lunedì 9 febbraio 2015

DIARIO DI BORDO/31 - Juventus-Milan 3-1 (Serie A, 22a giornata)


IL TABELLINO
JUVENTUS-MILAN 3-1 (primo tempo 2-1)
MARCATORI: Tevez (J) al 14'pt, Antonelli (M) al 28'pt, Bonucci (J) al 31'pt, Morata (J) al 20'st
JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Padoin, Bonucci, Chiellini, Evra; Pogba, Pirlo, Marchisio (39'st Ogbonna); Vidal; Tevez (47'st Llorente), Morata. Allenatore: Allegri
MILAN (4-3-3): Diego Lopez; Zaccardo (33'st Rami), Paletta, Alex, Antonelli; Poli (17'st Bonaventura), Essien, Muntari; Cerci, Menez (37'pt Pazzini), Honda. Allenatore: Inzaghi
ARBITRO: Damato di Barletta

LA PARTITA
Primo tempo
  • 2' - Morata conquista il pallone al limite dell'area e calcia, ma Diego Lopez blocca a terra
  • 6' - Vidal si libera bene in area, ma la sua conclusione si perde abbondantemente a lato
  • 14' - GOL DELLA JUVENTUS! Morata lancia in profondità Tevez, che si infila tra le maglie della difesa milanista e batte Diego Lopez in uscita
  • 18' - Buffon resta a terra dopo uno scontro fortuito con Antonelli, ma fortunatamente il portiere juventino si rialza senza problemi
  • 21' - Diego Lopez sbaglia l'uscita sugli sviluppi di un calcio di punizione di Pirlo ed Evra lo anticipa, ma Muntari allontana il pallone rimesso in mezzo dal terzino francese
  • 25' - Ancora calcio di punizione di Pirlo dalla destra e stavolta Evra arriva a colpire di testa, ma alza troppo la mira
  • 26' - Cross di Morata da sinistra e assist volante di Vidal per Tevez, ma il pallone colpito dall'argentino esce alla destra di Diego Lopez
  • 28' - GOL DEL MILAN! Corner di Cerci e colpo di testa vincente di Antonelli all'altezza del primo palo
  • 30' - Muntari perde palla e la regala a Marchisio, la cui conclusione viene respinta da Diego Lopez con l'aiuto del palo
  • 31' - GOL DELLA JUVENTUS! Sul corner seguente Tevez spizza il pallone per Bonucci, che lo gira in rete da due passi
  • 36' - Conclusione di Cerci da posizione defilata, ma il pallone si perde sul fondo
  • 41' - Essien colpisce il pallone con il braccio sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Pirlo, ma l'arbitro lascia proseguire
  • 47' - Tevez riceve il pallone al limite dell'area e calcia, ma Diego Lopez si distende e respinge in calcio d'angolo
Secondo tempo
  • 2' - Pazzini si gira e calcia in diagonale, ma Buffon blocca in due tempi
  • 9' - Splendido pallone di Antonelli per Pazzini che calcia di prima, ma Buffon risponde da campione
  • 10' - Sul corner seguente il pallone arriva sul secondo palo ad Alex, ma il pallone viene bloccato da Buffon con l'aiuto del palo
  • 20' - GOL DELLA JUVENTUS! Marchisio calcia dal limite e colpisce il palo, ma sul pallone si avventa Morata che non sbaglia il tap-in
  • 28' - Pogba serve in area Tevez ed è provvidenziale l'intervento in scivolata di Alex per fermare l'argentino
  • 38' - Doppia occasione per la Juventus: prima Paletta anticipa Tevez ad un passo dalla linea di porta, poi Diego Lopez salva sul successivo tentativo da parte di Marchisio
UN RISULTATO GIUSTO
Alla luce di quanto visto nei 90 minuti, il risultato è giustissimo: il Milan ha provato a fare la sua onesta partita, ma quando di fronte ti ritrovi una squadra che ha 21 (poi 24) punti in più in classifica e per di più la affronti avendo un centrocampo formato da Poli, Essien e Muntari, da opporre a gente come Vidal, Pirlo, Pogba e Marchisio, e una difesa formata da Alex (ottimo difensore nel PSV, nel Chelsea e nel PSG, ma ormai arrivato a fine corsa e del tutto inadatto a prendere maglia e ruolo di tal Thiago Silva), Zaccardo (titolare nelle ultime due partite dopo aver trascorso un anno sempre in panchina, o quasi) e Paletta (ormai lontanissimo parente del giocatore che bene aveva fatto nelle ultime due stagioni a Parma) è pressochè inevitabile che sul campo maturi un risultato come quello di sabato. E a poco servono le arrampicate sugli specchi di chi cerca di dirottare altrove l'attenzione, ma su questo punto si tornerà abbondantemente più avanti...

