martedì 15 luglio 2014

Dimissioni (sue) e...riflessioni (mie)!


Ho voluto aspettare un po’ di tempo prima di scrivere queste righe perché volevo evitare di scrivere di getto e cercare di mantenermi il più possibile razionale. E poiché, in un’occasione del genere, la retorica spicciola e i giri di parole inutili sono le prime cose che voglio evitare, andrò subito al sodo con un paio di considerazioni del tutto personali: 

- Ho ascoltato il breve video-messaggio con cui Conte ha annunciato la propria decisione di rescindere consensualmente il contratto che lo legava alla Juventus, ho sentito le parole pronunciate a tal proposito da Gianluigi Buffon e ho letto la lettera aperta scritta da Andrea Agnelli e pubblicata sul sito ufficiale della Juventus: personalmente, fino a quando non saranno arrivate spiegazioni da ambo le parti, ovvero società e diretto interessato, mi guardo bene dall’appiccicare etichette di innocenti e colpevoli a destra e a manca; del resto le posizioni manichee non mi sono mai appartenute e non inizieranno certamente ad appartenermi in questo caso. Ciò premesso, sarà bene che entrambe le parti spieghino presto e bene come si è arrivati a questa situazione… 

- Fermo restando quanto detto al punto precedente, la tempistica è senza dubbio la prima cosa che è poco chiara in tutta questa situazione: che senso ha avuto, infatti, decidere di proseguire fino alla scadenza naturale del contratto e poi di colpo mollare tutto al secondo giorno di ritiro? - Sostituire Conte alla fine dello scorso campionato o al termine del prossimo sarebbe stata un’impresa titanica, dato che non è mai facile sostituire un allenatore che ha ottenuto i risultati che ha conseguito il mister salentino; se poi questa sostituzione ci si ritrova a doverla fare a preparazione estiva già avviata e a campagna acquisti in corso, la difficoltà si amplifica in maniera esponenziale… 

- Posto che Mourinho, Ancelotti e compagnia cantante sono inarrivabili e che Allegri e Mancini finirebbero con lo scontrarsi da un lato con un’eredità pesantissima e dall’altro con una piazza che non li ha mai amati, a questo punto credo che il male minore possa essere la promozione di Massimo Carrera, che dello staff tecnico di Conte ha fatto parte in tutti questi anni (dopo essere stato collaboratore tecnico della Juventus dal 2009 al 2011) e che ha già dato prova di saper gestire una fase di transizione nel periodo in cui sia Conte che Alessio erano squalificati per la storia del calcioscommesse; una fase di transizione gestita da Carrera permetterebbe poi alla società di voltare definitivamente pagina l’anno prossimo, e a tal proposito un nome che mi piacerebbe molto è quello di Vincenzo Montella. Se poi la Federazione francese dovesse liberare quel Didier Deschamps che agli ultimi Mondiali ha ben impressionato sulla panchina della Francia e che nel 2007 riportò la Juventus in Serie A prima di dimettersi in seguito a dissidi con quel noto esperto di calcio chiamato Alessio Secco, allora sarebbe un altro paio di maniche… 

-Odo l’augelli far festa”! Mi perdonerà il sommo Giacomo Leopardi se prendo in prestito questo verso della sua poesia “La quiete dopo la tempesta”, ma penso non ci siano parole migliori per descrivere la libidine che in questo momento sta attraversando l’Italia pallonara anti-juventina (da Milano a Roma, passando per la Torino granata, fino ad arrivare a Firenze e Napoli). Però non me la sento di biasimarli, anzi li capisco perfettamente e hanno tutta la mia umana comprensione: del resto, senza le dimissioni di Conte e l’immensa nube di incognite che avvolgono la Juventus, la stagione di molte delle squadre in questione sarebbe partita priva di alcun senso…

- Detto che le persone citate al punto precedente le capisco, mi permetto di invitarle ad aspettare prima di stappare lo champagne: da che mondo e mondo, anche nel calcio i funerali è sempre meglio celebrarli quando si hanno davanti i defunti...

- L’ammirazione che ho sempre nutrito nei confronti di Antonio Conte è nota e non saranno certamente queste dimissioni a farmele rinnegare, così come in passato gli indubbi difetti caratteriali del mister non hanno mai scalfito l’ammirazione medesima: ho sempre detto che preferivo un allenatore antipatico, a tratti spocchioso, ma vincente ad altri allenatori tanto simpatici e accomodanti quanto perdenti (ogni riferimento a Ranieri, Ferrara, Zaccheroni e Delneri NON è da intendersi come puramente casuale!). Ciò detto, le dimissioni di Conte non raffreddano in alcun modo la mia fede juventina: con tutta l’ammirazione di cui parlavo prima, se sono sopravvissuto all’uragano Calciopoli e ai sei anni terribili che ne sono scaturiti, non saranno certamente le dimissioni di un allenatore a raffreddare il mio tifo per quei colori. FINO ALLA FINE, per l’appunto!

Fermo restando tutte le cose scritte nelle righe precedenti, consentitemi di chiudere ringraziando l'uomo che nel 2011 ha preso la Juventus distrutta dagli anni tremendi del post-Calciopoli e l'ha portata a vincere tre scudetti e due Supercoppe Italiane polverizzando ogni record: GRAZIE DI TUTTO, ANTÒ!


Foto: www.echeion.it

Nessun commento:

Posta un commento