mercoledì 18 febbraio 2015

DIARIO DI BORDO/32 - Cesena-Juventus 2-2 (Serie A, 23a giornata)


IL TABELLINO
CESENA-JUVENTUS 2-2 (primo tempo 1-2)
MARCATORI: Djuric (C) al 17'pt, Morata (J) al 27'pt, Marchisio (J) al 33'pt, Brienza (C) al 25'st
CESENA (4-3-1-2): Leali; Perico (15'st Nica), Lucchini, Krajnc, Renzetti; Giorgi (38'st Carbonero), De Feudis, Ze Eduardo; Brienza; Djuric (38'st A. Rodriguez), Defrel. Allenatore: Di Carlo
JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Ogbonna, Evra; Pogba (30'st Pereyra), Pirlo, Marchisio; Vidal (43'st Coman); Morata, Llorente (43'st Pepe). Allenatore: Allegri
ARBITRO: Russo di Nola
NOTE: al 37'st Vidal (J) ha sbagliato un calcio di rigore calciandolo a lato

LA PARTITA
Primo tempo
  • 8' - Defrel entra in area di rigore e lascia partire una conclusione sulla quale Buffon è costretto alla parata difficile
  • 10' - Un errore madornale di Bonucci spiana la strada a Defrel, per fermare il quale è necessaria una nuova prodezza di Buffon
  • 17' - GOL DEL CESENA! Pirlo perde un pallone sanguinoso a metà campo e ne approfitta Defrel, abile a pescare al centro dell'area Djuric, la cui conclusione in corsa non dà scampo a Buffon
  • 27' - GOL DELLA JUVENTUS! Cross di Pogba da sinistra e colpo di testa vincente da parte di Morata
  • 33' - GOL DELLA JUVENTUS! Sugli sviluppi di una rimessa laterale i centrali del Cesena si addormentano e Morata spizza il pallone di testa per l'intervento sotto misura di Marchisio, che a tu per tu con Leali non sbaglia
  • 44' - Destro di Pirlo da 25 metri con palla a lato di un soffio
Secondo tempo
  • 8' - Cross basso di Defrel per Djuric, che manca di un soffio l'appuntamento con il pallone
  • 20' - Sinistro di Brienza con palla alta di poco
  • 25' - GOL DEL CESENA! Brienza raccoglie l'assist aereo di Djuric e batte Buffon con una conclusione di esterno sinistro dal limite dell'area
  • 32' - Nuovo errore da matita blu di Bonucci, che cicca la sfera e libera al tiro Djuric, ma la conclusione del croato è debole e non crea problemi a Buffon
  • 35' - Calcio di rigore concesso alla Juventus: Llorente tenta la rovesciata e Lucchini intercetta il pallone con la mano
  • 37' - Sul dischetto si presenta Vidal, che spiazza Leali ma spedisce a lato
LA PRESUNZIONE SI PAGA!
Il risultato della sfida del "Manuzzi" è stato tanto un premio alla caparbietà di un Cesena sceso in campo senza timori reverenziali nei confronti della prima in classifica quanto una punizione (giusta!) per una Juventus entrata in campo con la spocchia tipica di chi crede che la vittoria debba arrivare per grazia ricevuta o giù di lì. Arrivo a dire che una prestazione come quella bianconera in terra romagnola è, nel computo delle partite disputate in questa stagione, persino peggiore del periodo di mini-crisi (di gioco e, in qualche sporadico caso, di risultati) attraversata ad ottobre: già, perchè un conto è giocare male a causa di un appannamento fisico e dell'eccessiva prevedibilità fornita da un modulo (il 3-5-2, o 5-3-2, ereditato dalla gestione Conte) ormai ampiamente conosciuto dagli avversari, mentre altra cosa è giocare male perchè la stragrande maggioranza dei giocatori è convinta che tanto la vittoria arriverà a prescindere. E, da questo punto di vista, credo che le parole pronunciate a fine partita da Gianluigi Buffon siano sacrosante: nessuna serie di vittorie passate può far mai dimenticare che bisogna dare il massimo in ogni momento. E sarà bene che qualche altro giocatore bianconero scolpisca nella propria mente quanto detto dal suo capitano...

