domenica 3 novembre 2013

Parma-Juventus 0-1: qualche considerazione...


La Juventus coglie la terza vittoria consecutiva in campionato espugnando il campo del Parma per 1-0 e si proietta nel migliore dei modi al big match di martedì contro il Real Madrid in Champions League: a decidere la sfida del Tardini è stata una zampata di Paul Pogba, che è stato più lesto di tutti ad insaccare la respinta del palo dopo un tiro dalla distanza di Quagliarella, da poco subentrato a Tevez. 
Andiamo adesso a snocciolare le tematiche più importanti legate alla partita vinta dai bianconeri in Emilia, prestando come sempre attenzione anche all’extra-campo…

PRIMO TEMPO...FANTOZZIANO! - Parliamoci chiaro: il primo tempo della partita del Tardini è stato soporifero a dir poco. Da una parte c'era un Parma molto ordinato e ben schierato in campo dal tecnico Donadoni che badava a contenere e a ripartire con la velocità dei Biabiany, dei Parolo e dei Cassano, dall'altra c'era una Juventus che senza il suo regista Pirlo è apparsa abulica e a corto di idee e che l'unico brivido se l'è costruito da sola con quel retropassaggio scellerato di Ogbonna che ha messo a dura prova le coronarie degli juventini presenti allo stadio o seduti davanti al televisore; la carenza di idee del centrocampo juventino è testimoniata anche dal fatto che nel primo tempo Conte ha invertito le posizioni di Vidal e Pogba portando Arturo davanti alla difesa e Paul sul centro-destra. Volendo parafrasare una scena di un famoso film di diversi anni fa, possiamo tranquillamente paragonare il primo tempo di Parma-Juventus a "La corazzata Kotjiomkin" di fantozziana memoria...

CONTE E QUAGLIARELLA: MOSSA VINCENTE - Diciamoci anche un'altra cosa: in tanti (me compreso!) avevano storto il naso nel veder uscire dal campo Tevez per fare posto a Quagliarella; da un lato c'era la comprensibile volontà dell'allenatore di far rifiatare un calciatore così importante in vista della partita di martedì contro il Real Madrid, ma dall'altro l'imprevedibilità dell'argentino poteva essere un'arma in più per provare a sbloccare il risultato della sfida del Tardini. E invece, poco dopo essere subentrato all'Apache, Quagliarella si è inventato quel tiro che è stato prima respinto dal palo e poi ribattuto in rete da Pogba per il gol decisivo. Niente da dire: la partita l'ha vinta Conte con questa mossa, alla faccia (per fortuna!) di noi scettici...

ANGELO, MA CHE MI COMBINI? - Nel primo punto ho fatto cenno al retropassaggio sconsiderato che dopo pochi minuti ha rischiato di mettere in salita la partita per i campioni d'Italia. Autore del retropassaggio in questione è stato Angelo Ogbonna, ieri sera preferito a Bonucci (nemmeno convocato) come centrale di difesa, a cui mi permetto di dire una cosa: caro Angelo, d'accordo che la gara di ieri non è stata spettacolare, ma non sta scritto da nessuna parte che per renderla spettacolare dobbiamo provare a farci del male da soli!

LE FASCE CHE NON INCIDONO - Ieri pomeriggio non hanno brillato sicuramente gli esterni: se a sinistra Asamoah ha almeno tentato qualche sortita, dall'altra parte Padoin non ha fatto nemmeno quello. Bisogna però essere onesti e ammettere una cosa elementare ed immediatamente riscontrabile se si riguardano le immagini della partita di ieri: se in avanti non hai due attaccanti forti fisicamente e in grado di capitalizzare eventuali cross provenienti dalle fasce, è ovvio che gli esterni fanno più fatica del previsto

CLAUDIO, NON COSI'! - Mi dispiace dirlo perchè gli riconosco una juventinità e un amore per questi colori fuori dal comune, ma il Claudio Marchisio di queste ultime uscite è la sbiaditissima copia del calciatore ammirato nelle prime due stagioni (soprattutto la prima!) dell'era Conte; sarà un caso, ma ieri è stato lui il sacrificato quando si è trattato di gettare nella mischia Pirlo. Ah, vorrei tranquillizzare qualcuno: dire che il Marchisio di questo periodo sta giocando male non significa dire che non vale niente o, peggio ancora, che deve essere ceduto appena possibile; a buon intenditor poche parole...

