Furti di rame
e colli di bottiglia. Ma le Ferrovie
del Nord Barese
non intendono
mutare i propri
programmi
Nelle ultime settimane la questione è tornata d’attualità con il furto di 1300 metri di cavi di rame. È avvenuto nella notte tra il 12 e il 13 ottobre nel tratto ferroviario tra Bitonto e Terlizzi e ha creato numerosi ritardi e soppressioni di corse.
Eppure, nonostante episodi del genere, le Ferrovie del Nord Barese sono al lavoro per migliorare i servizi erogati e per produrne di nuovi, come ha dichiarato il direttore di esercizio, Michele Ronchi: "I treni puntuali non sono soltanto quelli che viaggiano in perfetto orario, ma anche quelli che accumulano un ritardo inferiore ai cinque minuti. Attualmente la puntualità dei nostri treni è stimata intorno al 94% e quest’anno intendiamo portarla al 95%. Da questo calcolo verranno esclusi i casi di ritardi dovuti a cause esterne. Penso, ad esempio, a furti come quello del 13 ottobre o al forte maltempo".
La causa principale dei ritardi, prosegue l’ingegner Ronchi, è il gran numero di treni che affollano il tratto ferroviario che va dalla stazione Bari Centrale a quella Fesca San Girolamo: "Questo tragitto - spiega - copre una distanza di circa quattro chilometri ed è un vero e proprio collo di bottiglia. Numerosi treni si ritrovano a viaggiare su un unico binario, con conseguenti ritardi nelle corse
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