giovedì 23 aprile 2015

DIARIO DI BORDO/46 - Monaco-Juventus 0-0 (Champions League, quarti di finale, ritorno)


IL TABELLINO
MONACO-JUVENTUS 0-0 (primo tempo 0-0)
MONACO (4-2-3-1): Subasic; Fabinho, Raggi, Abdennour, Kurzawa; Toulalan (1'st Berbatov), Kondogbia; Bernardo Silva, Joao Moutinho, Carrasco (42'st Matheus Carvalho); Martial (31'st Germain). Allenatore: Jardim
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal (32'st Pereyra), Pirlo, Marchisio, Evra (44'st Padoin); Tevez, Morata (24'st Llorente). Allenatore: Allegri
ARBITRO: Collum (Scozia)

LA PARTITA
Primo tempo
  • 6' - Sinistro da fuori di Kondogbia con palla fuori di poco
  • 15' - Bernardo Silva arriva sul fondo e mette il pallone al centro, dove Barzagli rischia l'autorete con una deviazione sotto misura
  • 28' - Joao Moutinho calcia dalla distanza, ma il pallone termina sul fondo di poco
  • 45' - Conclusione di Tevez da una ventina di metri, ma il pallone esce di poco alla sinistra di Subasic
Secondo tempo
  • 5' - Cross di Moutinho su cui Buffon non riesce ad intervenire, ma Evra salva sulla linea
  • 9' - Un errore della difesa juventina in fase di disimpegno rischia di spalancare la porta a Berbatov, ma Buffon anticipa il bulgaro con un guizzo
  • 17' - Bernardo Silva riprende una corta respinta della difesa juventina e calcia dalla distanza, ma senza inquadrare la porta
  • 45' - Pirlo ci prova su punizione da 30 metri, ma il pallone colpisce l'incrocio dei pali alla sinistra di Subasic
DI NUOVO IN SEMIFINALE, 12 ANNI DOPO...
Ci sono voluti 12 anni e una quantità industriale di patimenti tra finali perse ai rigori (Milan 2003), eliminazioni avendo la squadra più forte (Liverpool 2005 e Arsenal 2006), retrocessione in Serie B con squadra smantellata, anni bui con dirigenti improbabili che parlavano di "Juventus simpatica" (Cobolli, Gigli e i loro "fratelli") e successive delusioni europee cocenti (Galatasaray 2013 e Benfica 2014), ma alla fine la Juventus è tornata tra le prime quattro d'Europa. E pensare che l'ultima volta in cui una cosa del genere è accaduta io avevo appena iniziato a frequentare il liceo, al governo c'era ancora Berlusconi e da un annetto in Italia era entrato in vigore l'Euro...

UNA PRESTAZIONE CHE RICORDA MOLTO IL BENFICA DELLO SCORSO ANNO
Chi ha buona memoria ricorderà (purtroppo) la semifinale di ritorno di Europa League dello scorso anno contro il Benfica, terminata 0-0: in quella partita i lusitani, che si erano aggiudicati il match d'andata giocato a Lisbona, badarono unicamente a chiudersi in difesa cercando di non far giocare gli avversari con il solo scopo di mantenere lo 0-0 e sfiorando il gol solo in un paio di circostanze. A me la prestazione di ieri della Juventus non è piaciuta, ma mi ha ricordato molto quella offerta dai portoghesi contro gli stessi bianconeri il 1 maggio dello scorso anno; tuttavia bisogna sempre tener presente la cosa più importante, ossia che il risultato finale ha premiato questa scelta da parte della formazione bianconera...

3-5-2 O 5-3-2?
Prima che si aprano processi al 3-5-2, invito tutti a fare una considerazione fondamentale: il modulo visto ieri sera era molto diverso, per esempio, da quello visto a Dortmund dopo l'uscita forzata di Pogba e l'ingresso di Barzagli al suo posto. Quello visto ieri sera, date le posizioni dei due esterni Lichtsteiner ed Evra, è parso più simile ad un 5-3-2 che ad un 3-5-2...

