martedì 2 dicembre 2014

DIARIO DI BORDO/18 - Juventus-Torino 2-1 (Serie A, 13a giornata)


IL TABELLINO
JUVENTUS-TORINO 2-1 (primo tempo 1-1)
MARCATORI: Vidal rig. (J) al 15'pt, Bruno Peres (T) al 22'pt, Pirlo (J) al 48'st
JUVENTUS (4-3-1-2): Storari; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Evra; Marchisio (19'st Pereyra), Pirlo, Pogba; Vidal; Tevez (38'st Ogbonna), Llorente (13'st Morata). Allenatore: Allegri
TORINO (3-5-2): Gillet; Maksimovic, Glik, Moretti; Bruno Peres, Gazzi, Vives (8'st Benassi), El Kaddouri (47'st Sanchez Mino), Darmian; Quagliarella (27'st Larrondo), Amauri. Allenatore: Ventura
ARBITRO: Orsato di Schio
NOTE: al 33'st espulso Lichtsteiner (J) per somma di ammonizioni

LA PARTITA
Un gol di Andrea Pirlo negli ultimissimi secondi ha consentito alla Juventus di vincere un derby tesissimo sul piano dell'agonismo e di mantenere il vantaggio di 3 punti nei confronti della Roma, a sua volta vittoriosa sull'Inter con il punteggio di 4-2. La gara è subito spigolosa e il primo episodio-chiave arriva al 14', quando l'arbitro Orsato punisce con il calcio di rigore un fallo di mano di un giocatore granata sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Pirlo: sul dischetto si presenta Vidal, il quale dagli undici metri batte Gillet sia in occasione della prima battuta che in occasione della ripetizione decisa dal direttore di gara a causa dell'eccessiva presenza di giocatori nell'area granata. Al 22', tuttavia, i granata trovano il pareggio grazie a Bruno Peres, che trafigge Storari dopo una cavalcata di 70 metri e interrompe un digiuno del gol nel derby che per il Torino durava dal 2002 (l'ultimo gol era stato segnato da Cauet nel derby delle corna di Maresca). Nella ripresa il Torino sfiora il raddoppio con Quagliarella, che su assist di Amauri interviene in spaccata spedendo a lato di un soffio, mentre dall'altra parte è Bonucci a scaldare i guantoni di Gillet con una conclusione da 25 metri; al 33' Lichtsteiner, già ammonito, interviene duramente su un avversario rimediando il secondo giallo e il conseguente cartellino rosso. Il pareggio sembra essere acquisito, ma al 92' Bonucci ed Evra recuperano un pallone sulla sinistra e Vidal lo appoggia per l'accorrente Pirlo, la cui conclusione di destro si spegne nell'angolino basso alla sinistra di un Gillet vanamente proteso in tuffo: è il gol che fa impazzire di gioia l'intero Juventus Stadium e fa piombare nello sconforto il Torino e tutti i suoi tifosi, che già sognavano la fine di un'egemonia juventina sulla stracittadina che dura da sei anni. Il ritorno in campo dei bianconeri è previsto per venerdì a Firenze in un'altra partita ostica sia sul piano tecnico che (soprattutto!) su quello ambientale e che precederà la decisiva sfida europea contro l'Atletico Madrid

"FINO ALLA FINE", PER L'APPUNTO...
Uno degli slogan preferiti dai tifosi juventini è "Fino alla fine forza Juventus!" e penso che la partita di domenica sera sia alquanto istruttiva ai fini della sua comprensione...

IL GUIZZO DEL CAMPIONE IN UNA PARTITA DIFFICILE
Una partita tesa e spigolosa come questa poteva finire in parità o poteva essere risolta dal guizzo di un campione: fino al minuto 92.58 l'epilogo sembrava essere il primo, ma poi ci ha pensato Andrea Pirlo a stravolgere tutto e a mandare in visibilio l'intero Juventus Stadium. E vi sfido a non annoverare il regista bresciano nella categoria dei campioni...

COME CONTRO CATANIA E GENOA, SPERANDO NEL MEDESIMO EPILOGO...
Una vittoria come questa può essere tranquillamente accostata a quelle ottenute due stagioni fa contro Catania (1-0 firmato Giaccherini) e lo scorso anno contro il Genoa (1-0 firmato sempre da una rete al fotofinish di Pirlo): vittorie insperate e arrivate all'ultimo respiro grazie al guizzo di un campione. Per sapere se l'esito finale della stagione sarà il medesimo, tuttavia, non resta che aspettare che sia il campo a parlare...