AHI, PIRLO!
Ho sempre sostenuto, e continuerò sempre a farlo, che in certe partite uno come Andrea Pirlo va tenuto in campo anche se la sua prestazione non è eccelsa perchè stiamo parlando di un calciatore sublime e capace di inventarsi una giocata in grado di cambiare il volto di una partita nel breve volgere di pochi istanti. Detto questo, non credo che si sminuisca il talento immenso del regista bresciano se ci si limita a sottolineare l'errore da matita blu che ha innescato il contropiede da cui è nato il primo gol del Cesena: un errore figlio di quella spocchia di cui parlavo nel punto precedente

VIDAL: UN RIGORE CHE FOTOGRAFA UNA STAGIONE
Nei minuti finali Arturo Vidal avrebbe potuto regalare i tre punti alla Juventus trasformando il calcio di rigore concesso dall'arbitro Russo per un fallo di mano di Lucchini in area cesenate, ma il cileno ha sciupato l'occasione calciando il pallone a lato dopo aver spiazzato il portiere avversario (e futuro compagno in bianconero? Chissà...) Leali. L'errore dal dischetto (il secondo in stagione dopo quello contro l'Olympiakos in Champions League) fotografa un po' la stagione di Arturo, che in questa stagione sta faticando più del previsto ad essere decisivo come nelle precedenti, anche se gli va concessa l'attenuante di essere stato spremuto più del dovuto dalla sua Nazionale nell'ultima estate e gli va anche riconosciuta una discreta prestazione nel primo tempo. Ovviamente questo mio giudizio è tutt'altra cosa rispetto a quello di qualche fenomeno di passaggio che ha già affibbiato al cileno la patente di brocco: roba, quest'ultima, da trattamento sanitario obbligatorio o giù di lì!

"THE BONUCCI HORROR SHOW"!
Circa un anno fa, durante il mio ultimo intervento sugli schermi di "Forza Juve", sostenni la seguente tesi a proposito di Leonardo Bonucci: il difensore viterbese (che, a differenza di tanti juventini, ho visto all'opera già ai tempi della militanza nel Bari per mere ragioni di vicinanza geografica) è un calciatore che ha bisogno di giocare sempre al massimo della concentrazione, pena il commettere alcuni errori decisamente dozzinali. Fatale, dunque, che la prestazione distratta e svogliata della Juventus sul campo del Cesena abbia indotto il centrale bianconero a commettere alcune topiche da matita blu per sventare le quali ci sono volute da un lato la scarsa freddezza degli attaccanti romagnoli e dall'altro il fatto che in porta non ci fosse un portiere normale ma uno come Gigi Buffon

A PROPOSITO DI BUFFON...
A proposito di Gigi Buffon, dopo aver visto le parate con cui il portiere bianconero ha evitato guai peggiori alla propria squadra sarei proprio curioso di sentire cosa hanno da dire quelli che (negando le evidenze anche più palesi!) ancora si ostinano a chiedere il pensionamento anticipato del capitano della Juventus e della Nazionale...

GERARCHIE IN ATTACCO ORMAI DECISE
Mancando Tevez causa squalifica, la coppia d'attacco scelta da Massimiliano Allegri al "Manuzzi" è stata quella composta da Alvaro Morata e Fernando Llorente, che già avevano dimostrato di poter giocare insieme confezionando l'azione del gol decisivo a Parma in Coppa Italia: l'ex Real ha giocato una buona gara segnando il gol dell'1-1 e mettendoci lo zampino in occasione del gol di Marchisio, mentre il navarro ha deluso le aspettative incidendo unicamente nell'azione che ha portato alla concessione del calcio di rigore poi fallito da Vidal. A questo punto credo che le gerarchie in attacco siano chiare: Tevez-Morata coppia titolare, Llorente subito dietro pronto a subentrare e poi, pronti ad essere chiamati in causa per ragioni di turn-over o a partita in corso, i vari Pepe, Coman e Matri

CARO MAX, A QUESTO GIRO NON MI HAI CONVINTO AFFATTO!
Dell'atteggiamento complessivo della squadra e delle prestazioni offerte da alcuni singoli si è già detto molto, ma credo che a questo giro sul banco degli imputati vada messo anche un allenatore le cui scelte a partita in corso non hanno convinto: non mi ha convinto, per esempio, la scelta di inserire Pereyra al posto di Pogba (autore di una prestazione scialba, ma sempre in grado di inventarsi la giocata che cambia la gara) e non al posto di un Vidal calato drasticamente nella ripresa dopo un primo tempo complessivamente positivo (e poi autore dell'errore che purtroppo ricordiamo tutti); ma non mi ha convinto nemmeno la scelta di inserire due ali che hanno portato al cambio di modulo (dal 4-3-1-2 ad un 4-3-3 puro) negli ultimissimi minuti di gioco, togliendo loro la possibilità di incidere effettivamente sull'economia del match. Ovviamente, è sempre bene chiarirlo, criticare Allegri per l'atteggiamento sbagliato della squadra e per le sue scelte che non hanno convinto a partita in corso non significa metterne in discussione la panchina come hanno fatto (e, in larga parte, fanno ancora!) i soliti fenomeni di passaggio sul web!

