è capitale europea dello sport ed era ingiusto privarla degli azzurri, che lì hanno già giocato" - Qualcuno avrà informato il presidente Tavecchio sul fatto che lo Juventus Stadium non è di proprietà comunale (a differenza dell'altro impianto, l'Olimpico) e che quindi il sindaco Fassino non ha voce in capitolo su una partita da giocare in detto impianto?
  • "Stavolta però copriremo i simboli incoerenti con le sentenze" - Posto che vale quanto detto in precedenza, riporto quanto ha scritto stamattina con estrema chiarezza l'amico Marco Sanfelici (il quale spero non si offenda per la citazione!): "Se qualcuno venisse a casa mia obbligandomi a coprire la vetrina del mobile della sala, lo caccerei a calci in c.....!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!"
Alla luce delle frasi sopra riportate (l'intervista completa potete leggerla cliccando qui), credo non ci siano dubbi sul fatto che esse siano decisamente a metà strada tra il cerchiobottista ed il para... vabbè, ci siamo capiti!


Foto: www.theguardian.com

martedì 3 febbraio 2015

DIARIO DI BORDO/30 - Udinese-Juventus 0-0 (Serie A, 21a giornata)


IL TABELLINO
UDINESE-JUVENTUS 0-0
UDINESE (3-5-2): Karnezis; Heurtaux, Danilo, Piris; Widmer, Allan, Guilherme, Bruno Fernandes, Gabriel Silva (21'st Pasquale); Thereau, Di Natale. Allenatore: Stramaccioni
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Caceres, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Pogba, Pirlo, Pereyra, Evra (29'st Padoin); Tevez, Llorente (22'st Morata). Allenatore: Allegri
ARBITRO: Gervasoni di Mantova

LA PARTITA
Primo tempo
  • 12' - Lancio di Di Natale per Bruno Fernandes, ma il portoghese calcia in precario equilibrio e manda il pallone sul fondo
  • 14' - Destro dalla distanza di Pogba, ma il pallone esce di poco alla destra di Karnezis
  • 23' - Conclusione potente di Thereau, ma Buffon non si fa sorprendere e respinge con i pugni
  • 28' - Llorente stacca di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Pirlo, ma il pallone esce di poco
Secondo tempo
  • 12' - Pereyra calcia di prima intenzione su assist di Llorente, ma il pallone colpisce la traversa a portiere battuto
  • 28' - Cross di Lichtsteiner dalla destra e conclusione al volo di Morata, ma Karnezis non ha problemi nel bloccare
  • 32' - Lancio di Pirlo per Morata, che però non riesce a controllare il pallone e viene fermato dall'uscita di Karnezis
  • 39' - Assist di Pogba e sinistro da distanza ravvicinata di Tevez, che calcia incredibilmente a lato
PARTITA BLOCCATA E 0-0 INEVITABILE
Alla luce di quanto visto in campo, lo 0-0 è apparso a tutti come il risultato più scontato e inevitabile: l'Udinese si è messa a specchio rispetto agli avversari utilizzando il medesimo modulo (il 3-5-2), ha disputato una partita tatticamente perfetta, fatta di chiusura attenta degli spazi per disinnescare la manovra avversaria e di ripartenze che in un paio di circostanze hanno creato più di un grattacapo a Buffon e soci; la Juventus, dal campo suo, è parsa non al top e ha costruito solo tre occasioni davvero pericolose con Llorente (colpo di testa a lato), Pereyra (traversa colpita su assist di Llorente) e Tevez (conclusione fuori di un soffio nel finale) senza però sfruttarle

FIRENZE E UDINE: DUE VOLTE CON IL 3-5-2 E ALTRETTANTI 0-0. SOLO UN CASO?
Dopo la svolta tattica decisa da Allegri a novembre, solo in un caso la Juventus aveva giocato con il 3-5-2: era accaduto a Firenze, nel match giocato all'inizio di dicembre, e anche in quel caso i bianconeri avevano trovato pochi sbocchi a causa di un modulo che ne ha notevolmente ingolfato la manovra

CONTINUA IL MOMENTO NO DI LLORENTE (E INTANTO MORATA SCALPITA...)
Posto che in una partita come questa sarebbe stato comunque difficile incidere, va detto che il momento no di Fernando Llorente dura ormai da un po' troppe partite: il navarro si dà sempre molto da fare sul fronte offensivo facendo sistematicamente a sportellate con i difensori avversari e lavorando tanto per la squadra (si prenda come esempio anche l'assist per Morata nella partita di Coppa Italia contro il Pamra), ma a tutto ciò si associa una sistematica latitanza in fase di conclusione. Sarà bene che Fernando si dia una mossa, visto anche l'impatto positivo avuto da Morata nel momento in cui Allegri ha deciso di puntare su di lui...

