domenica 10 febbraio 2013

Juventus-Fiorentina: le impressioni del giorno dopo


Archiviata la bella vittoria di ieri contro la Fiorentina (2-0 targato Vucinic e Matri), la Juventus può concentrarsi sulla delicata sfida di martedì in Champions contro il Celtic; un'ulteriore notizia positiva per Antonio Conte e la sua truppa è arrivata nella serata di ieri grazie al pareggio tra Lazio e Napoli (1-1, con gol di Floccari e Campagnaro), che porta a 5 i punti di vantaggio della Juventus sulla squadra di Mazzarri e a 11 quelli nei confronti della squadra di Petkovic.
Ecco alcune mie impressioni su quanto accaduto ieri, augurandomi anticipatamente di non essere troppo duro nel finale.

1) La Juventus ha dimostrato di essere in netta crescita dopo il gennaio orribile che l'ha portata a ridurre il proprio vantaggio sulle inseguitrici in campionato e ad essere eliminata in Coppa Italia dalla Lazio

2) La buona organizzazione tattica e agonistica dei bianconeri ha impedito alla Fiorentina di Montella di replicare l'ottima prestazione dell'andata, quando solo l'imprecisione dei viola aveva salvato i bianconeri dalla sconfitta; un punto di merito, tanto più se si considera che Conte aveva alcuni uomini fondamentali fuori (Bonucci, Chiellini e Asamoah, tanto per fare qualche nome) e altri al rientro dopo problemi fisici (leggere alla voce Marchisio, grazie), mentre Montella ha schierato per dieci undicesimi la formazione titolare (l'unica eccezione era rappresentata da Romulo in luogo di Aquilani)

3) Grande prova della difesa: eccezion fatta per il solito monumentale Barzagli (uomo ovunque della retroguardia bianconera, e pensare che due anni fa Marotta lo ha portato a Torino con soli 400.000 euro...), ha convinto ancora Marrone e persino Peluso, che in quel ruolo aveva combinato disastri contro Sampdoria e Lazio, ieri è apparso in grande spolvero; a questo punto viene da chiedersi cosa accadrà quando si ricomporrà il "trio delle meraviglie" con i rientri di Bonucci e Chiellini

4) A centrocampo ha giganteggiato Vidal (da applausi l'azione che l'ha portato a servire a Matri il pallone del 2-0); Pirlo, pur senza strafare, è riuscito comunque nell'impresa di dirigere il traffico a centrocampo e ha stravinto il "duello tra cervelli" con i dirimpettai Pizarro e Borja Valero; buona prova del rientrante Marchisio, che ci sarà a Glasgow ma che sarà costretto a saltare la sfida di sabato prossimo a Roma causa squalifica

5) In attacco è arrivata la conferma della ritrovata condizione (fisica e, soprattutto, psicologica) di Matri: l'ex centravanti del Cagliari ha segnato il suo sesto gol stagionale, secondo consecutivo dopo quello contro il Chievo, e ha ufficialmente lanciato la sua candidatura ad una maglia da titolare in Champions e al ruolo di capocannoniere dei bianconeri (in fondo Vidal, Quagliarella e Giovinco sono distanti appena quattro reti)

6) Vucinic conferma il suo antico ruolo di "croce e delizia": dopo aver realizzato un bellissimo gol di controbalzo, infatti, se n'è divorato uno infinitamente più facile calciando addosso a Viviano dopo l'errore clamoroso di Gonzalo Rodriguez; a conferma del fatto che la sua imprevedibilità lo rende un giocatore su cui puntare sempre, anche a rischio di incappare talvolta in prestazioni più che negative. Nella ripresa è uscito per un infortunio, si valuterà il suo recupero in vista di Glasgow

7) Buffon ha raccolto il mio "appello" di qualche giorno fa, quando lo esortai via Facebook a ripetere i miracoli di Amsterdam: non avesse respinto la conclusione ravvicinata di Jovetic sullo 0-0, probabilmente starei a commentare un'altra partita

8) Da valutare, in vista di martedì, gli infortuni di Vucinic (già citato precedentemente) e di De Ceglie: dalle notizie di queste ore non sembrerebbero gravi, ma è altrettanto vero che in un periodo di assenze non si sente certo la mancanza di ulteriori infortuni; sebbene, e qui voglio essere puramente ironico, non è detto che l'assenza di De Ceglie in Europa sia da annoverare nella categoria delle brutte notizie...

(a questo punto cominciano le "dolenti note", che vanno oltre gli aspetti tecnici; come ho detto prima, spero di non andarci giù troppo pesante...)

9) Complimenti al signor Viviano per il suo gesto a fine partita: dopo il fischio finale, il portiere viola (nonchè fiorentino di Fiesole e anti-juventino dalla punta dei capelli fin sotto i piedi) è andato dal proprio compagno Borja Valero, gli ha tolto la maglietta di Pirlo (il centrocampista spagnolo, infatti, aveva appena scambiato la propria maglietta con quella del regista bianconero) e l'ha gettata a terra con un neanche troppo velato senso di disprezzo. Si vede che alla fine il video pubblicato dal sito della Juventus aveva un fondo di verità: alla fine la Fiorentina l'Inferno l'ha trovato, così come ha trovato le sue fiamme; la reazione di Viviano, infatti, lascia intendere che ai viola bruci (e nemmeno poco!) una certa parte del corpo...

10) Per la serie "il lupo perde il pelo ma non il vizio", ieri dei simpatici (?!) tifosi viola hanno pensato bene di attaccare su un vetro di separazione dello stadio dei pezzi di nastro adesivo che componevano l'ormai celebre scritta "-39"; pare, inoltre, che molti di loro abbiano sfoggiato sciarpe del Liverpool. La cialtroneria e l'inciviltà di questa gente è ormai diventata come una famosa canzone di Gino Paoli e Ornella Vanoni: SENZA FINE!

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