BRUTTA PARTITA, MA NON ESAGERIAMO CON I CATASTROFISMI!
Detto delle cose che non sono andate nella partita del "Manuzzi", credo sia opportuno ricordare a chi di dovere che questa squadra è ancora prima in classifica a +7 sulla seconda e che è ancora in corsa su tre fronti: il che, lo ripeto, non cancella la brutta prestazione di Cesena, ma vuole fungere da semplice invito a non esagerare con i catastrofismi e a non raccontare o profetizzare situazioni che poco o nulla hanno a che vedere con la realtà...

IO "AZIENDALISTA"? FORSE, SE LE ALTERNATIVE SONO QUELLE CHE VEDO IN GIRO...
Intanto si è scatenato un dibattito secondo cui chi si limita a criticare la partita di Cesena nel modo in cui l'ho fatto io nelle righe precedenti è un "aziendalista" o uno "legato solamente al risultato". E allora chiariamo per bene un paio di cose:
  1. non prendendo un euro dalla Juventus o da soggetti ad essa legata, rivendico il mio pieno diritto di elogiare ciò che ritengo vada elogiato e criticare ciò che ritengo vada criticato! Se qualcuno spera che io dica o scriva solo le cose che piacciono a lui, è cordialmente pregato di rivolgersi altrove perchè ha sbagliato indirizzo...
  2. da quando seguo il calcio, ossia da una ventina d'anni a questa parte, so che ciò che alla fine resta sono i risultati conseguiti perchè negli anni a venire si parlerà di questi; poi, se un giorno il calcio verrà trasformato in una disciplina sportiva simile alla danza artistica, magari ne riparleremo...
  3. in base a quanto detto finora, mi ritengo tutto fuorchè un "aziendalista". Ma se essere "aziendalista" dovesse significare essere qualcosa di diverso rispetto a chi fa il bastian contrario per principio o perchè così fa più figo sui social network, allora l'etichetta di "aziendalista" posso anche pensare di tenermela!

TRA VOGLIA DI PARLARE D'ALTRO E (MOLTO) PRESUNTE CONGIUNTURE ASTRALI SFAVOREVOLI...
Ampliando il panorama, sono notizia di ieri le penalizzazioni inflitte a Bologna, Reggina e Messina, mentre Parma e Barletta sono alle prese con le vicissitudini societarie ben raccontate dai vari organi di informazione nelle ultime settimane e negli ultimi mesi. L'aspetto più triste di questa vicenda, casomai, è il fatto che le istituzioni calcistiche (o presunte tali, pensando a certe facce e a certe dichiarazioni!) preferiscano parlare d'altro oppure affermare che questa situazione sia semplicemente il frutto di una semplice congiuntura astrale favorevole. Un quadro alquanto desolante, non c'è che dire!

RIFORME AFFIDATE A TAVECCHIO: AH, I SOLITI CARI OSSIMORI!
Nella giornata di ieri è stato diramato, da parte della Federcalcio, il seguente comunicato: "il presidente del comitato olimpico nazionale italiano Giovanni Malagò ed il presidente della federazione italiana gioco calcio Carlo Tavecchio sono stati ricevuti a Palazzo Chigi dall'On. Graziano Delrio, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo sport, per una valutazione sull'attuale situazione venutasi a creare negli ultimi giorni nel mondo del calcio. Il presidente Tavecchio ha illustrato lo scenario e le sue valutazioni, comunicando che nel consiglio federale di fine mese saranno portati in discussione provvedimenti finalizzati a dare nuovo slancio al percorso di riforme già iniziato dalla Figc assumendone la responsabilità in prima persona". La sostanza è presto detta: Claudio Lotito, travolto dalle polemiche seguite alla telefonata con il direttore generale dell'Ischia Iodice, non si occuperà più di riforme relative al calcio italiano e tale incarico sarà affidato al presidente federale Tavecchio. Ecco, affidare le riforme relative al calcio a Tavecchio è un ossimoro che va decisamente al di là del gioco di parole offerto dal cognome...

RAFFAELE AURIEMMA DIXIT! E ADESSO CHI LO SPIEGA A QUEL TALE?
Commentando la sconfitta rimediata dal Napoli sul campo del Palermo sabato scorso, il giornalista partenopeo Raffaele Auriemma ha scritto le seguenti parole sulla propria pagina Facebook: "Errori di Rafael a parte, Benitez dovrebbe trovare una soluzione definitiva per evitare al Napoli di prendere così tanti gol: 30 in 23 giornate di serie A sono davvero troppi.". E adesso chi lo spiega al fenomeno da tastiera che alcuni mesi orsono venne sulla mia bacheca a dare in escandescenza solo perchè avevo fatto un'analisi pressochè identica a quella fatta da Auriemma tre giorni fa?

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