MENO MALE CHE TEVEZ AVEVA LA FEBBRE
Tra venerdì sera e sabato mattina si era sparsa la voce di un possibile forfait di Carlos Tevez causa influenza (la stessa che poi ha messo fuori combattimento Jeremy Menez sul finire del primo tempo). Poi, con il passare delle ore, tale allarme è rientrato e in campo l'argentino ha fatto il suo segnando il gol dell'1-0, servendo a Bonucci il pallone del 2-1 e creando spesso lo scompiglio tra i difensori milanisti: lecito chiedersi, alla luce di tutto ciò, cosa avrebbe potuto combinare l'argentino (che però mancherà a Cesena causa squalifica) se fosse stato appena appena in piena salute...

IL MOMENTO DI MORATA
Dopo aver disputato un ottimo scampolo di partita domenica scorsa a Udine, sabato sera Alvaro Morata è stato nuovamente preferito a Fernando Llorente come partner del già citato Tevez. Lo spagnolo ha così ripagato la fiducia concessagli da Massimiliano Allegri segnando il gol del 3-1 e lavorando in maniera encomiabile per la squadra: non è dunque esagerato dire che in questo momento il borsino pende decisamente dalla sua parte

FERNANDO&ALVARO A CESENA? CHI LO SA...
A proposito di Tevez, Morata e Llorente. Nel prossimo turno la Juventus farà visita al Cesena senza poter contare sullo squalificato Apache: che si vada verso una coppia d'attacco formata dai due spagnoli, come già accaduto nei minuti finali della sfida di Coppa Italia contro il Parma? Ad Allegri l'ardua sentenza!

CENTROCAMPO OK (ANCHE SE CON GRADAZIONI DIFFERENTI)
Analizziamo la prestazione offerta dai centrocampisti bianconeri: grandioso Marchisio (che magari non segna con la stessa frequenza di due o tre stagioni fa, ma che sta fornendo prestazioni eccelse dall'inizio della stagione) bene Pirlo in fase di impostazione, discreto Vidal (che io continuo a preferire a centrocampo anzichè dietro le punte, ma è solo una mia valutazione!), mentre invece Pogba non ha vissuto la sua serata migliore

PROMOSSO PADOIN TERZINO DESTRO
Le contemporanee assenze di Lichtsteiner (squalifica) e Caceres (infortunio) hanno indotto Allegri a puntare su Simone Padoin come terzino destro e l'ex atalantino l'ha ripagato con una prestazione che conferma, se mai qualcuno avesse ancora dei dubbi, come egli sia un giocatore encomiabile tanto sul piano dell'impegno quanto su quello della duttilità

BUFFON: UNA PARATA CHE BATTE (ANCORA UNA VOLTA) LE CHIACCHIERE!
Quando ad inizio ripresa Gianluigi Buffon ha respinto la conclusione di Giampaolo Pazzini con un intervento da campione ho ripensato per un attimo alle tesi di quanti sostenevano, sostengono e (ahimè!) continueranno a sostenere che il capitano della Juventus e della Nazionale farebbe bene a ritirarsi e poi mi sono detto "Ma di cosa ca...spita stiamo parlando???"

