lunedì 1 settembre 2014

DIARIO DI BORDO/1 - Chievo-Juventus 0-1 (Serie A, 1a giornata)


IL TABELLINO
CHIEVO-JUVENTUS 0-1 (primo tempo 0-1)
MARCATORI: Biraghi aut. (J) al 6'pt
CHIEVO (4-3-2-1): Bardi; Frey, Dainelli, Cesar, Biraghi; Izco, Mangani (Radovanovic dal 1'st, Cofie dal 25'st), Hetemaj; Birsa, Schelotto (Paloschi dal 1'st); Maxi Lopez. Allenatore: Corini
JUVENTUS (3-5-1-1): Buffon; Caceres, Bonucci, Ogbonna; Lichtsteiner, Vidal (Pereyra dal 41'st), Marchisio, Pogba, Asamoah; Coman (Llorente dal 23'st); Tevez. Allenatore: Allegri
ARBITRO: Russo di Nola

LA PARTITA
Un’autorete del difensore clivense Biraghi, sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Tevez, è bastata alla Juventus per espugnare il campo del Chievo (dove i bianconeri avevano vinto solo tre volte negli ultimi sei anni), vincere la prima partita della nuova gestione Allegri e mettere in cassaforte i primi tre punti di questo campionato. Vittoria meritata, soprattutto alla luce delle numerose occasioni costruite dai bianconeri durante tutto l’arco dei 90 minuti, anche se nel finale ci è voluto un miracolo di Buffon su Maxi Lopez per evitare che si concretizzasse la più atroce delle beffe; ora l’allenatore livornese potrà approfittare della sosta per recuperare qualche infortunato (a cominciare dal lungodegente Morata, che potrebbe essere già a disposizione per la seconda partita contro l’Udinese) e per inculcare nella squadra le proprie idee tattiche.

TABU’ SFATATO PER ALLEGRI (FINALMENTE!)
Da quando ha debuttato come allenatore in Serie A nel 2008 (all’epoca guidava il Cagliari), Massimiliano Allegri ha vinto solo una volta la prima partita di campionato: era la stagione 2010/11, la prima del livornese sulla panchina del Milan, e la squadra rossonera strapazzò per 4-0 il Lecce a San Siro per poi laurearsi campione d’Italia a fine stagione; a questo dato va aggiunto il precedente della scorsa stagione, quando il Milan di Allegri inaugurò con una sconfitta per 2-1 proprio al Bentegodi (anche se in quella circostanza l’avversario non era il Chievo, bensì l’Hellas) il disastroso campionato che avrebbe portato i rossoneri a restare fuori da tutte le competizioni europee e il tecnico ad essere esonerato a metà torneo. Fortunatamente per la Juventus e per i suoi tifosi, tuttavia, sabato il buon Max è riuscito a sfatare questo tabù! Ma sul mister e su questo suo debutto ufficiale in bianconero si parlerà nel dettaglio più avanti…

RACCONTATEMI UN PO’ LA STORIA DEL PENSIONATO…
Le numerose occasioni sciupate dai bianconeri per imprecisione e/o sfortuna (tre legni più un paio di parate di Bardi) hanno rischiato di essere pagate a carissimo prezzo nel finale, quando un’azione sull’asse Paloschi-Maxi Lopez ha portato quest’ultimo alla conclusione ravvicinata, ma per sua sfortuna davanti a lui c’era Gianluigi Buffon, che con un guizzo ha evitato che l’ex attaccante di Catania e Sampdoria regalasse il pari alla squadra di Corini. Rivedendo questa parata, mi è venuta una gran voglia di ascoltare quella bizzarra storiella secondo cui il capitano della Juventus e della Nazionale sarebbe da pensionare seduta stante…

MARTIN CACERES: NON CHIAMATELO GREGARIO!
Al di là del colpo di testa che ha propiziato l’autorete di Biraghi, sabato al Bentegodi Martin Caceres ha fornito l’ennesima prestazione maiuscola non facendo rimpiangere un elemento del calibro dell’infortunato Barzagli: sbaglia chi considera l’uruguayano un semplice gregario, dato che può essere tranquillamente considerato un titolare aggiunto; Barzagli può dunque recuperare con tutta calma dall’intervento chirurgico cui si è sottoposto dopo i Mondiali…

