mercoledì 18 settembre 2013

Copenaghen-Juventus 1-1: qualche considerazione...


Continua la "maledizione danese" per la Juventus: dopo l'1-1 di un anno fa contro il Nordsjaelland, i bianconeri tornano dalla trasferta di Copenaghen con un pareggio giunto al termine di una gara deludente; a decidere la partita sono state le reti di Jorgensen per i danesi e di Quagliarella per i bianconeri, oltre ad un cospicuo numero di occasioni non concretizzate dalla squadra di Conte.
Come dopo ogni partita, sono opportune alcune considerazioni su quanto visto in campo

Mai approccio fu più sbagliato! Ciò che mi ha lasciato davvero interdetto non è stato tanto il risultato finale, quanto l'approccio che la squadra ha avuto all'inizio: il classico approccio di chi scende in campo convinto che tanto il gol arriverà di lì a poco per materializzazione divina; esattamente lo stesso errore marchiano che la Juventus aveva commesso lo scorso anno contro il Nordsjaelland, quando un approccio simile costò ai bianconeri due punti

Ri-Chiello! Dopo aver perso il pallone da cui è nato il gol di Icardi in Inter-Juventus, stasera Giorgio Chiellini ha commesso un altro errore perdendo la marcatura di Jorgensen in occasione del vantaggio del Copenaghen: certe distrazioni sono abbastanza gravi, ma se a commetterle è l'uomo di maggior esperienza della retroguardia la gravità aumenta esponenzialmente

L'errante Ogbonna Premesso che non mi passa nemmeno per l'anticamera del cervello di appioppare ad Ogbonna la patente di brocco, è evidente che l'ex capitano del Torino si trovi a disagio nel ruolo di centrale nella difesa a tre. La speranza è che, avendo sempre giocato in un sistema difensivo a quattro, Angelo acquisisca col tempo sempre maggior dimestichezza con questo ruolo

Antò, i cambi! Stavolta non ho compreso la logica dei cambi effettuati da Conte, soprattutto quello di Peluso con De Ceglie: il primo aveva sbagliato praticamente tutto nel primo tempo ed era andato leggermente meglio nella ripresa (a partire dal cross che ha propiziato il pareggio siglato da Quagliarella), il secondo ha sbagliato persino i tocchi più elementari ed è stato addirittura capace, con tutta la squadra riversata in avanti, di passare il pallone all'indietro verso Buffon (!!). Anche il cambio in attacco l'ho compreso poco, dal momento che lasciare in campo Quagliarella e inserire un'altra punta sarebbe stata la scelta più azzeccata. Caro mister, sai quanta ammirazione che ho per te, ma stasera le tue scelte non è che mi abbiano particolarmente convinto...

Ci si mette pure Wiland... Dell'atteggiamento sbagliato si è parlato in precedenza, degli errori individuali e dei cambi non troppo convincenti pure, ma non si può certo negare come stasera si sia incappati in un altro portiere trasformatosi di incanto in un fenomeno: trattasi di tale Wiland, il numero uno (anzi, per essere precisi, 21!) del Copenaghen, i cui interventi sono stati decisivi in almeno quattro occasioni; ovviamente questo non può assolutamente essere un alibi per non aver vinto una gara in cui si partiva nettamente favoriti...

Attenti ad intonare il "de profundis"... Come già accaduto in passato, sento tanti tifosi (antijuventini, ma anche tanti juventini) che si lanciano in previsioni catastrofiche su questa Juventus che è ormai una "squadra di mentecatti" (cito testualmente un elegantissimo tifoso napoletano) o una squadra che in Europa non vale niente (cito quasi testualmente molti juventini). Attenzione, che intonare il "de profundis" senza il morto non è mai saggio; e poi, se per caso, tra cinque partite la situazione dovesse essere ben diversa da quella di stasera, non vorrei essere nei vostri panni...

Criticare nel merito sì, processare no! Come spiegato in un punto precedente, non mi hanno particolarmente convinto le scelte fatte da Conte stasera: questo, tuttavia, non vuole in alcun modo significare che Conte vada processato a Norimberga o che vada messo alla gogna. Lo dico soprattutto ai furbacchioni di cui parlavo al punto precedente...

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