mercoledì 7 gennaio 2015

DIARIO DI BORDO/24 - Juventus-Inter 1-1 (Serie A, 17a giornata)


IL TABELLINO
JUVENTUS-INTER 1-1 (primo tempo 1-0)
MARCATORI: Tevez (J) al 4'pt. Icardi (I) al 19'st
JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Evra; Pogba, Pirlo, Marchisio; Vidal (33'st Pereyra); Tevez, Llorente (18'st Morata). Allenatore: Allegri
INTER (4-3-2-1): Handanovic; Campagnaro, Ranocchia, Juan Jesus, D'Ambrosio; Guarìn, Medel, Kuzmanovic (9'st Podolski); Kovacic, Hernanes (40'st Osvaldo); Icardi (45'st M'Vila). Allenatore: Mancini
ARBITRO: Banti di Livorno
NOTE: espulso Kovacic (I) al 41'st per gioco violento

LA PARTITA
Primo tempo
  • 2'pt - Tevez appoggia all'indietro per Marchisio, ma la conclusione del centrocampista esce di un soffio alla destra di Handanovic
  • 4'pt - GOL DELLA JUVENTUS! Vidal si libera in area con una magia e mette il pallone al centro per Tevez, che deve soltanto appoggiare il pallone in rete
  • 12' pt - Sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Pirlo il pallone arriva a Vidal che calcia a colpo sicuro, ma D'Ambrosio intercetta il pallone con il piede e sventa il pericolo
  • 27'pt - Vidal ci riprova con una conclusione radente, ma Handanovic respinge distendendosi sulla propria destra
  • 35'pt - Splendido numero di Pogba, che evita tre avversari in slalom ed entra in area facendosi però respingere la conclusione da Handanovic
Secondo tempo
  • 19'st - GOL DELL'INTER! Guarìn lancia in profondità Icardi, che è lesto nell'approfittare della marcatura approssimativa di Bonucci e dell'uscita non impeccabile di Buffon e nel realizzare il gol del pareggio
  • 23'st - Handanovic deve impegnarsi parecchio per respingere una punizione insidiosa di Pirlo
  • 34'st - Podolski va via sulla sinistra e mette al centro per Icardi, ma l'attaccante argentino spedisce a lato a due passi da Buffon
  • 37'st - Icardi calcia dal limite, ma Buffon si supera e respinge in calcio d'angolo
  • 40'st - L'Inter riparte in contropiede con Icardi e Osvaldo, ma il primo ignora il secondo (completamente libero dalla parte opposta) facendo sfumare l'azione, al termine della quale l'ex attaccante della Roma manifesta tutto il proprio disappunto
JUVENTUS DOUBLE FACE: UNA FASTIDIOSISSIMA ABITUDINE!
Eccezion fatta per la trasferta di Cagliari, per la terza volta in meno di un mese (Sampdoria, Napoli e Inter) la Juventus ha giocato due partite differenti nell'arco di 90 minuti (o 120, se si prende il caso della gara di Doha): nel primo tempo la formazione di Allegri gioca un buon calcio costruendo numerose occasioni ma segnando appena un gol; nel secondo il ritmo scende vertiginosamente e gli avversari ritrovano smalto, convinzione e riescono a raddrizzare la partita. Un atteggiamento che francamente è diventato fastidioso, dato che alla base pare esserci la convinzione secondo cui essere i più forti significa potersi concedere delle pause che neanche il Celentano dei bei tempi. Purtroppo il calcio non funziona così e bisogna sempre tenere alta l'attenzione e, soprattutto, capitalizzare tutte le occasioni costruite perchè poi gli avversari, come cantava qualche anno fa Max Pezzali (interista, pensate un po'!), "loro stanno chiusi, ma alla prima opportunità salgon subito e la buttan dentro a noi"...

SU VIDAL SONO CONTENTO DI AVER AVUTO TORTO!
Poco prima della partita avevo scritto il seguente tweet: "Magari stasera mi smentisce e fa un partitone, ma l'idea di #Vidal come trequartista proprio non mi stuzzica... #JuveInter". Alla luce della bella prestazione fornita dal cileno nei 78 minuti in cui è rimasto in campo, con tanto di assist al bacio per il gol di Tevez e di conclusioni respinte in un caso da D'Ambrosio e nell'altro da Handanovic, vi confesso che questo è uno di quei casi in cui aver avuto torto non mi dispiace affatto...