IL BUNKER RITROVATO - Ricordate cosa si diceva dopo la sconfitta di Firenze? Che 10 gol in 8 partite erano un segnale inquietante sulla tenuta di una Juventus che taluni davano ormai per spacciata. Bene, siccome io sono il primo ad essere convinto che i numeri non mentano mai (lo dissi, per chi se lo ricorda, nella mia prima apparizione televisiva), constato il fatto che dopo Firenze la Juventus ha incassato solo 2 reti nella partita persa a Madrid, mentre nelle successive 3 gare di campionato (Genoa, Catania e Parma) i bianconeri non hanno subìto reti. La rinascita della Juventus e la ripresa della sua rincorsa al vertice non possono, dunque, che passare dalla ritrovata stabilità difensiva (sebbene ieri sera Ogbonna abbia provato a mettere detta stabilità a repentaglio...): a tal proposito, vorrei segnalare la prestazione maiuscola offerta ieri sera da un Barzagli che, dopo qualche appannamento nelle ultime gare, sta tornando ad essere il muro invalicabile delle ultime due stagioni

"SONO UN VEGGENTE!" (CIT.) - All'inizio del secondo tempo di ieri avevo scritto un tweet in cui sostenevo che l'ingresso in campo di Pirlo per dare un po' di idee all'abulico centrocampo juventino fosse solo questione di tempo, e qualche minuto dopo Andrea è entrato in campo al posto di Marchisio. Poco dopo ci ho riprovato e ho scritto un altro tweet in cui sostenevo che il cambio successivo sarebbe stato quello di Llorente al posto di Giovinco, e puntualmente si è verificata anche questa circostanza. Come direbbe una persona simpatica e "dichiaratamente anti-juventina" che conosco, sono stato un "veggente"!

CIAO AM...AURI, CIAO! - Due stagioni fa, alla vigilia di un Fiorentina-Juventus, Amauri dichiarò con grande tracotanza che in caso di gol alla sua ex squadra avrebbe fatto un giro di campo celebrativo: ricorderete tutti come è finita quella partita, ovvero con la Juve vittoriosa per 5-0 e Amauri nei panni del fantasma per tutto l'arco dei 90 minuti. Ieri il centravanti italo-brasiliano è andato vicino al gol su assist perfetto di Biabiany ma, anzichè fare quello che ogni attaccante degno di tale etichetta avrebbe fatto, ovvero metterci il piattone e andare a colpo sicuro, ha cercato il preziosismo con un improbabile colpo di tacco, con il risultato che il pallone è sfilato via e per il Parma è sfumata una buona occasione. Con la beffa ulteriore che qualche minuto dopo Pogba è stato decisamente più freddo nel riprendere la respinta del palo sulla conclusione di Quagliarella...

MA NON ERA TUTTO DA BUTTARE VIA? - Domanda che rivolgo a chi legge: avete notizia di quei catastrofisti juventini che dopo Fiorentina-Juventus 4-2 sostenevano che era tutto da buttare via e che sarebbe stata certa la smobilitazione e il ritorno ai "fasti" dell'era Cobolloseccoblanchesca? Mia ipotesi sulla loro fine: alcuni di loro adesso festeggiano con un atteggiamento che farebbe impallidire persino il peggior Scilipoti, mentre gli altri sono in silenzio in attesa di tornare a deliziarci con le loro perle di saggezza al prossimo passo falso. E la volete sapere un'altra cosa? Non sono affatto convinto di sbagliare nel formulare questa ipotesi!

NERVOSISMO DILAGANTE, ROSICAMENTO PERENNE! - Ieri sera, per ironizzare un po', ho cliccato "mi piace" sullo stato di un mio amico tifoso del Parma che sperava nel "miracolo", ovvero in un pareggio in extremis della squadra di Donadoni dopo il vantaggio bianconero siglato da Pogba. La risposta è stata la frase "Murgolo, togli il mi piace. Sei buono soltanto a parlare"; una reazione piccata insolita per un soggetto notoriamente ironico come il mio amico. Eppure questa reazione è emblematica del sentimento dilagante tra tutti gli anti-juventini: nessun episodio dubbio a favore della Juve (anzi, casomai ce ne sarebbe uno contro, visto l'intervento non sanzionato di Lucarelli su Giovinco nel primo tempo!), nessun fallo di quel noto macellaio di Chiellini a cui appigliarsi; niente di niente! Chiaro, dunque, che tanto nervosismo è in realtà il sintomo di un rosicamento perenne...

