domenica 22 settembre 2013

Juventus-Verona 2-1: qualche considerazione...


Dopo il doppio pareggio contro Inter e Copenaghen, la Juventus torna alla vittoria battendo allo Juventus Stadium il Verona per 2-1: dopo il vantaggio veronese firmato da Cacciatore, la squadra di Conte è riuscita a ribaltare il punteggio grazie ad un guizzo di Carlos Tevez e al primo sigillo in bianconero di Fernando Llorente, schierato per la prima volta titolare dal tecnico salentino.
A questo punto si rendono (come sempre) necessarie alcune riflessioni su quanto visto in campo oggi pomeriggio

Assedio nel primo tempo, un leggero passo indietro nel secondo Nel primo tempo, benchè il Verona sia passato in vantaggio, la Juventus ha cinto d'assedio l'area di rigore degli scaligeri riuscendo a colpire prima con Tevez e poi con Llorente; nella ripresa, invece, la squadra di Conte ha badato a gestire il vantaggio non concretizzando qualche opportunità che poteva essere sfruttata decisamente meglio. Magari adottare quest'ultimo atteggiamento dopo aver continuato l'assedio fino a segnare il gol del 3-1 non sarebbe stato male

Una difesa in spolvero A parte il gol subìto (sulle cui responsabilità tornerò più avanti), oggi Antonio Conte ha ridisegnato la difesa nel modo giusto con il rientro di Barzagli e i conseguenti spostamenti di Bonucci al centro e di Ogbonna a sinistra (per Chiellini, invece, un turno di riposo dopo gli errori commessi in occasione di Inter-Juve e Copenaghen-Juve) e i risultati si sono visti: Barzagli è tornato a guidare la retroguardia con la consueta maestria, Bonucci è stato protagonista di una splendida prova da regista arretrato (con tanto di assist per il gol di Tevez e chiusura su Jorginho nel secondo tempo), mentre Ogbonna ha fornito una buona prestazione dopo essere tornato nel suo ruolo

Pirlo, così così! Se Bonucci è stato bravissimo nei panni del regista arretrato, Andrea Pirlo è stato protagonista di una prestazione non eccelsa; va però detto che i centrocampisti del Verona hanno attuato un pressing sistematico sul numero 21 della Juventus, come ormai accade quasi sempre da due anni a questa parte

Fuori Pirlo, centrocampo con Vidal, Pogba e Marchisio: bocciatura no, soluzione alternativa sì A circa venti minuti dalla fine Antonio Conte ha fatto entrare Claudio Marchisio per dargli un po' di minutaggio dopo la lunga assenza per infortunio e la cosa che ha sicuramente colpito tanti tifosi è stata che a lasciare il posto al numero 8 bianconero non è stato Vidal e nemmeno Pogba, bensì Andrea Pirlo; e così il centrocampo ha visto il francese posizionarsi in cabina di regia, con Vidal e Marchisio ai lati. Occhio, però, a non fraintendere la decisione di Conte: questo non è necessariamente sintomo di un addio imminente di Pirlo, bensì della legittima volontà da parte del mister di trovare una soluzione alternativa nel caso in cui il regista bresciano dovesse avere necessità di rifiatare

Isla non male, però... Al primo punto di questa mia analisi ho elogiato il rendimento della difesa, eppure qualcuno potrebbe obiettare: "Contro il Verona si è preso un gol simile a quello di Copenaghen!". Questo è vero, ma in occasione del gol di Cacciatore la responsabilità di marcare il terzino veronese era di Mauricio Isla, che invece ha sbagliato i tempi della marcatura con il risultato che abbiamo visto tutti; peccato, perchè la prestazione odierna del cileno tutto sommato non è stata negativa

Pogba e il vizio di piacersi troppo Chi mi legge o mi ascolta in radio sa che sul piano tecnico ho solo parole di elogio nei confronti di un giovane campione come Paul Pogba: oggi, tuttavia, il francese ha commesso in un paio di circostanze l'errore di piacersi troppo; se avesse dato via subito il pallone anzichè cercare a tutti i costi la giocata ad effetto, probabilmente qualche azione offensiva della Juventus avrebbe potuto avere miglior sorte. Errori di gioventù, ma il ragazzo ha tutto il tempo per migliorare sotto questo aspetto

