lunedì 31 marzo 2014

Napoli-Juventus 2-0: qualche considerazione...


Una Juventus lontana anni luce dai propri standard è uscita meritatamente sconfitta dal San Paolo, dove un Napoli in grande spolvero ha sconfitto la squadra di Antonio Conte per 2-0 grazie ai gol messi a segno da Josè Maria Callejon nel primo tempo e da Dries Mertens nella ripresa. 
Andiamo dunque ad affrontare le varie tematiche legate alla partita di ieri sera…

TROPPE DIFFERENZE – Soltanto un cieco o un tifoso (un "tifosetto da borgata", direbbe qualcuno di mia conoscenza...) con l’anello al naso potrebbe negare che la sconfitta di ieri sera sia stata meritata: troppo evidenti, infatti, le differenze di motivazioni (per il Napoli era, come sempre, la partita della vita, mentre per la Juventus ha giocato con l’atteggiamento di chi tanto è primo in classifica con un buon margine anche in caso di sconfitta), di organizzazione di gioco (il Napoli ha messo in mostra un gioco pimpante e veloce, mentre la Juventus è parsa fin troppo compassata) e di tenuta atletica tra le due squadre.

REINA: SPETTATORE NON PAGANTE – Numeri alla mano, la Juventus ha il miglior attacco del campionato e il tallone d’Achille del Napoli è sempre stata la difesa: bene, ieri sera il portiere partenopeo Reina ha trascorso una serata da spettatore non pagante e i suoi compagni di difesa Henrique, Fernandez, Albiol e Ghoulam non hanno mai dovuto patire al cospetto dei dirimpettai bianconeri; dall’altra parte, invece, la latitanza degli attaccanti juventini è stata lapalissiana: Llorente ha confermato di necessitare di un po’ di riposo, Osvaldo ha ricevuto pochissimi palloni e ne ha toccati ancora meno e dal rientrante Vucinic, che pure qualcosa ha provato a combinare, era francamente difficile aspettarsi di più dopo quasi due mesi di assenza forzata. Anche questa è una differenza che la dice lunga su quanto il Napoli abbia meritato la vittoria e su quanto la Juventus abbia meritato la sconfitta.

TEVEZ, QUANTO MANCHI! – Avvertenza per chi legge: se traducete quanto state per leggere con la frase “Ecco, adesso giustifica la sconfitta della Juventus con l’assenza di Tevez!”, fermatevi un attimo e rileggete con attenzione perché significa che non avete capito una beneamata mazza! Ciò detto, vengo al punto. Non c’è dubbio che ad una Juventus sulle gambe e incapace di saper opporre un’adeguata resistenza di fronte ad un Napoli ben messo in campo da Benitez sia mancato l’apporto di Carlos Tevez, il calciatore che con la sua grinta e la sua classe ha trascinato la baracca bianconera nelle ultime partite, nelle quali sono emersi alcuni limiti diventati lapalissiani ieri sera: forse con l’Apache in campo il risultato sarebbe stato lo stesso, ma di sicuro in avanti si sarebbe visto qualcosa in più rispetto al vuoto pneumatico a cui abbiamo assistito.

OSVALDO, ATTENTO… - Non mi è sfuggita affatto il volto contrariato di Pablo Daniel Osvaldo al momento del suo avvicendamento con Mirko Vucinic. Premesso che, finchè è rimasto in campo, l’ex centravanti della Roma non ha avuto un rendimento che potesse giustificare quella reazione, mi permetto di invitarlo ad evitare reazioni del genere e ad impegnarsi per fornire prestazioni che possano convincere la Juventus a riscattarlo in estate; d’altra parte un eventuale mancato riscatto di Osvaldo a giugno comporterebbe da un lato un risparmio economico per la Juventus e dall’altro il ritorno di un giocatore scontento in una piazza che non lo gradisce. Ergo, caro Pablo, fatti due conti e prova ad impegnarti di più…

ARBITRI: ASTENERSI RICERCATORI DI ALIBI, MA DUE PAROLINE VANNO SPESE - Premesso che ritengo fuori luogo giustificare la sconfitta (meritata, ribadisco!) di ieri sera attaccandosi agli episodi arbitrali, mi limito ad invitare chi legge a paragonare le reazioni mediatiche al gol di Callejon ieri sera a quelle che ci furono dopo il gol di Llorente all’andata: così come per me il gol segnato dal numero 7 napoletano in leggero fuorigioco non maschera i meriti del Napoli e i demeriti della Juventus, mi sarebbe piaciuto che all’andata fosse successa la stessa cosa e non si fosse giustificata una vittoria schiacciante della Juventus con un fuorigioco visibile unicamente con il fermo immagine…