"UN BEL TACER NON FU MAI SCRITTO..." - Ieri sera il Napoli ha risposto alla vittoria juventina a Parma battendo il Catania per 2-1 e rimanendo appaiato con i bianconeri al secondo posto, in attesa dello scontro diretto del prossimo turno. Una vittoria meritata quella dei ragazzi di Benitez, che hanno avuto diverse occasioni per segnare altre reti, ma al Catania manca un rigore abbastanza netto per un intervento in area napoletana di Behrami su Castro. Eppure nessuna televisione ha dedicato più di 30 secondi a questo episodio e il patron rossoazzurro Pulvirenti non ha detto mezza parola su questo episodio, anzi ha rincarato la dose nei propri attacchi contro la Juventus sostenendo che "sentir parlare quelli della Juve di etica sportiva fa venire i brividi". Provate un po' ad immaginare cosa sarebbe successo se il citato episodio Behrami-Castro fosse avvenuto in Catania-Juve o in Juve-Catania...

DOPPIOPESISMO, PORTAMI VIA! - Allargando il campo rispetto al punto precedente, l'episodio avvenuto ieri durante Napoli-Catania fa il paio con il rigore clamorosamente negato alla Fiorentina nei minuti finali di Fiorentina-Napoli di lunedì. Sia chiaro che nessuno intende sminuire i meriti e il valore tecnico della squadra di Benitez, ma diventa obbligatorio domandarsi una cosa: possibile che se alcuni grossolani errori arbitrali favoriscono una qualunque squadra si parla di "errori gravi", mentre se quegli stessi errori favoriscono la Juventus si parla di "furti", "ruberie" e tutte le genialate annesse e connesse? E' proprio vero che l'anti-juventinità in Italia è come certi capi d'abbigliamento: va bene per tutte le stagioni!

L'INFERNO DEL DIAVOLO - E intanto il Milan, degno (?) avversario della prima Juve targata Conte nella lotta scudetto di due stagioni fa, ieri sera è stato sconfitto per 2-0 dalla Fiorentina e adesso si trova nei bassifondi della classifica, a pari punti con lo straripante Livorno allenato da Nicola. Non mi soffermo più di tanto sulle ragioni della crisi rossonera, ma mi limito a mettere in evidenza i volti della crisi in questione: c'è un Massimiliano Allegri che, dopo essere stato confermato in extremis al termine dello scorso campionato, adesso è pesantemente in discussione e tutto quello che riesce a fare è biascicare sgangherate supercazzole davanti ai microfoni (un po' quello che alla Juventus hanno fatto i vari Ferrara, Zaccheroni e Delneri in tempi passati); c'è un Adriano Galliani che ieri sera non si è presentato ai microfoni della stampa, ma che quando lo fa cincischia tirando fuori improbabili classifiche "ad minchiam"; c'è un Silvio Berlusconi che latita, comprensibilmente indaffarato in faccende più delicate (dall'ormai annosa questione della sua decadenza da senatore agli imminenti processi nel quale si ritrova coinvolto); c'è un Mauro Suma che, da buon aziendalista quale è, si diletta in arrampicate sugli specchi tanto generose quanto disperate (se ne volete un esempio, guardate cosa sta accadendo sugli schermi di Telelombardia questo pomeriggio); e infine c'è un Cristiano Ruiu che sbaglia pronostici su pronostici (ieri aveva pronosticato un 2-0 firmato da Kakà e Balotelli) e che, richiamato su questo punto dagli stessi tifosi milanisti, pensa bene di dar loro degli sfigati. In tutto questo ci si mette la Gazzetta dello Sport, che oggi scrive che i rossoneri non iniziavano un campionato in questo modo dalla stagione 1981-82, quando andarono incontro alla seconda retrocessione in B della loro storia; un bel quadretto, non c'è che dire!

MENTECATTI ALLA RISCOSSA! - Era da Bologna-Juventus del marzo 2012 che qualcuno non si dilettava con striscioni inneggianti al suicidio tentato da Gianluca Pessotto nel giugno del 2006; bene, ieri sera al Tardini alcuni mentecatti appartenenti alla tifoseria gialloblu hanno esposto uno striscione che riportava la frase "Pessotto: o mangi questa minestra". Un episodio vergognoso, seguito però da altri due episodi davvero ammirevoli: da un lato la condanna della stessa società parmense attraverso un comunicato ufficiale, dall'altro la condanna da parte del mio concittadino e amico Mimmo Lagioia; chi legge quasi sicuramente non lo conosce, ma Mimmo è un tifosissimo del Parma e un anti-juventino della primissima ora posso senz'altro affermare che è una persona intelligente e dotata di buon senso. Caro Mimmo, da avversario permettimi di dirti che è un vero peccato che tutti i tifosi del Parma non siano come te!

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