giovedì 23 ottobre 2014

DIARIO DI BORDO/10 - Olympiakos-Juventus 1-0 (Champions League, prima fase, 3a giornata)


IL TABELLINO
OLYMPIAKOS-JUVENTUS 1-0 (primo tempo 1-0)
MARCATORE: Kasami (O) al 35'pt
OLYMPIAKOS (4-4-2): Roberto; Elabdellaoui, Botìa, Abidal, Masuaku; Maniatis, N'Dinga, Milivojevic, Kasami (46'st Giannoulis); Dominguez (39'st Fuster), Mitroglou (24'st Afellay). Allenatore: Michel
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Ogbonna (32'st Pereyra), Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo (12'st Marchisio), Pogba (43'st Giovinco); Tevez, Morata. Allenatore: Allegri
ARBITRO: Mazic (Serbia)

LA PARTITA
Un gol dell'ex palermitano Kasami condanna la Juventus ad uscire sconfitta per 1-0 dal campo dell'Olympiakos. I bianconeri partono con il freno a mano tirato e solo una gran parata di Buffon nega a Dominguez il gol su punizione, anche se poi successivamente solo un intervento sulla linea di Maniatis impedisce ai bianconeri di passare in vantaggio su azione seguente ad un calcio d'angolo. Il gol arriva al 35': Vidal e Pirlo perdono palla a centrocampo e Dominguez orchestra un contropiede magistrale servendo Mitroglou, il quale a sua volta invita Kasami ad una conclusione dal limite che non dà scampo a Buffon. Nella ripresa è ancora Kasami a sfiorare il gol su assist di Dominguez, ma i bianconeri nel finale si gettano all'assalto e sfiorano ripetutamente il pari con Morata e Tevez, fermati soltanto dal portiere degli ateniesi Roberto e da alcuni suoi interventi prodigiosi. Con questo risultato i greci salgono a quota 6 in classifica, a pari punti con l'Atletico Madrid che nell'altra sfida del girone ha strapazzato gli svedesi del Malmoe con un rotondo 5-0, mentre i bianconeri restano a quota 3 insieme agli stessi scandinavi: la qualificazione è ancora alla portata, ma è indubbio che il cammino sia diventato più complicato!

IMPARATA LA LEZIONE? MACCHE’!
I latini, che qualcosa di come girava il mondo l’avevano capita, coniarono secoli fa il detto “historia magistra vitae”: la storia è maestra di vita, dunque. Peccato che ieri si sia avuta la dimostrazione di come la Juventus poco abbia imparato dalle ultime delusioni europee (e pensare che, tra Champions League prima ed Europa League poi, i bianconeri di delusioni europee ne hanno incassate due in una stagione soltanto!). Certamente ieri sono arrivati quei tiri in porta che contro l’Atletico Madrid, così come è verissimo che nel finale la squadra di Allegri ha sfiorato più volte il gol e che il portiere dei greci Roberto ha sfoderato una prestazione da fenomeno che ricorda neanche troppo velatamente quella fornita da Wiland del Copenaghen lo scorso anno, ma è altresì evidente che la Juventus ha mostrato la veemenza precedentemente citata unicamente nell’ultimo quarto d’ora: è pertanto incomprensibile l’atteggiamento quasi rinunciatario mostrato nel primo tempo e in parte del secondo. Purtroppo in Europa la determinazione, l’organizzazione e il cinismo in fase di conclusione sono fattori che vanno curati dal primo all’ultimo secondo, altrimenti i risultati sono quelli che abbiamo tutti sotto gli occhi. E Copenaghen, Galatasaray e Benfica, per tornare a discorso di apertura, molto avrebbero dovuto insegnare sotto questo aspetto…

JUVENTUS-OLYMPIAKOS DECIDERA’ TUTTO (O QUASI)
Alla luce della secca cinquina rifilata dall’Atletico Madrid al Malmoe nell’altra sfida del girone, ci sono pochi calcoli da fare: bisogna vincere, possibilmente con uno scarto più ampio, la partita contro l’Olympiakos allo Juventus Stadium tra due settimane per poter tornare in corsa per la qualificazione agli ottavi; un’eventuale nuova sconfitta con i greci significherà dire addio all’Europa che conta e lottare per guadagnare almeno una “retrocessione” in Europa League arrivando terzi. Posto che le possibilità per raddrizzare una situazione non facile dopo queste prime tre giornate ci sono tutte, sarà bene che nelle prossime tre partite si scenda in campo tenendo bene a mente le lezioni del passato menzionate nel punto precedente!

