lunedì 17 giugno 2013

Messico-Italia: le impressioni del giorno dopo


Ieri sera la Nazionale ha debuttato nella Confederations Cup nel migliore dei modi: vittoria convincente contro il Messico per 2-1, secondo posto nel girone alle spalle del Brasile padrone di casa (azzurri e verdeoro sono appaiati a 3 punti, ma questi ultimi sono primi per differenza reti) e un liberatorio calcio alle perplessità suscitate dallo 0-0 di Praga contro la Repubblica Ceca e, soprattutto, dal 2-2 contro Haiti nell'ultima amichevole disputata.
Come per le partite della Juventus, è bene fare alcune considerazioni a mente fredda sulla partita dello stadio Maracanà.

1. In una prestazione complessivamente positiva, meritano un applauso speciale i primi 30 minuti in cui la squadra di Prandelli ha messo alle corde un Messico, capace di ristabilire la parità grazie ad un errore da matita blu di Barzagli; su quest'ultimo aspetto, tuttavia, si tornerà più avanti...

2. Chiaroscuro sulle fasce: se a sinistra De Sciglio ha dimostrato di avere i numeri giusti per poter sfondare e ha confermato quanto di buono fatto vedere quest'anno nel Milan, dall'altra parte la prestazione di Abate è stata decisamente da dimenticare; l'emblema della pessima serata del numero 20 azzurro è il duello fisico perso contro Giovani Dos Santos (che fisicamente non è certo un armadio) in occasione della traversa colpita da Guardado

3. La fortuna dell'Italia, nonchè il peccato mortale commesso dal C.T. messicano De La Torre, è stata nel fatto che la solita marcatura stretta a Pirlo non c'è stata: e il regista bresciano, quando è libero di giocar palla in mezzo al campo, è devastante; la splendida punizione che è valsa l'1-0 è stata il giusto coronamento di un'ottima prestazione.

4. Al fianco del maestro Pirlo hanno ben figurato anche gli "allievi" De Rossi e Montolivo, incaricati di correre per permettere al numero 21 azzurro di sciorinare calcio. Il romanista ha dimostrato di essersi definitivamente lasciato alle spalle la pessima stagione disputata nella Roma (probabilmente la peggiore da quando gioca in A), mentre il milanista ha confermato di trovarsi a suo agio più nel ruolo di interno che in quello di regista o di trequartista

5. Bocciato, purtroppo, Claudio Marchisio. Il centrocampista bianconero non è riuscito a rendere al meglio nè da trequartista nè da mediano: una prestazione scialba, figlia della cattiva condizione fisica che lo ha accompagnato nel finale di stagione nella Juventus e, soprattutto, delle recenti voci sul suo futuro. E con la già citata buona prestazione di Montolivo in quello che, teoricamente, è il ruolo del numero 8 della Juventus, la paura di finire in panchina potrebbe non essere del tutto infondata...

6. Un'altra buona notizia arriva da Emanuele Giaccherini, che ha costantemente messo in apprensione la non irresistibile retroguardia messicana e che ha offerto corsa e polmoni per tutto il tempo in cui è stato in campo; come suggello di una prestazione positiva c'è stato anche l'assist per il gol decisivo di Balotelli; e pensare che qualcuno ancora storce il naso quando vede Giak in maglia azzurra...

7. Finalmente Mario Balotelli è riuscito a fare ciò che dovrebbe fare sempre: essere decisivo. Nel primo tempo sgomita con i difensori messicani e fallisce un paio di occasioni, ma nella ripresa capitalizza al meglio l'assist servitogli da Giaccherini e regala a questa Italia i primi tre punti di questa Confederations Cup. Peccato per l'ammonizione (evitabilissima) rimediata in occasione dell'esultanza per il gol: un cartellino giallo contro il Giappone farà scattare automaticamente la squalifica per l'ultima difficilissima gara contro i padroni di casa del Brasile. Ah, Mario Mario...

8. Arbitraggio complessivamente insufficiente quello del signor Osses, che nel primo tempo non vede un rigore netto su Pirlo, non espelle Barzagli per il fallo che porta al pareggio messicano e non concede una nettissima punizione dal limite nel secondo tempo per fallo su Balotelli. E' vero che in passato abbiamo assistito ad arbitraggi ben peggiori (si pensi soltanto a Italia-Croazia 1-2 del Mondiale 2002 o al famigerato arbitro Moreno...), però in certi frangenti internazionali è lecito aspettarsi direzioni di gara decisamente migliori di questa.

A questo punto passiamo agli aspetti relativi all'extra-campo, sperando di non essere troppo cattivo in certi giudizi

9. Per la prima volta dopo anni ho visto commettere un errore ad Andrea Barzagli. Ben inteso, l'errore commesso dal centrale bianconero in occasione del rigore dell'1-1 è stato grossolano e probabilmente è figlio di una condizione fisica non esaltante (stiamo pur sempre parlando di un calciatore che, per quanto fortissimo, da due anni non salta praticamente mezza partita nè con la Juventus nè con la Nazionale); sentire i commenti di qualche imbecille, secondo cui ormai Barzagli è vecchio e non più spendibile in Nazionale, è però qualcosa che rasenta il ridicolo. E, tanto per aggiungere ridicolo a ridicolo, è curioso come tra coloro che hanno puntato l'indice contro Barzagli ci siano i tifosi di quella squadra del Nord Italia che non ha nemmeno un calciatore nei 23 che Prandelli ha convocato per la trasferta brasiliana...

10. Dopo Repubblica Ceca-Italia 0-0, ma ancora di più dopo il 2-2 contro Haiti, in tanti avevano espresso dubbi non tanto sul gioco espresso dalla Nazionale (e fin lì niente da dire, visto che nelle due partite citate il gioco mostrato dalla Nazionale era ben al di sotto della sufficienza), quando sul valore complessivo della Nazionale stessa: in altre parole, questa Confederations Cup sarebbe stata un disastro, questa Nazionale sarebbe stata da rifare e via con tutte e altre follie che da sempre accompagnano queste manifestazioni internazionali. Scommettiamo che dopo il 2-1 di ieri sera contro il Messico tutti questi "intenditori di calcio" sono diventati i più accesi tifosi della squadra di Prandelli? Ah, la coerenza...

11. Da nostalgico di certi telecronisti e del loro modo di farti vivere la partita, io ricordo (per esperienza diretta o grazie a filmati d'annata) che un tempo le partite della Nazionale sulla RAI erano commentate da Niccolò Carosio, poi da Nando Martellini e da Bruno Pizzul, senza dimenticare Sandro Ciotti ed Enrico Ameri alla radio. Ascoltare ieri la performance (non la chiamo telecronaca per ragioni di minima decenza!) di Bizzotto e Dossena mi ha fatto quasi sembrare perle televisive le partite del Milan commentate da Carlo Pellegatti. Ed è tutto dire...

12. "Io non tifo Italia perchè non tifo FIGC!": questo è il mantra che sento pronunciare da settimane ad opera di alcuni tifosi juventini. Detto che per l'establishment che attualmente governa il calcio italiano ho la stessa simpatia che ho per D'Alema (oddio, forse con questo paragone sono stato eccessivo nelle cattiverie verso Abete e soci...), per me la squadra rimane una cosa e i suoi dirigenti un'altra; del resto, è vero o non è vero che noi juventini abbiamo tifato per la squadra bianconera quando a dirigerla erano i Cobolli, i Gigli, i Secco e i Blanc? Meditate, gente. Meditate!

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