ANCHE TEVEZ NON HA INCISO
Neanche Carlitos Tevez è riuscito ad incidere nella partita dello stadio "Friuli": un momento di appannamento che ci può stare (cit.) dopo tutto quello che l'argentino ha fatto finora e che è testimoniato dall'occasione fallita nel finale; un'occasione che il Tevez di qualche settimana fa non avrebbe certamente fallito...

UN CENTROCAMPO BLOCCATO
Nella partita del "Friuli" non ha brillato nemmeno il centrocampo, condizionato dalle assenze di Marchisio e Vidal ma anche dalla partita impeccabile giocata da un'Udinese che è stata brava a limitare le geometrie di Pirlo e le invenzioni di Pogba e nell'impedire che Lichtsteiner ed Evra trovassero sbocchi sulle corsie laterali

IL TAFAZZISMO DILAGANTE...
Nonostante il vantaggio di 7 punti nei confronti della Roma seconda in classifica e di 11 nei confronti del Napoli terzo, molti tifosi juventini hanno parlato di catastrofe dopo lo 0-0 di Udine, dimenticando che quello friulano è un campo su cui le due compagini precedentemente citate hanno faticato parecchio (la Roma ci ha vinto tra le polemiche che ricordiamo ancora tutti e il Napoli ci ha perso): posto che se essere a +7 sulla seconda e a +11 sulla terza è una catastrofe mi auguro che di catastrofi simili ne capitino a bizzeffe in futuro, confesso che leggendo certi commenti mi è venuto il sospetto che come capo supremo della tifoseria juventina fosse stato nominato Tafazzi...

SULL'INTERVISTA DI TEVEZ A TUTTOSPORT
Nell'intervista pubblicata sabato dal quotidiano TuttoSport, Carlos Tevez ha ammesso che nel 2016 (ovvero quando scadrà il contratto che lo lega alla Juventus) tornerà in Argentina per concludere lì la sua carriera, ma ha anche aggiunto che fino ad allora darà il massimo per la maglia bianconera: alla luce di una tale dimostrazione di professionalità, sarei davvero curioso di sentire cosa hanno da dire quelli che un anno e mezzo fa si indignavano per il fatto che all'Apache fosse stata assegnata la maglia numero 10 e lo dipingevano come uno spacca-spogliatoio...

CALCIOSCOMMESSE/1: CHIESTA L'ARCHIVIAZIONE PER CRISCITO. E L'EUROPEO CHI GLIELO RESTITUISCE?
Sulla Gazzetta dello Sport di sabato, intanto, sono uscite indiscrezioni circa le richieste di rinvio a giudizio formulate dalla Procura di Cremona nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse. I magistrati lombardi hanno chiesto l'archiviazione per Domenico Criscito, iscritto nel registro degli indagati il 28 maggio 2012 e per questa ragione escluso dalla Nazionale che di lì a poco sarebbe partita per l'Ucraina e per la Polonia per disputare l'Europeo; la posizione di Criscito, a dir la verità, era stata già stralciata dal P.M. di Genova Mazzeo l'11 settembre 2012. A questo punto sarebbero in tanti a dover chiedere scusa al giocatore, che attualmente milita in Russia nello Zenit San Pietroburgo: non tanto i magistrati (i quali, accertandone la posizione da un punto di vista penale, hanno fatto unicamente il proprio dovere), quanto piuttosto i giornalisti che poco meno di tre anni fa, dopo la perquisizione e l'iscrizione nel registro degli indagati, lo avevano sbattuto in prima pagina insieme ad altri (ma di questo parleremo più avanti...) e la Federazione e l'allora C.T. Prandelli, che hanno scaricato senza troppi problemi un loro tesserato come se già ne fosse stata accertata la colpevolezza...

