giovedì 3 luglio 2014

Lo strano (ma neanche troppo...) caso di Vincenzo Santoruvo


Ricordate il filone Bari-bis del calcioscommesse, ovvero quello per il quale tanti paventavano lo spettro di una possibile nuova squalifica per omessa denuncia a carico di Antonio Conte (salvo poi non fare uno straccio di retromarcia quando il nome dell'attuale allenatore della Juventus non è comparso nell'elenco dei soggetti deferiti dal Procuratore Federale Stefano Palazzi) e che nell'estate dello scorso anno portò a numerose squalifiche a carico di ex tesserati della società biancorossa? Bene, oggi il TNAS, l'organo che rappresenta l'ultimo grado della giustizia sportiva e che lascerà il posto al neonato Collegio di Garanzia dello Sport per effetto della riforma del Codice di Giustizia Sportiva varata dal CONI, ha emesso il proprio verdetto a carico di Vincenzo Santoruvo, che si è visto confermare la squalifica di 3 anni e 6 mesi inflittagli sia dalla Commissione Disciplinare di Artico in primo grado che dalla Corte di Giustizia Federale di Mastrandrea in appello.

Nulla di strano, se non fosse che questo verdetto del TNAS arriva quasi un anno esatto dalle precedenti sentenze emanate dagli organi di giustizia sportiva. Riepiloghiamo, in breve, le date:
  • 6 giugno 2013: Santoruvo viene deferito dal Procuratore Federale Stefano Palazzi per illecito sportivo
  • 4 luglio 2013: nel processo sportivo, iniziato davanti alla Commissione Disciplinare, Palazzi chiede per Santoruvo una squalifica di 3 anni e 6 mesi
  • 16 luglio 2013: l'organo giudicante di primo grado accoglie la richiesta di Palazzi e squalifica per 3 anni e 6 mesi Santoruvo
  • 26 luglio 2013: inizia il processo d'appello davanti alla Corte di Giustizia Federale
  • 27 luglio 2013: la Corte di Giustizia Federale conferma la condanna inflitta in primo grado

E si arriva ad oggi, con il TNAS che emette il proprio verdetto a 11 mesi e 6 giorni esatti dalla decisione presa in appello dalla Corte di Giustizia Federale. Dobbiamo ammettere che nelle varie "puntate" di questa sgradevole vicenda del calcioscommesse non ci siamo fatti mancare proprio niente: calciatori sbattuti in prima pagina, cacciati con ignominia dal ritiro della Nazionale e poi scagionati da ogni addebito (Criscito); allenatori iscritti nel registro degli indagati con annesso can-can mediatico, processati nello spazio di poche settimane e condannati semplicemente perchè "non potevano non sapere" (Conte); pentiti dalla credibilità a targhe alterne (Carobbio); calciatori che hanno ammesso di essere stati indotti a fare nomi altisonanti per vedersi ridotte le sanzioni (Locatelli e Paoloni); calciatori arrestati e processati dopo più di un anno (Mauri). All'appello mancava soltanto la discrepanza temporale tra i vari gradi di giudizio, ma con questo filone Bari-bis anche questo tassello può essere inserito nel desolante quadro della giustizia sportiva italiana! Sempre che a qualcuno interessi ancora qualcosa di tutto ciò, ben inteso...


Foto: www.forzalabariale.it

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