lunedì 27 ottobre 2014

DIARIO DI BORDO/11 - Juventus-Palermo 2-0 (Serie A, 8a giornata)


IL TABELLINO
JUVENTUS-PALERMO 2-0 (primo tempo 1-0)
MARCATORI: Vidal (J) al 32'pt, Llorente (J) al 19'st
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Ogbonna, Bonucci, Chiellini; Pereyra (8'st Lichtsteiner), Vidal, Pirlo (20'st Pogba), Marchisio, Asamoah; Tevez (35'st Giovinco), Llorente. Allenatore: Allegri
PALERMO (3-5-1-1): Sorrentino; Munoz, Gonzalez, Andjelkovic; Pisano, Bolzoni, Rigoni (29'st Maresca), E. Barreto (14'st Belotti), Feddal; Vazquez (35'st Quaison); Dybala. Allenatore: Iachini
ARBITRO: Calvarese di Teramo

LA PARTITA
Bastano due gol (uno per tempo) alla Juventus per sbarazzarsi del Palermo e portarsi a +3 sulla Roma, fermata sullo 0-0 dalla Sampdoria sabato sera. Gara non bellissima, visto l'atteggiamento particolarmente difensivista dei rosanero di Iachini e il pomeriggio non esaltante di qualche giocatore juventino (Pirlo su tutti), ma al 32' del primo tempo la squadra di Allegri è letale in contropiede: Pereyra ruba il pallone a Feddal e lancia nello spazio Tevez, il quale a sua volta serve Vidal che con un diagonale chirurgico batte Sorrentino; nella ripresa i rosanero provano a limitare i danni, ma al 19' Llorente stacca di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Pirlo (che di lì a poco lascerà il campo per far posto a Pogba) e segna il suo primo gol stagionale. Il calendario riserverà adesso il turno infrasettimanale, nel quale la Roma riceverà all'Olimpico il Cesena e la Juventus andrà a far visita al Genoa.

UNA PARTITA NON SEMPLICISSIMA
Come accennato in precedenza, la partita di ieri non è stata semplicissima per due ragioni: la prima risiede nella giornata non particolarmente positiva di qualche giocatore juventino, su tutti un Andrea Pirlo che deve ancora raggiungere i livelli ottimali di forma dopo l'infortunio che l'ha costretto a saltare il primo mese di questa stagione; la seconda, decisamente più importante, è legata all'atteggiamento messo in campo da un Palermo che ha badato essenzialmente a difendersi sperando magari in qualche fiammata del duo Vazquez-Dybala per provare a fare il colpaccio, come dimostra il fatto che l'unica parata (neanche troppo difficile) compiuta da Buffon durante tutto l'arco dei 90 minuti è arrivata al 77'. Chiaro che una partita di questo genere tutto poteva essere meno che tirata ed emozionante e chiaro che a risolverla non potevano che essere giocate come quella che ha portato il duo Tevez-Vidal a confezionare il primo gol o situazioni legate a calci piazzati come quella che ha portato al gol di testa di Llorente. Detto tutto questo, siamo d'accordo che quella di ieri non verrà ricordata come la miglior prestazione di sempre della Juventus, ma è altrettanto vero che certi commenti disfattisti che ho letto prima e dopo il triplice fischio dell'arbitro Calvarese mi sono sembrati decisamente fuori luogo...

LA SETTIMA GIORNATA FA, L'OTTAVA GIORNATA DISFA!
La scorsa giornata aveva visto la Juventus pareggiare per 1-1 sul campo del Sassuolo e la Roma portarsi a -1 dai bianconeri dopo il 3-0 inflitto al Chievo, questa ha visto i giallorossi pareggiare per 0-0 sul campo della Sampdoria e i bianconeri portarsi nuovamente a +3 dopo il 2-0 contro il Palermo: detto in altri termini, l'ottava giornata ha disfatto ciò che la settima aveva fatto!