CALCIOSCOMMESSE/2: CHIESTA L'ARCHIVIAZIONE PER BONUCCI. MA TANTO LE BATTUTINE NON FINIRANNO CERTAMENTE QUI...
Altro giro, altra corsa...altra richiesta d'archiviazione! Stavolta l'interessato è Leonardo Bonucci, che nel 2012 era stato processato e assolto dalla giustizia sportiva per illecito sportivo in merito alla partita Udinese-Bari della stagione 2009/10, quando il centrale juventino giocava nella formazione biancorossa. Ma c'è da star certi che certe battutine idiote ("Bonucci ha commesso un errore difensivo perchè evidentemente aveva scommesso" e altre facezie simili) non finiranno certamente qui...

CALCIOSCOMMESSE/3: DERUBRICATA L'IMPUTAZIONE CHIESTA PER CONTE. E QUI FERMIAMOCI UN ATTIMO, FACCIAMO CHIAREZZA E RAGIONIAMO
Discorso diverso per Antonio Conte, per il quale la Procura di Cremona pare intenzionata a chiedere il rinvio a giudizio per frode sportiva. A questo punto fermiamoci un attimo e facciamo chiarezza, ricordando soprattutto cosa era accaduto meno di tre anni fa. Il 28 maggio 2012 l'attuale C.T. azzurro viene iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva, dopodichè viene processato dalla giustizia sportiva e squalificato per 4 mesi per omessa denuncia; da ciò che abbiamo letto sabato, invece, apprendiamo che il reato per il quale la Procura lombarda chiede il rinvio a giudizio di Conte non è più l'associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva, ma la semplice frode sportiva. Posto che in questo caso (come, del resto, negli altri) sarà il GUP a dover decidere se rinviare a giudizio o no Conte e che nessuno di noi può sapere quale sarà il verdetto che il GUP emetterà, può essere indicativo il fatto che gli "accusatori" di Conte abbiano deciso di derubricare il reato con cui hanno motivato la loro richiesta. Dopodichè, lo ripeto, sarà il Giudice dell'Udienza Preliminare a dover stabilire qual è la posizione del tecnico salentino

E TAVECCHIO VOTA BLATTER! L'AVRESTE MAI DETTO??
Come già si sa da un po' di tempo, Sepp Blatter ha ufficializzato la propria volontà di candidarsi alla guida della FIFA in nome di un taglio netto col passato: del resto stiamo parlando di un signore di appena 78 anni (ne compirà 79 il 10 marzo) che ha fatto parte dei comitati organizzatori delle Olimpiadi del 1972 e del 1976 e che è entrato nella FIFA nel 1977 diventandone direttore tecnico fino al 1981, segretario fino al 1998 e presidente in maniera ininterrotta fino ad oggi. Ebbene due giorni fa il presidente della Federcalcio italiana Carlo Tavecchio, giovane e rampante virgulto del pallone nostrano, ha fatto sapere che in sede di elezioni per la presidenza della Federazione mondiale voterà proprio per Blatter. Sorpresi da tale scelta? Io, francamente, non sono affatto sorpreso...

CHAPEAU PER L'UOMO DONADONI!
Definire tragica la situazione che sta attraversando il Parma è un puro eufemismo: alla mancata ammissione all'Europa League verificatasi al termine della scorsa stagione sono seguiti un caos societario con il convulso passaggio di consegne tra Ghirardi e Kodra e il mancato pagamento degli stipendi che è già costato un punto di penalizzazione in classifica, nonchè un disastro tecnico con la squadra desolatamente ultima in classifica e con giocatori infortunati da tempo (Biabiany), in fuga (Cassano) o ceduti (Paletta). Eppure, in tutto questo caos, c'è un uomo che continua a dimostrare una grande professionalità e un'immensa dignità umana: Roberto Donadoni, allenatore che continua a lavorare in un contesto così caotico. Io credo che, a prescindere dal tifo, a fine stagione vada applaudito non l'allenatore Donadoni, bensì l'uomo Donadoni!

