martedì 28 aprile 2015

DIARIO DI BORDO/47 - Torino-Juventus 2-1 (Serie A, 32a giornata)


IL TABELLINO
TORINO-JUVENTUS 2-1 (primo tempo 1-1)
MARCATORI: Pirlo (J) al 35'pt, Darmian (T) al 45'pt, Quagliarella (T) al 12'st
TORINO (3-5-2): Padelli; Maksimovic, Glik, Moretti; Bruno Peres, Benassi (26'st Vives), Gazzi, El Kaddouri, Darmian (37'st Molinaro); Quagliarella, Maxi Lopez (16'st Martìnez). Allenatore: Ventura
JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Ogbonna, Padoin (41'st Llorente); Vidal, Pirlo, Sturaro; Pereyra (34'st Pepe); Morata (20'st Tevez), Matri. Allenatore: Allegri
ARBITRO: Tagliavento di Terni

LA PARTITA
Primo tempo
  • 1' - Morata calcia da una ventina di metri, ma il pallone sorvola la traversa
  • 7' - Assist di Maxi Lopez e conclusione rasoterra di Quagliarella, ma Buffon blocca a terra
  • 12' - Pirlo pesca in area Matri, che però calcia alto a due passi dalla porta di Padelli
  • 18' - Gazzi perde palla a centrocampo e Pereyra prova ad approfittarne mettendo al centro per Matri, anticipato all'ultimo da una scivolata di Glik
  • 20' - Assist di Lichtsteiner per Matri, che cicca la conclusione da posizione favorevole
  • 25' - Destro dal limite di Darmian, ma il pallone esce alla destra di Buffon
  • 31' - Cross di Padoin e colpo di testa di Morata, ma Padelli blocca senza problemi
  • 35' - GOL DELLA JUVENTUS! Calcio di punizione concesso alla Juventus per un fallo di Gazzi su Matri: calcia Pirlo, che disegna una traiettoria imprendibile per Padelli
  • 45' - GOL DEL TORINO! Quagliarella approfitta di un errore di Bonucci e apre a sinistra per Darmian, che prima sbaglia la conclusione e poi batte Buffon da distanza ravvicinata
Secondo tempo
  • 7' - Altro calcio di punizione battuto da Pirlo, ma stavolta il pallone si stampa sul palo alla sinistra di un Padelli immobile
  • 12' - GOL DEL TORINO! Cross basso di Darmian e piattone vincente di Quagliarella a due passi da Buffon
  • 25' - Cross di Pereyra e colpo di testa di Vidal, che non inquadra per poco il bersaglio
  • 30' - Cross di El Kaddouri e assist aereo di Martìnez per Quagliarella, anticipato all'ultimo momento dall'uscita di Buffon
  • 32' - Sturaro impatta di testa su cross di Lichtsteiner, ma il pallone esce di un soffio alla destra di Padelli
  • 36' - Tiro-cross di Matri e il pallone si stampa sul palo alla sinistra di Padelli, che sul prosieguo dell'azione si ritrova il pallone tra le braccia
  • 38' - Cross di Pirlo per la testa di Sturaro, che chiama Padelli alla grande parata
"LA DURA LEGGE DEL GOL", LA CHIAMAVA MAX PEZZALI...
Una canzone cantata anni fa da Max Pezzali si intitolava "La dura legge del gol" e credo che potrebbe essere un'ottima colonna sonora per la partita di ieri pomeriggio: una Juventus con diversi titolari a riposo (Barzagli, Chiellini e Tevez più Marchisio squalificato, senza dimenticare gli infortunati) è comunque riuscita a tirare più volte in porta rispetto al Torino centrando anche due pali (la punizione di Pirlo sull'1-1 e il tiro-cross di Matri nel finale), ma alla fine si è dovuta arrendere ai granata. Il che dimostra come nel calcio conti soprattutto il numero delle volte in cui il pallone termina all'interno della superficie delimitata dalla fatidica rete e dall'altrettanto fatidica linea bianca...

