sabato 27 settembre 2014

Maurizio Sarri, l'anti-divo della Serie A


Provate a tornare indietro con la memoria di due-tre mesi e ripensate a quando, leggendo l'elenco delle squadre che avrebbero preso parte al campionato di Serie A attualmente in corso, l'occhio è caduto sul nome dell'allenatore dell'Empoli Maurizio Sarri: sono ragionevolmente certo che la maggior parte di voi avrà detto o pensato "Sarri chi???".

In una Serie A che ha visto trionfare per tre anni Antonio Conte (poi approdato sulla panchina della Nazionale) e che attualmente vede come protagonisti tecnici giovani, rampanti e con un passato brillantissimo come calciatori (si pensi a Di FrancescoMihajlovicMontellaInzaghi e Corini), altri in cerca di riscatto dopo recenti delusioni (Allegri e Stramaccioni), altri provenienti dall'estero (Garcia e Benitez), altri più navigati (MazzarriPioliGasperiniColantuonoDonadoniIachini e Mandorlini) e autentici decani (Ventura e Zeman) una figura come quella del 55enne Maurizio Sarri da Napoli è decisamente un unicum.

A differenza della stragrande maggioranza dei suoi colleghi, Sarri ha iniziato ad allenare senza avere un'esperienza da calciatore alle spalle, dato che le biografie raccontano di un giovane Maurizio che alternava un ruolo da calciatore dilettante ad un lavoro da impiegato di banca. L'approccio vero e proprio con il rettangolo verde arriva negli anni '90 con una gavetta tra i dilettanti durata 13 anni (allo Stia dal 1990 al 1991, alla Faellese dal 1991 al 1993, al Cavriglia dal 1993 al 1996, all'Antella dal 1996 al 1998, al Valdema dal 1998 al 1999, al Tegoleto dal 1999 al 2000 e infine al Sansovino dal 2000 al 2003) prima del debutto tra i professionisti nel 2003, quando prende la Sangiovannese in Serie C2 e la porta in C1. Nel 2005 arriva il debutto in Serie B alla guida del Pescara e nella stagione 2006/07 c'è la parentesi amara sulla panchina dell'Arezzo: subentrato all'esonerato Antonio Conte (che non è un omonimo dell'attuale C.T. della Nazionale), Sarri viene a sua volta sollevato dall'incarico lasciando una squadra ultima in classifica ed eliminata dalla Coppa Italia, anche se in questo caso va detto che l'avversario era il Milan futuro Campione d'Europa. Non va meglio nelle successive esperienze ad Avellino e Verona, dato che l'esperienza in Irpinia si conclude ancora prima che il campionato cominci e che sulla panchina scaligera ottiene la miseria di un punto in 6 partite perdendone 5 di fila. Nella stagione 2008/09 lo troviamo a Perugia, dove a settembre subentra all'esonerato Pagliari, ma ci rimane solo fino a febbraio quando arriva un altro esonero. Nel 2010 guida il Grosseto nelle ultime 10 giornate, dopodichè viene ingaggiato dall'Alessandria (il cui presidente aveva già lavorato con lui ai tempi del Sansovino) e perde la finale dei play-off per salire in Serie B con la Salernitana, dopodichè non rinnova il proprio contratto con la società piemontese. Nell'estate del 2011 si riavvicina a casa andando ad allenare il Sorrento, ma l'esperienza si conclude con l'esonero a dicembre e con la sostituzione con Gennaro Ruotolo, dopodichè inizia il sodalizio con l'Empoli che continua ancora oggi.

Durante tutti questi anni non è mancata qualche amarezza anche fuori dal campo: il 1 giugno 2012, infatti, Sarri viene deferito dal Procuratore Federale Stefano Palazzi nell'ambito del secondo filone cremonese dell'inchiesta sul calcioscommesse; la richiesta di condanna per lui è di un anno di squalifica per omessa denuncia, ma il 18 giugno la Commissione Disciplinare proscioglie Sarri da tutte le accuse.

E così arriviamo a quest'anno, con l'Empoli che ritrova la Serie A sei anni e Sarri che si affaccia per la prima volta al massimo campionato di calcio ottenendo 2 punti nelle prime 4 giornate: qualcuno potrebbe obiettare che non è un bottino altissimo, ma andrebbe ricordato che alla prima giornata i toscani si sono imbattuti in quel satanasso di Di Natale, che contro la Roma la sconfitta è arrivata soltanto su autogol del portiere e che nell'ultimo turno contro il Milan l'Empoli ha pareggiato per 2-2 dopo esser stata in vantaggio di due reti e aver avuto il pallino del gioco in mano per quasi tutto il primo tempo.

Nessuno, ovviamente, può dire oggi come si concluderà questo primo campionato di Serie A della carriera del 55enne Sarri. Per ora, tuttavia, possiamo solo applaudire il vero anti-divo di questo campionato! Perchè, in fondo, a questo nostro malandato pallone figure del genere fanno un gran bene...


Foto: firenzetoday.it

Nessun commento:

Posta un commento