TEVEZ: GOL E BUON PRIMO TEMPO, POI CALO NELLA RIPRESA
Quello segnato ad Handanovic ieri sera è stato l'undicesimo gol segnato da Carlitos Tevez in campionato e, aggiungendo ad essi i due segnati in Supercoppa e i tre segnati in Champions League, il sedicesimo in stagione. Per quanto riguarda la prestazione complessiva, c'è da dire che nel primo tempo l'Apache è parso in palla e ha timbrato il cartellino dopo quattro minuti, salvo poi calare alla distanza nella ripresa

LLORENTE: VA BENE IL SACRIFICIO, MA DA SOLO NON BASTA...
Rimasto in campo per 63 minuti, trascorsi i quali è stato richiamato in panchina da Allegri per l'ormai consueto avvicendamento con Alvaro Morata, Fernando Llorente si è dato molto da fare per la squadra tenendo palla, favorendo gli inserimenti dei compagni, permettendo a Tevez di svariare su tutto il fronte offensivo e facendo sistematicamente a sportellate con i difensori dell'Inter. E questo va bene, ma il problema è che da un centravanti ci si aspetta anche una maggior incisività in fase offensiva...

SE FERNANDO PIANGE, ALVARO NON RIDE!
Detto della prestazione di Llorente, va detto che il suo sostituto Morata non è che abbia combinato assai di più...

PAUL, SII PIÙ CONCRETO...
Che Paul Pogba abbia dei numeri incredibili è storia arcinota e confermata dal numero con cui si è presentato a tu per tu con Handanovic nel finale del primo tempo. Detto questo, al francese manca quel pizzico di concretezza che a volte lo porta ad essere più bello a vedersi che utile...

ICARDI-JUVENTUS: UN CONTO APERTO
Quello segnato ieri sera è stato il quinto gol segnato da Mauro Icardi contro la Juventus: l'argentino ne ha realizzati tre con la maglia della Sampdoria (due il 6 gennaio 2013 e una il 19 maggio dello stesso anno) e, con quella dell'Inter, era già andato a segno nell'1-1 del 14 settembre 2013 a San Siro. Viene, a questo punto, da pensare che l'attaccante argentino abbia intenzione di ripercorrere le orme dei vari Pavel Nedved (il quale, prima di trasferirsi nella squadra di cui oggi è dirigente, le aveva regalato parecchi dispiaceri con la maglia della Lazio), Julio Ricardo Cruz e Stefano Fiore...

LEO E GIGI, COSA MI COMBINATE?
Parlare del gol di Icardi non può prescindere da un'analisi delle responsabilità avute da Leonardo Bonucci e Gianluigi Buffon nell'azione in questione: il centrale si è fatto bruciare in velocità dall'argentino, mentre del portierone bianconero (il quale, ad onor del vero, si è poi rifatto qualche minuto dopo con una gran parata) non ha convinto l'uscita

TRA ICARDI E OSVALDO ARRIVA A FAR DA PACIERE...GUARÌN!
Che Fredy Guarìn abbia un caratterino mica male è storia nota. Certo è che il fatto che il colombiano sia andato a calmare il compagno di squadra Osvaldo, furioso con Icardi che lo aveva ignorato in un'azione che poteva portare al possibile raddopio interista, la dice lunga sul livello di ira dell'ex attaccante di Juventus, Southampton e Roma...

MANCINI-JUVENTUS: DAL 2-2 TURCO ALL'1-1 NERAZZURRO
Il pareggio ottenuto da Roberto Mancini alla guida dell'Inter ieri sera ricorda, per molti aspetti, il 2-2 che lo stesso tecnico jesino aveva ottenuto alla guida del Galatasaray nel match di Torino dello scorso anno in Champions League: anche in quel caso, infatti, la Juventus aveva creduto che la partita fosse in cassaforte subendo poi un pareggio che, ai fini della qualificazione, è pesato come un macigno

D'ACCORDO, CI SONO DEI PROBLEMI. MA IL BICCHIERE GUARDIAMOLO ANCHE MEZZO PIENO...
Fermo restando i problemi evidenziati nei passaggi precedenti, è bene sempre ricordare che questa squadra ancora oggi è prima in classifica e ha ancora il miglior attacco e la miglior difesa del campionato. E i numeri, come amo sempre dire, non mentono mai...

GARCIA 2014/15 COME ALLEGRI 2012: IL FIL ROUGE È LA PAURA DI PERDERE...
Sebbene ciò susciti lo stupore di qualche fenomeno da tastiera, continuo a rivendicare le ferocissime critiche mosse, attraverso articoli e interventi radiofonici, a Massimiliano Allegri tre stagioni fa: nell'inverno-primavera del 2012, infatti, l'allora allenatore del Milan non perdeva occasione per ricordare come a falsare la corsa scudetto tra i rossoneri e la Juventus fosse il gol di Muntari non visto dall'arbitro Tagliavento nello scontro diretto del 25 febbraio e io arrivai a dire che questo atteggiamento era essenzialmente un modo per esorcizzare la paura di perdere un campionato che in terra lombarda si credeva già vinto. A tre anni di distanza, noto che questo atteggiamento caratterizza anche le dichiarazioni di monsieur Rudi Garcia, il quale non perde occasione per ricordare come la corsa scudetto sia falsata da quanto avvenuto allo Juventus Stadium il 5 ottobre scorso. Non male come metodo per distogliere l'attenzione dal fatto che la Roma, nonostante una Juventus ritenuta da tutti in crisi, sia ancora seconda, però almeno un pizzico di originalità in più non guasterebbe...

