martedì 3 marzo 2015

DIARIO DI BORDO/35 - Roma-Juventus 1-1 (Serie A, 25a giornata)


IL TABELLINO
ROMA-JUVENTUS 1-1 (primo tempo 0-0)
MARCATORI: Tevez (J) al 19'st, Keita (R) al 33'st
ROMA (4-3-3): De Sanctis; Torosidis, Yanga-Mbiwa, Manolas, Holebas; Pjanic, De Rossi (28'st Nainggolan), Keita; Ljajic (20'st Florenzi), Totti (26'st Iturbe), Gervinho. Allenatore: Garcia
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Caceres; Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner (45'st Padoin), Vidal, Marchisio, Pereyra, Evra; Tevez, Morata (38'st Coman). Allenatore: Allegri
ARBITRO: Orsato di Schio
NOTE: al 17'st espulso Torosidis (R) per somma di ammonizioni

LA PARTITA
Primo tempo
  • 22' - Pereyra mette al centro per Morata e Manolas, nel tentativo di anticipare lo spagnolo, rischia la più fantozziana delle autoreti
  • 26' - Evra arriva sul fondo e mette il pallone al centro, ma nessuno riesce a deviare il pallone in rete
Secondo tempo
  • 5' - Pereyra lancia in profondità Vidal che calcia da posizione defilata, ma il pallone esce di un soffio alla sinistra di De Sanctis
  • 17' - Torosidis rimedia la seconda ammonizione, e la conseguente espulsione, per aver steso Vidal al limite dell'area di rigore della Roma
  • 19' - GOL DELLA JUVENTUS! La successiva punizione viene trasformata in gol da Tevez con una conclusione a giro che non lascia scampo a De Sanctis
  • 21' - Vidal serve in area Pereyra, ma la conclusione dell'argentino termina sull'esterno della rete
  • 27' - Punizione di Pjanic e colpo di testa di Manolas, che chiama Buffon alla parata difficile
  • 33' - GOL DELLA ROMA! Sugli sviluppi di un calcio di punizione di Florenzi è Keita a bruciare sul tempo Caceres e a battere Buffon
PORTARSI A +12 SAREBBE STATO MEGLIO, MA ESSERE A +9 VA UGUALMENTE BENE!
Tanti tifosi juventini mugugnano per il pareggio ottenuto e per la mancata occasione di portarsi a +12 nei confronti della Roma. In tutta onestà, devo ammettere che per come questo risultato è maturato un po' di rimpianto c'è ed è giusto averlo, dato che con un pizzico in più di astuzia (si prega di astenersi da interpretazioni maliziose di detto sostantivo!) e di attenzione i tre punti sarebbero stati portati via senza troppi problemi. Detto questo, il bicchiere va comunque visto mezzo pieno: già, perchè non solo il vantaggio di 9 punti è inalterato, ma questo darà la possibilità ad Allegri e alla sua squadra di tenere più alta la concentrazione (su questo punto si tornerà più avanti) nelle partite prossime venture. Ah, da ultimo vorrei rispondere ad un mio amico che ieri sera sul profilo Facebook ha scritto che la Juventus, pareggiando per 1-1 in superiorità numerica avrebbe fatto una figura di...vabbè ci siamo capiti: se aver mantenuto 9 lunghezze di vantaggio nei confronti della seconda in classifica significa aver fatto figure di quel tipo là, allora c'è da augurarsi di continuare a farne da qui alla fine del torneo!

CARLITOS NON TRADISCE...NEANCHE SUI CALCI DI PUNIZIONE!
Riprendendo un tormentone ormai risalente ad un anno e mezzo fa, bisogna dire che Carlitos non tradisce...nemmeno su punizione! Prova ne sia la splendida parabola che l'argentino, incaricato di battere il calcio piazzato in assenza dell'infortunato Andrea Pirlo, ha disegnato per battere De Sanctis e portare in vantaggio la Juventus: una perla d'autore in una partita di grande corsa e sacrificio che l'Apache ha trascorso più a lottare che ad inventare là davanti; ma tranquillo, Carlitos, va benissimo anche così!