UNA JUVENTUS MENO BRILLANTE DEL SOLITO
La vittoria in questo derby è fondamentale soprattutto alla luce della prestazione non brillante offerta dalla Juventus, la quale ha compiuto un deciso passo indietro rispetto alle recenti uscite

ONORE AL TORINO E A VENTURA (MA NON A GLIK!)
Se la Juventus ha dovuto contare sulla prodezza finale di Andrea Pirlo per vincere questo derby il merito è stato anche del Torino, che per dieci undicesimi ha dimostrato di essere una squadra ben organizzata e ben assemblata da un grande maestro di calcio come Ventura (e vi assicuro che dalle mie parti le gesta del tecnico genovese sono piuttosto note!). Ovviamente l'undicesimo mancante risponde al nome di Kamil Glik, il quale le ha provate tutte per farsi espellere mancando l'impresa per un nonnulla: evidentemente il centrale polacco ci teneva a bissare l'impresa (già riuscitagli due stagioni fa) di farsi cacciare dal campo in due derby su due...

IL GOL DI BRUNO PERES: MERITI SUOI (E DEMERITI DEGLI ALTRI)
Dopo ben 12 anni di astinenza, il Torino ha ritrovato il gol nel derby grazie ad una splendida sgroppata di Bruno Peres, che ha rubato palla nella propria trequarti e ha battuto Storari con una conclusione imprendibile per il vice-Buffon. Tuttavia, fermo restando i meriti indiscutibili dell'esterno brasiliano ex Santos, in questo gol ci sono anche due demeriti juventini: da un lato il pallone perso malamente da Pirlo (il quale, tuttavia, si è ampiamente riscattato alla fine!), dall'altro l'assenza di contrasto da parte degli altri calciatori juventini

EVRA, STAVOLTA NIENTE ALIBI!
A fronte delle sue prime apparizioni non entusiasmanti in maglia bianconera, avevo concesso a Patrice Evra l'alibi del ruolo non suo: in quelle partite, come ben ricorderete, Massimiliano Allegri aveva schierato l'ex capitano del Manchester United come esterno sinistro nel 3-5-2. Domenica, tuttavia, il francese è stato schierato come terzino sinistro in una difesa a quattro in luogo degli infortunati Caceres e Asamoah e dello squalificato Padoin e la prestazione è stata tutt'altro che convincente

LICHTSTEINER: PUNTO DI FORZA QUANDO E' IN GIORNATA, PUNTO DEBOLE NEL CASO OPPOSTO
Quando Stephan Lichtsteiner è in giornata è senza dubbio un punto di forza per la squadra in termini di corsa e di pericolosità, ma quando becca la classica giornata storta si innervosisce e rischia di trasformarsi in un tallone d'Achille: domenica è accaduta la seconda cosa e lo svizzero ha guadagnato un doppio cartellino giallo in maniera alquanto ingenua

VIDAL: GOL E FREDDEZZA, MA ANCORA NON CI SIAMO DEL TUTTO...
Arturo Vidal ha avuto tre meriti indiscussi: aver sbloccato la partita su calcio di rigore, aver mantenuto in tale circostanza una grande freddezza nei due tentativi di trasformazione (e la cosa, avendo di fronte un portiere bravo sui rigori come Gillet, era tutt'altro che scontata!) e aver servito a Pirlo l'assist per il gol-partita. Tuttavia la prestazione complessiva del cileno è stata al di sotto degli standard delle scorse tre stagioni e probabilmente Pereyra poteva essere inserito togliendo dal campo lui anzichè Marchisio...

E SONO 25!
L'11 maggio 2013 la Juventus di Antonio Conte pareggiava per 1-1 contro il Cagliari in una partita ininfluente ai fini della classifica (i bianconeri si erano laureati Campioni d'Italia due giornate prima e i sardi erano già salvi) e decisa dai gol di Ibarbo e Vucinic. Da allora i bianconeri hanno vinto tutte le successive partite casalinghe e il gol di Pirlo contro il Torino ha portato il conto a 25: se poi qualcuno si accontenta di spiegare tutto ciò appellandosi a patetiche scuse riguardanti complotti arbitrali e sistemi, problemi suoi...

GIA' SI FREGAVANO LE MANI PER IL PAREGGIO. E INVECE...
Provo per un attimo a mettermi nei panni dei tanti tifosi anti-juventini che già si fregavano le mani all'idea di una Juventus fermata sul pareggio dal Torino e di una Roma capace di portarsi a -1 e che hanno visto il loro "sogno" andare in frantumi quando Pirlo ha battuto imparabilmente Gillet a tempo praticamente scaduto: immagino che non siano stati bei momenti, giusto?

MAICON E QUAGLIARELLA: EX APPLAUDITI
Nella giornata di domenica si sono verificati due episodi: a Torino, al momento di lasciare il campo per far posto a Larrondo, Fabio Quagliarella è stato applaudito dai tifosi della Juventus che continuano a stimarlo per il contributo dato alla causa bianconera dal 2010 alla scorsa estate; poche ore dopo, a Roma, Maicon è andato sotto la curva dei tifosi interisti per ricevere gli applausi di quelli che per 6 stagioni (dal 2006 al 2012) sono stati i suoi tifosi. Esattamente il contrario di quanto avviene da un annetto a questa parte tra i tifosi della Roma e Pablo Daniel Osvaldo...

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