PIRLO E TEVEZ: CHI LI HA VISTI?
Il dato più inquietante che arriva dalla serata ateniese è rappresentato dalla prova assolutamente anonima di Andrea Pirlo e Carlos Tevez, vale a dire gli elementi che (insieme a capitan Buffon) hanno la maggior esperienza in campo internazionale: il bresciano ha dimostrato di non essere in palla, ha perso insieme a Vidal il pallone che ha dato il via all’azione del gol-partita di Kasami e a metà ripresa è stato sostituito da Marchisio (con cui era stato in ballottaggio alla vigilia per una maglia da titolare); l’argentino, invece, è apparso in evidente debito d’ossigeno dopo le cose strepitose fatte durante il primo mese di questa stagione e probabilmente contro il Palermo non sarebbe così folle l’idea di concedergli un turno di riposo

SCELTE TARDIVE
Già contro l’Atletico e contro il Sassuolo Massimiliano Allegri aveva commesso l’errore di cambiare tardivamente l’assetto in campo per cercare il gol del pareggio nel primo caso e della vittoria nel secondo. Ieri sera, per la vecchia e sempre attuale regola secondo cui “non c’è due senza tre”, il tecnico livornese ha commesso lo stesso errore inserendo la terza punta Giovinco (al posto di un centrocampista, Pogba) soltanto negli ultimi minuti mentre questa mossa poteva essere anticipata per provare a scardinare con maggior insistenza la porta greca

BUONA NOTIZIA MORATA
La sola nota lieta della partita di ieri è rappresentata da Alvaro Morata. Lo spagnolo ex Real Madrid ha mostrato sin dalle prime battute di essere in palla cercando sempre lo spazio giusto, non disdegnando di fare a sportellate con i tignosi difensori dell’Olympiakos, e ha avuto parecchia sfortuna nel finale sbagliando un paio di occasioni davanti ad un Roberto in serata di grazia

CARO MAX, ADESSO TOCCA A TE…
Caro mister Allegri, dopo aver parlato di alcune sue scelte che francamente non ho capito, non credo di dire chissà quale eresia se affermo che adesso lei è chiamato alla prima vera prova difficile da quando si è insediato sulla panchina bianconera. Gli ultimi due risultati non brillantissimi e questa doppia sconfitta europea contro Atletico Madrid e Olympiakos hanno sicuramente fornito argomentazioni ghiotte a quelle persone che, all’interno della tifoseria juventina, non hanno ancora digerito il suo arrivo in sostituzione di un beniamino come Conte. Caro mister, adesso sta a lei ricompattare l’ambiente e sconfiggere lo scetticismo e per farlo lei ha a disposizione un solo strumento: i risultati!

E INTANTO A ROMA (MA NON SOLO!) SI GONGOLA…
E intanto la parte giallorossa della capitale è al settimo cielo dopo la debacle juventina in quel di Atene: un atteggiamento già pronosticabile di per sé e reso ancor più certo dalla voglia di riscatto dei romanisti dopo gli sfottò incassati martedì sera dopo il tremendo 1-7 che la squadra di Garcia ha rimediato in casa contro il Bayern. A dirla tutta, faccio sempre un po’ fatica a capire cosa abbiano da festeggiare gli altri, ovvero quei tifosi le cui squadre giocano in Europa League stasera o non giocano proprio in campo internazionale, ma anche a questo ci ho ormai fatto l’abitudine: del resto il placarsi dell’anti-juventinità ha le stesse probabilità di verificarsi di una nevicata a mezzogiorno in Puglia il giorno di Ferragosto!

E’ PARTITO IL TIRO AL PICCIONE (O AL LIVORNESE, FATE VOI!)
Come già ho accennato in precedenza, la sconfitta di ieri sera ha ringalluzzito quella parte di tifoseria juventina che non vedeva l’ora di scagliarsi contro Massimiliano Allegri. Io, dato che non posso fare altro perché rispondo unicamente di ciò che scrivo, dico e penso, ribadisco ancora una volta la mia posizione: criticare laddove le cose non vanno bene è legittimo e sacrosanto (e sfido chiunque di voi a trovare in questo articolo frasi il cui tono ricorda il motivetto “Va tutto bene, madama la marchesa!”…), ma creare fibrillazione e malcontento in un ambiente che deve già fare i conti con le colate di veleno che arrivano dall’esterno significa avere un amore sconfinato per l’autolesionismo!

A.A.A. COERENZA CERCASI!
Giusto per restare in tema: ma i tifosi che sui social network invocano a gran voce l’esonero di Allegri e il ritorno di Conte sono gli stessi che lo scorso anno scrivevano “Conte vattene!” dopo Galatasaray-Juventus 1-0 e Juventus-Benfica 0-0? Così, tanto per sapere…

AL DI LA' DEL TIFO. AL DI LA' DI TUTTO...
Adesso però tralasciamo Roma-Bayern, gli sfottò, le polemiche e tutto il resto. Ieri mattina ho appreso la notizia della morte di un tifoso romanista e del suo figlioletto di 7 anni (e ribadisco: SETTE ANNI!), travolti da un'auto mentre si trovavano a bordo dello scooter guidato dal primo. Avendo vissuto alcuni tra i miei momenti di tifo più belli ed intensi guardando le partite di calcio insieme a mio padre, non trovo affatto retorico dire che questa notizia per me ha avuto l'effetto di un pugno rifilato alla bocca dello stomaco e che, di fronte a tragedie come questa, le polemiche e le baruffe legate al tifo diventano delle minchiate di proporzioni enciclopediche. E vi confesso anche una cosa: per la ragione sopra citata e non solo (chi mi conosce bene lo sa...), vi confesso che quando ho letto la notizia mi è scesa una lacrima. Riposate in pace. Tutti e due!
P.S. Se una delegazione di romani che tifano per altre squadre (Juventus, Inter, Milan, Napoli ecc.) presenziassero ai funerali dei due sfortunati, credo che arriverebbe un messaggio di civiltà con poche pietre di paragone. E non penso di dire una banalità se affermo che in questo momento ce ne sarebbe davvero tanto bisogno

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