INSUFFICIENZA DI IMMAGINI NEL 2015? MAH...
Ecco cosa ha deciso il Giudice Sportivo in merito al presunto pugno tirato da Miralem Pjanic a Mario Rui durante Roma-Empoli di sabato sera: "acquisite ed esaminate le relative immagini televisive (Sky), di piena garanzia tecnica e documentale; osserva: le (poche) immagini televisive disponibili, riconducibili ad un'unica telecamera, documentano che, nella circostanza segnalata, al termine di un’ azione d’attacco romanista, esauritasi in prossimità dell’area di rigore avversaria, il calciatore giallo-rosso veniva contrastato nel movimento, a notevole distanza dal pallone, dal calciatore empolese che, in conseguenza del contatto, cadeva dolorante al suolo. L’Arbitro interrompeva il giuoco senza adottare alcun provvedimento disciplinare. A tale proposito, il Direttore di gara, interpellato da questo Ufficio, dichiarava (con mail delle ore 15.40 odierne) “...né il sottoscritto né i miei collaboratori abbiamo visto il contatto tra i due calciatori” Le immagini televisive non consentono di esprimere un giudizio certo circa la rilevanza disciplinare della condotta segnalata. E’ certo, infatti, che il calciatore empolese venne colpito sul lato destro del costato (salvo ipotizzare una incomprensibile simulazione); è anche del tutto presumibile che sia stato colpito dal braccio destro del Pjanic, ma dalle immagini televisive non può essere tratta una incontrovertibile valutazione circa la dinamica del movimento (una manata? un pugno? una spinta?), circa l’energia impressa e, soprattutto, circa la presumibile, ma non certa, intenzionalità lesiva, che connota la condotta violenta. E poiché la sanzione disciplinare non può fondarsi su presunzioni possibilistiche, P.Q.M. delibera di non sanzionare il comportamento del calciatore Miralem Pjanic (Soc. Roma ), in merito alla segnalazione del Procuratore federale". Premesso che in questo caso non credo a nessuna ipotesi di disegno pro-Roma, mi limito semplicemente a sottolineare che è singolare che nel 2015, in un'epoca in cui le immagini e l'alta definizione permettono di cogliere ogni minimo e impercettibile fotogramma di una partita di calcio, un Giudice Sportivo non sanzioni un calciatore per insufficienza di immagini. Molto meglio sarebbe stato se, in maniera decisamente meno pilatesca, il buon Tosel avesse ritenuto di non dover sanzionare Pjanic perchè non aveva ravvisato alcuna condotta scorretta da parte sua...

CALCIOMERCATO CHIUSO: ERA ORA...
Alle 23 di ieri sera si è chiuso il calciomercato. Forse deluderò qualcuno, ma dopo tutti i commenti isterici che ho dovuto leggere nell'ultimo mese ho vissuto la chiusura di questa finestra di trasferimenti con un certo sollievo...

UN GIUDIZIO SUI NUOVI ACQUISTI
Parlando in maniera un po' più seria della finestra di mercato appena conclusasi, possiamo notare che questa ha portato alla Juventus tre gregari in grado di sopperire ad infortuni e cessioni: Sturaro andrà a rappresentare un'alternativa ulteriore in un centrocampo che da quasi due mesi è orfano dell'infortunato Romulo; De Ceglie rappresenta un'alternativa ad Evra sulla sinistra, vista anche la lunga assenza di Asamoah; Matri, infine, rappresenta una soluzione low cost per riempire durante questi quattro mesi il vuoto lasciato da Giovinco, che ha salutato Torino dopo tre stagioni e mezza (cinque e mezza se si considera anche il biennio 2008-2010) per volare alla volta di Toronto. Se poi qualcuno davvero sperava che arrivassero grandi colpi in questa sessione invernale, allora lo invito caldamente a tornare sulla Terra o a spegnere la PlayStation e a ricordarsi che un colpo importante la Juventus lo ha messo effettivamente a segno: trattasi del riscatto definitivo del promettentissimo centrale dell'Empoli Daniele Rugani, che a fine stagione rientrerà alla Juventus per giocarsi le proprie carte in bianconero...