A PROPOSITO DI PAZZINI...
A proposito di Pazzini, subentrato a fine primo tempo a Menez, resto convinto di una cosa, ossia che l'ex attaccante di Sampdoria ed Inter trovi poco spazio nell'attacco rossonero perchè la posizione da falso nueve in cui Inzaghi spesso schiera il francese sia il miglior modo per far fronte alla nota indisciplina tattica di quest'ultimo. Altrimenti non si spiegherebbe perchè un attaccante come Pazzini, che tutto sommato a questa squadra servirebbe parecchio, sia stato addirittura ad un passo dalla cessione. Magari mi sbaglio (non sto certamente nella testa di Inzaghi, così come non ci sta nessuno!), ma è questa l'impressione che ho dall'inizio di questa stagione...

DA BARESI A...MUNTARI. DA AVVERSARIO DICO SOLO "CHE TRISTEZZA!"
Quando più di vent'anni fa ho visto il mio primo Juventus-Milan il capitano dei rossoneri era un monumento del calcio (italiano e non solo) come Franco Baresi; poi, nel 1997, il fu Piscinìn abbandonò il calcio e la sua fascia di capitano passò sul braccio di Paolo Maldini, il quale a sua volta nel 2009 salutò tutti (compresi i dementi che a San Siro pensarono bene di fischiarlo!) e il suo testimone fu raccolto da Massimo Ambrosini. Arriviamo così al 2013, quando il biondo centrocampista si accasò a Firenze e la fascia da capitano del club rossonero fu assegnata a Riccardo Montolivo. Bene, in quel momento pensai che peggio di così fosse difficile fare! Poi sabato sera, causa assenze contemporanee dello stesso Montolivo (neanche convocato) e Abbiati (ormai diventato il vice di Diego Lopez), quella fascia che era stata indossata dai giocatori sopra citati è finita sul braccio di Sulley Muntari (!!!) e a quel punto l'unico commento che ho potuto fare, pur da avversario, è stato un sonoro "Che tristezza!"...

QUALCHE PICCOLA STORTURA...
Com'è noto, non mi fanno particolarmente impazzire né le analisi secondo cui "va tutto ben, madama la marchesa" né quelle che mirano al catastrofismo cosmico a prescinere. Premesso questo, qualche cosa che non mi è particolarmente piaciuta nella partita di sabato sera c'è stata: la difesa, per esempio, si è fatta trovare impreparata in alcune circostanze (il gol di Antonelli, l'occasione capitata a Pazzini e un paio di altre sortite milaniste), mentre nel primo tempo, nonostante i gol di Tevez e Bonucci, l'attacco ha peccato di freddezza in fase di conclusione. Aspetti di cui è consapevole per primo Allegri, che nelle interviste e nella conferenza stampa post-gara non ha mancato di sottolinearli a dovere. Bravo, Max!

ALLEGRI: CONTRO IL MILAN DUE VITTORIE SU DUE
Undici mesi fa Massimiliano Allegri veniva esonerato dal Milan tra gli spernacchiamenti del 90% del tifo rossonero: per carità, di errori il livornese ne aveva commessi a bizzeffe (a cominciare da certe escandescenze legate al gol di Muntari, passando per la mancata presa di coscienza del fatto che il suo ciclo sulla panchina rossonera fosse ormai finito), ma è altrettanto vero che non poteva essere lui l'unico e solo colpevole, visto e considerato che nemmeno i suoi successori Clarence Seedorf e Filippo Inzaghi sono stati in grado di evitare la slavina tecnica e societaria che sta travolgendo il Milan da un anno e mezzo a questa parte. Poi, in una giornata di metà luglio del 2014, il buon Max viene ingaggiato dalla Juventus per sostituire il dimissionario Antonio Conte (consiglio per i soliti manichei che stanno leggendo: non riaprite il derby, è meglio!) e conduce i bianconeri in vetta al campionato, in semifinale di Coppa Italia e agli ottavi di Champions League. Non qui finisce perchè nei due scontri diretti con il suo passato più recente Allegri si toglie lo sfizio di ottenere due successi al termine di due partite largamente dominate dalla sua attuale squadra. Li chiamavano scherzi del destino...

