mercoledì 15 maggio 2013

Corsi e ricorsi storici...


28 maggio 2012. Antonio Conte viene iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Cremona che sta indagando sul calcioscommesse. Immediata la reazione dei media, che iniziano a paventare scenari di lunghe squalifiche, di penalizzazioni che potrebbero colpire la Juventus (nonostante le imputazioni a carico di Conte fossero riferite al periodo in cui il mister allenava il Siena) e di una società bianconera pronta a scaricare il suo allenatore per puntare su Prandelli al termine degli Europei; a placare il gran vociare ci pensano lo stesso Conte e il presidente Agnelli, che nel pomeriggio di quello stesso giorno si presentano in una conferenza stampa in cui il numero uno bianconero ribadisce la propria fiducia incondizionata nei confronti del mister. I media di cui sopra, quelli che sempre tutto capiscono e (soprattutto) sempre in tutto ci azzeccano, ci riprovano dopo la sentenza di primo grado che infligge 10 mesi di squalifica all'allenatore bianconero: lo scenario ipotizzato da "La Repubblica", infatti, è quello di un Conte dimissionario dopo la finale di Supercoppa Italiana a Pechino contro il Napoli; un tentativo piuttosto blando, visto che il tutto si sgonfia nello spazio di poche ore.

15 maggio 2013. Dopo giorni in cui le parole di Conte ("Voglio chiarezza dalla società") hanno dato adito agli scenari più cupi (c'è chi parla addirittura di una Juventus alla finestra per ingaggiare Walter Mazzarri, mentre la "Gazzetta dello Sport" titola a tutta pagina "Agnelli & Conte: il grande freddo"), nel tardo pomeriggio viene convocato un meeting in Corso Galileo Ferraris: al tavolo ci sono Antonio Conte, Andrea Agnelli, Giuseppe Marotta, Fabio Paratici e Pavel Nedved. In serata Conte esce dalla sede della Juventus e dichiara: "Resto alla Juventus per continuare a costruire".

Ritentino lorsignori, sarà per un'altra volta. Speriamo solo, però, che la "parabola discendente dei sostituti" si interrompa: considerato che l'anno scorso doveva arrivare Prandelli e quest'anno Mazzarri, continuando di questo passo la prossima volta potrebbe (come minimo!) tornare Delneri...

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