E INTANTO, A REGGIO EMILIA… - Intanto ieri pomeriggio abbiamo assistito al conflitto interiore che ha divorato l’arbitro bolognese Nicola Rizzoli durante Sassuolo-Roma: dopo un contatto tra il giallorosso Benatia e il neroverde Sansone, l’arbitro ha lasciato proseguire il gioco; dopodichè, su segnalazione del giudice di porta (sull’utilità dei quali continuo a nutrire forti dubbi, ma questa è un’altra storia…), lo stesso ha accordato il penalty al Sassuolo, salvo poi tornare sui propri passi dopo un ulteriore consultazione con i calciatori presenti in campo. Premesso che magari la prossima volta potrebbe rivelarsi più sensato ricorrere al televoto o convocare direttamente le primarie per stabilire quale sia la decisione migliore da prendere, ci sono due certezze granitiche: la prima è che, a prescindere dalla bontà o meno della decisione presa, la credibilità e l’autorevolezza di quest’arbitro sono uscite da questa situazione fortemente minate (e attenzione, non stiamo parlando di un direttore di gara qualsiasi, bensì di quello che rappresenterà l’Italia ai prossimi Mondiali!); la seconda riguarda lo scandalo nazionale che sarebbe sorto se per caso la stessa scena avesse visto protagonista l’arbitro Rizzoli durante Napoli-Juventus…

PENSIONATELO! – Ieri sera Gianluigi Buffon ha evitato in almeno tre occasioni che il Napoli andasse a segno. Orbene, poiché ogni tanto mi dimentico le tante cose che vengono dette sia da parte di chi parla di pallone che da parte di chi parla di calcio, vorrei chiedere a chi di dovere un piccolo favore: potreste gentilmente ripetermi quella storiella secondo la quale Gigi sarebbe da mandare immediatamente in pensione perché ormai è vecchio e non para più neanche i retropassaggi dei difensori in allenamento?

CARO RAFA, TI PREFERISCO DI GRAN LUNGA QUANDO PARLI DI CALCIO! - Intervistato a fine partita, Antonio Conte ha così risposto alle parole di Benitez in merito alle differenze di fatturato tra Napoli e Juventus: “Benitez dovrebbe un attimo rivedere i conti, lui ha fatto spendere al Napoli oltre 100 milioni. Io ho fatto spendere alla mia società poco più di 20 milioni, recuperati poi con le cessioni di Matri, Marrone e Giaccherini. Noi abbiamo 17 punti in più in campionato e siamo ancora in Europa, mentre il Napoli è fuori da Champions ed Europa League. La Coppa Italia per il Napoli potrebbe essere una ciambella di salvataggio”. Ora, qui bisogna dire due cose semplicissime: in primo luogo Conte ha perfettamente ragione nel sottolineare differenze che magari a qualcuno potranno non piacere, ma che sono lampanti ed immediatamente riscontrabili; in secondo luogo mi farebbe piacere che Benitez, che stimo come allenatore e che ascolto sempre con grande interesse quando parla di questioni tecnico-tattiche, la piantasse di tirare fuori discorsi economici per giustificare il fatto che ad un certo punto della stagione la sua squadra è sparita dai radar del vertice della classifica. E poi caro mister, detto tra noi, non trova che vedere distorte le proprie parole e sentirsi dare del piagnucolone da certi maestri di bon-ton a dir poco improponibili sia una punizione eccessiva?

OCCHIO AI "DE PROFUNDIS" PREMATURI! - Adesso l'imperativo categorico per Conte e la sua truppa deve essere quello di rimettersi a lavorare in vista dell'impegno europeo di giovedì a Lione e dei successivi impegni, soprattutto perchè piangere sul latte versato è un'operazione tanto inutile quanto frustrante. Ciò detto, attenzione (e qui mi rivolgo non solo agli anti-juventini, ma soprattutto a molti juventini!) ad intonare prima del tempo il "de profundis": è già successo dopo il 2-4 del 20 ottobre scorso a Firenze e dopo l'1-1 contro la stessa Fiorentina nel match d'andata di Europa League e la scelta non si è rivelata assai felice...

LA JUVE SCONFITTA? GAUDEAMUS IGITUR! - Come puntualmente accade ogni volta che la Juventus perde, tutti gli anti-juventini d'Italia si sono improvvisamente riscoperti tifosi e grandi estimatori del Napoli: persino gli interisti, che nel 2007 esibirono il goliardico striscione "Napoli fogna d'Italia", o i milanisti e i romanisti, che parlano tanto della discriminazione territoriale altrui dimenticando la propria. Le reazioni di costoro mi ricordano quel tale che stava in una stanza d'albergo e godeva nel sentire gli inquilini della stanza a fianco che facevano l'amore poichè consapevole di non poter godere di suo...

NON VOGLIO ESSERE RIPETITIVO… - Parlare di Napoli-Juventus comporta inevitabilmente dover parlare anche dell’accoglienza…calorosa riservata da alcuni delinquenti, erroneamente definiti “tifosi del Napoli” (di tifosi veri del Napoli ne conosco tanti e vi posso garantire che, fortunatamente, nulla hanno a che vedere con le bestie di cui sopra!), al pullman della Juventus sia in occasione dell’arrivo dello stesso nella città partenopea che in occasione del trasferimento della squadra dall’albergo allo stadio San Paolo. A tal proposito, poiché non voglio essere in alcun modo ripetitivo, vi invito a cliccare qui per leggere cosa ho scritto ieri su questo argomento.

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