lunedì 25 marzo 2013

Inter-Juventus, la "Gazzetta" e quel precedente sbagliato...


Come ormai si sa da alcune settimane, la partitissima Inter-Juventus in programma a San Siro per il sabato di Pasqua sarà giocata alle 15; per i bianconeri di Antonio Conte sarà l'occasione per mantenere (almeno) il vantaggio in classifica nei confronti di Napoli e Milan, nonchè l'impegno immediatamente precedente alla delicata sfida di Champions League a Monaco di Baviera, mentre per i nerazzurri di Stramaccioni è una gara fondamentale per continuare a sperare nel terzo posto e (probabilmente, anzi quasi sicuramente) salvare una stagione che si sta rivelando decisamente al di sotto delle aspettative della scorsa estate.

C'è però un aspetto di questa partita che è passato sotto silenzio, o quasi: quando è stato comunicato ufficialmente che la gara di San Siro, che in un primo momento si sarebbe dovuta disputare alle 20.45, era stata anticipata al pomeriggio per consentire alla Juventus di rientrare prima a Torino e di poter partire un giorno prima per la Germania, la "Gazzetta dello Sport" (toh!) ha sottolineato come l'ultima sfida tra bianconeri e nerazzurri giocata di pomeriggio fosse stata la famosa partita del 26 aprile 1998, quella dell'ormai storico rigore negato a Ronaldo; un dato vero, ma solo in parte, dato che quella partita era stata disputata a Torino.

Per trovare l'ultimo precedente pomeridiano a San Siro, invece, bisogna tornare indietro di due anni rispetto alla partita sopra citata, ovvero al 20 aprile 1996. Quel giorno si giocò sempre alle 15 e sempre a causa degli impegni europei che attendevano la Juventus di Marcello Lippi, che poi quella Champions League l'avrebbe vinta a Roma un mese più tardi. Quella partita metteva di fronte la Juventus di Lippi, priva di elementi del calibro Ferrara, Torricelli, Di Livio, Vialli, Del Piero e Ravanelli, e l'Inter di Hodgson, la cui unica assenza di rilievo era quella del giovane Javier Zanetti; fu a larghi tratti un dominio bianconero, con la squadra di Lippi che si portò agevolmente sul 2-0 grazie alle reti di Attilio Lombardo e Antonio Conte (che, per la cronaca, non era un omonimo dell'attuale allenatore della Juventus), salvo poi subire il gol della bandiera nerazzurro segnato da Maurizio Ganz solo nei minuti finali.

Semplice dimenticanza per la "rosea"? Chissà, di sicuro c'è che questo precedente, scevro da ogni tipo di polemica arbitrale e conclusosi con la netta vittoria di una Juventus rimaneggiata nei confronti di un'Inter quasi al completo, mediaticamente non avrà mai nulla a che vedere con il precedente che il giornale sportivo che tutti gli juventini amano ha così amorevolmente rimarcato.

Da ultimo, poichè è noto a tutti che l'Inter morattiana pre-2006 non vinceva a causa delle malefatte di quel lestofante di Moggi, riporto qui di seguito le formazioni di quella partita del 1996 per chiarire il perchè della disfatta nerazzurra:
INTER: Pagliuca, Pistone, Festa, Paganin, Roberto Carlos (colui che l'Inter regalò al Real Madrid perchè a Hodgson un giocatore così non serviva), Carbone, Fresi, Ince, Fontolan, Caio (per avere nozione di quanto questo calciatore fosse un vero e proprio portento del pallone basta cliccare qui), Branca (che non è un omonimo di quel direttore tecnico che all'Inter amano come si ama un lebbroso)
JUVENTUS: Peruzzi, Carrera, Tacchinardi, Vierchowod, Pessotto, Conte, Paulo Sousa, Deschamps, Jugovic, Lombardo, Padovano

Servono altri elementi per comprendere a pieno la "dimenticanza" della Gazzetta?

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