giovedì 30 aprile 2015

DIARIO DI BORDO/48 - Juventus-Fiorentina 3-2 (Serie A, 33a giornata)


IL TABELLINO
JUVENTUS-FIORENTINA 3-2 (primo tempo 2-1)
MARCATORI: G. Rodriguez (F) rig. al 33'pt, Llorente (J) al 36'pt, Tevez (J) al 45'pt e al 25'st, Ilicic (F) al 45'st
JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini, Evra; Sturaro (32'st Padoin), Pirlo (11'st Vidal), Marchisio; Pereyra (26'st Ogbonna); Tevez, Llorente. Allenatore: Allegri
FIORENTINA (3-5-2): Neto; Savic, G. Rodriguez, Basanta; Joaquìn, Aquilani, Badelj, M. Fernandez (31'st Borja Valero), M. Alonso; Salah (36'st Ilicic), M. Gomez (27'st Gilardino). Allenatore: Montella
ARBITRO: Banti di Livorno
NOTE: al 22'st G. Rodriguez (F) ha fallito un calcio di rigore calciando fuori

LA PARTITA
Primo tempo
  • 19' - Llorente entra in area, si gira e calcia tra le braccia di Neto, ma il navarro si lamenta per una presunta trattenuta di G. Rodriguez ai suoi danni
  • 32' - Calcio di rigore concesso alla Fiorentina per uno sgambetto di Pirlo ai danni di Joaquìn
  • 33' - GOL DELLA FIORENTINA! Sul dischetto si presenta G. Rodriguez, che spedisce il pallone alle spalle di Buffon
  • 36' - GOL DELLA JUVENTUS! Calcio di punizione di Pirlo dalla sinistra e colpo di testa vincente da parte di Llorente
  • 38' - Evra stacca di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Pirlo, ma Neto risponde da campione
  • 45' - GOL DELLA JUVENTUS! Cross di Evra e colpo di testa di Tevez, che svetta su Basanta e spedisce il pallone alle spalle di Neto
Secondo tempo
  • 4' - Assist di Tevez per Marchisio, la cui conclusione viene murata dalla difesa viola
  • 21' - Nuovo calcio di rigore concesso alla Fiorentina a causa di un fallo commesso da Chiellini ai danni di Joaquìn
  • 22' - Sul dischetto si presenta nuovamente G. Rodriguez, ma stavolta il difensore argentino spedisce il pallone sul fondo
  • 26' - GOL DELLA JUVENTUS! Lancio di Marchisio per Tevez, che scatta sul filo del fuorigioco e batte Neto con un preciso diagonale di destro
  • 36' - M. Alonso crossa da sinistra, ma sul cross dello spagnolo non c'è nessun giocatore della Fiorentina pronto alla deviazione vincente
  • 45' - GOL DELLA FIORENTINA! Ilicic segna direttamente su calcio di punizione con una conclusione a giro che si insacca alla destra di Buffon
ANCORA UN PUNTO...
La vittoria di ieri non è servita a dare alla Juventus la certezza aritmetica dello scudetto, visti i contemporanei successi di Lazio (4-0 al Parma) e Roma (3-0 al Sassuolo). Per cucirsi sul petto il tricolore i bianconeri hanno bisogno di ottenere solo un punto nelle prossime partite: la volta buona sarà sabato a Genova contro la Sampdoria? Al campo, come sempre, l'ardua sentenza!

