giovedì 28 novembre 2013

Juventus-Copenaghen 3-1: qualche considerazione...


Alla fine la Juventus ha esaudito i desideri espressi dal proprio allenatore Antonio Conte in conferenza stampa: i bianconeri hanno battuto per 3-1 il Copenaghen allo Juventus Stadium e, grazie al 4-1 rifilato nel frattempo dal Real Madrid al Galatasaray, il 10 dicembre potranno presentarsi all'ultima gara contro la compagine turca avendo a disposizione due risultati su tre per poter passare il turno come seconda. Autentico mattatore della serata contro i danesi è stato senza dubbio Arturo Vidal grazie alla tripletta che lo consacra come miglior marcatore europeo della gestione Conte con le otto reti segnate tra la passata edizione e la prima fase di quella attuale. 
In attesa di conoscere che tra due settimane il destino europeo dei bianconeri si compia (nel bene o nel male), andiamo ad affrontare quelle che sono le principali tematiche legate alla partita di ieri sera 

QUANDO IL GIOCO SI FA DURO, SCENDE IN CAMPO ARTURO! - Otto reti tra la passata stagione europea e quella attuale, di cui tre segnate in una partita da dentro o fuori come quella di ieri sera: Arturo Vidal ha mostrato grande freddezza nel trasformare i due calci di rigore gentilmente regalatici dagli stralunati difensori danesi (evidentemente nel primo caso Jacobsen voleva portare a casa il pallone, mentre nel secondo Mellberg ha voluto farsi perdonare per il gol segnato ai suoi ex compagni qualche minuto prima) e poi ha avuto uno splendido tempo nello stacco in occasione del terzo gol; dopo una partita del genere, che è solo l'ultima di una lunga serie di grandi prestazioni fornite dal cileno, ci sarà davvero da stappare lo champagne il giorno in cui verrà messa la firma sul nuovo contratto che legherà la Juventus a quello che ad oggi può essere considerato uno dei migliori centrocampisti che ci siano in circolazione. P.S.: in serate come questa capisco come mai nell'estate di due anni fa Rummenigge si sia arrabbiato per il mancato passaggio di Vidal al Bayern Monaco... 

LLORENTE: FISICITA' AL SERVIZIO DELLA SQUADRA - Non ha segnato dopo le tre segnature consecutive in altrettante gare (Real Madrid, Napoli e Livorno), ma anche ieri sera il lavoro di Fernando Llorente è stato preziosissimo: lo spagnolo, infatti, ha cercato costantemente di far salire la squadra e di favorire gli inserimenti dei compagni ed è stato astuto a difendere il pallone e a costringere Mellberg al fallo in occasione del calcio di rigore del 2-1; il gol non è arrivato, ma gli applausi Fernando se li è meritati tutti! 

PIU' ASA CHE PADOIN - Dopo aver adottato il 4-3-3 nelle due sfide contro il Real Madrid, contro il Copenaghen Conte ha ripiegato sull'usato sicuro del 3-5-2 arretrando Caceres sulla linea dei difensori in sostituzione dell'infortunato Barzagli e inserendo Padoin sulla fascia sinistra come era accaduto domenica a Livorno. L'aspetto particolare della partita di ieri sera è stato che il gioco si è sviluppato molto di più a sinistra, dove agiva l'ottimo Asamoah (che avevo criticato piuttosto aspramente in tempi non troppo lontani, ma che nelle ultime partite è tornato ad essere il peperino che conoscevamo), piuttosto che a destra 

TEVEZ E IL DIGIUNO EUROPEO CHE CONTINUA - Detto che il risultato mi va benissimo e che sono felicissimo per la tripletta realizzata da Vidal, devo confessare che mi avrebbe fatto particolarmente piacere se ieri sera tra i marcatori ci fosse stato anche Carlitos Tevez: la ragione di tale desiderio risiede nel fatto che l'Apache (che sul piano dell'impegno è sempre encomiabile, ben inteso) non segna un gol europeo dalla primavera del 2009, quando ancora indossava la casacca del Manchester United; confido che presto questo digiuno si interromperà, ma il primo gol europeo di Tevez in maglia juventina nella serata in cui la squadra ritrovava la vittoria europea che mancava dal 2-0 rifilato al Celtic nel ritorno degli ottavi della scorsa edizione sarebbe stata una gustosissima ciliegina sulla torta 

PADRONI DEL NOSTRO DESTINO - Valeva prima di Juventus-Copenaghen e vale ancora di più dopo la partita stessa: a decidere il destino europeo della squadra bianconera sarà la squadra bianconera stessa, dal momento che se il 10 dicembre gli uomini di Antonio Conte otterranno almeno un punto contro il Galatasaray gli ottavi di finale saranno realtà. A questo proposito ripeto quanto detto un anno fa (quando, dopo il 3-0 rifilato al Chelsea, la Juventus si presentò a Donetsk per l'ultima partita avendo due risultati su tre a disposizione): si eviti qualunque calcolo e si vada ad Istanbul con il solo proposito di vincere; d'altronde non è poi così lontana nel tempo la Champions League 2009-10, quando la Juventus di Ciro Ferrara poteva persino permettersi di perdere 2-1 l'ultima partita contro il Bayern Monaco e passare comunque il turno, e invece... 