LIETA NOTIZIA PEREYRA!
Schierato dal primo minuto in un centrocampo orfano di Pirlo e con Pogba in panchina a mezzo servizio, Roberto Pereyra ha disputato un'ottima partita creando, insieme a Lichtsteiner, perenni problemi al povero Holebas sul fianco sinistro della Roma e propiziando l'azione che ha costretto Torosidis al fallo da espulsione da cui è scaturito il gol di Tevez. Con defezioni importanti come quelle sopra citate, avere un giocatore che risponde con un'ottima prestazione come questa è una cosa importantissima

VIDAL IN RIPRESA
Segnali di ripresa anche per Vidal, anche lui a rischio forfait per via di un problema fisico accusato in allenamento ma poi recuperato e schierato titolare in mezzo al campo insieme a Marchisio e Pereyra: il cileno, finalmente riportato nel suo ruolo originale (ditemi quello che volete, ma a me come trequartista piace davvero poco!), ha giocato una partita complessivamente positiva rendendosi pericoloso con un diagonale uscito di un soffio e procurandosi il calcio di punizione trasformato in gol da Tevez. Va anche detto che immaginare una prestazione peggiore delle ultime era francamente impresa ardua...

GARANZIA MARCHISIO!
Chiamato a sostituire Andrea Pirlo in cabina di regia, Claudio Marchisio ha risposto con la solita prestazione ordinata e positiva: è ovvio che il piedino fatato del regista bresciano è altra cosa, ma il numero 8 bianconero in quel ruolo si è fatto ancora una volta valere. Rispetto agli anni scorsi si inserisce di meno e vede meno la porta, ma il lavoro svolto finora è qualcosa di davvero encomiabile

MORATA UN PO' IN AFFANNO (ANCHE SE CON QUEL MANOLAS...)
Chi non ha giocato la sua miglior partita è stato Alvaro Morata, nuovamente titolare in attacco dopo la partita di martedì contro il Borussia Dortmund. Lo spagnolo ha provato a rendersi pericoloso in un paio di occasioni nelle quali ha mancato di un soffio l'appuntamento con il pallone, ma ha dovuto soprattutto fare i conti con un Manolas in serata di grazia. E proprio il centrale greco, con cui Morata aveva avuto qualche "problemino" nella partita d'andata, è stato, a mio avviso, il migliore in campo nelle file dei giallorossi

COINCIDENZE? VALUTATE UN PO' VOI...
Dopo il gol di Tevez, la Roma ha trovato il pareggio grazie al colpo di testa di Keita deviato involontariamente in rete da Marchisio. Va detto che il centrocampista maliano è andato a segno dopo che, nel frattempo, erano accadute le seguenti tre cose:
  1. aveva segnato Tevez;
  2. era stato espulso Torosidis;
  3. Garcia aveva richiamato in panchina Totti e De Rossi sostituendoli con Iturbe e Nainggolan.
Lascio a voi il compito di valutare se si tratti o meno di una serie di coincidenze...


AHI, MARTIN...
Il gol di Keita non è nato soltanto dal fallo ingenuo di Chiellini su Iturbe (intervenire in maniera così decisa in una zona del campo così defilata è stato un errore abbastanza marchiano per un difensore così esperto) e da un rilassamento generale della squadra, ma anche dalla marcatura non impeccabile di Caceres nei confronti dell'ex centrocampista del Barcellona. Peccato che l'uruguayano abbia macchiato in questo modo una prestazione che fino a quel momento era stata estremamente positiva

BRAVO CARLITOS E BRAVISSIMO MAX!
Ho molto apprezzato le parole di Carlos Tevez e Massimiliano Allegri al termine della partita: seppur in modo diverso, i due hanno lasciato trasparire una certa delusione per la mancata vittoria e il mancato allungo nei confronti della Roma. Del resto le grandi squadre sono quelle che, anche in una situazione di oggettivo vantaggio in classifica, puntano a fare sempre meglio

E ADESSO SOTTO CON LA FIORENTINA!
Archiviato questo delicatissimo impegno, la squadra di Allegri può adesso concentrarsi sulla partita di dopodomani contro la Fiorentina, semifinale d'andata di Coppa Italia: considerato che questo trofeo manca nelle bacheche bianconere da vent'anni esatti (ovvero da più di quanto manca la Champions League!), che i viola sono in gran ripresa, avranno sicuramente voglia di dare un dispiacere agli odiati rivali bianconeri (il perchè di tanta acredine continuo a non capirlo e non mi basta che mi si ricordi la lotta per il titolo del 1982...) e di vendicare l'eliminazione di un anno fa in Europa League, sarà bene che la Juventus entri in campo decisa a portare a casa la posta in palio a prescindere da chi saranno gli undici titolari scelti da Allegri...

