mercoledì 7 novembre 2012

Grande Juve, ma il difficile arriva adesso


La scossa tanto auspicata da Antonio Conte e da tutti i tifosi juventini è finalmente arrivata: con una prestazione maiuscola la Juventus spazza via il Nordsjaelland con un perentorio 4-0 e si rimette prepotentemente in corsa per la qualificazione agli ottavi di Champions League.

Passano solo sei minuti e Isla crossa per Marchisio, che non fallisce la deviazione sotto misura e sigla l'1-0. I bianconeri appaiono subito in serata di grazia e sfiorano il raddoppio con Vidal e Giovinco, ma a siglare il raddoppio è lo stesso cileno, bravo a sfruttare un'indecisione fatale di un difensore danese; il 3-0 viene dapprima sfiorato da Matri, che colpisce la traversa sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Pirlo, e poi realizzato da Giovinco, che sfrutta il lancio del solito Pirlo e batte Hansen con un preciso tocco sotto. Il tempo si chiude con la Juventus in avanti per 3-0 e Buffon praticamente inoperoso.

La ripresa si apre con due cambi nelle file dei danesi, ma con una Juventus che controlla agevolmente il gioco per poi tentare sortite in contropiede. Alessio ne approfitta per inserire Pogba e Quagliarella in luogo di Vidal (acciaccato) e Giovinco, ma il 4-0 viene mancato per due volte da Matri in maniera clamorosa: prima l'ex attaccante del Cagliari salta Hansen, ma si fa incredibilmente recuperare da Okore, poi manca l'aggancio su appoggio di Pogba. Il gol, tuttavia, lo segna Quagliarella: corner di Pirlo, torre aerea di Matri sul primo palo e colpo di testa sotto misura dell'ex attaccante del Napoli per il suo secondo gol in Champions (dopo quello segnato contro il Chelsea a "Stanford Bridge"). Finisce 4-0 e il pubblico dello Juventus Stadium può tornare a gioire dopo il dispiacere dovuto alla sconfitta di sabato contro l'Inter.

Il difficile per i bianconeri, tuttavia, arriva adesso: la vittoria in extremis del Chelsea contro lo Shakhtar obbliga i bianconeri a giocarsi il tutto per tutto nelle prossime due partite contro inglesi prima (a Torino) e ucraini poi (in Ucraina, dove la Juventus sarà attesa da una bolgia). Non sarà facile, ma stasera si è visto che quando la Juve gioca da Juve può giocarsela con chiunque!

Piccolo pensiero finale: Questa situazione di classifica, in fin dei conti, non è così malvagia. Nel 2009 (quando c'era Ferrara) la Juventus era praticamente qualificata per gli ottavi a 2 partite dalla fine del girone: le sarebbe bastato totalizzare un punto su 6 contro Bordeaux e Bayern, e invece perse malamente entrambe le partite (0-2 e 1-4) e finì terza nel girone. Detto che quella di oggi è tutt'altra Juve e che quella di totalizzare 4 punti contro Chelsea e Shakhtar è un'impresa tutt'altro che facile, credo che questo clima da "dentro o fuori" consenta di tenere alta la concentrazione e di tirare fuori prestazioni da Juve. Chi vivrà vedrà...

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