martedì 19 febbraio 2013

Turiamoci il naso!

Una delle principali notizie sportive della giornata di oggi è la fresca elezione di Giovanni Malagò alla presidenza del CONI: il numero uno del Circolo Canottieri Aniene ha battuto lo sfidante Raffaele Pagnozzi, segretario generale del CONI e braccio destro dell'ex reggente Gianni Petrucci. I più ricorderanno che in questi ultimi mesi ho espresso un parere favorevole nei confronti di Malagò, eppure il preferire lui a Pagnozzi non significa esattamente preferire il "buono" al "cattivo".

Per scoprire chi è il nuovo numero uno dello sport italiano, che ruoli abbia ricoperto e, soprattutto, quali rapporti abbia tessuto in questi anni e mantenga tutt'oggi, invito tutti a cliccare qui e a leggere un esaustivo e preciso articolo scritto da Claudio Cerasa sul sito online de "Il Foglio". Leggendo l'articolo cui rimanda il link precedente, si potranno notare alcune peculiarità di Malagò, oltre alla grande romanità e "romanisticità", anche alcune sue vicinanze con determinati soggetti: Walter Veltroni, Francesco Totti, Luca Cordero di Montezemolo, Luigi Abete (numero uno della BNL, nonchè fratello del rieletto presidente della FIGC) e Gianni Letta, tanto per citarne alcuni.

"Stiamo a posto allora!", direbbe qualche tifoso juventino cui sarà sicuramente venuta l'orticaria (per non dire di peggio) nel leggere i nomi di Montezemolo, Abete (Luigi, ergo Giancarlo) e Letta (ergo Berlusca); ma, dico io, davvero chi storce il naso di fronte all'elezione di Malagò avrebbe preferito Pagnozzi, ovvero la continuità con la gestione Petrucci (con annesse supercazzole nelle interviste e con annesse co-resposabilità in alcune tristi vicende dello sport di casa nostra)? Forse, in fin dei conti, l'elezione di Malagò rappresenta il male minore che potesse capitare in questo momento ad una politica sportiva che forse avrebbe meritato di meglio, ma che sicuramente avrebbe potuto avere di peggio; forse, come diceva Indro Montanelli, vale davvero la pena di "turarsi il naso"...

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