giovedì 20 settembre 2012

Antonio Conte davanti al TNAS: gli scenari possibili

La Juventus è uscita indenne dalla delicata sfida di Champions League contro il Chelsea e si appresta ad affrontare il Chievo prima dell'insidioso doppio impegno ravvicinato contro Fiorentina e Roma; l'obiettivo è quello di raccogliere il maggior numero possibile di punti e di conservare la testa della classifica (che attualmente i bianconeri occupano insieme a Napoli e Lazio). Fuori dal campo, tuttavia, inizia domani un'altra partita non meno delicata ed importante: quella di Antonio Conte davanti al TNAS.

Il Tribunale Nazionale dell'Arbitrato Sportivo (organo facente capo al CONI e discendente di quella che una volta si chiamava Camera di Conciliazione e Arbitrato) avrà tempo fino al 7 ottobre per pronunciare il proprio verdetto in merito alla squalifica di 10 mesi inflitta al tecnico bianconero, sia dalla Commissione Disciplinare che dalla Corte di Giustizia Federale, per la vicenda del calcioscommesse (il tecnico è stato condannato in secondo grado per l'omessa denuncia relativa alla gara Albinoleffe-Siena, giocata quando lui sedeva sulla panchina dei toscani); come già spiegato in un altro articolo di chi scrive, presidente del collegio arbitrale è stato nominato l'avvocato Massimo Zaccheo; gli "arbitri" delle due parti in causa, Antonio Conte da una parte e la FIGC dall'altro, saranno il Prof. Guido Calvi e l'avvocato Enrico Di Giovanni.

Posto che il TNAS non ha la possibilità di aumentare la sanzione e che la prima fase di "conciliazione"(prevista dal regolamento del Tribunale) non dovrebbe produrre risultati, gli scenari possibili al termine di questo nuovo iter giudiziario sono tre:

1) Conferma dei 10 mesi di squalifica. In questo caso la Juventus continuerebbe a fare a meno del suo allenatore fino alla fine della stagione. La soluzione per la guida tecnica sarebbe quella attuale, con Massimo Carrera che andrebbe in panchina e parteciperebbe a conferenze stampa e interviste

2) Riduzione della pena. Secondo i media sarebbe l'ipotesi più probabile, sebbene sull'entità della squalifica ci siano diverse "scuole di pensiero". Chiaro che una squalifica ridotta di parecchio consentirebbe a Conte di "tornare in sella" nel momento decisivo della stagione, e con campionato e Champions ancora "in ballo" sarebbe un vantaggio non da poco; nel caso in cui, invece, la squalifica terminasse nelle ultime giornate del campionato, il vantaggio ci sarebbe comunque anche se in misura minore

3) Proscioglimento. Sebbene quest'ultimo sia ritenuto dalla stampa uno scenario poco plausibile (e gli stessi tifosi juventini, pur sperandoci, non sembrano crederci più di tanto), è l'obiettivo dichiarato di Conte e dei suoi avvocati Antonio De Rensis, Luigi Chiappero e Giulia Bongiorno. Un'assoluzione piena significherebbe, ovviamente, un rientro immediato in panchina del mister, che potrebbe così tornare a trasmettere dalla panchina la sua carica alla squadra; e se la carica è la stessa vista ieri sugli spalti di "Stanford Bridge", c'è da scommetterci che sarà la vera arma in più della Juventus

A questo punto non ci resta che aspettare; come diceva qualcuno, "la speranza è l'ultima a morire"

2 commenti:

  1. Ottimo, Vincenzo!
    Aggiungo che, mentre la FIGC è impegnata in questa guerra contro la Juve per i fatti che conosciamo, l'Italia continua a scendere nel ranking Uefa delle competizioni per club...
    Autolesionismo tipico italiano, detto anche "attaccamento alla poltrona"...

    RispondiElimina
  2. Hai perfettamente ragione, Giuseppe. Considera anche il fatto che da marzo 2011 c'è un presidente di Lega, di nome Maurizio Beretta, che è dimissionario e che ad un anno e mezzo di distanza non ha ancora indicato il nome del suo successore...

    RispondiElimina