COPPIA CENTRALE DA RIMANDARE (CON ANNESSO ERRORE DA MATITA BLU!)
Nel turn-over scelto dopo le fatiche di coppa, Massimiliano Allegri ha deciso di lasciare a riposo sia Andrea Barzagli che Giorgio Chiellini puntando su una difesa a quattro e su una coppia centrale formata da Leonardo Bonucci e Angelo Ogbonna: i due non hanno quasi mai trasmesso sicurezza e la prova dell'ex centrale del Bari è stata macchiata dall'errore marchiano che ha dato il via all'azione da cui è nato il gol del momentaneo 1-1 segnato da Darmian

PIRLO AGGANCIA MIHAJLOVIC (E NON LO SUPERA SOLO GRAZIE AL PALO...)
Quello che al 35' del primo tempo ha regalato il provvisorio vantaggio alla Juventus è stato il gol numero 27 segnato da Andrea Pirlo in carriera su calcio di punizione: con questa rete, giunta al termine di una prestazione comunque ottima, il regista bresciano si è portato a -1 dal record di 28 reti stabilito da Sinisa Mihajlovic; a dire il vero, ad inizio ripresa Pirlo avrebbe potuto anche agganciare la cifra stabilita dall'attuale allenatore della Sampdoria, ma il pallone si è stampato sul palo alla sinistra di Padelli e, in nome dell'antico proverbio "gol mancato, gol subìto", qualche minuto dopo Quagliarella ha firmato il raddoppio per il Torino...

ATTACCO RIMANDATO
Sia nel resoconto della partita che nei punti precedenti si è detto delle numerose occasioni costruite dalla Juventus, ma esse non possono far passare in secondo piano la prestazione negativa dell'attacco juventino, dal momento che tanto le scelte iniziali di Allegri (Tevez in panchina con Morata e Matri titolari) quanto quelle in corso d'opera (si è finito con un attacco composto da Tevez, Matri e Llorente più Pepe) non hanno dato i frutti sperati: Morata, finchè è rimasto in campo, ha provato un paio di spunti senza mai trovare quello giusto; Matri ha commesso alcuni errori che un centravanti non può commettere; Tevez, Llorente e Pepe non hanno inciso quando sono entrati

ORA TESTA ALLA FIORENTINA, SPERANDO CHE SIA LA VOLTA BUONA...
Ora Massimiliano Allegri e i suoi calciatori possono concentrarsi sulla sfida di domani sera allo Juventus Stadium contro la Fiorentina nel turno infrasettimanale di campionato. La Juventus potrebbe laurearsi aritmeticamente campione d'Italia in caso di vittoria contro la squadra di Montella e contemporaneo non successo della Lazio contro il Parma o in caso di pareggio, contemporanea sconfitta della Lazio contro il Parma e contemporanea non vittoria della Roma contro il Sassuolo. Questi calcoli, tuttavia, i bianconeri che scenderanno in campo dovranno lasciarli ai tifosi pensando unicamente a fare il loro dovere...

PROMEMORIA PER I SOLITI NOTI...
Chi mi segue da tempo su questo blog e sui social network sa bene che un argomento sul quale ragiono prescindendo dalle magliette è quello della violenza negli stadi e dell'oltraggio nei confronti delle vittime di essa. Ebbene accade sistematicamente che in tanti dimentichino (o facciano finta di dimenticare) tutto ciò e vengano sulla mia pagina di Facebook o su Twitter a rinfacciarmi cori o comportamenti fatti da altri, magari aggiungendo la balla secondo cui io tendo a giustificare i tifosi juventini sempre e comunque e a considerarli gli unici santi in mezzo ai tanti peccatori disseminati nelle altre tifoserie italiane. La mia posizione e il mio approccio a certe vicende è ben noto e, se per caso tutto ciò continua a sfuggire a qualcuno, lo invito cordialmente ad andare a rileggere miei articoli passati o a riascoltare su YouTube i miei passati interventi radiofonici; anche perchè comincio ad essere francamente stufo di dover continuamente ripetere le stesse cose...

