venerdì 14 dicembre 2012

Abete, ancora tu?

Nei giorni in cui Silvio Berlusconi paventa l'ipotesi di una nuova candidatura come premier, anche il calcio italiano si adegua all'aria di cambiamento che si respira nel Paese: Gianni Petrucci annuncia l'addio alla presidenza del CONI designando come suo successore il braccio destro Raffaele Pagnozzi e, notizia di oggi, Giancarlo Abete annuncia la ricandidatura alla guida della Federcalcio.

Abete era stato eletto numero uno del calcio italiano nel 2007 dopo il doppio commissariamento di Guido Rossi e Luca Pancalli, per far ripartire il calcio italiano scosso dallo scandalo di Calciopoli; nessuno che, al momento della votazione, abbia pensato che Abete era stato fino ad un anno prima il vice di quel Franco Carraro accusato di essere uno dei capi della "cupola" moggiana. Ma si sa, nessuno è perfetto!

Ricapitoliamo in breve il palmarès glorioso del "quinquennio abetiano" che abbiamo alle spalle:

  • Mancata assegnazione degli Europei 2012 (finiti ad Ucraina e Polonia in circostanze tutt'altro che limpide) e 2016 (finiti alla Francia)
  • Eliminazione della Nazionale dai Mondiali del 2010 in un girone comprendente anche Slovacchia, Paraguay e Nuova Zelanda (peggior risultato di sempre nella storia azzurra nella fase finale dei Campionati del Mondo, in uno dei gironi più facili che la storia del calcio ricordi)
  • Perdita costante di posizioni nel ranking FIFA dopo l'apice post-Mondiale del 2006 (e meno male che ad attenuare la slavina ci hanno pensato le Champions vinte da Milan e Inter nel 2007 e nel 2010 e i risultati della Nazionale di Prandelli agli ultimi Europei)
  • Passaggio da 4 a 3 squadre qualificabili per la Champions League (attenzione perchè in un paio d'anni si rischia di perdere almeno un altro posto)
  • Legge sugli stadi mai proposta e ormai diventata una barzelletta (ricorda tanto il ponte sullo stretto o la TAV, al punto che pochi mesi fa la Turchia ha superato l'Italia in termini di sicurezza degli impianti)
  • Giustizia sportiva da riformare (anche se la possibile penalizzazione del Napoli pare aver destato dal sonno i soloni del giornalismo sportivo italiano, quindi una timida speranza potrebbe ancora esserci)
  • Scandalo del calcioscommesse (si è processato Conte, si sta processando solo adesso il Napoli, ma i calciatori arrestati a maggio sono ancora regolarmente in campo tutte le domeniche)
Domanda per chi legge: foste un presidente di club, rivotereste mai un personaggio del genere?

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