domenica 15 giugno 2014

Inghilterra-Italia 1-2 (Mondiali, primo turno): qualche considerazione...


Una conclusione da fuori area di Claudio Marchisio e un preciso colpo di testa di Mario Balotelli hanno permesso all'Italia di battere per 2-1 l'Inghilterra e di bagnare nel migliore dei modi il debutto nel Mondiale brasiliano; un risultato importante, ma che sommato al clamoroso 3-1 che la Costa Rica ha inflitto all'Uruguay nell'altra sfida del girone acquisisce un peso ancora maggiore nella corsa verso gli ottavi di finale. Propio la Costa Rica sarà la prossima avversaria della squadra di Cesare Prandelli fra cinque giorni.
In attesa di vedere come andranno le prossime due sfide che attendono gli azzurri nel girone D, andiamo a sviluppare le varie tematiche legate alla partita di ieri sera a Manaus...

COMPLIMENTI AI DEBUTTANTI! - Non sono stati gli unici, ma tra i migliori in campo nelle file azzurre meritano una citazione particolare Salvatore Sirigu, Matteo Darmian e Antonio Candreva, al debutto assoluto in un Mondiale. Il portiere del Paris Saint-Germain, che ha completamente smaltito i malanni fisici che contro la Fluminense avevano costretto Prandelli a mandare in campo Perin prima e Mirante poi, ha svolto ottimamente il difficile compito di sostituire l'infortunato capitan Buffon e ha chiuso la porta in faccia agli inglesi con almeno tre interventi fondamentali; il terzino del Torino (seppur di scuola milanista) ha premiato la scelta di Prandelli di preferirlo a Maggio in fase di convocazione e ad Abate per la partita di ieri sera; il tornante della Lazio, infine, ha confermato di poter essere uno dei punti di forza di questa squadra creando sulla fascia destra un efficacissimo tandem con Darmian che ha creato parecchi grattacapi al povero terzino sinistro inglese Baines

E I SOLITI NOTI... - Esaurito il discorso relativo ai debuttanti, passiamo alle note liete per quanto concerne i soliti noti: Claudio Marchisio ha confermato di attraversare un momento di forma straordinaria e ha sbloccato il risultato con una conclusione nata da uno splendido schema su calcio d'angolo; Mario Balotelli, dopo un primo tempo passato a cercare costantemente il dialogo con i compagni e a fare a sportellate con i difensori avversari, si è fatto trovare al posto giusto nel momento giusto quando Candreva gli ha messo sulla testa il pallone che è valso il 2-1; da ultimo, merita un grande elogio Andrea Pirlo, che ha propiziato il gol di Marchisio con un velo e che ha addirittura sfiorato il gol del 3-1 con una punizione che si è andata ad infrangere sulla traversa

BRAVI MARIO E ANTONIO! - A proposito del gol di Balotelli: bravissimo il centravanti milanista a farsi trovare al posto giusto nel momento giusto, ma splendido il numero con cui Candreva si è liberato sulla destra e ha crossato il pallone che Mario ha spedito alle spalle di Hart

SENTENZA PIRLO SU PUNIZIONE - Tornando al discorso relativo alla punizione con cui Andrea Pirlo ha sfiorato il 3-1 in pieno recupero, tempo fa mi capitò di dire in radio che quando il regista azzurro calcia una punizione il portiere avversario può solo sperare che a salvarlo siano i pali o la traversa; non sarò un veggente come disse a suo tempo qualcuno, ma posso tranquillamente dire di averci preso...

DIFESA CROCE E DELIZIA - Date le assenze per infortunio di Buffon e De Sciglio, la difesa era il reparto che ieri sera vestiva i panni dell'osservato speciale. Va detto che se le buone notizie sono arrivate dai già citati Salvatore Sirigu e Matteo Darmian e da un Andrea Barzagli apparso finalmente integro fisicamente (e non è poco, visti i problemi fisici che ne hanno costellato la stagione nella Juventus!), le dolenti note sono arrivate da Gabriel Paletta e da Giorgio Chiellini: il centrale del Parma non ha mai trasmesso sufficiente sicurezza ai compagni ed è apparso ancora lontano dagli standard che abbiamo imparato a conoscere e ad apprezzare nel campionato che abbiamo alle spalle, mentre il difensore della Juventus ha dimostrato, in occasione del gol segnato da Sturridge, tutti i suoi limiti nel ricoprire il ruolo di terzino nella difesa a quattro. A questo punto non resta che confidare nel rientro di De Sciglio a sinistra e nel conseguente ritorno di Chiellini al centro della difesa al fianco del compagno di club Barzagli

PARADOSSO INGLESE - Il momentaneo pareggio inglese, più volte menzionato nei punti precedenti, è nato da un'azione di contropiede: conoscendo le caratteristiche del gioco degli inglesi, prendere da loro un gol in contropiede è un po' come prendere lezioni di congiuntivo da Antonio Di Pietro...