SORPRESA COMAN
La vera sorpresa di giornata è stata la prestazione fornita da Kingsley Coman. Titolare per caso viste le defezioni in attacco (Morata infortunato, Giovinco e Llorente debilitati dall’influenza dei giorni scorsi), il francesino prelevato dal PSG ha giocato una bellissima partita dimostrando di avere i numeri per potersi affermare nei prossimi anni. A questo punto non resta che lasciarlo crescere in pace e, soprattutto, sbagliare: già, perché il ragazzo di anni ne ha appena 18 e, per quanto bravo, di strada da percorrere ne ha ancora tanta davanti a sé; e far bruciare un simile talento dalle critiche sarebbe un errore che rasenterebbe il masochismo calcistico più becero

ORA LA SOSTA, POI STRAMA (E LA CHAMPIONS)
Come da tradizione, la prima giornata di campionato verrà seguita dalla sosta per gli impegni della nuova Nazionale targata Antonio Conte: gli azzurri scenderanno in campo giovedì a Bari contro l’Olanda in amichevole e martedì prossimo affronteranno ad Oslo la Norvegia nella prima gara valida per le qualificazioni agli Europei francesi del 2016. Archiviata quella parentesi, i bianconeri torneranno in campo il 14 settembre contro l’Udinese per la prima partita stagionale allo Juventus Stadium e poi riceveranno il Malmoe nel primo match di Champions League. Inutile dire che entrambe le partite andranno affrontate con la necessaria grinta, a cominciare da quella contro i friulani allenati da Andrea Stramaccioni e guidati in campo dall’immarcescibile Totò Di Natale (che ieri ha festeggiato i 10 anni esatti di militanza in bianconero siglando la doppietta che ha mandato al tappeto il neopromosso Empoli di Sarri): del resto entrambi hanno regalato dei dispiaceri alla Vecchia Signora in passato (Stramaccioni allenava l’Inter che due anni fa espugnò lo Juventus Stadium facendone cadere la lunga imbattibilità, mentre Di Natale decise la sfida di campionato nella stagione 2007/08) e per di più Stramaccioni è ancora imbattuto nelle sfide con Allegri (i due si sono affrontati in tre derby milanesi, due vinti dall’Inter di Strama per 4-2 e per 1-0 e l’altro terminato in parità sul punteggio di 1-1). La stagione è appena iniziata e dopo questa sosta inizierà ad entrare nel vivo!

MASSIMILIANO ALLEGRI: PARLIAMONE…
Come ho detto in precedenza, il discorso relativo al debutto ufficiale di Massimiliano Allegri sulla panchina della Juventus merita di essere approfondito in maniera dettagliata. Inutile dire che c’era tanta curiosità per vedere all’opera il tecnico che ha raccolto la pesantissima eredità lasciata da Antonio Conte, soprattutto alla luce dei suoi trascorsi milanisti e di certe esternazioni che in quel quadriennio hanno portato il livornese a scontrarsi parecchio con l’ambiente juventino. Il debutto è stato positivo, sia per quanto concerne il risultato del campo che per quanto riguarda il modo in cui il mister ha preparato e affrontato questa partita: venerdì in conferenza stampa ha dichiarato senza mezzi termini che gli splendidi tre anni appena trascorsi sono entrati nella storia, ma che adesso bisogna voltare pagina e andare avanti (come dire “nessuno pensi che le vittorie siano scontate o dovute soltanto perché si è stravinto nei tre anni precedenti”); poi sabato, pur convinto delle proprie idee tattiche, ha deciso di far fronte all’emergenza (Barzagli, Morata e Pirlo infortunati, Chiellini squalificato e Giovinco e Llorente debilitati dalla febbre e recuperati solo per la panchina) adottando in tutto il 3-5-2 contiano (che, causa le citate defezioni in attacco, in realtà è stato un 3-5-1-1) e affidandosi al telaio vincente delle ultime stagioni; infine, cosa ancora più importante, durante tutta la partita non è stato fermo un attimo e non ha mai smesso di richiamare i suoi giocatori e dar loro indicazioni mostrando una grinta che negli anni scorsi raramente si era vista. Caro Max, da persona che in passato ti ha criticato spesso e duramente (e sia chiaro che non mi rimangio nulla, dato che resto convinto che quelle critiche le meritassi eccome!), devo riconoscere che sabato sei stato il vero vincitore della partita contro il Chievo e hai zittito coloro i quali non aspettavano altro che una sconfitta per iniziare a crocifiggerti. Ma al tempo stesso devo anche dirti che questo deve essere solo il punto di partenza perché la stagione è ancora cominciata e le difficoltà non mancheranno di sicuro. Intanto complimenti per l’inizio decisamente positivo!

