lunedì 19 ottobre 2015

DIARIO DI BORDO/10 - Inter-Juventus 0-0 (Serie A, 8a giornata)

IL TABELLINO
INTER-JUVENTUS 0-0 (primo tempo 0-0)
INTER (4-2-3-1): Handanovic; Santon, Miranda, Murillo, Juan Jesus; Felipe Melo (19'st Guarìn), Medel (46'st Kondogbia); Brozovic, Jovetic (46'st Palacio), Perisic; Icardi. Allenatore: Mancini
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Cuadrado, Khedira, Marchisio, Pogba, Evra; Morata (25'st Mandzukic), Zaza (32'st Dybala). Allenatore: Allegri
ARBITRO: Valeri di Roma
LA PARTITA
Primo tempo
  • 4' - Destro di Cuadrado respinto da Handanovic
  • 26' - Lancio di Murillo per Jovetic, ma Chiellini anticipa il montenegrino in scivolata
  • 29' - Brozovic calcia a giro, ma Buffon devia il pallone sulla traversa
Secondo tempo
  • 2' - Morata serve Cuadrado, ma il pallone termina sull'esterno della rete dopo un tocco di Handanovic
  • 14' - Sinistro di Jovetic con Buffon che blocca in due tempi
  • 24' - Cross di Cuadrado e torre di Pogba per Morata, che difende il pallone e serve Khedira, ma la conclusione a colpo sicuro del tedesco si stampa sul palo ad Handanovic battuto
  • 42' - Punizione di Perisic alta di poco
UN PAREGGIO GIUSTO
Per quanto visto in campo il pareggio è un giusto risultato: Juventus male nel primo tempo e decisamente meglio nella ripresa e parità anche per quanto riguarda i legni colpiti, dato che l'Inter ha colpito una traversa nel primo tempo con Brozovic (strepitoso Buffon nel deviare il pallone sul montante) e la Juventus ha colpito un clamoroso palo con Khedira nel secondo

UN ARBITRO, 2 ASSISTENTI, 2 ADDIZIONALI DI PORTA, 21 GIOCATORI E...UN EXTRA-TERRESTRE DI NOME BARZAGLI!
Cito un post che ho scritto su Facebook a fine partita: "Stasera in campo c'erano un arbitro, 2 assistenti, 2 addizionali di porta, 21 calciatori e un alieno di nome Andrea Barzagli". Già, la prestazione fornita ieri sera dall'ex difensore di Wolfsburg e Palermo è stata a dir poco monumentale: se nel primo tempo l'Inter non ha punito una Juventus confusa e nella ripresa Buffon è stato impegnato solo in una circostanza (conclusione dalla distanza di Jovetic), gran parte del merito è stata sua. E pensare che quattro anni e mezzo fa fu pagato appena 300mila euro per portarlo a Torino...

LA CERTEZZA KHEDIRA, IL RIENTRANTE MARCHISIO E...IL SOSIA SCARSO DI POGBA
Avanziamo di qualche metro rispetto al punto precedente e passiamo ad analizzare il centrocampo, per la prima volta in stagione composto dai tre titolari designati, ovvero Sami Khedira, Claudio Marchisio e Paul Pogba. Il tedesco ex Real Madrid è ormai una certezza e mostra progressi sempre più evidenti sul piano fisico (non va mai dimenticato il lungo stop dovuto all'infortunio patito in estate); il numero 8 bianconero, al rientro dopo i problemi fisici accusati nella partita contro il Chievo, non è parso al top, ma era inevitabile che così fosse dopo la lunga assenza; per quanto riguarda il francese, pare che in campo a San Siro ci fosse il suo sosia scarso. Ma sull'argomento avrò modo di aggiungere qualcosa più avanti...

A DESTRA SI CERCA SEMPRE CUADRADO, A SINISTRA EVRA VA BENE...CON UN ALTRO MODULO

Passiamo adesso alle corsie laterali. A destra Juan Cuadrado, ad oggi unica ala pura presente nell'organico bianconero, è stato cercato costantemente dai compagni e ha avuto sul piede due occasioni pericolose; a sinistra Patrice Evra non ha deluso nel complesso, ma resto del parere che il francese sia più utile nelle partite internazionali (dove la sua lunga esperienza conta eccome) e, soprattutto, giocando con un altro modulo

UN ATTACCO SPUNTATO
L'attacco non ha inciso come si aspettava Allegri. Simone Zaza è stato encomiabile per la corsa al servizio della squadra, ma è mancato in fase conclusiva e ha peccato di lucidità in un paio di circostanze; Alvaro Morata ci ha messo lo zampino nelle due occasioni più limpide avute dai bianconeri, ma è stato tenuto a bada piuttosto bene dalla difesa interista; Mario Mandzukic e Paulo Dybala, subentrati nel corso della ripresa, non hanno avuto modo di incidere nell'arco di tempo concesso loro dall'allenatore

UNA DIREZIONE DI GARA POCO CONVINCENTE
Quello di ieri sera non sarà un Inter-Juventus che passerà alla storia per le polemiche arbitrali, fortunatamente. Detto questo, sono rimasto poco convinto dalla direzione di gara del signor Valeri: il mancato secondo giallo a Felipe Melo (unico, a mio avviso, episodio discutibile dell'intera partita) si somma ad una direzione di gara caratterizzata da una grande severità nei primi minuti e da una direzione più permissiva in quelli successivi

LE COSE POSITIVE VISTE A SAN SIRO NON POSSONO ESSERE SUFFICIENTI. ORA SERVE CONTINUITÀ
Partiamo dai numeri, che notoriamente non mentono: dopo 8 partite di campionato la Juventus ha 9 punti, la metà esatta di quanti ne ha la capolista Fiorentina e uno in meno persino del Milan che nelle ultime due uscite ha incassato la bellezza di 5 gol mettendone a segno uno solo. Ecco perchè, pur avendo visto dei progressi nella partita di ieri sera, dire che il "paziente" è guarito è eccessivo: le cose positive viste contro l'Inter (su tutte il secondo tempo giocato dalla formazione di Allegri) non possono essere sufficienti per risalire la china. Da questo punto di vista ha ragione Bonucci quando dice che la squadra deve pensare unicamente a vincere, ma ha ancor più ragione Marchisio quando afferma che ciò che serve in questo momento è la continuità nei risultati. Già, proprio quella continuità che sarà elemento fondamentale per tentare di risalire la china, magari approfittando di qualche scontro diretto tra le compagini che stanno davanti (domenica prossima, ad esempio, ci sarà un interessantissimo Fiorentina-Roma...)