FINALMENTE LLORENTE!
Dopo le tante difficoltà di questo inizio di stagione, finalmente Fernando Llorente si è sbloccato svettando di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Pirlo. Il primo gol stagionale del navarro è importante per due ragioni:

  1. si può sperare che Llorente, come già accaduto lo scorso anno, possa segnare con maggiore regolarità nelle prossime partite;
  2. finalmente è stato battuto un calcio d'angolo degno di tale definizione; ciò non accadeva dalla prima giornata, quando da un corner battuto in maniera decente da Tevez nacque l'autorete di Biraghi che fruttò alla Juventus i tre punti sul campo del Chievo

GIOVINCO, CHE SFORTUNA!
Subentrato a Tevez sul 2-0, Sebastian Giovinco ha provato da subito a mettersi in mostra colpendo anche un palo: davvero sfortunata la "formica atomica", alla ricerca del riscatto dopo l'orrenda punizione battuta nel finale della partita di Atene

LA POLEMICA DI VIDAL
Dopo aver segnato il gol dell'1-0, Arturo Vidal ha esultato in maniera polemica zittendo il pubblico: tale esultanza era legata al susseguirsi di rumors sulla situazione (fisica e non solo) del centrocampista cileno, che in questo inizio di stagione ha avuto delle difficoltà oggettive. Posto che io avrei evitato una simile reazione perchè ritengo che in questo momento non ci sia davvero bisogno di costruire polemiche dall'interno, aggiungo che però quell'esultanza andrebbe presa come invito a darci tutti una regolata e a piantarla con certi mugugni decisamente fuori luogo che leggo e sento in giro. Il che, lo ripeto ancora una volta, non vuol dire assolutamente astenersi dall'evidenziare situazioni che non convincono (anzi, è perfettamente legittimo ed è giusto che ciascuno di noi non si astenga dal mettere in evidenza cose che, a suo giudizio, non vanno bene) o dire sempre "Va tutto bene, madama la marchesa"...

GOODBYE, MASSIMO!
E intanto Massimo Moratti lascia definitivamente l'Inter. Dopo aver lasciato il pacchetto di maggioranza ad Erick Thohir nell'autunno scorso, giovedì il patron della Saras ha abbandonato la carica di presidente onorario del club nerazzurro e con lui se ne sono andati anche il figlio Angelo Mario e gli altri uomini che a lui facevano riferimento (da Ghelfi a schiovere). Poichè di battute e di discussioni sul personaggio ce ne sono state a iosa in questi giorni, mi limito semplicemente ad evidenziare come sia curioso che i media incensino un personaggio che lascia l'Inter dopo aver creato così tanti buchi nel bilancio della società nerazzurra che, al confronto, i crateri dell'Etna e del Vesuvio sembrano forellini causati da uno spillo. Inoltre, stando a quanto hanno scritto alcuni organi di informazione, Moratti si sarebbe infastidito anche per le parole pronunciate da Walter Mazzarri nella conferenza stampa che ha preceduto la sfida di Europa League tra Inter e Saint-Etiènne: circostanza che lascia più di un dubbio sul livello di autostima attuale del personaggio...

TRA COMUNICATI UFFICIALI, SUPERCAZZOLE E ARRAMPICATE SUGLI SPECCHI...
"F.C. Internazionale, prende atto dell'ennesimo tentativo del Presidente Agnelli di mistificare i fatti e di cambiare il corso della storia. Purtroppo per lui e per tutto il calcio italiano il 2006 é stato un anno disastroso, in cui lo scudetto é stato assegnato legittimamente all'Inter dalla FIGC, e la Juventus é stata retrocessa in serie B insieme alla sua reputazione. Questi sono i fatti. Che non permetteremo a nessuno di alterare né di dimenticare": con questo comunicato ufficiale l'Inter ha replicato alle parole di Andrea Agnelli che, commentando le dimissioni di Massimo Moratti da presidente onorario del club nerazzurro, aveva dichiarato che l'amore per il club medesimo aveva spinto il petroliere sedicente ecologista (mi perdonerà il mio amico Nino Ori se prendo in prestito questa sua espressione!) persino a prendere uno scudetto vinto da altri e la replica da Milano si è concretizzata in questo splendido mix di concetti lunari, supercazzole prematurate e arrampicate sugli specchi. Vorrei tranquillizzare tanto la società quanto la tifoseria interista tutta: non c'è alcuna possibilità che i fatti vengano alterati e/o dimenticati, dato che a questa operazione avete già provveduto (e in parte provvedete ancora oggi) voi e qualche vostro corazziere mediatico; e comunque, se proprio vogliamo ingaggiare un duello a suon di comunicati o documenti ufficiali, potete sempre cliccare qui!
P.S. Se non ho affrontato il passaggio relativo alla reputazione, non è perchè me lo sono dimenticato. Semplicemente non ho mai sparato sulle ambulanze in vita mia...