PARTITA EMOZIONANTE E DIFFICILE
La partita contro la Fiorentina è stata ricca di emozioni e non certamente facile, visto che in avvio i bianconeri sono partiti con il freno a mano tirato. Dopo lo schiaffo, materializzatosi sotto forma del rigore trasformato da Gonzalo Rodriguez, i bianconeri hanno iniziato a premere sull'acceleratore ribaltando il risultato prima dell'intervallo grazie alla coppia Llorente-Tevez, rischiando di subire il 2-2 ancora su rigore (stavolta però Gonzalo Rodriguez ha calciato a lato), chiudendo i conti con il secondo gol di Tevez e incassando l'innocua punizione finale di Ilicic

TEVEZ, TRA DOPPIETTE E...VIOLINO!
La più bella notizia per i tifosi juventini è il ritorno a pieno regime di Carlos Tevez: l'argentino, apparso in affanno contro il Monaco (anche a causa di un fastidio intestinale) e risparmiato da Allegri nel derby perso domenica scorsa in casa del Torino, è tornato il marcatore implacabile che è stato durante tutto l'arco di questa stagione con la doppietta che ha completato la rimonta ai danni della Fiorentina e ha consentito ai bianconeri di realizzare tre quarti dell'impresa scudetto. La ciliegina sulla torta è stata rappresentata dall'esultanza mimando il violino in occasione del primo gol e dalla reazione che un certo allenatore francese ha avuto nel rivedere tale esultanza...

BENTORNATO, FERNANDO!
Altra buona notizia di giornata è il ritorno al gol di Fernando Llorente, il cui colpo di testa sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Pirlo ha ripristinato la parità dopo il vantaggio viola siglato da Gonzalo Rodriguez. Il navarro, che in questa stagione sta facendo decisamente più fatica rispetto alla scorsa, potrà essere un'arma in più anche in vista della doppia sfida contro il Real Madrid; e lui sa come fare male ai blancos, vista la sua lunga militanza nella Liga e visti i due gol realizzati nelle due partite giocate nella stagione passata...

CONFERMA BARZAGLI
Tenuto a riposo nel derby di domenica, Andrea Barzagli è stato schierato titolare da Allegri nella difesa a quattro in ragione anche della squalifica di Bonucci. La prestazione del difensore toscano è stata sui livelli che conosciamo bene ed è stato anche grazie al suo lavoro se Mario Gomez è stato considerato da molti alla stregua di uno spettatore non pagante presente allo Juventus Stadium

GARANZIA EVRA
Solita prestazione impeccabile sulla fascia sinistra, gol sfiorato di testa sull'1-1 (grande Neto nella circostanza) e assist per il 2-1 firmato da Tevez: ormai Patrice Evra, dopo le comprensibili difficoltà iniziali, è diventato una garanzia di affidabilità ed esperienza per Massimiliano Allegri. La sua esperienza internazionale servirà come il pane soprattutto quando di fronte ci sarà quel Cristiano Ronaldo che Evra conosce bene sin dai tempi in cui i due erano compagni di squadra a Manchester...

CHIELLINI DA RIVEDERE (SOPRATTUTTO IN OTTICA REAL MADRID)
La nota stonata della serata di ieri è stato invece Giorgio Chiellini: il numero 3 bianconero non è apparso al top della forma e ha commesso un'ingenuità abbastanza evidente in occasione del fallo su Joaquìn che ha indotto l'arbitro Banti a concedere il secondo calcio di rigore alla Fiorentina. Sarà bene che Chiellini ritrovi quanto prima la bussola, dato che martedì 5 e mercoledì 13 maggio errori del genere potranno risultare letali...

CENTROCAMPO DA 6 IN PAGELLA
Il centrocampo si è guadagnato la sufficienza con una prestazione non spettacolare, ma nemmeno caratterizzata da chissà quali errori: la cerniera composta da Stefano Sturaro, Andrea Pirlo, Claudio Marchisio e Roberto Pereyra ha svolto con ordine il proprio compito senza sbavature

A GENOVA PER IL TRICOLORE. POI ARRIVA IL REAL MADRID...
Come detto in apertura, alla Juventus manca un solo punto per avere la certezza aritmetica dello scudetto e tale punto potrebbe arrivare già sabato sera nella Genova blucerchiata: l'impegno non sarà facile, dato che la Sampdoria è un'ottima squadra ed è alla ricerca di punti che le consentano di difendere il quinto posto e la conseguente qualificazione per la prossima Europa League; inoltre ci sarà il Real Madrid alle porte, per cui è verosimile immaginare che Allegri opti per un massiccio turn-over per perseguire l'obiettivo tricolore. L'importante, tuttavia, sarà che i giocatori che andranno in campo evitino di giocare con la testa eccessivamente svagata vista, per esempio, in occasione della trasferta di Parma...