OLOF, MA CHE MI COMBINI? - Al di là dei risultati ottenuti dalla squadra, dell'esperienza bianconera di Olof Mellberg non conservo un ricordo così negativo: nell'unica stagione disputata a Torino (2008-09, quella al termine della quale sono nati i successivi disastri firmati da Cobolli & friends...) Olof ha dato prova di essere un ottimo professionista, ha fatto il suo in una situazione ambientale oggettivamente non facile e pare abbia ancora ottimi rapporti con gli ex compagni Buffon e Chiellini. Detto questo, caro Olof, mi dici come ti salta in mente di segnare il gol del momentaneo 1-1 ieri sera? Meno male che pochi minuti dopo ti sei fatto perdonare con il fallo da rigore su Llorente... 

UNA VOLTA TANTO MEGLIO IL REAL DEL BARCELLONA (E IL "CLASICO" NON C'ENTRA...) - Solitamente, e chi mi conosce bene può confermarlo, quando mi capita di guardare una partita tra Real Madrid e Barcellona simpatizzo più per i catalani che per i blancos e questa scelta è dovuta in parte al fatto che preferisco la filosofia della cantera agli acquisti strombazzati e plurimilionari di Florentino Perez e in parte al fatto che per me veder duettare sul rettangolo verde Messi, Xavi e Iniesta significa assistere alla compiuta rappresentazione dell'essenza stessa del calcio; so bene che questo è un parere del tutto soggettivo e che tanti la pensano diversamente ed è legittimo, ma non è questo il punto. Il discorso è che in questi due giorni di Champions League ho derogato da questa consuetudine a causa del differente comportamento avuto dalle due squadre nei rispettivi impegni: il Barcellona, già qualificato agli ottavi, ha perso 2-1 contro l'Ajax giocando con un'arrendevolezza e una svogliatezza quasi snervante benchè in superiorità numerica, mentre il Real Madrid ha fatto il suo dovere contro il Galatasaray pur essendo già qualificato agli ottavi e in inferiorità numerica per l'espulsione di Sergio Ramos. Per una volta, dunque, ho preferito l'espressione "Hala Madrid!" a quella "Mas que un club"... 

I PROFESSORI...QUASI RIMANDATI! - Prima della partita di ieri sera la Juventus era ultima nel girone e qualche tifoso di una certa squadra che alla Champions League è tornata a partecipare solo di recente (dopo essersi barcamenata tra i bassifondi della A e un paio di serie inferiori nei vent'anni precedenti...) avevano affermato, con un'aria di superiorità che fa impallidire persino i primi della classe che tutti noi abbiamo conosciuto almeno una volta nella nostra esperienza scolastica, che la Juventus doveva imparare dalla loro squadra che era ad un passo dalla qualificazione. Ebbene, dopo il turno di Champions appena trascorso, la Juventus è seconda nel proprio girone e la squadra di cui sopra dovrà sudare parecchio per scongiurare il rischio dell'eliminazione... 

LA MORIA DEI GUFI - "Siete ultimi, fate ridere!", "Pensavo di dover gufare almeno fino agli ottavi, ma mi sa che quest'anno mi potrò fermare al primo turno. Ridicoli!" e altre scemenze simili erano state pronunciate da fini intenditori di calcio dopo l'ultimo turno di Champions League. Bene, nelle ultime 24 ore queste menti raffinatissime sono sparite dalla circolazione, pertanto se vi capita di avvistarne qualcuna vi pregherei di farmelo sapere, soprattutto perchè tra di loro ce ne sono un paio di mia conoscenza... 

PREMATURATO IL MASSIMO MAURO CON SCAPPELLAMENTO A DESTRA... - Vedendo la partita su Sky mi sono goduto la telecronaca del sempre ottimo Maurizio Compagnoni, ma al tempo stesso ho dovuto pagare il non indifferente dazio di ascoltare il commento tecnico di Massimo Mauro; l'impresa, già di per sè ardua, è diventata titanica quando il buon Mauro ha iniziato a tirar fuori alcune frasi che erano la sintesi perfetta di strani neologismi "ad minchiam" e di autentiche supercazzole. Ne volete un esempio? Il "modo esatto di fare quasi fallo", che sembra più una variante pallonara della "supercazzola a sinistra con scappellamento a destra"... 

ARRESTARLI E BUTTARE VIA LA CHIAVE - Purtroppo pare che prima della partita un tifoso danese sia stato accoltellato. Ovviamente l'auspicio è che il responsabile venga arrestato, che gli venga inflitta una pena esemplare e che gli sia inibito l'accesso a qualunque struttura sportiva (stadio o cortile che sia) vita natural durante; detto tutto questo, ritengo che questo auspicio sia la miglior risposta a chi ieri sera su Facebook approfittava di questo vergognoso episodio per criminalizzare l'intera tifoseria juventina... 

CURVA vs. SOCIETA' - Durante la partita è stato esposto uno striscione in cui la curva contestava apertamente la società, con riferimento alle recenti schermaglie tra alcune frange della tifoseria juventina. Con il massimo rispetto per le opinioni e le posizioni di tutti, mi limito semplicemente a ribadire quanto scritto in altre circostanze, ovvero che non esistono tifosi juventini di serie A e tifosi juventini di serie B e che continuare a farsi la guerra sia un puro atto di masochismo...

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