MERCOLEDÌ IL BORUSSIA PER METTERE SUI GIUSTI BINARI IL CAMMINO EUROPEO
E intanto mercoledì sarà di nuovo tempo di Champions League per Massimiliano Allegri e la sua squadra: dopo le due vittorie ottenute contro Manchester City e Siviglia, allo Stadium arriverà il Borussia Moenchengladbach e i bianconeri cercheranno una vittoria che possa consentire loro di ipotecare il passaggio agli ottavi di finale. Guai però a pensare che la partita contro i tedeschi sia una formalità o qualcosa di simile perchè in ambito europeo sottovalutare l'avversario può rivelarsi il più terribile dei boomerang...

UNA PROVOCAZIONE...
Voglio chiudere il discorso riguardante Inter-Juventus riproponendovi un mio tweet di oggi pomeriggio:
Divertitevi!

DOPPIOPESISMO, CONFORMISMO O...ENTRAMBI?
Questa giornata di campionato arriva dopo una sosta durante la quale la Nazionale italiana ha ottenuto il visto per i prossimi Europei, che si giocheranno in Francia la prossima estate, e il primo posto nel girone grazie ai successi contro Azerbaigian (3-1) e Norvegia (2-1). I due impegni degli azzurri sono stati l'occasione per assistere ad uno spettacolino tanto divertente quanto miserevole: i tanti tifosi ed opinionisti di vario genere che sono diventati, come d'incanto, grandi ammiratori di Antonio Conte. Posto che Conte ha avuto l'indiscutibile merito di rimettere in sesto una Nazionale uscita a pezzi dal Mondiale brasiliano e dal "democristianume" prandelliano dei due anni precedenti dandole un'identità di gioco e creando un gruppo ben assortito di giocatori (poi gli esiti di questo lavoro andranno valutati in Francia tra qualche mese, ovviamente!), fa sorridere vedere come i grandi sostenitori di Conte siano gli stessi che fino al 14 luglio 2014, ossia fino a quando l'uomo di Lecce sedeva sulla panchina della Juventus, contro di lui ne dicevano di tutti i colori; naturalmente vale anche la reciproca, dato che molta gente che adorava Conte fino a quando sedeva sulla panchina bianconera oggi lo maledice come fosse il demonio. Proprio un bel mix di doppiopesismo e di facile conformismo, non c'è che dire...

MUNTARI, TRE ANNI DOPO...
Adesso vi racconto un divertente episodio capitatomi poco meno di due settimane fa, precisamente martedì 6 ottobre. Rientrato a casa in serata, ho acceso il PC e mi sono imbattuto nella seguente dichiarazione: "Se ripenso a quel gol? Sì, ci ripenso. Ma la Juve era troppo forte. Forse, anche se avessimo vinto la partita, magari avremmo comunque perso lo scudetto". Chi l'ha detto? Sulley Muntari, autore di quel gol non visto dall'arbitro Tagliavento e dal suo assistente Romagnoli e che tante polemiche ha scatenato nell'inverno di tre anni fa. Chissà se questa frase, pronunciata dal centrocampista ghanese negli studi di Tiki Taka, sarà stata letta o ascoltata da quei gentili signori (o, in alcuni casi, giovin signori!) che nei mesi successivi a quell'episodio mi hanno ricoperto di tutti gli insulti possibili e immaginabili; e chissà se costoro avranno finalmente realizzato che le ragioni di quel campionato perso dal Milan erano altre e chiamavano in causa responsabilità di altri soggetti che facevano parte (e, in qualche caso, fanno ancora parte) dell'ambiente rossonero...

IL RESTO DELLA GIORNATA
ROMA-EMPOLI 3-1
(sabato, ore 18)
Pjanic, De Rossi, Salah (R), Buchel (E)
TORINO-MILAN 1-1
(sabato, ore 20.45)
Bacca (M), Baselli (T)
BOLOGNA-PALERMO 0-1
(domenica, ore 12.30)
Vazquez (P)
ATALANTA-CARPI 3-0
Pinilla, A. Gomez, Cigarini rig. (A)
FROSINONE-SAMPDORIA 2-0
Paganini, Dionisi (F)
GENOA-CHIEVO 3-2
Paloschi (C), Pavoletti, Gakpè (G), Pellissier (C), Tachtsidis (G)
NAPOLI-FIORENTINA 2-1
Insigne (N), Kalinic (F), Higuaìn (N)
SASSUOLO-LAZIO 2-1
Berardi rig., Missiroli (S), Felipe Anderson (L)
VERONA-UDINESE 1-1
Pazzini rig. (V), Thereau (U)

LA CLASSIFICA
Fiorentina 18 - Roma, Inter 17 - Napoli, Sassuolo 15 - Torino, Atalanta 14 - Chievo 12 - Sampdoria 11 - Palermo, Genoa, Milan 10 - Juventus 9 - Udinese 8 - Frosinone, Empoli 7 - Verona, Carpi 5 - Bologna 3

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