ORGOGLIOSAMENTE ANTIPATICI
Durante l'assemblea degli azionisti della Juventus tenutasi a Torino venerdì il presidente bianconero Andrea Agnelli ha ribadito ancora una volta che l'obiettivo della società bianconera è quello di restare antipatica a tutto il resto del tifo italiano (e anche, di riflesso, a buonissima parte dei media). Tanto per ribadire, casomai qualcuno non l'avesse ancora capito che i bei tempi (per gli altri!) della "Juve simpatica" di Cobolli&friends appartengono ad un'altra era geologica!

AGNELLI PARLA LADDOVE GLI ALTRI TACCIONO (O PARLANO A SPROPOSITO!)
Il tema principale dell'assemblea dei soci, tuttavia, è stato quello relativo allo stato in cui versa il nostro calcio: l'intervento di Agnelli è stato corredato da dati ufficiali forniti dall'UEFA sulle differenze tra i risultati economici e sportivi delle altre big europee e le compagini italiane. Sarebbe stato bello che di questi temi si fosse parlato nei luoghi preposti, ovvero il Consiglio Federale e il Consiglio di Lega. E invece Tavecchio è inibito per vicende legate a banane varie ed eventuali e quelle volte in cui apre bocca sciorina discorsi che rasentano il ridicolo ("Non mi permetto di fare considerazioni ad personam: ognuno può pensare come vuole nei miei confronti e del consiglio federale. Noi stiamo lavorando per attuare il programma. Abbiamo ricevuto a suo tempo dei desiderata su un foglietto di carta, noi invece abbiamo fatto un volume. Se basta un foglietto di carta per ottenere le riforme in Italia…", ha dichiarato ieri), Malagò tace, Beretta pensa ad altro, Lotito è in altre faccende affaccendato, Galliani è troppo occupato nel decantare le lodi di Inzaghi e De Laurentiis deve fare i conti con i balbettii del suo Napoli. E i media? Molti di loro sono evidentemente troppo occupati nel trattare argomenti di primaria importanza come le polemiche arbitrali seguite a Juventus-Roma. Il bello (o il brutto, fate voi!) è che poi la stragrande maggioranza dei soggetti elencati periodicamente ci riserva inutili e pompose fiumane di retorica sullo stato di crisi del nostro calcio. Avanti così...

ACERBI E QUEL GOL LIBERATORIO!
Nel secondo anticipo di questa giornata, giocato alle 18 di ieri, il Sassuolo ha battuto il Parma per 3-1 e il terzo gol della squadra di Di Francesco è stato segnato da Francesco Acerbi, l'uomo che per due volte ha battuto l'avversario più infame di tutti: il cancro! L'immagine della sua esultanza insieme a tutti i suoi compagni di squadra tocca il cuore di quanti amano il calcio e (soprattutto!) la vita. Complimenti, Francesco!

IL RIGORE SU PALACIO E IL SILENZIO DEI MEDIA: NIENTE DI NUOVO SOTTO IL SOLE...
In tanti si stanno lamentando per il silenzio dei media sul rigore inesistente con cui l'Inter ha espugnato il campo del Cesena ieri sera. Io sinceramente non capisco la ragione di queste lamentele: del resto i media tacevano sui favori arbitrali che consentivano ai nerazzurri di vincere i campionati (ogni riferimento al campionato 2007/08 NON è da ritenersi puramente casuale!) e volete che parlino ora che i favori arbitrali servono loro al massimo per agganciare il quarto o il quinto posto? Ma di che cosa stiamo parlando?

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