SOTTO CON LA COSTA RICA, MA ATTENZIONE... - Come detto in fase di presentazione, la vittoria ottenuta contro gli inglesi acquista un peso ancora maggiore se si considera che è arrivata in seguito a quella della Costa Rica contro l'Uruguay nell'altra partita del gruppo D e per tale ragione il 20 bisognerà vincere proprio contro la Costa Rica per chiudere con un turno d'anticipo il discorso relativo alla qualificazione e presentarsi alla successiva sfida del 24 contro l'Uruguay unicamente per difendere il primo posto nel girone. Tuttavia non va commesso l'errore di credere che fra cinque giorni l'Italia sarà attesa da un compito facile: istruttivo, a tal proposito, può essere il precedente del 2002, quando l'Italia di Trapattoni vinse per 2-0 il match d'esordio contro l'Ecuador per poi complicare la qualificazione con la sconfitta per 2-1 contro la Croazia e riacciuffarla per i capelli grazie al pareggio per 1-1 contro il Messico e al contemporaneo successo dell'Ecuador contro la stessa Croazia; due risultati importanti come quelli giunti ieri non meritano in alcun modo di essere gettati alle ortiche fra cinque giorni...

MAGARI UN PO' DI PESO IN PIU' IN ATTACCO CONTRO LA COSTA RICA... - Per le ragioni esposte al punto precedente, la partita del 20 contro la Costa Rica non solo andrà vinta, ma dovrà essere vinta segnando il maggior numero possibile di gol; in virtù di questo discorso, sebbene sia convinto che il detto "Squadra che vince non si cambia!" abbia un suo fondamento, sono convinto che fra cinque giorni non guasterebbe presentare una formazione che affianchi un altro attaccante a Balotelli (tolto Ciro Immobile, che finirebbe per pestarsi i piedi con il centravanti milanista, le alternative sono rappresentate da Antonio Cassano e Lorenzo Insigne). Ma questa, ci tengo a precisarlo, è una mera opinione personale del sottoscritto...

RAI IN STILE BBC? MAGARI... - Quante volte avete sentito giornalisti, politici e opinionisti di ogni genere e area politica di provenienza dire che ci vorrebbe una Rai che somigli sempre più al modello della BBC? Immagino lo stesso numero di volte in cui li ho sentiti io, cioè molto spesso. Come molti di voi sanno, in questo periodo mi trovo in Gran Bretagna e per ovvie ragioni guardo le partite dei Mondiali proprio sugli schermi della popolare televisione d'Oltremanica: devo dirvi che sto assistendo ad una kermesse brasiliana raccontata in maniera esemplare con telecronache belle e gradevoli e ospiti in studio di primissimo piano (in questi primi giorni ho potuto ascoltare i commenti di gente del calibro di Fabio Cannavaro, Patrick Vieira, Gustavo Poyet, Ian Wright, Rio Ferdinand, Thierry Henry e Alan Shearer); ovviamente anche in Rai succede la stessa cosa, vero?

TIFATE PER CHI VOLETE! - Tempo fa mi è capitato di scrivere un post su Facebook nel quale esponevo la seguente tesi: pur rispettando chi, diversamente da me, non tifa per la Nazionale per le più svariate ragioni, faccio decisamente fatica a capire coloro i quali non tifano per la Nazionale e insultano chi ha fatto una scelta differente rispetto alla loro usando termini tipo "itaGlioti" (termine azzeccatissimo e grammaticalmente impeccabile, complimenti!) et similia. Dopo aver letto sciocchezze simili ieri sera sui vari social network, vi confesso che avrei una gran voglia di rispondere per le rime a costoro, ma preferisco evitare in nome di un detto popolare delle mie parti che afferma che "se si prova a lavare la testa di un asino, si finisce per sprecare tempo e sapone". Ovviamente di questo ragionamento vale anche la reciproca, dato che c'è anche un sacco di gente che tifa per la Nazionale e non perde occasione per offendere quanti la pensano diversamente, perciò mi piacerebbe che ognuno tifasse o non tifasse ciò che vuole senza per questo rivolgere insulti nei confronti di chi ha posizioni diverse; nel migliore dei mondi possibili le cose andrebbero così, ma purtroppo in questo la realtà è tutt'altra...

CARI SIGNORI, VI SCRIVO... - Vorrei concludere questa lunga disamina con un appello (che purtroppo temo cadrà nel vuoto!) rivolto a qualche politico e a qualche intellettuale: se proprio volete celebrare la vittoria ottenuta ieri sera dalla Nazionale, potreste gentilmente evitare le solite sviolinate e limitarvi a parlare semplicemente di una par Nazionale italiana di calcio e non la panacea di tutti i mali nostrani? Grazie!

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