IL MILAN VINCE, MA ATTENZIONE AI PARAGONI EFFETTUATI DA QUALCUNO…
La prima di campionato è stata anche quella che ha visto il debutto ufficiale di Filippo Inzaghi sulla panchina del Milan: il debutto è stato positivo, dato che i rossoneri hanno battuto per 3-1 la Lazio. Vorrei però invitare i miei amici milanisti a stare attenti a possibili paragoni tra questo Milan e la prima Juventus targata Conte, soprattutto perché a Milano c’è qualcuno che un anno fa disse che l’Inter di Mazzarri gli ricordava la prima Juventus di Conte con i risultati che abbiamo visto tutti…

WALTER, CHI BEN COMINCIA…
Passando dall’altro lato del Naviglio, l’Inter ha iniziato il primo campionato dell’era Thohir pareggiando per 0-0 sul campo del Torino, con i granata che hanno anche fallito un calcio di rigore con Larrondo, che dal dischetto si è fatto ipnotizzare dallo specialista Handanovic; poi i nerazzurri hanno reclamato anche un possibile rigore su Icardi, ma nel complesso la loro prestazione è stata al di sotto delle (solite) aspettative suscitate in estate. E secondo voi di cosa ha parlato Walter Mazzarri a fine gara? Ma dell’arbitraggio del signor Doveri, è ovvio! E meno male che per i soliti noti quello che passava il tempo a recriminare per le decisioni arbitrali era Conte…

HA VINTO IL CESENA!
La sorpresa di giornata arriva dal campo di Cesena, dove la neopromossa formazione allenata da Bisoli ha battuto per 1-0 il Parma e festeggiato nel migliore dei modi il ritorno in Serie A dopo due anni di cadetteria. Qualcuno però avvisi il buon Mauro Suma e gli dica che il gol dei romagnoli l’ha messo a segno tale Rodriguez e non, come probabilmente avrà pensato lui, il solito implacabile vecchio cuore rossonero Mario Beretta…

BENTORNATO, BOEMO!
Tornato ad un anno e mezzo dall’esonero romano (l’ultimo di una lunga serie!), ieri Zdenek Zeman ha ritrovato il campionato di Serie A debuttando sulla panchina del Cagliari con un pareggio per 1-1 sul campo del Sassuolo. Volendo essere cattivelli, si potrebbe dire che il risultato è un po’ troppo striminzito alla luce del tipo di gioco difensivo che è solito mettere in campo il tecnico boemo. Intanto bentornato!

ADIOS, CERCI!
E intanto il calcio italiano perde un altro pezzo, dato che ieri è arrivata l’ufficialità del passaggio di Alessio Cerci dal Torino all’Atletico Madrid. Con buona pace di chi dava per certo il trasferimento dell’ex esterno granata al Milan…

IDEE CHIARE PER IL C.T. CONTE
Dopo tre anni fa una strana impressione parlare di Antonio Conte come del nuovo C.T. della Nazionale, ma tant’è! Dando una rapida occhiata alle prime convocazioni effettuate dal mister salentino, ci sono tre cose che balzano immediatamente agli occhi: il ritorno in Nazionale di Osvaldo e Giovinco (tenuti ai margini del gruppo azzurro nell’ultimo anno prandelliano), il reintegro di El Shaarawy dopo i guai fisici che lo hanno tormentato per tutta la passata stagione e, soprattutto, l’esclusione di Mario Balotelli e la sua sostituzione con Simone Zaza del Sassuolo. Non si può dire che Conte abbia tradito le cose dette in Nazionale, ossia che con lui alla guida del gruppo azzurro può accadere persino che un attaccante bravo (gran bel gol ieri contro il Cagliari!) ma non di livello internazionale come Zaza possa sostituire uno come Balotelli, che in quest’ultimo periodo ha fatto poco il centravanti e decisamente troppo il personaggio. Idee chiare sin dall’inizio, dunque, per il nuovo Conte vestito d’azzurro!

Nessun commento:

Posta un commento