DIFESA IMPECCABILE (ANCHE SE CHIELLINI HA REGALATO UN PO' TROPPI BRIVIDI)
Una prestazione come quella di ieri sera non può non far salire in cattedra la difesa juventina, che è riuscita a mantenere inviolata la porta di Buffon contenendo le sortite offensive di un Monaco obbligato dal risultato alla disperata ricerca del gol. Impeccabile Bonucci (quando commette qualche topica sono il primo a criticarlo fortemente, ma quando offre prestazioni come le ultime onestà intellettuale impone di sottolinearlo!), bene anche Barzagli (anche se quella deviazione sotto misura sul cross di Bernardo Silva nel primo tempo ha fatto perdere qualche anno di vita un po' a tutti!), mentre Chiellini ha regalato qualche brivido di troppo rimediando un'ammonizione dopo appena un minuto di gioco

EPPURE SI STAVA QUASI PER VINCERLA...
Eppure, nonostante la prestazione che abbiamo visto tutti, in tre occasioni la Juventus ha rischiato addirittura di mettere a segno il gol che avrebbe chiuso con largo anticipo il discorso qualificazione: è accaduto quando Tevez ha calciato il pallone fuori di poco a fine primo tempo, quando Morata non ha concretizzato un contropiede ad inizio ripresa e quando Pirlo ha centrato l'incrocio dei pali su punizione nel finale di gara

MEGLIO I 21 MINUTI DI LLORENTE CHE I 69 DI MORATA
Saranno state le non perfette condizioni di salute (di cui abbiamo avuto una prova piuttosto evidente grazie ai replay), ma la partita di Alvaro Morata è stata pressochè nulla: lo spagnolo in avanti non ha combinato granchè e ad inizio ripresa ha sciupato un contropiede non mettendo Tevez davanti al portiere su lancio di Pirlo. Qualcosina in più l'ha combinata Fernando Llorente, subentratogli al 24' della ripresa, il quale almeno ha provato a tener su la squadra per allontanare il Monaco dalla tre-quarti bianconera

CENTROCAMPO A TUTTA... INTERDIZIONE
Visti i discorsi fatti nei punti precedenti, è inevitabile dire che il centrocampo juventino ieri sera sia stato interamente votato all'interdizione piuttosto che alla creazione di una manovra: ne sono testimonianza le prestazioni da vecchi "medianacci" offerte da Vidal (per essere reduce dalla tonsillite, la sua prova è stata superiore alle aspettative) e Marchisio e i pochi spunti di Pirlo (eccezion fatta per il lancio che poi Morata ha sciupato nel modo citato in precedenza)

TRA SORTEGGIO E...JOVANOTTI!
Considerata la forza delle altre tre semifinaliste (Barcellona, Bayern Monaco e Real Madrid), chiedersi su chi sia meglio pescare e chi sia meglio scansare in sede di sorteggio è secondo me fuori luogo: in qualunque caso si tratterà di una doppia sfida difficilissima dove la Juventus non partirà affatto favorita, per cui non resta che dar retta ad una vecchia canzone di Jovanotti e "buttarsi dentro un "vada come vada""...

PREMESSE DIFFERENTI TRA QUARTI E SEMIFINALE
Fermo restando il discorso fatto nel punto precedente, bisogna tener sempre presente un aspetto importante in vista delle semifinali: in questo doppio confronto contro il Monaco la Juventus partiva nettamente favorita rispetto alla squadra di Jardim, per cui il passaggio del turno sarebbe stato visto quasi come una cosa inevitabile e l'eliminazione come uno scandalo a cielo aperto. Nelle prossime due partite, invece, la Juventus pescherà un'avversaria sulla carta molto più forte e non avrà nulla da perdere, per cui le premesse da cui si partirà nelle prossime due gare saranno diametralmente opposte rispetto alle ultime due. Il che, va da sé, non significa che adesso Cristiano Ronaldo e Bale, Messi e Sanchez o Lewandowski e Thomas Muller diventeranno avversari più semplici da affrontare...