MORGAN DE SANCTIS: ANIMUS PUGNANDI AD MINCHIAM!
Dopo aver passato l'ultimo anno e mezzo farneticando di sistemi (molto) presunti attraverso ciclopiche supercazzole prematurate, ieri sera al termine del primo tempo Morgan De Sanctis ha deciso di superare se stesso arrivando a litigare addirittura con...i propri compagni della difesa, segnatamente Manolas (per me il migliore in campo nella Roma, lo ribadisco!) e Holebas. Meno male che a porre fine ad un simile delirio ci ha pensato un calciatore navigato e un professionista esemplare come Keita, per il quale passare dalla disciplina catalana di Barcellona a baruffe da asilo Mariuccia come quella di ieri sera deve essere stato come passare dall'ascolto di una qualunque canzone dei Queen all'ascolto di "Italia amore mio" di Pupo ed Emanuele Filiberto...

LO STRAN(ISSIM)O PESSIMISMO DEL GIORNO DOPO...
Nei giorni scorsi ero rimasto abbastanza colpito dal modo dimesso, da parte di certi media romani(sti) di avvicinarsi alla partita di ieri sera. Ancora più colpito sono rimasto dai commenti che sugli stessi media ho letto alla partita di ieri: seppur con le solite eccezioni (vi anticipo sin da ora che la lectio magistralis tenuta ieri sera da Paolo Liguori negli studi di Tiki Taka sarà oggetto di attentissima analisi nella prossima puntata della mia rubrica del venerdì su JuveNews Radio!), l'ambiente giallorosso e i mezzi di comunicazione ad esso vicini hanno accolto il risultato dell'Olimpico con uno stato d'animo a metà strada tra la rassegnazione e lo scampato pericolo. Un motivo in più per non abbassare la guardia...

VIETATO CREDERE CHE SIA FATTA!
Già, perchè non c'è errore più grave di credere che il pareggio di ieri sera abbia regalato alla Juventus la vittoria del campionato con due mesi d'anticipo rispetto al calendario! Esperienze non troppo lontane nel tempo, nel bene e nel male, dovrebbero aver insegnato che l'imprevisto è sempre dietro l'angolo. Per cui, come ripeto da diverse settimane e continuerò a ripetere in radio, testa sotto e pedalare!

UNA ROMA TROPPO RINUNCIATARIA. RUDI, CHE FINE HA FATTO LA SPAVALDERIA DEI MESI SCORSI?
Sinceramente non capisco come mai la Roma sia scesa in campo con un atteggiamento così rinunciatario. Una squadra che ha bisogno di vincere per portarsi a -6 avrebbe dovuto mettere in campo tutt'altra grinta. E invece la formazione giallorossa ha assecondato i toni piuttosto pacati del suo allenatore, salvo poi gettarsi in avanti dopo aver subìto il gol di Tevez ed essere rimasta in inferiorità numerica...

A PROPOSITO DI DI LIVIO...
Due giorni fa ero a Rutigliano per assistere alla presentazione degli ultimi libri scritti da Massimo Zampini ("Er go' de Osvaldo") e dall'amico Roberto Savino ("Strepitosa Juve") e si è parlato, oltre che della partita tra Roma e Juventus, delle dichiarazioni fatte sabato da Angelo Di Livio, il quale ha dichiarato: "Battiamo la Juventus e riapriamo il campionato!". Queste parole hanno fatto parecchio arrabbiare i tifosi juventini, ma forse è bene chiarire alcune cose:
  • pur non rinnegando nulla dei suoi anni in maglia bianconera, Di Livio si è sempre dichiarato tifoso romanista e attualmente interviene in alcune trasmissioni radiofoniche dedicate alla formazione giallorossa; per cui, piacciano o meno, le parole dell'ex centrocampista di Juventus e Fiorentina sono assolutamente coerenti con tutte quelle passate...
  • da tifoso romanista, Di Livio si è augurato la vittoria della Roma e questo è assolutamente normale; per tale ragione preferirò sempre lui ad altri ex calciatori bianconeri che in questi anni hanno parlato a sproposito di doping e ruberie (molto) presunte. Ogni riferimento a tale signor Zibì Boniek NON è da ritenersi puramente casuale...

BRUTTI CEFFI IN QUEL DI RUTIGLIANO...
A proposito di Rutigliano, ecco l'immagine che ritrae tre biechi individui che due giorni fa, nella cittadina barese, decidevano i destini del mondo. State attenti perchè si tratta davvero di tre brutti ceffi!

