venerdì 6 febbraio 2015

Se Carlo dice e Tavecchio contraddice...


L'imprevedibilità della vita è talvolta fatta di piccole cose e di momenti apparentemente trascurabili: una cosa imprevedibile, ad esempio, può essere il fatto che i primi sei mesi di una presidenza federale arrivino quasi a farti rimpiangere i sette anni precedenti, che pure avevi criticato aspramente fino all'ultimo giorno.

Nonostante i suoi discorsi lardellati di supercazzole e di giri di parole chilometrici, almeno su una cosa Giancarlo Abete è sempre stato chiaro nei sette anni in cui è stato presidente della Federcalcio: per lui le sentenze sportive di Calciopoli erano legge e, per tale ragione, la Juventus male faceva a rivendicare gli scudetti vinti nelle stagioni 2004/05 e 2005/06 e revocati per effetto delle sentenze sportive medesime. Ebbene il suo successore Carlo Tavecchio, intervistato dal quotidiano la Repubblica in merito all'amichevole che il 31 marzo vedrà opposte Italia ed Inghilterra allo Juventus Stadium, è stato autore di piroette degne dei migliori Maurizio Margaglio e Barbara Fusar Poli (per chi non lo sapesse, trattasi dei pluri-decorati campioni d'Europa e del Mondo di danza su ghiaccio!).

Ecco alcuni passaggi dell'intervista rilasciata dal numero uno della FIGC al quotidiano diretto da Ezio Mauro:
  • "La Juve sul campo era nettamente più forte, di scudetti ne ha vinti 32, la squadra non ha rubato nulla e non avrebbe avuto bisogno di certi magheggi" - Bene, bravo, bis!
  • "La sentenza di Calciopoli, che ha sanzionato i comportamenti del club fuori dal campo, è legge e io sono qui per farla rispettare. Il 23 marzo la Cassazione scriverà la parola fine: la causa della Juve è temeraria e, vedrete, sarà la Figc a chiedere i danni" - A parte il fatto che le sentenze sportive che hanno condannato la Juventus alla Serie B nel 2006 sono state tre (CAF, Corte Federale e Camera di Conciliazione e Arbitrato del CONI), la revoca dei due scudetti vinti dai bianconeri nel 2005 e nel 2006 è arrivata in ragione di quelle sentenze medesime. E allora non ha senso dire prima che la Juventus ha vinto 32 scudetti e poi sostenere che sono sacre le sentenze che gliene riconoscono 30. O no?
  • "Ho accolto le reiterate richieste del sindaco Fassino di giocare l'amichevole Italia-Inghilterra. Torino è capitale europea dello sport ed era ingiusto privarla degli azzurri, che lì hanno già giocato" - Qualcuno avrà informato il presidente Tavecchio sul fatto che lo Juventus Stadium non è di proprietà comunale (a differenza dell'altro impianto, l'Olimpico) e che quindi il sindaco Fassino non ha voce in capitolo su una partita da giocare in detto impianto?
  • "Stavolta però copriremo i simboli incoerenti con le sentenze" - Posto che vale quanto detto in precedenza, riporto quanto ha scritto stamattina con estrema chiarezza l'amico Marco Sanfelici (il quale spero non si offenda per la citazione!): "Se qualcuno venisse a casa mia obbligandomi a coprire la vetrina del mobile della sala, lo caccerei a calci in c.....!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!"
Alla luce delle frasi sopra riportate (l'intervista completa potete leggerla cliccando qui), credo non ci siano dubbi sul fatto che esse siano decisamente a metà strada tra il cerchiobottista ed il para... vabbè, ci siamo capiti!


Foto: www.theguardian.com

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