"CHE GRAN FORTUNA!", DICONO...
Frase ricorrente da parte dell'anti-juventino medio e dello juventino bastian contrario di professione medio: "La Juventus ha superato il turno, ma è incredibile la fortuna che ha avuto!". Prendiamo il caso di alcune vittorie europee del passato:
  1. la Juventus che nella stagione 1976/77 vince la Coppa UEFA, primo trofeo internazionale della storia bianconera, lo fa battendo nella doppia finale l'Athletic Bilbao: la partita d'andata viene vinta dai bianconeri per 1-0 (gol di Tardelli), mentre al ritorno Bettega segna il gol del vantaggio ma i baschi ribaltano tutto portandosi sul 2-1 e sfiorano ripetutamente il terzo gol;
  2. il Milan che nella stagione 2002/03 vince la Champions League contro la Juventus ai rigori nella finale di Manchester arriva a quella finale dopo una vittoria in extremis per 3-2 contro l'Ajax ai quarti (il 2-2 avrebbe qualificato gli olandesi in virtù dello 0-0 maturato ad Amsterdam nel match d'andata e dopo un doppio pareggio contro l'Inter in semifinale (se l'ordine delle due partite fosse stato inverso in finale ci sarebbero andati i nerazzurri);
  3. l'Inter che nella stagione 2009/10 vince la Champions League completando il triplete mourinhano lo fa passando il turno grazie alla vittoria al fotofinish contro la Dinamo Kiev (Milito e Sneijder ribaltano il vantaggio ucraino firmato da Shevchenko, che fino a quel momento stava sancendo l'eliminazione dei nerazzurri dalla coppa), eliminando con un doppio 1-0 il CSKA Mosca (che non mi pare fosse uno squadrone assai più forte del Monaco di quest'anno) ed eliminando il Barcellona dopo un match di ritorno giocato tra grandi patimenti; inoltre in quella edizione della coppa i nerazzurri beneficiarono di un bel po' di decisioni arbitrali favorevoli (rigore negato a Kalou contro il Chelsea agli ottavi, rigore negato a Dani Alves nella gara d'andata contro il Barcellona e gol ingiustamente annullato a Bojan Krkic nella partita di ritorno contro i blaugrana), ma quella resta comunque una coppa meritata.
Poi però gli stessi tifosi delle ultime due squadre citate (vittorie arrivate sul campo, per cui pienamente legittime!) vengono a spiegarmi che il passaggio del turno della Juventus ieri sera è uno scandalo a cielo aperto, se non addirittura un furto. Evidentemente un ripassino sul significato del termine "coerenza" sarebbe d'obbligo per lorsignori!


LA JUVENTUS IN SEMIFINALE, ALTRI AL CINEMA O DAVANTI ALLA PLAYSTATION
"Tanto in semifinale la Juventus becca una tra Real Madrid, Barcellona e Bayern e se ne va a casa dopo aver preso tanti schiaffoni!", continuano ad aggiungere i soggetti citati al punto precedente. Fermo restando che il rischio di andar fuori c'è ed è concreto, vista la forza delle altre tre semifinaliste, vorrei ricordare sempre a lorsignori che la Juventus in semifinale di Champions League c'è e può giocarsi queste due partite (come andrà non è dato saperlo, ma magari Nostradamus è ancora vivo e lotta insieme a noi!), mentre altre squadre attualmente giocano in altre competizioni (Fiorentina e Napoli, che stasera cercheranno di strappare il biglietto per le semifinali di Europa League) oppure giocano le partite europee unicamente davanti alla PlayStation...

MI UNISCO AL CORDOGLIO E PARTECIPO AL DOLORE...
Tranquilli, il titolo di questo paragrafo non è dedicato agli anti-juventini che hanno tifato Monaco dal giorno del sorteggio o che sono arrivati addirittura a farneticare circa possibili sorteggi pilotati per far sì che la Juventus pescasse proprio l'undici di Jardim nell'urna di Nyon. Il titolo di questo paragrafo è invece dedicato a quei tifosi juventini che, a partire dal 15 luglio 2014, hanno trasformato la mia bacheca di Facebook nella versione telematica del Muro del Pianto di Gerusalemme con proclami disfattisti circa gli insuccessi cui sarebbe andata incontro la Juventus a seguito della scelta di Massimiliano Allegri come allenatore e ricordo bene, a tal proposito, che qualcuno si lanciò in previsioni del tipo "Siamo tornati ai tempi di Delneri!": d'altra parte è noto che la Juventus nella stagione 2010/11 fosse prima in classifica in campionato con 15 punti di vantaggio sulla seconda, ai quarti di finale di Champions League e in finale di Coppa Italia...

DA ALTRE PARTI CI SI CONSOLA CON POCO...
Vi riporto il passaggio di un editoriale scritto oggi da tale Umberto Chiariello, giornalista dell'emittente napoletana Canale 21, commentando la netta vittoria ottenuta ieri sera dal Bayern Monaco contro il Porto: "Da amante del calcio, da tifoso del Napoli (e quindi anti-juventino viscerale) devo dire grazie a Pep Guardiola. Chi ama il calcio non può non essersi esaltato a guardare ieri la partita del Bayern. Il terzo gol, quello di testa di Levandowski è la sintesi del calcio: 27 passaggi consecutivi prima di arrivare alla rete. La qualificazione del Bayern è una bella cosa per me antijuventino sfegatato: ammesso e non concesso (temo ci siano molte possibilità) che i bianconeri passino il turno contro il Monaco, in semifinale non avranno di certo una squadra facile, abbordabile, come sin qui è sempre successo nei turni ad eliminazione diretta. E questo mi fa stare meglio". Il buon Chiariello, dunque, avrebbe trovato un motivo di grande gioia se la Juventus fosse stata eliminata dal Monaco (e, allo stesso modo, è verosimile immaginare che proverebbe la stessa gioia se i bianconeri dovessero essere eliminati in semifinale): mica male per il tifoso di una squadra che, stanti gli strombazzati proclami estivi, in campionato avrebbe dovuto contendere lo scudetto a Juventus e Roma e in Champions League avrebbe dovuto fare meglio della scorsa stagione (quando, lo ricordo, un'autorete di Zuniga contro il Borussia Dortmund condannò la formazione di Benitez all'eliminazione al primo turno per differenza reti nonostante i 12 punti conquistati) e che, invece, dai giochi per il titolo in Italia è uscita prima di Natale per il secondo anno di seguito e dalla Champions League si è fatta sbattere fuori ai preliminari dall'Athletic Bilbao (squadra certamente ostica da affrontare, ma non esattamente un'invincibile armata). Ma si sa, in alcuni casi ci si consola veramente con poco...