300 VOLTE CLAUDIO MARCHISIO!
Torino, stadio Olimpico, 28 ottobre 2006: la Juventus, retrocessa in Serie B nell'estate precedente in seguito allo scandalo di Calciopoli, ospita il Frosinone in una partita che verrà decisa dal duecentesimo gol di Alessandro Del Piero in maglia bianconera; a tre minuti dalla fine del match l'allenatore bianconero Didier Deschamps decide di sostituire Davìd Trezeguet e di mandare in campo un ragazzino che, da capitano della formazione Primavera, aveva fatto cose eccelse. Quel ragazzino si chiama Claudio Marchisio e ieri sera, nel match contro la Fiorentina, ha tagliato il traguardo delle 300 presenze in maglia bianconera: traguardo importante per un ragazzo che ormai ha scritto in maniera indelebile il proprio nome nella storia del club più titolato d'Italia e che è destinato a restarne uno dei pilastri imprescindibili. Marchisio, inoltre, ha un feeling particolare con la Fiorentina: contro i viola debuttò in Serie A con la maglia dell'Empoli (squadra in cui la Juventus lo aveva mandato in prestito) il 26 agosto 2007 e sempre contro i viola segnò il suo primo gol in maglia bianconera il 24 gennaio 2009. In questa stagione Marchisio ha ritrovato il posto da titolare, dopo che l'anno scorso Paul Pogba lo aveva scalzato nelle gerarchie del centrocampo bianconero costringendolo spesso a sedersi in panchina, e ha ripagato la fiducia di Massimiliano Allegri con un rendimento che fino a questo momento è stato a dir poco eccellente. Congratulazioni, Principino!

(SOLITI) LUOGHI COMUNI SFATATI...
Tra i tanti luoghi comuni partoriti dalla sempre fervida immaginazione degli anti-juventini me ne viene in mente uno in particolare: "Gli arbitri italiani sono succubi della Juventus, infatti non le fischiano mai un calcio di rigore contro!". Ebbene ieri sera la Juventus è riuscita a vincere una partita in cui di calci di rigore contro gliene sono stati fischiati addirittura due...

MIO PADRE NON AVEVA CAPITO NULLA!
Nei giorni scorsi il quotidiano torinese La Stampa ha intervistato un signore che domenica aveva partecipato, insieme al figlioletto, alla fiumana di insulti con annessa aggressione nei confronti del pullman della Juventus che si stava dirigendo allo stadio Olimpico. Ecco come il signore (il quale porta addirittura il mio nome...) ha giustificato il proprio comportamento: "Se guardate bene il video si vede che io batto soltanto sulla carrozzeria. Colpi a mano aperta. Non pugni. In mano non ho nulla, si vede bene, è tutto chiaro. [...] Ma allo stadio queste cose ci stanno. Le diciamo da sempre, le dicono tutti. È il calcio che è fatto così. Io non sono un teppista. [...] Quando sei lì ti lasci prendere. Del resto, io e tutti gli altri, abbiamo battuto anche sul mezzo del Toro". E dire che ho sempre pensato che quel sant'uomo di mio padre avesse sbagliato qualcosa nell'insegnarmi che quando si va allo stadio si deve pensare unicamente a godersi la partita e a tifare per la propria squadra. Caro papà, con tutto l'amore che ho per te posso dirti che non avevi capito una beata mazza di come gira il mondo?