AL CUORE DEL PROBLEMA
Chiusa la (doverosa) parentesi relativa al mio approccio a vicende come quella accaduta ieri, alcune parole sull'argomento ritengo doveroso spenderle: gli autori della sassaiola contro il pullman della Juventus e le persone che hanno introdotto nello stadio la bomba carta poi esplosa nella curva del Torino (il Sostituto Procuratore di Torino Padalino ipotizza che ad averla fatta esplodere siano stati gli stessi tifosi granata, mentre la polizia sostiene che sia stata lanciata dai tifosi juventini presenti nel settore ospiti) vanno condannati dalle autorità competenti con pene che siano esemplari e le condanne, tanto mediatiche quanto effettive, devono riguardare TUTTI i responsabili degli atti sopra citati, non alcuni sì e altri no a seconda delle convenienze o delle simpatie tifoidee di qualcuno. La cosa che ho invece riscontrato nelle ultime 24 ore, restandone francamente disgustato, è stata la solita reazione da parte di autorità e soggetti che, tesserino alla mano, risultano iscritti all'Ordine dei Giornalisti: richieste di "misure speciali" (chieste, udite udite, da Carlo Tavecchio!), ennesime promesse di misure durissime (così parlo il Ministro degli Interni Angelino Alfano, sotto il cui naso sono avvenuti i fattacci che hanno preceduto la finale di Coppa Italia dello scorso anno), tanta retorica (stamattina ho avuto un "gradevolissimo" colloquio via Twitter con un tizio che ieri chiedeva nientepopodimeno che l'esclusione della Juventus dal campionato in merito a quanto accaduto!) e distorsioni dei fatti varie ed eventuali (un certo giornalista, famoso per un tweet che recitava "Voi juventini siete solo incivili!", ieri si è scagliato contro la società Juventus per la vicenda della bomba carta e non ha speso neanche una parola per condannare il lancio di sassi contro il pullman bianconero, mentre oggi un famoso editorialista di la Repubblica era addirittura convinto che il derby si fosse giocato allo Juventus Stadium anzichè all'Olimpico); questa "galleria degli orrori", a dir la verità, aveva avuto come prologo l'editoriale scritto ieri mattina sulla Gazzetta dello Sport dal noto giornalista e tifoso granata Gianpaolo Ormezzano, che aveva addirittura alimentato sospetti sull'entità del recupero concesso dall'arbitro nel derby d'andata (devo ricordarvi cosa è successo a due secondi dalla fine di quella partita o lo ricordate da soli?). Il tutto mentre la Juventus ha condannato TUTTI i fatti verificatisi ieri con un comunicato apparso sul sito ufficiale della società e il presidente del Torino Urbano Cairo ha avuto la geniale idea di mettere in correlazione episodi beceri con la contesa in atto tra la Juventus e la Federcalcio a proposito dei due scudetti vinti dai bianconeri nel 2005 e nel 2006 e poi revocati per effetto dello tsunami Calciopoli (Di Pietro avrebbe chiesto con voce squillante "Ma che ci azzecca?"...). Eppure, dopo tutto questo, per qualcuno il problema è rappresentato dal fatto che io ritenga quantomeno strane queste cose; è vero che spesso a certa gente sembrano normali le stranezze e strane le cose normali, però a tutto c'è un limite...
P.S. In mezzo a tante facezie che ho letto in giro durante le ultime 24 ore (e che temo continuerò a leggere anche nei prossimi giorni), attendo sempre che qualcuno mi spieghi come ha fatto quella bomba carta ad entrare nello stadio! Ma magari, anche in questo caso, quello strano sono io...

GARANTISMO, FORCAIOLISMO E... DOPPIOPESISMO!
Ultimo aspetto tragicomico di tutta questa vicenda è stato l'approccio dato dai soliti noti (tifosi, giornalisti e opinionisti di vario genere) alla vicenda della bomba carta: quando è parso che a lanciarla fossero stati i tifosi juventini collocati nel settore ospiti sono diventati tutti forcaioli invocando la chiusura della curva juventina, dell'intero Juventus Stadium o, come in un caso citato nel punto precedente, addirittura la cancellazione della Juventus dal campionato; quando poi nel pomeriggio il Sostituto Procuratore di Torino Antonio Padalino ha ipotizzato che l'ordigno fosse stato fabbricato dagli stessi tifosi granata ed erroneamente fatto esplodere dai medesimi nella propria curva ha iniziato a farla da padrone una cautela esasperata ("E vabbè, ma la Procura è solo una parte!" oppure "Bisogna aspettare ulteriori riscontri!"); quando, infine, la polizia ha riconfermato la ricostruzione iniziale il forcaiolismo è stato di nuovo vivo e pronto a lottare insieme a noi. Fermo restando che per me va condannato chiunque abbia portato quell'oggetto dentro lo stadio (che sia torinista o juventino mi interessa poco) e che, prima di puntare il dito contro Tizio o Caio sia doveroso aspettare che gli organi competenti facciano la massima chiarezza sull'accaduto, è il caso che qualcuno decida una volta per tutte: o si è garantisti sempre o si è colpevolisti sempre. Essere una cosa o l'altra a seconda di simpatie o antipatie è una cosa che, almeno a casa mia, ha un nome ben preciso: MALAFEDE!

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