mercoledì 23 gennaio 2013

Tanto si dominò che...si pareggiò


E' finita 1-1 l'andata della doppia semifinale di Coppa Italia tra Juventus e Lazio: dopo un match dominato per larghi tratti, i bianconeri hanno sbloccato il punteggio a metà ripresa grazie al primo gol da juventino di Federico Peluso; dopo il vantaggio, tuttavia, i bianconeri hanno sciupato il raddoppio per due volte con Vidal (ci hanno pensato il palo prima e Marchetti poi a negare il gol al cileno) per poi subire il gol al primo vero tiro in porta della squadra di Petkovic grazie a Mauri su azione d'angolo.

"Niente di nuovo", verrebbe da dire, visto che il risultato finale è figlio di un copione troppe volte visto allo Juventus Stadium: Juve che domina in lungo e in largo (mostruosi Pogba e Barzagli, ottima la prova da difensore centrale di Marrone, in timida ripresa Isla sulla fascia destra), ma che spreca l'impossibile (oltre alle due occasioni sopra citate di Vidal c'è da registrare la splendida parata di Marchetti sulla volèè di Matri ad inizio ripresa) e viene raggiunta sul finire del match da una Lazio che ha messo in mostra esattamente lo stesso catenaccio visto nello 0-0 dello scorso novembre e che nel primo tempo si era resa pericolosa unicamente per demeriti altrui (prima l'errore in uscita alta di Storari con successivo intervento riparatore del portiere bianconero e poi malinteso tra Storari e Marrone risolto dalla provvidenziale chiusura di Barzagli). Meritano ancora commenti negativi le prestazioni Peluso e De Ceglie: il primo, seppur autore del gol del provvisorio vantaggio bianconero, non ha pienamente convinto anche nel suo ruolo abituale di esterno puro a sinistra; il secondo, invece, ha sulla coscienza la marcatura totalmente errata in occasione del calcio d'angolo da cui è scaturito il gol di Mauri. In difesa, detto della buona prova di Marrone, si registra l'infortunio di Bonucci, sostituito poco prima dell'intervallo da Caceres. Sorvolo, da ultimo, sul calcio di rigore solare negato a Vucinic per fallo di Biava: non perchè il rigore non ci fosse, ma perchè preferisco (almeno io) evitare qualsiasi tentativo di paragone con altri esponenti (illustri e non) di altre tifoserie; e colgo anche l'occasione per segnalarlo a quei furbacchioni che mi rinfacciano il fallo di Peluso su Lulic in occasione dell'1-0...

Adesso occorrerà vincere a Roma, e l'impresa si annuncia tutt'altro che facile: avendo a disposizione due risultati su tre per qualificarsi, c'è da stare sicuri che la Lazio si difenderà con le unghie e con i denti; senza contare che in avanti il possibile rientro di Klose potrebbe creare ulteriori problemi alla difesa bianconera. Servirà una Juve arrembante per riuscire a portare a casa quella vittoria (o, al massimo, quel pareggio con più di un gol segnato a testa) che vorrebbe dire finale. Intanto l'attenzione è rivolta al Genoa, nella speranza che le imperfezioni emerse ieri spariscano al più presto

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