TU CHIAMALO, SE VUOI...SCARICABARILE!
Le sorti del Parma sono appese ad un filo che si fa sempre più sottile con il passare dei giorni, ma nella settimana che abbiamo alle spalle abbiamo assistito ad una serie impressionante di ipotesi circa l'identità dei colpevoli di questa situazione: l'ex patron Tommaso Ghirardi, dopo aver gridato al complotto giudaico-massonico in occasione della mancata concessione della licenza UEFA l'estate scorsa, ha dato la colpa a Taçi che, a suo dire, non avrebbe rispettato gli impegni presi; poi è arrivato il mitico Carlo Tavecchio, il quale, dopo aver dichiarato che Genoa-Parma era stata rinviata a data da destinarsi "considerando lo stato morale, etico, individuale e sportivo dei calciatori" (non credo che i calciatori del Parma meritino una solidarietà espressa attraverso una simile supercazzola, oltre al fatto che sentire Tavecchio parlare di "stato morale ed etico" fa abbastanza sorridere!), ha sollevato la FIGC da ogni responsabilità in merito a questa vicenda (come se il calcio italiano lo gestissi io o mia zia!); infine è arrivato Giovanni Malagò, presidente del CONI, che ha puntato il dito verso la Federcalcio. E meno male che il presidente della Lega di Serie A Maurizio Beretta ha deciso, almeno per il momento, di tacere auto-escludendosi da questo assai poco gratificante gioco dello scaricabarile. Ah, dimenticavo: l'opzione secondo cui "è colpa del maggiordomo" non è prevista, giusto?

"LE ISTITUZIONI SPORTIVE E LA GIUSTIZIA SPORTIVA SI RISPETTANO!", DICONO...
Ogni tanto, quando critico in punta di fatto le decisioni delle istituzioni sportive e della giustizia (sic!) sportiva, salta fuori qualche mio follower che prova ad arrampicarsi sugli specchi tentando di controbattere alle mie tesi e poi, messo alle strette, tira fuori il solito refrain secondo cui le istituzioni sportive e la giustizia sportiva vanno rispettate qualunque cosa dicano o qualunque cosa facciano. E allora, per carità di patria, limitiamoci ad un rapido riassunto di quanto avvenuto nell'ultima settimana:
  • il Parma sta vivendo la situazione assurda che leggiamo sulle cronache di ogni giorno (intervista ad Alessandro Melli inclusa!);
  • le istituzioni (sic!) calcistiche stanno gestendo la situazione del Parma nella maniera spiegata al punto precedente;
  • dopo la querelle Lotito-Iodice il primo non viene deferito e il secondo no in base a non si sa bene quale criterio;
  • durante la sua audizione davanti alla Procura Federale, Iodice si sente rivolgere la domanda "Ma è vero che dietro di lei c'è la Juventus?" (il buon Tonino Di Pietro direbbe "Che ci azzecca?");
  • fermo restando gli sviluppi futuri di questa vicenda, sarebbe bene che Lotito restasse fuori dalla commissione preposta alle riforme del calcio italiano, ma venerdì Tavecchio ha affermato che non c'è alcun problema e che il patron di Lazio e Salernitana in quella commissione può starci tranquillamente.
Cari amici, il principio secondo cui le istituzioni sportive e la giustizia sportiva vanno rispettate qualunque cosa dicano o facciano sarebbe sacrosanto nel migliore dei mondi possibili. Il problema è che poi, vedendo certi personaggi e certe dinamiche, questo principio inizia pericolosamente a vacillare. E la colpa, vi do una notizia, non è né mia né vostra...

PIPPO&RAFA: NERVOSISMO SULL'ASSE VERONA-NAPOLI...
Nell'ultimo fine settimana abbiamo assistito ad un'escalation di nervosismo da parte di due tecnici di Serie A, ovvero Filippo Inzaghi e Rafa Benitez: il primo, dopo lo scialbo 0-0 ottenuto dal suo Milan contro un'inaffondabile corazzata di nome Chievo, ha abbandonato la conferenza stampa post-partita; il secondo, dopo la sconfitta del suo Napoli contro il Torino per colpa dell'ennesimo disastro dei difensori partenopei (e qualcuno si altera parecchio tutte le volte in cui la faccio notare questa cosa, ma intanto le immagini e i numeri dicono inequivocabilmente che avevo ed ho ragione su questo argomento!), ha risposto alle domande postegli dai giornalisti nel post-gara con monosillabi e brontolii che stridono parecchio con il sardonico "Ci può stare!" tirato fuori dopo Napoli-Juventus. E credo che siano piuttosto eloquenti le critiche che a Benitez sono arrivate da gente come Mimmo Malfitano della Gazzetta dello Sport, Carlo Alvino e Raffaele Auriemma, che tutto sono meno che dei pericolosi sovversivi anti-Napoli...

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