mercoledì 17 giugno 2015

Tevez, la Juventus e...le (solite) "guerre sante"


Stando a quanto si legge nelle ultime ore, pare che la storia tra Carlos Tevez e la Juventus sia ormai giunta ai titoli di coda: salvo sorprese, dopo due stagioni caratterizzate da 50 gol in 96 partite ufficiali giocate, due scudetti, una Supercoppa Italiana e una Coppa Italia l’attaccante argentino dovrebbe fare ritorno al Boca Juniors, squadra nella quale è cresciuto prima di trasferirsi in Europa, dopo una parentesi in Brasile con la maglia del Corinthians, e fare faville in Inghilterra prima e in Italia poi. Epperò, leggendo le varie notizie, sono stato pervaso dal seguente interrogativo: ma la partenza di Tevez scatenerà le stesse “guerre sante” scatenatesi in passato all’interno della tifoseria juventina?

Già, perché i dibattiti roventi, poco cavallereschi e assai puerili (oltre che inutili, ben inteso!) che hanno seguito prima l’addio di Alessandro Del Piero e, soprattutto, quello di Antonio Conte sono ancora vivi nella memoria e sui profili dei vari social network di tutti noi. Sondando l’umore collettivo, al momento le fazioni in campo sembrano essere due: da un lato quelli che ringraziano Tevez per quanto fatto finora e accusano la società di privarsi di un elemento determinante per i risultati dell'ultimo biennio, dall’altra quelli che lo accusano di irriconoscenza verso una squadra che in questi anni gli ha consentito di esprimersi sui livelli che tutti hanno potuto vedere.

E allora, a quelli che eventualmente volessero chiedermi “Ma tu con quale di queste fazioni ti schieri?” rispondo senza troppi problemi “Con nessuna delle due!”: forse sbaglierò, ma le “guerre sante” tra chi sostiene il partente di turno e attacca la società vile e incompetente e chi fa la cosa esattamente opposta non mi hanno mai particolarmente stuzzicato. Però, se proprio volete collocarmi in una fazione, potete collocarmi in quella che annovera quanti, una volta che il divorzio tra Tevez e la Juventus avrà i crismi dell'ufficialità, ringrazieranno l'Apache per i gol segnati e i trofei portati nella bacheca di Corso Galileo Ferraris, gli augureranno le migliori fortune professionali e umane e si metteranno alla finestra aspettando di vedere come cambierà la fisionomia dell’attacco bianconero riservandosi di criticare le scelte laddove si riveleranno sbagliate e di elogiarle se si riveleranno azzeccate. Ecco, in questa fazione mi ci ritrovo e anche piuttosto bene!


Foto: www.zimbio.com

2 commenti:

  1. Una Supercoppa Italiana, purtroppo, non due...

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  2. Già, perché i dibattiti roventi, poco cavallereschi e assai puerili (oltre che inutili, ben inteso!) che hanno seguito prima l’addio di Alessandro Del Piero e, soprattutto, quello di Antonio Conte sono ancora vivi nella memoria e sui profili dei vari social network di tutti noi.

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