IMPROBABILI PREDICATORI...
"Bisognerebbe darsi una regolata. A volte leggo dei tweet... Pallotta? Preferisco non fare nomi. Comunque penso anche alla Juventus che continua a non accettare il fatto che gli scudetti siano 30 e non 32. Non è una bella cosa, non si rispettano le leggi e le istituzioni. Questo è un cattivissimo esempio verso i tifosi...". Chi ha proferito un così illuminato pensiero? Il presidente del Torino Urbano Cairo in un'intervista andata in onda su Italia1 durante la puntata di Tiki Taka dello scorso lunedì. Premesso che tale illuminato pensiero c'entra poco con la condanna dei fatti accaduti prima e durante il derby torinese di domenica, vi invito ad andare sul sito ufficiale della società granata e a cliccare sulla pagina "Albo d'oro" (oppure cliccate qui per risparmiarvi la fatica!): troverete una curiosissima sorpresa...

GIUDIZI E RIFLESSIONI...
Intanto il Giudice Sportivo Tosel si è espresso sui fatti avvenuti durante il derby condannando a due turni di squalifica la Curva Sud dello Juventus Stadium e comminando una sanzione pecuniaria di 50mila euro a Juventus e Torino per il ripetuto lancio di fumogeni e petardi nei settori avversari. Alcune brevi considerazioni sulla decisione:
  1. al netto dei discorsi sulla responsabilità oggettiva dei club (sapete bene come io sia contrario ad essa), mi chiedo cosa ha impedito a chi di dovere di identificare e sanzionare adeguatamente la persona (e ripeto P-E-R-S-O-N-A) responsabile del lancio della bomba carta esplosa nella Curva Primavera dello stadio Olimpico;
  2. a proposito della responsabilità oggettiva il Codice di Giustizia Sportiva afferma che "le società sono responsabili dell'ordine e della sicurezza prima, durante e dopo lo svolgimento della gara, sia all’interno del proprio impianto sportivo, sia nelle aree esterne immediatamente adiacenti. La mancata richiesta della forza pubblica comporta, in ogni caso, un aggravamento delle sanzioni", per cui mi piacerebbe sapere cosa ha impedito al Giudice Sportivo di sanzionare l'aggressione contro il pullman della Juventus che si dirigeva verso lo stadio Olimpico;
  3. questa decisione non serve a spiegare come abbia fatto la famosa bomba carta ad eludere i servizi di sorveglianza dello stadio Olimpico, ma ormai temo che questa domanda assai difficilmente troverà risposta;
  4. a novembre dello scorso anno lo stesso Tosel comminò una multa di 50.000 euro al Napoli perchè, durante la gara giocata dai partenopei contro la Juventus a Torino, i suoi tifosi avevano "nei settori occupati dai sostenitori della squadra avversaria cinque petardi ad alto potenziale ed oggetti contundenti di varia natura, creando panico e costringendo quattro persone a ricorrere alle cure dei sanitari".
Sarà davvero un gran giorno quello in cui il modus operandi di chi giudica su fatti del genere sarà chiaro e lineare...

SE A MILANELLO SI VUOLE CURARE LA POLMONITE CON L'ASPIRINA...
E intanto il Milan ha sciolto le riserve: fino a fine stagione Filippo Inzaghi resterà seduto sulla panchina rossonera e poi si punterà su un altro tecnico (il Corriere della Sera parla di Luciano Spalletti): scelta giusta, dato che esonerare un allenatore a cinque giornate dalla fine e con la squadra ormai rimasta senza obiettivi da perseguire sarebbe stato totalmente inutile. Il problema, casomai, è un altro, ovvero che il problema del Milan non è Inzaghi oggi, così come non lo erano Seedorf ieri e Allegri l'altro ieri; fermo restando che ciascuno di questi tre allenatori di errori ne ha commessi, pensare di risolvere i problemi che affliggono una squadra ormai allo sbando cacciando il tecnico è un po' come pensare di curare una polmonite acuta con un'aspirina o un nimesulide...

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