(ENNESIMO) DISASTRO BOEMO
Della situazione di classifica in cui si è trovato in questa stagione il Cagliari sotto l'illuminata guida tecnica di Zdenek Zeman ho già parlato nell'ultimo DIARIO DI BORDO, ma la cronaca impone di tornare sull'argomento: sono arrivate ieri le dimissioni dell'allenatore boemo e la nomina di Gianluca Festa come suo sostituto sulla panchina rossoblu. Ricordate cosa disse Zeman quando fu convocato come testimone presso il Tribunale di Napoli durante un'udienza del processo penale di Calciopoli (per vedere il video potete cliccare qui!)? Che fino al 1998 era considerato uno dei tecnici migliori d'Italia, anzi d'Europa, e che da lì in avanti la sua carriera è stata intralciata dai magheggi di quel noto malandrino di Luciano Moggi. Ora, posto che per ripercorrere l'intera carriera di Zeman vi basta cliccare qui (fonte Wikipedia, non qualche sito juventino), mi limito a ricordare le esperienze in panchina del tecnico boemo dal 2006 (quando, cioè, Luciano Moggi è stato allontanato dal mondo del calcio) ad oggi:
  • LECCE (2006): ingaggiato per riportare in Serie A la società salentina, viene esonerato il 24 dicembre 2006 dopo aver ottenuto 10 sconfitte in 18 partite di campionato;
  • STELLA ROSSA BELGRADO (2008): alla guida della più prestigiosa formazione serba Zeman ottiene un solo punto in 3 partite e la squadra non segna neanche una rete (e se una squadra allenata dal boemo non riesce a segnare neanche una rete i problemi sono alquanto gravi...);
  • FOGGIA (2010-2011): richiamato dal presidente Casillo e dal d.s. Pavone per ricreare la Zemanlandia di inizio anni '90, Zeman lancia i giovani Lorenzo Insigne, Marco Sau e Vasco Regini e sfiora i play-off, mancati in virtù di un sesto posto ottenuto grazie (?!) alla peggior difesa del campionato;
  • PESCARA (2011-2012): e qui anche il più fiero denigratore di Zeman deve riconoscere che il tecnico boemo ha fatto grandi cose facendo vincere alla compagine abruzzese il campionato di Serie B, riportandola in Serie A dopo ben 19 anni e consacrando giocatori come Lorenzo Insigne (già allenato a Foggia), Ciro Immobile e Marco Verratti;
  • ROMA (2012-2013): dopo l'impresa compiuta a Pescara, la Roma decide di rilanciarlo nel massimo campionato, ma il 2 febbraio 2013 viene esonerato dopo un rovinoso 2-4 in casa contro il Cagliari (toh!);
  • CAGLIARI (2013-2014): e questa è storia nota, con il Cagliari ormai con un piede in Serie B e Zeman che è riuscito a farsi esonerare la prima volta e poi, dopo il breve interregno di Gianfranco Zola, a dimettersi la seconda.
Rileggendo i risultati sopra elencati e ripensando alle parole pronunciate durante la già citata testimonianza al Tribunale di Napoli nel 2009 (considerato uno dei migliori tecnici in Italia e in Europa, ricordate?), sarebbe bello chiedere ai vari Abramovich, Florentino Perez, Sandro Rosell e agli sceicchi proprietari di Manchester City e Paris Saint-Germain perchè ad un simile fenomeno della panchina hanno preferito in questi anni i vari Pep Guardiola, Josè Mourinho, Carlo Ancelotti, Roberto Mancini, Manuel Pellegrini e Laurent Blanc...

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