mercoledì 4 settembre 2013

Cobolli, Gigli o...entrambi?


Un detto antico ma sempre attuale recita "A volte ritornano!": un'espressione alquanto calzante se la si associa all'intervista che Giovanni Cobolli Gigli ha rilasciato ieri al collega Luca Bargellini di TuttomercatoWeb. Esatto, avete capito bene! Trattasi non di omonimo di quello che è passato alla storia come il peggior presidente che la Juventus abbia mai avuto nell'arco dei suoi quasi 106 anni di storia: a sostegno della definizione appena data, basti ricordare che una delle prime imprese gloriose compiute dal nostro eroe in qualità di numero uno bianconero è consistita nell'ormai famoso (ahimè!) ricorso-non-ricorso al TAR nell'agosto 2006; un'inversione ad U da far impallidire l'iter parlamentare di un Clemente Mastella, un Daniele Capezzone o un Domenico Scilipoti qualsiasi.

Tuttavia, poichè le accuse di estremismo e di eccessivo livore verso un esponente della dirigenza che ha avuto il solo torto di non far vincere la mia squadra per quattro anni (questa, casomai, è stata la colpa infinitamente meno grave rispetto a tutte le altre!) sono sempre dietro l'angolo, nelle prossime righe mi limiterò unicamente a commentare le parole rilasciate dal duo Cobolli-Gigli al buon Bargellini nell'intervista di cui sopra (che potete trovare in forma integrale cliccando qui). Reggetevi forte, si comincia!

  • "Premetto sempre che le mie sono semplici opinioni da tifoso". E di questo gli juventini sono ben felici, specie se si tiene conto di quali siano state le "opinioni" espresse quando le vesti erano altre...
  • "Credo che la società si sia rinforzata molto". Ad essersi rinforzata durante il mercato, casomai, è stata la squadra e non la società; ma anche qui non c'è da stupirsi, visto che a Cobolli Gigli la differenza tra squadra e società non era molto chiara nemmeno tra il 2006 e il 2009
  • "Ha dovuto cedere alcuni elementi di livello, fra questi un giovane di grande prospettiva come Marrone". Qualcuno lo avvisi che Marrone non è stato ceduto, ma attualmente è in comproprietà tra Juventus e Sassuolo
  • "Non voglio assolutamente entrare in polemica con Conte, ma credo che tutta l'Italia sia in difficoltà". Una frase tipo "Credo che due più due faccia quattro" sarebbe stata decisamente meno ovvia...
  • "Gli azionisti di riferimento della Juventus lo sono anche della FIAT e devono tenere conto della complicata situazione economica generale. Non possono certo comportarsi come dei Maraja proprietari di pozzi di petrolio". E qui verrebbe quasi voglia di essere d'accordo, se non fosse per un piccolo particolare: tanto in tempi di crisi quanto in tempi di "vacche grasse (o simil-grasse)", gli investimenti degli azionisti di riferimento della Juventus sono stati consistenti come i capelli di Adriano Galliani...
  • (alla domanda su quali squadre veda attrezzate per insidiare la leadership juventina) "Direi anche il Milan, che con Kakà ha ritrovato un calciatore potenzialmente fortissimo. Per inciso, faccio i complimenti ad Adriano Galliani, che si è dimostrato ancora una volta la volpe più astuta del calcio italiano". Se per guadagnarsi l'appellativo di "volpe più astuta di tutto il calcio italiano" basta semplicemente riportare a casa un calciatore che in quattro anni ha totalizzato 17 (e dico 17!) presenze da titolare e che il Real Madrid avrebbe volentieri sbolognato anche alla Scafatese, allora potremmo dire che Gattuso avrebbe meritato il Pallone d'Oro perchè in un Milan-Palermo del 2005 segnò un gol tanto incredibile quanto casuale. Detto questo, sul "Kakà potenzialmente fortissimo" sarà il campo a dire se hanno ragione i sostenitori o gli scettici...
Terminata questa "rassegna", sorge tuttavia un interrogativo: ma l'intervista a TuttomercatoWeb l'ha rilasciata Cobolli, l'ha rilasciata Gigli oppure...entrambi all'unisono? Chiunque abbia la risposta è gentilmente pregato di farmela sapere...

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