Tevez: allo Stadium è "one man show"! Questo pomeriggio Carlitos Tevez è stato l'uomo ovunque della Juventus: ha corso più di tutti per tutto l'arco della partita, ha sempre cercato la giocata vincente, ha segnato il gol del momentaneo 1-1 e ha centrato un clamoroso doppio palo (Rafael deve aver ringraziato tutti i Santi della Volta Celeste nel momento in cui si è ritrovato il pallone tra le braccia!). Evidentemente aveva proprio ragione colui il quale disse a suo tempo che Carlitos non avrebbe tradito...

Vamos, Fernando! Dopo le tante (troppe!) chiacchiere di quest'ultimo mese e mezzo, oggi finalmente Antonio Conte ha schierato titolare Fernando Llorente e il gigante di Pamplona ha ripagato la fiducia del mister con il gol che, a conti fatti, è valso i tre punti: magari non sarà un nuovo Trezeguet, ma di sicuro non sarà un nuovo Bendtner e un nuovo Anelka; con buona pace, ovviamente, dei tanti detrattori...

E gli sbagliano sempre il nome... Antonio Conte lo chiama sistematicamente LORIENTE, oggi il telecronista di Sky Riccardo Trevisani lo ha chiamato per tutti i 90 minuti GIORENTE: quando un calciatore scatena la dislessia collettiva...

Coerenza, please! Sempre a proposito di Llorente, c'è una domanda che sorge spontanea: ma quelli che hanno esultato al gol dello spagnolo e lo hanno applaudito quando ha lasciato il posto a Vucinic sono gli stessi che fino a 70 minuti prima gli avevano affibbiato la patente di brocco? Non dico tanto, ma almeno la coerenza evitiamo di prenderla a calci!

L'iracondo Mirko Sarà stata la rabbia per non essere partito titolare, ma nei venti minuti in cui è stato in campo Mirko Vucinic ha dato segni piuttosto lampanti di nervosismo e ha rimediato un'ammonizione che più inutile non si poteva: nulla di nuovo, del resto da due anni sappiamo che Mirko è anche questo

Il profeta Ravezzani... Ecco cosa scriveva ieri sul suo profilo Twitter il direttore di Telelombardia Fabio Ravezzani: "Conte dice: Llorente non l'ho scelto solo io. Excusatio non petita. Tradotto: sì, è un errore ma non solo mio. Un po' presto per scaricarlo"; senza voler essere cattivo nei confronti del buon Ravezzani, diciamo semplicemente che il divino Othelma ne azzeccava qualcuna in più...

...e lo psicologo Mola! Ecco come al tweet sopra citato di Fabio Ravezzani aveva risposto un'altra mente illuminata come Giulio Mola (colui il quale ti querela se lo insulti, ma ti blocca se lo contraddici in maniera garbata!): "...credo che Antonio sia gia sull'orlo di una crisi di nervi. Un po' presto, come dici tu. Mi sa proprio che a giugno va via...". Sigmund Freud non avrebbe saputo fare di meglio, complimenti! Ah, e complimenti anche per l'uso appropriato degli accenti...

Sportmediaset, non così! E, continuando a parlare di quelli che di Tevez e Llorente hanno sempre capito tutto, ecco un titolo di Sportmediaset datato 7 agosto: "Paura Tevez e Llorente. Un'estate da flop player". Un po' come quelli che incensavano il gioco del Sassuolo in occasione del Trofeo Tim e oggi hanno visto quella stessa squadra meravigliosa perdere 7-0 in casa...

Vergogna a Reggio Emilia... Ad inaugurare questa domenica di campionato è stato il tennistico 7-0 con cui l'Inter di Mazzarri ha asfaltato il malcapitato Sassuolo di Di Francesco (che mercoledì affronterà il Napoli al San Paolo, ndr), ma a rovinare il bel pomeriggio interista è stata l'idiozia di alcuni imbecilli che hanno rivolto i gentili appellativi di "colerosi" e (soprattutto!) "terremotati" all'indirizzo del pubblico di Reggio Emilia: lascio a chi legge ogni genere di commento...

Nessun commento:

Posta un commento