TUTTO IMMUTATO IN VETTA ALLA CLASSIFICA
La vittoria della Juventus contro il Milan e le successive affermazioni della Roma contro il Cagliari (2-1) e del Napoli contro l'Udinese (3-1) lasciano tutto immutato nei piani alti della classifica: i bianconeri mantengono sette lunghezze di vantaggio nei confronti dei giallorossi e undici nei confronti dei partenopei, mentre tra queste ultime due squadre il divario resta di quattro punti

SURREALISMO GALLIANESCO (SITO UFFICIALE E PELLEGATTI INCLUSI!)
Le ultime 48 ore sono state rese surreali dalla bagarre innescata dalle parole di Adriano Galliani circa il fatto che la Juventus manipolerebbe a proprio piacimento le immagini televisive. Si rendono pertanto necessarie alcune considerazioni:
  1. Fa alquanto sorridere il fatto che a lanciare accuse di manipolazione dei media sia un signore indirettamente legato al mondo di Infront (per chi non lo sapesse, trattasi dell'advisor della Lega Calcio per quel che concerne i diritti televisivi) e che è amministratore delegato di una società il cui presidente fa di cognome Silvio e di cognome Berlusconi...
  2. Fa altrettanto sorridere il fatto che a parlare di "sistema" sia, ultimo di una lunga serie di improbabili soggetti (da Totti a De Sanctis, passando per Garcia, De Laurentiis e Benitez), un signore che ad oggi è vice-presidente della Lega Calcio di Serie A e che è stato il principale sponsor dell'attuale presidente federale. Senza contare che ad essere oggetto di cotanta invettiva è una società di calcio che attualmente è all'opposizione tanto dell'attuale presidente federale quanto dell'attuale presidente della Lega Calcio di Serie A...
  3. Un geometra che innesca una polemica clamorosamente sbugiardata dal concetto elementare di prospettiva: fantastico! Così come è fantastico il fatto che a dar torto a Galliani siano stati, ad una sola voce/penna, Fabio Caressa (e tutta la squadra di Sky), la Rai, Mediaset (questo è davvero il top, se ci pensate!), la Gazzetta dello Sport e il Corriere dello Sport...
  4. Il moto di indignazione che ha colto Carlo Pellegatti nella sua telecronaca del tifoso su Mediaset Premium e i toni da asilo Mariuccia contenuto nei comunicati diffusi dal Milan sul proprio sito ufficiale? Prevedibilissimi effetti collaterali, niente di più...
  5. Il nervosismo che trasuda dalle dichiarazioni di Galliani e dai comunicati comparsi sul sito ufficiale del Milan dimostrano come ormai il geometra, pur di coprire le lacune di una rosa inadeguata e riconquistare una piazza che in larga parte ha perso la fiducia nei suoi confronti (gli striscioni con su scritto "Galliani vattene" e "#ViaGalliani", che campeggiavano a San Siro meno di un mese fa, li ricordo solo io?), sia pronto a cavalcare persino polemiche goffe e raffazzonate come questa...
  6. Il titolo odierno di TuttoSport ("Geometra, le serve una squadra") è stato qualcosa di semplicemente sublime!
  7. Nel comunicato ufficiale comparso sul sito del Milan si parla, ad un certo punto, di "arroganza della Juventus": ci sono voluti quattro anni, ma noto con piacere che finalmente qualcuno si è accorto che l'epoca della "Juve simpatica" di cobolligigliana memoria è morta e sepolta...
  8. Nel vedere Galliani così in difficoltà immagino quante risate si stia facendo lady Barbara!
  9. Ho molto apprezzato i miei amici rossoneri che non hanno condiviso le parole di Galliani, anche se non capisco quelli che dicono "mi vergogno per lui": già, perchè di solito ci si vergogna per qualcosa che si è detto, fatto o si è scritto in prima persona e non per qualcosa che hanno detto, fatto o scritto altri...

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