lunedì 24 dicembre 2012

Una lettera a Babbo Natale molto particolare!

Caro Babbo Natale,

immaginiamo la tua sorpresa nel leggere una lettera firmata da noi (e chi non lo farebbe, considerato che non siamo più dei ragazzini?), ma al tempo stesso ti chiediamo di capirci: siamo disperati e non sappiamo più a che santo votarci.

Siamo appena al 24 dicembre e questo campionato, che finisce tra circa cinque mesi, sembra segnato (poi è chiaro che si spera sempre in harakiri simili a quello di Perugia, magari con un arbitro bravo come fu Collina in quella circostanza...): questa dannata Juventus sembra tornata quella di Trapattoni prima e di Lippi e Capello poi, e ormai ci ha belli che staccati. Venerdì speravamo di poter chiudere l’anno solare accorciando le distanze: a fine primo tempo il Cagliari vinceva, e per di più grazie ad un rigore generoso (tanto chi se ne ricorda degli errori arbitrali contro quelli là?), e la squadra sembrava ormai con la testa alle vacanze. E invece nel secondo tempo quei disgraziati non riescono a ribaltare il punteggio? Benchè Orsato e Damato gli avessero fischiato un rigore generoso contro, gliene avessero negati due netti a favore e non avesse espulso due giocatori sardi (Astori e Murru) e nonostante Vidal avesse sbagliato un rigore, quelli hanno continuato ad attaccare come fossero stati morsi da una tarantola per tutto il secondo tempo, e alla fine di gol ne hanno segnati tre; è tornato a segnare addirittura Matri, che non segnava da un’eternità! Nel pomeriggio, poi, siamo stati così bravi da farci male da soli: l’Inter si è fatta fermare in casa sull’1-1 da una squadra che da sempre le regala sei punti a campionato; la Roma ha battuto il Milan, ma entrambe sono largamente staccate; ha vinto solo il Napoli, ma la vittoria di Siena era già stata vanificata dalla penalizzazione dovuta ai casini combinati da quei tre fessi di Gianello, Grava e Cannavaro e puniti da quell’altro insieme di cervelloni che è la Commissione Disciplinare.

E pensare che nel 2006 era stato così facile affossare quei dannati “gobbi”. Gli organi di informazione erano unanimemente schierati contro quel demonio di Moggi, Auricchio e Narducci indagarono solo in una direzione, le intercettazioni uscirono a rango ridotto, poi Guido Rossi completò l’opera cambiando i gradi della giustizia sportiva e stravolgendo i collegi giudicanti. Sembrava tutto così bello: grazie a quei galantuomini di Elkann, Blanc, Cobolli e Secco la Juventus era tornata tanto simpatica quanto perdente. Poi nel 2010 è arrivato Andrea Agnelli, ma sul momento non sembrava un problema: aveva ingaggiato Marotta e Paratici, ma la prima stagione del nuovo corso è andata come peggio non si poteva; grazie a quel genio di Delneri e ad una campagna acquisti largamente sbagliata (Motta, Martìnez, Lanzafame…ne avessero ancora di gente così!) la Juventus è rimasta fuori da tutte le coppe europee per la prima volta dopo 20 anni. Poi nel 2011 l’allenatore è diventato quel rompicoglioni di Conte, ma anche lì abbiamo sbagliato completamente le previsioni: addirittura uno di noi gli ha gentilmente regalato un giocatore come Pirlo, unanimemente ritenuto un calciatore finito; va bene avere la Juventus in antipatia, ma almeno con Pirlo la squadra non si sarebbe ritrovata a lottare per non retrocedere. E invece questi che fanno? Vincono lo scudetto senza perdere una partita e perdono la Coppa Italia soltanto in finale.

Così a fine campionato, spaventati dal solo pensiero di un possibile nuovo ciclo di vittorie juventine, abbiamo tentato l’assalto decisivo. Grazie a due simpatici calciatori di provincia, tali Andrea Masiello e Filippo Carobbio, abbiamo fatto finire nel tritacarne della giustizia sportiva quell’antipatico di prima classe di Conte insieme ai calciatori Pepe e Bonucci; non contenti, abbiamo anche provato a mettere nei guai Buffon con una storia di scommesse, ma la storia si è sgonfiata nel giro di poche settimane (era già successo anche nel 2006, poi questo ai Mondiali ci è andato lo stesso e li ha pure vinti da protagonista...). Fatto sta che quei maledetti juventini hanno dovuto passare un’altra estate d’inferno per le accuse mosse a Conte, Pepe e Bonucci. Purtroppo per noi, stavolta il meccanismo del 2006 non ha funzionato: Agnelli ha ribadito la fiducia a Conte sin dalla prima ora (altro che quel galantuomo di John Elkann con Moggi e Giraudo…), mentre siti juventini e qualche libero opinionista hanno messo in moto un meccanismo di contro-informazione che ha tenuto testa al solito sentimento popolare anti-juventino; come se non bastasse, anche Masiello e Carobbio ci hanno messo del loro, fornendo ricostruzioni incomplete e contraddittorie al buon Palazzi, il cui lavoro è stato non poco intralciato. Alla fine, comunque, siamo riusciti ad ottenere una squalifica di 4 mesi per Conte (Bonucci e Pepe sono stati assolti, purtroppo quel Masiello le balle non sa proprio raccontarle…), benché gli juventini abbiano continuato per mesi a strillare contro sentenze ritenute ingiuste e a dire che c’erano altre questioni non affrontate; d'altra parte il Napoli lo abbiamo processato pochi giorni fa, mentre quei calciatori arrestati come Mauri saranno processati (forse!) verso la fine del campionato.

All’inizio della stagione eravamo tutti lì a sperare che una Juventus senza Conte fosse ormai fuori dai giochi; e invece niente, questi hanno vinto la Supercoppa Italiana (hai voglia “Gazzetta” e “Corriere dello Sport” a dire che hanno rubato la partita nonostante il Napoli abbia messo in atto una caccia all’uomo tanto sfacciata quanto impunita…), sono primi dall’inizio del campionato e si sono qualificati agli ottavi di Champions League dopo aver vinto il girone. A nulla sono valse campagne stampa di fuoco ogni volta che ricevevano anche mezzo favore arbitrale (basti pensare soltanto a tutto il caos montato dopo la vittoria a Catania o dopo il gol in fuorigioco contro l’Inter in una gara che poi hanno comunque perso).

Come puoi vedere, caro Santa Claus, siamo davvero disperati. Non potresti regalarci un modo per mettere fuori gioco definitivamente quell’arrogante di Agnelli e quell’antipatico di Conte? Perché è vero che a Natale siamo tutti più buoni, ma a noi l’idea di essere anche dei perdenti e di doverlo ammettere proprio non va! 

Con affetto
Massimo Moratti, Adriano Galliani, Aurelio De Laurentiis, Zdenek Zeman, Massimiliano Allegri, Andrea Stramaccioni, Walter Mazzarri

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