giovedì 7 marzo 2013

Juventus-Celtic: qualche considerazione a mente fredda


Dopo il 3-0 ottenuto all'andata in Scozia, la Juventus ha battuto facilmente per 2-0 il Celtic a Torino e ha staccato il biglietto per i quarti di finale della Champions League; era dai tempi di Capello (stagione 2005/06, l'ultima prima dello tsunami di Calciopoli) che la "Vecchia Signora" non si piazzava tra le migliori otto squadre europee. All'indomani dell'impresa bianconera, ho ritenuto di dover porre l'accento su alcuni aspetti particolari

1. Se è vero, come è vero, che alla base dei risultati delle grandi squadre ci sono le certezze, allora Andrea Barzagli è la certezza per antonomasia di questa Juventus: che giochi centrale destro (suo ruolo abituale quando il centrale è Bonucci) o che giochi terzo di difesa (come avvenuto ieri, quando nel ruolo di centrale ha giocato Marrone e Bonucci è scalato sulla destra), alla fine i palloni che transitano dalle parti di Buffon sono sempre preda sua. Una nuova versione della proprietà commutativa: cambiando la posizione in campo di Barzagli, il risultato non cambia…

2. In una serata in cui la Juventus ha rischiato poco o nulla, Gigi Buffon ha trovato il modo di mettersi in mostra: è accaduto nel primo tempo, quando ha avuto un ottimo riflesso per respingere la conclusione di Commons deviata all’ultimo da Hooper

3. L’azione del secondo gol è stata da cineteca: lancio con il contagiri di Pirlo, taglio dalla destra di Vidal e tocco al volo di quest’ultimo per Quagliarella, a cui è toccato il compito facile facile di spingere il pallone in fondo al sacco. Il gioco offensivo della Juve di Conte riassunto nell’arco di pochi secondi…

4. Nonostante i diverbi con l’allenatore, Fabio Quagliarella ha dimostrato di poter ancora dire la sua nell’attacco bianconero. L’attaccante di Castellammare di Stabia si conferma capocannoniere dei bianconeri al pari di Giovinco (seppur con una media migliore, dato il minutaggio inferiore rispetto alla “formica atomica”) e si rilancia alla grande nella serata in cui Conte gli regala una maglia da titolare; che la scalata nelle gerarchie, interrottasi a novembre dopo la sostituzione di San Siro, sia ripresa?

5. Nella serata in cui Quagliarella risorge, anche Alessandro Matri conferma il suo momento di forma dopo la non esaltante prestazione fornita contro la Roma e dopo le due panchine consecutive contro Siena e Napoli. Caro mister, grande rispetto per le tue scelte e per le tue valutazioni, ma forse stasera si è avuta la prova che non è detto che gli attaccanti titolari debbano essere sempre e solo Giovinco e Vucinic

6. Nota di merito anche per la prestazione fornita da Luca Marrone, impiegato per la prima volta in Europa nel ruolo di difensore centrale. Posto che Hooper e Samaras non sono certo Messi e Cristiano Ronaldo, va comunque apprezzata la personalità dimostrata da un giocatore che ha giocato oggi la prima partita europea della sua carriera

7. Qualche numero messo lì: nelle prime tre partite la Juventus aveva ottenuto in Europa tre pareggi per 1-1; dal 7 novembre (giorno dello scialbo 1-1 ottenuto a Copenaghen contro il Nordsjaelland) la Juventus ha inanellato un filotto di 5 vittorie consecutive, con 13 gol segnati e nessuno subìto; solo il Borussia Dortmund (arrivato primo davanti al Real Madrid nella prima fase) tiene testa a questi numeri. Numeri per spiegare i quali la tesi secondo cui “gli avversari erano scarsi” è poca cosa, ma davvero poca cosa...

Quest’ultimo punto permette di passare, come sempre, dal discorso relativo al campo a quello (decisamente più “pepato”) relativo alle vicende riguardanti l’extra-campo 

8. Conte e Pirlo (due persone che i palcoscenici europei li conoscono, e bene anche) hanno ribadito in questi giorni come sarebbe stato un errore imperdonabile scendere in campo con la convinzione di aver chiuso i giochi nella gara d’andata. Io ho sposato questa tesi e mi è toccato dover vedere i risolini di coloro che tutto sanno e tutto capiscono (in una parola anti-juventini): peccato che tra questi pozzi di scienza ci fossero quelli che un anno fa, negli ottavi di finale di Champions, credevano di aver passato il turno dopo la partita d’andata; alcuni hanno visto la propria squadra passare il turno dopo aver rischiato seriamente la rimonta (i milanisti), altri hanno visto la propria squadra eliminata malamente (i napoletani). Se c’è una cosa che la storia delle competizioni europee dovrebbe aver insegnato è che vendere la pelle dell’orso prima di averlo fatto fuori è sinonimo di suicidio

9. Prima di questa partita il mister scozzese Lennon e il suo assistente Mjallby sono tornati sulle famose scorrettezze compiute dai calciatori juventini nella gara d’andata e sul ricorso presentato all’UEFA. Questo doppio confronto ha rappresentato la miglior risposta a questi argomenti, degni di una certa città italiana del Nord che faceva parte del famoso “triangolo industriale” e che non era né Torino né Genova…

10. Dopo sette anni la Juventus torna tra le prime otto squadre d’Europa. Fermo restando che ci sono organici tecnicamente superiori (Bayern e Real Madrid, tanto per fare qualche nome), questa squadra ha dimostrato in questi mesi di essere in grado di potersela giocare a viso aperto con chiunque; e, sia chiaro, ho scritto “giocare a viso aperto” e non “battere ad occhi chiusi”. Lo dico a beneficio di quanti continuano a dire che gli juventini sono sicuri di poter vincere la Champions: per la cronaca, trattasi sempre di coloro che tutto sanno e tutto capiscono…

11. Venerdì prossimo a Nyon ci sarà il sorteggio per quarti di finale e semifinali. Personalmente mi auguro che alla squadra di Conte capiti un avversario blasonato: in primo luogo si tratterebbe della definitiva prova di maturità per questo gruppo; in secondo luogo, se disgraziatamente le cose non dovessero andare per il verso giusto, uscire contro un Barcellona o un Real Madrid o un Bayern Monaco sarebbe sicuramente meno frustrante rispetto ad un’eliminazione giunta contro un avversario meno quotato

12. Un anno e mezzo fa ho avuto un vivace scontro via Facebook con uno che tutto sa e tutto capisce (segnatamente un tifoso della squadra più onesta del mondo): oggetto del contendere era la partecipazione della Juventus alla Champions League di quest'anno e ad un certo punto mi è stato scritto "minchia, che sei convinto...lo spero per te, altrimenti ci rimarrai malissimo". Non c'è soddisfazione maggiore che vedere la faccia di questa persona e pensare a quello che mi aveva scritto allora...

13. Non succede, ma se succede…

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