IL MERCATO DI GENNAIO, TRA ILLUSIONI E REALISMO...
Il 30 dicembre ho scritto il seguente post sulla mia pagina Facebook: "Tra pochi giorni riapre il calciomercato per la cosiddetta "finestra di riparazione", sulla quale ho un'opinione piuttosto chiara che già ho espresso in radio poche settimane fa: se intervenire sul mercato significa comprare a tutti i costi solo per fare numero (vedi Anelka-Juve 2013), allora tanto vale mantenere l'organico così com'è per poi intervenire in maniera più profonda in estate; se, viceversa, ci sono le possibilità di portare a termine acquisti e cessioni utili per la causa (vedi Pandev-Inter 2010, Van Bommel-Milan 2011 o Caceres-Juve 2012), allora può anche valere la pena di sostenere una spesa invernale. Spero che qualche tifoso che già sogna acquisti stellari per la propria squadra non si senta troppo urtato da questo piccolo bagno di realismo...". Un post che riproporrei tale e quale oggi e che spiega quale sia la mia posizione in merito al calciomercato in generale, e alla finestra di gennaio in particolare, ma anche alla caterva di voci (vere, fasulle e a metà strada) che si susseguono durante questo periodo. Una posizione che, me ne rendo perfettamente conto, difficilmente va a titillare la fantasia fin troppo fervida del tifoso comune e che per questo rischia di essere largamente impopolare, così come impopolare rischia di essere anche l'auspicio che il 2 febbraio (data in cui la finestra invernale del calciomercato chiuderà ufficialmente i battenti) arrivi quanto prima...
P.S. Giusto per essere ancora più chiaro: le sole notizie di mercato fondate che io conosco sono i comunicati ufficiali attraverso cui le società rendono noti acquisti e cessioni!

FORSE MI SBAGLIO, PERÒ...
Mettiamo il caso che domani la Juventus ufficializzi l'acquisto di Rolando, Sneijder o di un qualunque altro calciatore e che questo sbarchi a Torino per le visite mediche e la presentazione ufficiale. Se, una volta atterrato nel capoluogo piemontese, questo calciatore dicesse "Sogno un gol contro il Torino!" (o contro la Roma, contro il Napoli e via dicendo) personalmente sarei parecchio infastidito: già, perchè un professionista lautamente pagato dovrebbe puntare a fare del suo meglio in tutte le partite, non soltanto in una o due. Magari io sbaglio, ma proprio non riesco a capire quale logica malata spinga un calciatore appena atterrato a Napoli a dire che il suo primo auspicio non è che il Napoli si rilanci in chiave scudetto, punti a qualificarsi per la Champions League o a vincere di nuovo la Coppa Italia, ma...segnare contro la Juventus! Però, ripeto, magari sono io che mi sbaglio...

COSA SAREBBE SUCCESSO SE...?
"Con i se e con i ma la storia non si fa!", recita un vecchio e sempre attuale proverbio. Ed è vero, intendiamoci! Però niente e nessuno può impedirci di provare ad usare l'immaginazione per un momento, perciò vi invito a leggere le domande poste di seguito, a chiudere gli occhi e a meditare la risposta:
  • Cosa sarebbe successo sui media se il gol assegnato ad Astori in Udinese-Roma fosse segnato da Bonucci (o da un altro difensore juventino) in Udinese-Juventus?
  • Cosa sarebbe successo sui media se il fallo da rigore commesso da Emanuelson in Udinese-Roma lo avesse commesso Evra in Udinese-Juventus?
  • Cosa sarebbe successo sui media se la gomitata rifilata da Juan Jesus a Chiellini durante Juventus-Inter fosse stata rifilata dal difensore juventino a quello interista nell'altra area di rigore?
  • Cosa sarebbe successo sui media se il contrasto tra Juan Jesus e Llorente in area interista, non sanzionato dall'arbitro Banti, fosse avvenuto nell'altra area tra Bonucci e Icardi?
Io le idee sulle risposte da dare a queste quattro domandine ce le ho piuttosto chiare. E voi? Ah, già che ci siete, fate anche quest'altro semplice giochino: mettete a confronto la reazione dei media in merito alla decisione presa dal signor Guida ieri pomeriggio e quella degli stessi media in merito a quanto accaduto a Catania due stagioni fa...

NESSUNA AMNESIA!
Giunti a questo punto, qualcuno potrebbe pensare che mi sia dimenticato di menzionare in questo DIARIO DI BORDO certe reazioni isteriche che il pareggio di ieri sera ha suscitato tra i tifosi juventini sul web. Tranquilli, non me ne sono affatto dimenticato! Semplicemente preferisco parlare di argomenti più seri anzichè andar dietro a certe argomentazioni vagamente lunari...

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